Ma questo è normale?
Buonasera ho una domanda che non saprei a chi chiedere anche perchè è imbarazzante e di sicuro non ne posso parlare con gli amici o con qualcuno perchè ho paura di essere giudicato molto male.
Mi sono sempre piaciute le ragazze ma quando ero più giovane di qualche anno e non avevo esperienze ho fatto delle cose per un certo periodo di tempo e non capisco perchè o se sono cose normali tipo provare a toccarmi il pene con la lingua (però non ci sono riuscito)) o infilare le dita o qualche oggetto per stimolarmi analmente o magari andare a masturbarmi in un posto in giardino che sapevo era comunque nascosto e adesso mi sento molto strano per queste cose.
Con degli amici abbiamo visto un telefilm dove a un personaggio succedevano cose del genere e tutti abbiamo riso perchè erano assurde ma io stesso mi sentivo incluso in quella storia e mi pareva di ridere di mes tesso in pratica. So che non sono gay perchè senno mi piacerebbero gli uomini e non mi piacciono per niente ma so anche che queste non sono cose proprio normali, gioco a calcio e vado a messa qualche volta, non credo di essere unio "strano" ma allora che cosa è successo tutte quelle volte? Adesso ho anche una ragazza e le voglio bene e spero che succeda presto di andare a letto insieme ma se magari mi blocco perchè cè questo pensiero? X adesso non ho mai avuto un rapporto completo ma solo tipo petting e un rapporto orale. O se lei scopre queste cose in qualche modo? So che mi spiego male perchè alla fine non sono confuso su cosa voglio o su cosa sono ma più su cosa ero. A rileggere mi confondo un po anch'io ma spero che capirete.
Mi sono sempre piaciute le ragazze ma quando ero più giovane di qualche anno e non avevo esperienze ho fatto delle cose per un certo periodo di tempo e non capisco perchè o se sono cose normali tipo provare a toccarmi il pene con la lingua (però non ci sono riuscito)) o infilare le dita o qualche oggetto per stimolarmi analmente o magari andare a masturbarmi in un posto in giardino che sapevo era comunque nascosto e adesso mi sento molto strano per queste cose.
Con degli amici abbiamo visto un telefilm dove a un personaggio succedevano cose del genere e tutti abbiamo riso perchè erano assurde ma io stesso mi sentivo incluso in quella storia e mi pareva di ridere di mes tesso in pratica. So che non sono gay perchè senno mi piacerebbero gli uomini e non mi piacciono per niente ma so anche che queste non sono cose proprio normali, gioco a calcio e vado a messa qualche volta, non credo di essere unio "strano" ma allora che cosa è successo tutte quelle volte? Adesso ho anche una ragazza e le voglio bene e spero che succeda presto di andare a letto insieme ma se magari mi blocco perchè cè questo pensiero? X adesso non ho mai avuto un rapporto completo ma solo tipo petting e un rapporto orale. O se lei scopre queste cose in qualche modo? So che mi spiego male perchè alla fine non sono confuso su cosa voglio o su cosa sono ma più su cosa ero. A rileggere mi confondo un po anch'io ma spero che capirete.
[#1]
(..)so anche che queste non sono cose proprio normali (..)
gentile ragazzo mi spiace deluderla ma è proprio il contrario, da ragazzini l'esplorazione sessuale così come l'esplorazione autoerotica spinge proprio a compiere certe "stranezze".
Forse, oggi, il suo problema è quello di attribuire connotazioni eccessivamente moralistiche a ciò che ha fatto da indurla in una sorta di rimuginazione ossessiva. E' quest'ultima che deve risolvere.
saluti
gentile ragazzo mi spiace deluderla ma è proprio il contrario, da ragazzini l'esplorazione sessuale così come l'esplorazione autoerotica spinge proprio a compiere certe "stranezze".
Forse, oggi, il suo problema è quello di attribuire connotazioni eccessivamente moralistiche a ciò che ha fatto da indurla in una sorta di rimuginazione ossessiva. E' quest'ultima che deve risolvere.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Ex utente
Grazie della sua risposta dottore.
