Deficit erettivo e ansia

Gentili Dottori,
Vi scrivo per un problema al quale cerco una soluzione.
Premesso che sto attraversando un “periodo particolare” in quanto non ho superato un concorso sul quale avevo caricato molte aspettative e adesso sono anche un po’ preoccupato perché sto per aprire uno studio legale. La brutta notizia del concorso non superato l’ho avuta nella prima decade di dicembre e nello stesso mese mi è sembrato di vivere un inferno. Mi è sembrato crollare il mondo sulla mia testa, anni di studio, spese per testi specialistici, tempo impiegato etc.. Litigi in famiglia e non solo. Non sono mancate le incomprensioni con la mia fidanzata. Adesso ho deciso di fare il legale e aprirmi lo studio, fermo restando che ritenterò il concorso per non buttare alle ortiche anni di studi post-universitari. Non nascondo le mie preoccupazioni, se verranno o meno i clienti, se sarò all’altezza della situazione, le spese che avrò e così via… tutto questo mi preoccupa e mi rende una serie di incertezze che francamente non vorrei avere.
Tuttavia, la ragione per la quale scrivo è - principalmente - un’altra.
Da quando mi sono trovato ad affrontare questi problemi ho avuto un calo del desiderio sessuale. Non ho mai avuto problemi di nessun genere perché sono sempre stato molto attivo da questo punto di vista. Sono fidanzato da un anno con la mia attuale compagna e non ho avuto mai problemi a riguardo.
Dalla fine di dicembre ad oggi ho riscontrato un calo, un deficit erettile. Prima che mi accadesse tutto questo avevo una durata di erezione anche di ore…. Ultimamente, dopo la prima eiaculazione, il pene diventa flaccido e devo darmi del tempo prima che si riattivi; nonostante la “riattivazione”, mi è capitato di perdere l’erezione quando lei è sopra di me e in due occasioni la mia ragazza mi ha “abbandonato” ed è andata via da casa mia arrabbiata, delusa, rammaricata e asserendo anche di averla tradita, di essere andato a letto con un’ altra e tante altre sciocchezze che non vale la pena riprendere. Niente di vero, ovviamente!
La prima volta che andò via, per me fu tragica in quanto non riuscivo a spiegarmi il tutto nonostante il mio desiderio interiore di possederla e di continuare a fare l’amore con lei. (cosa che desidero tutt’ora!)
La seconda volta è andata un po’ meglio, in quanto, dopo la prima eiaculazione, ci siamo fermati a parlare - anche se in realtà è stato un po’ un battibecco caratterizzato da frasi poco edificanti per me come “e adesso, piangiamo il morto?”, “il pene che hai è sprecato per te!” – e dopo circa 15 minuti sono riuscito di nuovo ad avere una erezione decente in grado di penetrarla per la seconda volta. Ho avuto una seconda eiaculazione e dunque un secondo orgasmo. Tuttavia lei non è riuscita a provare l’orgasmo e così mi ha tacciato di essere egoista, di pensare solo a me e a quel punto è andata via da casa arrabbiata. Dopo tre/quattro ore l’ho raggiunta nel suo paese - ad una ventina di chilometri da mio - e abbiamo fatto l’amore in macchina e questa volta lei ha provato l’orgasmo ed è stata felice.
La mia ragazza è una bella ragazza, molto ricercata dagli uomini e in questo lei non manca di dirmelo. Con lei ho un rapporto franco, le dico subito le cose che non mi piacciono ma al tempo stesso le ho dato sempre tutta la liberà che ha voluto, ivi comprese le uscite con amici e amiche in modo tale da non impostare una relazione su nessun tipo di restrizione. L’unica cosa che ho preteso da lei è stata la fiducia e il rispetto reciproco.
Al di la di questo, vorrei capire bene alcune cose. E infatti di recente sono stato da mio medico di base facendo presente i sintomi sopra descritti. Mi ha visto molto teso e ansioso e mi ha detto che si tratta di stress. Mi ha prescritto tutte le analisi del sangue, testosterone, tiroide, urine e infine mi ha prescritto una confezione di “cialis 4 cpr 10mg”, da assumere mezza compressa mezz’ora prima del rapporto a giorni alterni, dicendo che il problema è solo di ordine mentale.
E’ possibile che il problema sia urologico e in particolare dovuto ad una infiammazione della prostata ? (Non ho bruciori o dolori durante la minzione. Sento invece una leggerissima pressione in corrispondenza della vescica e un leggerissimo formicolio nella zona del glande e dei testicoli. Noto la mancanza di “getto” o “schizzo” durante l’eiaculazione, cosa che prima era molto potente!)
Perché sto avendo questo calo ?
A cosa sono dovute queste defaillance che prima d’ora non ho mai accusato?
Perché quando siamo a letto, se lei mi sta sopra, tendo a perdere l’erezione dopo la prima eiaculazione?
Perché in macchina la cosa mi riesce meglio?
Grazie.
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
La detumescenza dopo l' eiaculazione è normale ed il periodo refrattario, che necessita tra un rapporto e l' altro correla con un' infinità di variabili.....
Sposterei l' attenzione da quantità a qualità, dal suo racconto emergono quote d' ansia ed in approccio all' intimità di tipo matematico ....

