Disturbi del comportamento alimentare (?!)

Gentili dottori,
Parlare della ma storia personale non è facile perché non so bene nemmeno io da dove cominciare. Il titolo parla di disturbi del comportamento alimentare ma, ahimè, suppongo che questi siano solo la punta dell'iceberg.
Ho 28 anni e sono sempre stata una ragazza sovrappeso, in alcuni momenti della mia vita anche gravemente obesa, questo più o meno verso i 17 anni, quando mi sono accorta di soffrire di un disturbo ossessivo-compulsivo. Avevo paura di essere una persona cattiva e mi sfogavo con il cibo. Sono ingrassata a dismisura e solo con grande fatica sono riuscita a ridimensionarmi.
Ho avuto un'infanzia "particolare" perché purtroppo mio padre, colpito fin da giovane dalla malattia di Parkinson, ha avuto gravi forme di depressione e, nella mia infanzia e adolescenza, ci sono brutti ricordi che preferirei dimenticare per sempre.
Sono sempre stata una ragazza alla ricerca dell'approvazione altrui, sto male se litigo con qualcuno, cerco sempre di evitare gli scontri per non precipitare in veri e propri stati d'ansia.
Due anni fa mi hanno diagnosticato la sclerosi multipla, in realtà non ho ancora una vera e propria diagnosi perché finora ho avuto un solo episodio risoltosi in breve e, dopo i primi consulti ed esami neurologici, mi sono semplicemente rifiutata di pensarci, per ora sto bene e non sono ancora pronta a scendere a patti con l'idea di avere una malattia!
Dall'anno scorso ad ora ho cominciato a mangiare a dismisura, non sono capace di alzarmi da tavola se non col mal di pancia e poi cerco di alleviare il mio malessere vomitando tutto ciò che ho mangiato. Se non avessi un corpo che odio e che non accetto sarei una ragazza tutto sommato felice e tranquilla, non soffro di depressione e ho un carattere molto allegro.... Eppure sono incapace di controllarmi...
In realtà non so se si può parlare di bulimia, ho cominciato solo perché mi sentivo in colpa per quello che mangiavo, perché a me piace mangiare e non volevo ingrassare, cosa che ovviamente è avvenuta lo stesso.
Ora chiedo un vostro parere, e mi scuso perché mi sono dilungata davvero tanto ma non sapevo quale aspetto potesse avere importanza.
Grazie a chi avrà la pazienza di leggere tutto e la cortesia di rispondere.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<sono sempre stata una ragazza sovrappeso, in alcuni momenti della mia vita anche gravemente obesa, questo più o meno verso i 17 anni, quando mi sono accorta di soffrire di un disturbo ossessivo-compulsivo>

.Gentile Ragazza,
e come ha affrontato questi disagi? Le è stato diagnosticato da uno specialista il DOC o è una sua deduzione? E' mai stata seguita a livello specialistico?

Le difficoltà che descrive, il suo cattivo rapporto con il cibo e con il suo corpo, necessitano di un inquadramento diagnostico e di cure adeguate, si dovrebbe rivolgere ad uno psicologo psicoterapeuta per un parere diretto, legga qui

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html

<Due anni fa mi hanno diagnosticato la sclerosi multipla ...mi sono semplicemente rifiutata di pensarci> Le sono stati prescritte cure, ulteriori controlli, visite che lei evita di fare? Cosa le hanno suggerito gli specialisti?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
Innanzitutto grazie della risposta.
Il DOC mi è stato diagnosticato da una psicoterapeuta alla quale mi ero rivolta, una volta superate le fasi più critiche del disturbo, cioè una volta capito che dipendeva dalla mia testa e non era la verità, non ho più sentito il bisogno di andarci.
Per quanto riguarda la sclerosi multipla sono stata seguita da un neurologo per i primi tempi, che non mi ha prescritto cure ma solo controlli periodici. L'unico che effettuo con regolarità é una RM con contrasto, ma lo faccio solo dietro insistenza dei miei familiari.
Non sono più tornata dalla specialista.
Mi spaventa non avere il controllo del mio corpo, sono riuscita a smettere di fumare da un giorno all'altro, eppure non riesco a smettere di mangiare e non riesco a seguire una dieta se non per brevi periodi.
Chiedere aiuto per me non è semplice ma immagino che prima o poi dovrò trovare il coraggio di affrontare tutte queste situazioni.
La ringrazio per l'attenzione.
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Cara Ragazza,
non trascuri il suo benessere psicofisico, uno psicoterapeuta la può accompagnare a gestire e ad affrontare in modo efficace i suoi problemi e disagi, comprendo possa non essere semplice farlo, inizi con un primo passo, anziché provarci da sola con tentativi fallimentari che alimentano il problema.

Può anche rivolgersi a un centro pubblico, provi a cercare in questo elenco
http://www.disturbialimentarionline.it/

Allo stesso modo evitare di eseguire tutti i controlli periodici che le sono stati prescritti non la aiuta, dovrebbe seguire i suggerimenti specialisti ricevuti, affrontando i timori che cerca di negare e tenere sotto controllo

Un caro saluto

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Dr. Gianluigi Basile Psicologo, Psicoterapeuta 104 2
Gentile utente,
Il suo stato di profondo malessere é evidente e lei lo descrive molto bene. Ritengo che il fatto che abbia coscienza e consapevolezza della sua situazione sia il primo passo verso una ricerca di salute fisica e mentale. Ora il passo ulteriore, difficile da compiere é quello di trovare la motivazione per sottoporsi alle cure di cui necessita. Trascurare gli incontri con specialisti per la sclerosi multipla é un sabotaggio a se stessa che lei può sicuramente evitare. La invito a contattare uno psicoterapeuta per cominciare un percorso che vada a fondo rispetto a tutte queste tematiche e che le restituisca il piacere del cibo da condividere con gli altri.



Cordiali Saluti.

Dr. Gianluigi Basile - Psicologo - Roma
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica Integrata
www.psicologobasile.it

[#5]
Utente
Utente
Dentro di me so bene che prima o poi dovrò trovare il coraggio di affrontare la cosa. Accettare di avere una malattia neurologica, dopo aver visto per anni mio padre peggiorare e toccare il fondo, è davvero difficile.
Sono consapevole della mia situazione perché non amo parlare di me stessa se non con me stessa e così, mentre al di fuori, a parte il mio sovrappeso, appaio come la persona più equilibrata e sana del mondo, dentro sono lacerata da ansie e insicurezze.
A volte mi sento come se dovessi risolvere tutti i problemi degli altri, passo ore a telefono con amiche e familiari e li ascolto parlare dei loro problemi, ogni giorno trascorro tempo a tranquillizzare gli altri, a proferire parole di conforto e spesso mi ritrovo a pensare che faccio tutto questo solo per essere ben voluta e mi chiedo perché. Se litigo con qualcuno poi mi ritrovo a sentirmi così in colpa che sarei capace di addossarmi tutte le responsabilità dell'accaduto! Di me non racconto mai nulla, mi vergogno e minimizzo.
Immagino che sia impossibile risolvere tutte queste problematiche da sola, ci ho provato molte volte ma finora non ho risolto nulla.
Forse questo è stato un primo passo, spero davvero di trovare un po' di stabilità dentro me.
Vi ringrazio dell'attenzione.
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