Mi scusi se sembro uno che vuol saperne più di lei però se è tutto così normale perchè nei telfilm per esempio come ho visto io ne parlano come situazioni ridicole o stranissime? Oppure sono sicuro che se ne parlo con qualche amico (cosa che non farò) questo sbianca e mi prende per pervertito.
Mi scusi se sembro uno che vuol saperne più di lei però se è tutto così normale perchè nei telfilm per esempio come ho visto io ne parlano come situazioni ridicole o stranissime? Oppure sono sicuro che se ne parlo con qualche amico (cosa che non farò) questo sbianca e mi prende per pervertito.
[#3]
[#4]
Gentile Utente,
anche io, come il collega, le dico che le stranezze di cui parla, possono fare parte della crescita psico/sessuale.
Se il disagio e la confusione dovesse persistere, potrebbe discuterne con uno psicologo
Quando avrà un rapporto sessuale completo e soddisfacente anche sul piano emozionale, la confusione e le sperimentazioni solitarie, dovrebbero rientrare
anche io, come il collega, le dico che le stranezze di cui parla, possono fare parte della crescita psico/sessuale.
Se il disagio e la confusione dovesse persistere, potrebbe discuterne con uno psicologo
Quando avrà un rapporto sessuale completo e soddisfacente anche sul piano emozionale, la confusione e le sperimentazioni solitarie, dovrebbero rientrare
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
"perchè nei telfilm per esempio come ho visto io ne parlano come situazioni ridicole o stranissime?"
Perchè da adulti o se visto dall'esterno (cioè decontestualizzato), il fatto in sè potrebbe fare sorridere.
Non fraintendere, però: non si tratta di derisione, ma di un sorriso tenero: si sa che gli adolescenti sono sempre turbati dalla sessualità, anche se tra i tuoi amici (ma anche in tutti gli altri gruppi) questo non emerge mai e nessuno ammette di avere fatto o anche solo pensato ciò che tu stai scrivendo qui.
Tu pensa che la risata che tra amici hai fatto è frequentissima quando gli adolescenti parlano di sessualità: scommetto che ti è capitato di ridere di argomenti sessuali anche altre volte. A che cosa serve riderci su? A modulare le emozioni, che talvolta sono di disagio o di paura.
Ci sta infatti che un adolescente non sappia bene cosa aspettarsi dalla prima volta, dallo stare con un/una ragazzo/a, che sia anche a disagio nel definire i genitali con il loro nome (e infatti tra adolescenti vengono usati altri termini, più volgari e preganti...) e che quindi sia spaventato.
Per lo stesso motivo, ad esempio, quando nelle scuole si fanno le lezioni di educazione sessuale per i ragazzi, è rarissimo che gli adolescenti vogliano esporsi: è molto più utile aiutarli a formulare le loro domande su un foglio, in forma anonima, in modo che essi siano protetti a proprio agio, come è giusto che sia.
Prova a leggere il libro di Fabio Veglia dal titolo "C'era una volta la prima volta". In quel libro si cerca di fornire le risposte alle domande che ragazzi della tua età ma anche più giovani hanno formulato sulla sessualità. Se leggi le domande che i ragazzi hanno in testa, i loro dubbi, le loro fantasie, ecc... probabilmente qualche tenero sorriso ti scappa. Ma non si tratta neppure qui di derisione. Si tratta di persone giovani che stanno cercando di costruire un senso e un significato e di conoscere ciò che ancora non conoscono. Sono quindi curiose, confuse, timorose, incerte e desiderose di capire.
Non dimenticare poi che sulla sessualità, su ciò che è giusto o sbagliato, girano un sacco di leggende e miti su cosa è giusto, cosa lecito, ecc...
Da una parte il tuo turbamento è una cosa positiva perchè è giusto che tu possa avere delle domande cui dare risposte e cercare le tue di risposte.
Inoltre, tutti i tuoi amici si sono fatti una bella risata con te; ma sei certo che nessun altro, oltre te, fosse turbato quanto te?
