Tradimento rapporto di coppia
forse bisognerebbe sapere qualcosa in più sulla vostra unione, come andavano le cose tra voi prima della gravidanza?
Come è stato deciso di avere un bimbo?
Quando ha scoperto il tradimento come ne avete parlato? E secondo lei come lo avrebbe superato? Il ruolo di suo marito? Che è accaduto con la presenza del bimbo?
Come si comporta suo marito con lei, e con il piccolo?
Come sa che parla del problema all'altra donna?
Perdoni le molte domande, ma sono utili per poterle rispondere in modo più compiuto.
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
>>Cosa sta succedendo?<<
c'è una crisi di coppia che dura da molto tempo e il tradimento è semplicemente un segno per indicare che il vostro rapporto non funziona come dovrebbe e deve essere rivisto.
Perché suo marito si confida con l'altra e non con lei stessa visto che è sua moglie?
Come avete affrontato il tradimento?
Quali sono state le vostre reazioni?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
In tutto questo c'è la presenza di suo figlio di soli 4 mesi che necessita della sua presenza costante.
Ritengo sia opportuno per lei poter comprendere le sue dinamiche interne sia nella relazione con suo marito sia nella relazione con suo figlio e poter altresì elaborare sia ciò che è successo a voi come coppia che a lei come donna.
Cordialmente.
Dr.ssa Florinda Bruccoleri
Psicologa-Psicoterapeuta
Esperta in Psiconcologia e Psicologia Forense
Lui parlò con lei delle sue paure e non con me. Questo è stato lo sbaglio più grande, nonostante io lo esortassi a confidare le sue paure.
Quando ad agosto ho scoperto il tradimento ( leggendo tutti i loro messaggi sul sul cellulare) io sono stata male, mi hanno ricoverata. Lui si spaventò molto e giurò di aver sbagliato e di voler ricominciare. Io andai via di casa e tornai solo dopo aver partorito.
Lui si è dimostrato molto attento a me e al bambino in questi mesi. Gli ho proposto in questi mesi la terapia di coppia, che non ha voluto fare. Io ero tormentata da quel dolore, da quella delusione, da quel malessere che mi faceva piangere ogni giorno. Al pensiero di ricordarli insieme mentre io facevo crescere il nostro bimbo dentro di me. Queste emozioni le ho condivise con lui, ma sono stata sempre e di nuovo sempre io a parlarne, lui cercava di non affrontare il problema. Sono andata avanti perchè il mio bimbo necessita di mille attenzioni al minuto e non ho avuto il tempo di elaborare nulla, solo di piangere, da sola e ogni tanto ricordargli quanto mi avesse fatto soffrire.
Poi ora ho scoperto ( sempre leggendo dei messaggi sul suo telefono) che si stava di nuovo confidando con lei, perchè la mamma è molto malata. Io sono fuori di me, non mi sento più lucida, non riesco a capire cosa è giusto e cosa no. Riesco solo a percepire il bisogno di stare da sola. Aiutatemi a capire cosa devo fare.
comprendo il suo sconforto e il suo sentire, subire un tradimento è doloroso e destabilizzante. Poi scorpirlo in un periodo delicato come quello della gravidanza nel quale la condivisione dell'attesa e di ogni emozione per l'arrivo di un bimbo è importante, aggiunge ancora più carico.
<La decisione di avere il bambino è partita più che altro da me. Lui era molto spaventato. Il bimbo è arrivato dopo 7 mesi di tentativi, mesi in cui lui è stato molto distante> La decisione di mettere al mondo un bambino, non condivisa da suo marito (e qui bisognerebbe capirne i veri motivi) sembra dunque aver spaventato suo marito e influito in modo consistente sul suo allontamento emotivo.
Alla luce di quanto è accaduto e delle difficoltà tuttora in atto sarebbe davvero opportuna una terapia di coppia, come lei stessa ha proposto a suo marito. I problemi non affrontati a tempo debito e in modo proprio, pesano come un macigno sulla coppia e sui partner e si alimentano con il tempo.
Tuttavia, se lui non è dello stesso parere e si rifiuta di affrontare il problema, potrebbe essere lei in prima persona a rivolgersi a un terapeuta di coppia, che può anche darle indicazioni per coinvolgere suo marito in un consulto.
La sua serenità di mamma è importante per poter crescere suo figlio in modo ottimale, così come un contesto familiare scevro da conflittualità (aperta o coperta). Non trascuri il suo benessere.