Inoltre l' orgamso femminile non dipende dalla durata della sua erezione, ma da tantissimo altro, cioè da empatia, complicità, fantasie, dinamiche di coppia, stimolazione adeguata e così via.....

La macchina solitamente non aiuta la sesualità , ma la fretta spesso aiuta a non pensare che si sta facendo l' amore....una sorta di strategia malsana anti ansia....
Le allego delle letture ed un canale salute tutto sul d.e.

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazzo,
non si può certamente dire che questo sia per Lei un periodo facile. Però, al di là di quanto ci accade, è il nostro modo di affrontare le cose che fa la differenza.

Fa bene ad eseguire gli esami che il suo medico le ha prescritto e, in ogni caso, se non ne ha mai effettuate, sarebbe bene si sottoponesse anche ad una visita andrologica, indipendentemente dai problemi degli ultimi tempi.

Lo stress e l'ansia possono di sicuro giocare un grande ruolo nel generare o anche solo nel mantenere le difficoltà di cui scrive, ma è necessario tenere in debito conto anche gli aspetti relazionali.

Alcune sue frasi mi hanno particolarmente colpito e gliele ripropongo:
<< in due occasioni la mia ragazza mi ha “abbandonato” ed è andata via da casa mia arrabbiata, delusa, rammaricata>>
<< frasi poco edificanti per me come “e adesso, piangiamo il morto?”, “il pene che hai è sprecato per te!” >>
<<mi ha tacciato di essere egoista, di pensare solo a me e a quel punto è andata via da casa arrabbiata>>

Questo atteggiamento della sua ragazza nei suoi confronti si ripresenta anche in altre occasioni della vostra vita di coppia?

Allego una lettura per ulteriori spunti di riflessione:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
Utente
Utente
Grazie per le Vostre preziose risposte e per gli spunti riflessivi che mi avete dato.
Dunque, non ho alcuna difficoltà ad ammettere di essere stressato e un po' ansioso.
Avuta la notizia dell'esito negativo del concorso, mi sono crollati addosso diversi anni di studi post-universitari sui quali avevo investito tutto il mio tempo.
Un anno fa mi sono fidanzato con la mia attuale ragazza e con lei ho avuto modo di scontrarmi diverse volte in quanto lei non ammette uno studente che a 30 anni studia e basta. Ha sempre voluto che iniziassi a lavorare per iniziare ad avere una mia autonomia. Adesso, come ho ho specificato nel post iniziale, sto aprendo uno studio legale per iniziare a lavorare ed eventualmente ritentare il concorso al prossimo bando. Tuttavia, ammetto con franchezza che il "capitolo concorso e lavoro" è stato sempre un terreno sul quale ci siamo scontrati. Alcuni atteggiamenti a riguardo non mi sono piaciuti, ivi compreso il fatto di essere chiamato "fallito"(cosa per la quale si è pentita e mi ha chiesto scusa dicendo che non lo pensava seriamente).
Ad onta del vero non mi sono sentito mai un fallito in quanto a 24 anni mi sono laureato in legge con 110, a 27 anni mi sono abilitato all'esercizio della professione forense e poi mi sono dedicato agli studi notarili affrontando un concorso molto complesso. Mi rendo conto di avere speso molto del mio tempo, ma era indispensabile per affrontare prove concorsuali altrettanto complesse. Beninteso che ho voglia di lavorare e di affermarmi professionalmente, a questo proposito ho deciso di affrontare una nuova procedura concorsuale e nel frammentare aprire uno studio legale in proprio.
A parte il nodo del concordo donde, forse, anche la mia ragazza aveva le sue aspettative, tra me e lei il rapporto è molto sano, franco, diretto. Ci diciamo tutto, anche cose che potrebbero farci poco piacere. Ma il rapporto è sincero !
Amo la mia ragazza e voglio fare di tutto per ripristinare quella intesa fisica che ho avuto sempre con lei.
Ieri abbiamo fatto l’amore (erezione perfetta con una buona pressione dell’eiaculato). Ero un po’ ansioso, infatti mi sono svestito subito tanto che la mia ragazza mi ha detto “calmati, non mi piacciono le cose veloci!”. Comunque, dopo la prima eiaculazione il mio pene si è ammosciato. La mia ragazza si è innervosita, si è arrabbiata e ha iniziato a dirmi frasi del seguente tenore letterale: “se la situazione non si sistema, ti lascio”, “posso andare a scopare con un altro se vuoi”, “ci sono tanti uomini che mi vengono dietro”, “con nessuno ho avuto in precedenza questi problemi”.
Capisco le sue esigenze sessuali e voglio ritrovare al più presto con lei l’intesa fisica pregressa.
Il medico di base mi ha ribadito che si tratta di un fatto di testa e che in questo periodo sono preso da problemi professionali. Il cialis, per lui, è il valido rimedio per sbloccarmi. Domani, in ogni caso, mi recherò in un laboratorio per le analisi sopra specificate.
Grazie
[#4]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Le sue precisazioni mi inducono ancor di più a ribadire il mio precedente suggerimento:
1- da un lato, indipendentemente dal problema, effettuazione di una visita andrologica (...le donne non vanno dal ginecologo solo se hanno dei problemi...) anche come occasione per chiarire eventuali dubbi o false convinzioni sul proprio "funzionamento";
2- d'altro canto, potrebbe rivelarsi utile una consulenza psicologica di coppia, poiché il problema -e quindi la sua soluzione- non è in ogni caso esclusivamente suo, ma della coppia e delle sue dinamiche.