Fai attenzione a non cadere nella trappola dell'ansia e a ritenerti diverso, perchè in realtà con le tue paure e sperimentazioni sei assolutamente in buona compagnia!
Saluti,
Perchè da adulti o se visto dall'esterno (cioè decontestualizzato), il fatto in sè potrebbe fare sorridere.
Non fraintendere, però: non si tratta di derisione, ma di un sorriso tenero: si sa che gli adolescenti sono sempre turbati dalla sessualità, anche se tra i tuoi amici (ma anche in tutti gli altri gruppi) questo non emerge mai e nessuno ammette di avere fatto o anche solo pensato ciò che tu stai scrivendo qui.
Tu pensa che la risata che tra amici hai fatto è frequentissima quando gli adolescenti parlano di sessualità: scommetto che ti è capitato di ridere di argomenti sessuali anche altre volte. A che cosa serve riderci su? A modulare le emozioni, che talvolta sono di disagio o di paura.
Ci sta infatti che un adolescente non sappia bene cosa aspettarsi dalla prima volta, dallo stare con un/una ragazzo/a, che sia anche a disagio nel definire i genitali con il loro nome (e infatti tra adolescenti vengono usati altri termini, più volgari e preganti...) e che quindi sia spaventato.
Per lo stesso motivo, ad esempio, quando nelle scuole si fanno le lezioni di educazione sessuale per i ragazzi, è rarissimo che gli adolescenti vogliano esporsi: è molto più utile aiutarli a formulare le loro domande su un foglio, in forma anonima, in modo che essi siano protetti a proprio agio, come è giusto che sia.
Prova a leggere il libro di Fabio Veglia dal titolo "C'era una volta la prima volta". In quel libro si cerca di fornire le risposte alle domande che ragazzi della tua età ma anche più giovani hanno formulato sulla sessualità. Se leggi le domande che i ragazzi hanno in testa, i loro dubbi, le loro fantasie, ecc... probabilmente qualche tenero sorriso ti scappa. Ma non si tratta neppure qui di derisione. Si tratta di persone giovani che stanno cercando di costruire un senso e un significato e di conoscere ciò che ancora non conoscono. Sono quindi curiose, confuse, timorose, incerte e desiderose di capire.
Non dimenticare poi che sulla sessualità, su ciò che è giusto o sbagliato, girano un sacco di leggende e miti su cosa è giusto, cosa lecito, ecc...
Da una parte il tuo turbamento è una cosa positiva perchè è giusto che tu possa avere delle domande cui dare risposte e cercare le tue di risposte.
Inoltre, tutti i tuoi amici si sono fatti una bella risata con te; ma sei certo che nessun altro, oltre te, fosse turbato quanto te?
Fai attenzione a non cadere nella trappola dell'ansia e a ritenerti diverso, perchè in realtà con le tue paure e sperimentazioni sei assolutamente in buona compagnia!
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#8]
Ex utente
Salve dott. De Vincentiis volevo chiedere ancora una cosa quando ha detto "ì come l'esplorazione autoerotica spinge proprio a compiere certe "stranezze" si possono intendere anche cose più strane? Perchè mi era anche capitato 2-3 volte di fare qualcosa sempre da solo davvero strano che non potrei neanche scrivere sotto la copertura del nome utente. Per carità so che non ho fatto male a nessuno ma non me la sentirei comunque di dirlo o scriverlo. Cioè cè un limite tra normale, strano e anormale? perchè a ripensarci quasi penso che ero pazzo a provare certe cose. Che confusione
Prova a leggere il libro di Fabio Veglia dal titolo "C'era una volta la prima volta".
Ma qeusto libro si trova anche in libreria? Ho provato ma ho trovato il titolo solo su internet.
grazie
Prova a leggere il libro di Fabio Veglia dal titolo "C'era una volta la prima volta".
Ma qeusto libro si trova anche in libreria? Ho provato ma ho trovato il titolo solo su internet.
grazie
[#10]
Ex utente
Sono riuscito a leggere il libro in una biblioteca quasi tutto ma in certo senso adesso misembra tutto ancora più strano perchè tante domande erano di persone giovanissime che però chiedevano già tutto sul rapporto sessuale o anche la contraccezzione. Io che devo ancora averlo e a quella età ero perso nelle mie ""stranezze" adesso mi sento ancora più fuori posto come quando parlo con certi compagni che hanno già fatto sesso da un pezzo e penso solo beati loro.