Può anche usufruire del servizio pubblico rivolgendosi al Consultorio Familiare ASL del suo territorio, ecco il link con i riferimenti
http://www.vitadidonna.it/sanita/consultori/consultori-familiari-di-roma-elenco.html
Un caro saluto, ci dia sue notizie in futuro se crede.
Anche io, come le colleghe, le suggerisco di rivolgersi ad un nostro collega, l'elaborazione del tradimento necessita di tempo e di adeguati supporti....
Immagino che il dolore sia stato atroce, ancor di più in concomitanza della sua gravidanza....periodo in cui la donna necessita di cure, amorevoli attenzioni e soprattutto fiducia estrema....
Le allego delle letture sulle dinamiche complesse del tradimento
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2460-coppie-e-tradimento-chi-tradisce-chi-ma-il-tradimento-e-utile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2321-tradimento-e-sessualita-quando-si-tradisce-per-salvare-il-matrimonio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2251-come-superare-un-tradimento.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2231-amo-un-uomo-sposato-ma-lui-non-lascia-la-moglie.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2321-tradimento-e-sessualita-quando-si-tradisce-per-salvare-il-matrimonio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2287-insieme-per-i-figli-alibi-o-realta.html-
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
avete retto bene finchè siete stati coppia. La presenza del bambino, sia pure prima ancora solamente come "progetto", ha messo in crisi la coppia.
<La decisione di avere il bambino è partita più che altro da me. Lui era molto spaventato. Il bimbo è arrivato dopo 7 mesi di tentativi, mesi in cui lui è stato molto distante> . Quanto Lei racconta, mi fa pensare ai 7 mesi in cui la sessualità è stata finalizzata al concepimento anzichè al divertimento; e considerato che lui non erà così pronto alla paternità, può essergli pesato non poco.
Dico questo non tanto per cercare colpe o responsabilità, quanto per permetterle di mettersi dall'altro punto di vista e diminuire il risentimento.
Il tradimento è sempre una ferita narcisistica enorme, specialmente se non è occasionale, bensì si protrae nel tempo; e se colpisce in una fase di vita così particolare come la gravidanza e il post-parto. Lei ha bisogno di aiuto per poter "reggere" questi mesi impegnative della recente maternità. E' ovvio che lui avrebbe un grande bisogno di una terapia individuale al fine di esplorare i propri vissuti e comportamenti!
Un abbraccio.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Io ritengo che Lei innanzi tutto deva pensare a sè, perchè la Sua piccolina ha un bisogno essenziale di Lei.
Per poter essere in grado di farcela occorre ricevere un sostegno. Per questo motivo è importante che si rivolga con fiducia ad un collega, o privatamente o al Consultorio, per poter mantenere il Suo equilibrio pur nella situazione delicata.
Per "prendere in mano" la situazione della coppia occorre essere in due, E dunque si può fare quando ambedue sono disposti...
ci sono delle priorità da rispettare dettate dalle necessità.
Lei per prima, perchè se non dovesse star bene non potrebbe prendersi cura del suo piccolo, ed il bambino che ha assoluto bisogno di lei e di sentire il suo amore e le sue cure.
Tutto il resto viene dopo. Suo marito, che è grande abbastanza per pensare a se e a gestire le difficoltà del momento, madre malata inclusa, e la vostra vita di coppia che necessiterebbe di energie e, forse di volontà, che al momento non ci sono da nessuna delle due parti, mi sembra.
Altra cosa fondamentale invece rimane l'importanza della figura paterna per vostro figlio, la cui vicinanza risulta altrettanto fondamentale di quella della mamma. Si può smettere di essere marito e moglie, ma non si smette mai di essere genitori; salvaguardi per il bene di suo figlio il rapporto con suo marito da questo punto di vista per quanto questo possa essere difficile.
Pertanto il mio consiglio è di concentrarsi, una cosa alla volta su queste priorità. Poi se potesse farsi accompagnare in questo suo difficile percorso da un collega, sicuramente ne avrebbe giovamento.
Dr.ssa Laura Termini
Psicologa - Psicoterapeuta
Un sincero augurio per il periodo che sta attraversando; sono certa che ce le farà, i figli danno alle mamme una forza, un coraggio, una determinazione impreviste.
Le domande Le si affollano, ma le risposte arrivano quando ... vogliono. Non si torturi, il tempo delle risposte profonde non è a breve.
Saluti cari.
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