Cordiali saluti.

[#5]
Utente
Utente
Effettuerò una visita andrologica dopo avere il risultato degli esami.
Quanto ad una consulenza psicologica di coppia, la mia ragazza si rifiuta categoricamente.
[#6]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<Quanto ad una consulenza psicologica di coppia, la mia ragazza si rifiuta categoricamente.>>

E Lei cosa ne pensa? Sia dell'opportunità di una consulenza (che non necessariamente significa terapia) di coppia, sia del rifiuto categorico (con quali motivazioni?) della sua compagna di prendere in considerazione l'idea.

In ogni caso, dopo la visita andrologica, potrebbe provare ad incontrare uno psicologo anche individualmente per approfondire meglio la situazione. Si tratterebbe ovviamente di un percorso differente (non di minor valore, ma diverso) rispetto ad un lavoro in coppia.

Saluti.

[#7]
Utente
Utente
Questo periodo poco facile lo divido in tre fasi: prima, durante e dopo il concorso.
Settembre/ottobre ero in fregola per il risultati e lo stress accumulato mi portò alla condilomatosi. Cosa che ho risolto.
Dicembre/gennaio ho vissuto la mia delusione e sono stato male davvero. Ho avuto la sensazione che dentro il mio corpo mi fosse scoppiata una granata.
Adesso in attesa di aprirmi lo studio legale, mi sto proiettando verso un nuovo orizzonte e le preoccupazioni che ho non derivano dalla mia ragazza, con la quale vorrei avere rapporti completi dove entrambi godiamo l'uno dell'altro, ma dalle sfide professionali che mi attendono a breve.
Penso la causa sia psicogena. L'ansia stimola le ghiandole surrenali nella produzione di adrenalina e quest'ulima, essendo un vasocostrittore, mi sta facendo avere il problema della diminuzione di erezione.
Non ho richiesto mai "consulenze psicologica di coppia", perché a parte piccoli screzi (normali in una vita di coppia), che risolvo con la mia ragazza di volta in volta, non ho altri problemi se non quello della perdita di erezione (cosa che si sta verificando di recente.).
Comunque, sto cambiando stile di vita, cerco di ragionare in positivo, di prendere le cose con più leggerezza senza corrodermi troppo il cervello, stile di vita sano, più frutta e verdura, da oggi palestra e più tempo da dedicare alla calma e alle mie cose.
Insomma, ce la sto mettendo tutta!
[#8]
Utente
Utente
Ho ritirato gli esami del sangue, delle urine, della tiroide e del testosterone. Tutti i valori sono risultati nei parametri di riferimento, a parte il colesterolo totale che è risultato di pochissimo superiore rispetto il limite max. (218 mg/dl a fronte di max 200).
Dunque, la questione è solo di natura psicogena ?
Il forte stress che ho avuto, può aver scelto, per così dire, l'apparato urogenitale come valvola di sfogo ? Da questo può derivare un deficit erettile e mancanza di desiderio ? Sono io che la sto facendo troppo complicata e forse dovrei stare, semplicemente, tranquillo e rilassarmi ?
[#9]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Dire che l'etiologia è solo psicologica, non significa nulla e non equivale a dire che lei non abbia nulla, soltanto che le cause sono "altre d altrove"

rilegga le letture ed i canali salute che le abbiamo allegato, troverà risposte alle sue domande e si rivolga ad un nostro collega per diagnosi e terapia, non fattibile online
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