Cè qualcosa che non ho capito?
Cè qualcosa che non ho capito?
[#11]
(..)si possono intendere anche cose più strane? (..)
gentile ragazzo il concetto di stranezza così come di normale o anormale assume connotazione prettamente culturali per cui in alcuni contesti ciò che è normale può sembrare anormale e strano in altri. Ma la cosa cambia anche da persona a persona sulla base del loro sistema di valori che abbracciano e al significato che attribuiscono ad una determinata esperienza. Per cui lasci perdere la sua ricerca che rappresenta essa stessa il problema.
saluti
gentile ragazzo il concetto di stranezza così come di normale o anormale assume connotazione prettamente culturali per cui in alcuni contesti ciò che è normale può sembrare anormale e strano in altri. Ma la cosa cambia anche da persona a persona sulla base del loro sistema di valori che abbracciano e al significato che attribuiscono ad una determinata esperienza. Per cui lasci perdere la sua ricerca che rappresenta essa stessa il problema.
saluti
[#12]
Ex utente
Scusate se intervengo ancora ma cè una domanda che mi è rimasta... e la vergogna? Cioè quando so che quello che pensavo che non era normale è invece normale per l'età gli ormoni e tutto va bene però quando ci penso ho vergogna lo stesso e mi imbarazzo da solo c'è un modo di liberarsene? Lo chiedo perchè ho parlato con un mio amico di questa cosa e lui mi fa.... si ho fatto anche io cose così ma neanche me lo ricordavo adesso non ci penso perchè tanto quella volta ero giovane e quando si ha quella età si fanno quelle cose adesso so che non mi piacciono e basta.... però è strano che uno si dimentica e basta. o no?
Mille grazie!
Mille grazie!
[#13]
Non è strano, perchè la nostra mente, anche se registra tutto, utilizza ciò che è più importante ed utile e probabilmente per questo ragazzo quell'esperienza non lo è più adesso.
Inoltre se una persona non è ansiosa e non dà peso a certe cose, non ha neppure senso pensarci e ricordarle più di tanto.
Per quanto riguarda la vergogna è un'emozione e come tutte le emozioni è sana e utile... se non è incongrua!
La vergogna è anche modulata dalla cultura e dai significati che ciascuno attribuisce, quindi sarebbe importante capire perchè per te sia una vergogna, non credi?
Cordiali saluti,
Inoltre se una persona non è ansiosa e non dà peso a certe cose, non ha neppure senso pensarci e ricordarle più di tanto.
Per quanto riguarda la vergogna è un'emozione e come tutte le emozioni è sana e utile... se non è incongrua!
La vergogna è anche modulata dalla cultura e dai significati che ciascuno attribuisce, quindi sarebbe importante capire perchè per te sia una vergogna, non credi?
Cordiali saluti,
[#14]
Ex utente
Per quanto riguarda la vergogna è un'emozione e come tutte le emozioni è sana e utile... se non è incongrua!
La vergogna è anche modulata dalla cultura e dai significati che ciascuno attribuisce, quindi sarebbe importante capire perchè per te sia una vergogna, non credi?
Ho capito... anche se non so bene neanche io perché. Cioè a me pare di sentirmi così perché ho come passato un limite e non volevo passarlo... ma me ne accorgo adesso e non me ne sono accorto prima. Comunque grazie delle rispotse e buone giornata.
La vergogna è anche modulata dalla cultura e dai significati che ciascuno attribuisce, quindi sarebbe importante capire perchè per te sia una vergogna, non credi?
Ho capito... anche se non so bene neanche io perché. Cioè a me pare di sentirmi così perché ho come passato un limite e non volevo passarlo... ma me ne accorgo adesso e non me ne sono accorto prima. Comunque grazie delle rispotse e buone giornata.
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 3.5k visite dal 22/01/2014.
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