Infantile
Buon giorno. dopo 15 anni di matrimonio sto affrontando una separazione terribile, stile guerra dei Roses, il marito non mi perdona di essermi innamorata di una terza persona e di aver deciso di lasciarlo. Il problema molto pesante è che abbiamo due bambini, maschi, uno di 11 e uno di 10 anni. Mio marito ha coinvolto nella separazione i ragazzi informandoli con epiteti terribili e irripetibili delle svariate attività della mamma che prevedono tutte le varianti sessuali che solo ad un malato di mente possono venire in mente. ha detto anche ai bambini che la mamma vuole rubare la casa al papà, che finirà sotto i ponti e che se lo abbandonano anche loro lui si ucciderà. Mentre il mio ragazzo grande è rimasto disgustato dal comportamento del padre e non lo vuole più vedere (problema anche questo), il dramma è che il mio piccolo purtroppo ha fatto sue le motivazioni e il dolore del padre e adesso non mi vuole più vedere, è con il padre stabile (siamo in attesa di udienza fissata fine febbraio) insulta me e la mia famiglia colpevoli di avermi spalleggiata con insulti terribili e pesantissimi. Mi sono rivolta a legali, a carabinieri, assistenti sociali e psicologi vari per avere consigli. Una psicologa mi ha consigliato di prelevare mio figlio con la forza da scuola e di riportarlo a me, cosa che ho fatto con esiti disastrosi nel senso che mio figlio era invasato, addestrato e completamente plagiato. Mi ha picchiata, insultata a morte, mio marito ha chiamato i carabinieri che mi hanno consigliato d'accordo con il mio legale di lasciarlo ritornare da lui (richiesta fatta espressamente dal bambino che diceva che si sentiva soffocare vicino a me). Ripete ossessivamente che non l'ho mai amato, che lui non mi amerà mai più, che sono cattiva e di ogni contro me e la mia famiglia, fratello compreso. Non so proprio cosa fare, non riesco ad avvicinarlo perchè mio marito è estremamente aggressivo e non lo perde di vista (sta facendo infatti una lunga malattia, è statale) e aspettare febbraio la sentenza del giudice mi sembra un'eternità ma di fatto sono bloccata. Volevo chiedere: com'è possibile che 10 anni di amore siano stati spazzati via in un week end di follia, il motivo per cui 2 fratelli, allevati allo stesso identico modo abbiano reagito in maniera diametralmente opposta, se riuscirò mai a estirpare mai questa rabbia e odio nei miei confronti e nei confronti del mio compagno. Per ultimo, se ritenete che mio figlio piccolo possa in un eventuale affidamento a me, frequentare il mio compagno che adesso vede come il diavolo.
[#1]
Gentile Signora,
da quanto ci dice la situazione è stata gestita da suo marito perseguendo unicamente l'ottica della vendetta e nemmeno i figli sono stati risparmiati: si tratta di persone diverse, anche se nate e cresciute nella stessa casa, e l'atteggiamento del padre ha evidentemente fatto presa solo su uno di loro perché le loro personalità sono differenti.
Indipendentemente dalle ragioni di ognuno (suo marito ha anche lui dei motivi per sentirsi tradito e abbandonato e si comporta così perché a sua volta sta soffrendo) se si vuole il loro bene i bambini non devono essere coinvolti nel conflitto di coppia e ciascun genitore deve salvaguardare ai loro occhi l'immagine dell'altro genitore, ma purtroppo in tanti casi questo non avviene e la rabbia diventa la guida dell'agire, con risultati catastrofici.
Visto il quadro che ci ha descritto immagino che il giudice abbia disposto una CTU: è così?
da quanto ci dice la situazione è stata gestita da suo marito perseguendo unicamente l'ottica della vendetta e nemmeno i figli sono stati risparmiati: si tratta di persone diverse, anche se nate e cresciute nella stessa casa, e l'atteggiamento del padre ha evidentemente fatto presa solo su uno di loro perché le loro personalità sono differenti.
Indipendentemente dalle ragioni di ognuno (suo marito ha anche lui dei motivi per sentirsi tradito e abbandonato e si comporta così perché a sua volta sta soffrendo) se si vuole il loro bene i bambini non devono essere coinvolti nel conflitto di coppia e ciascun genitore deve salvaguardare ai loro occhi l'immagine dell'altro genitore, ma purtroppo in tanti casi questo non avviene e la rabbia diventa la guida dell'agire, con risultati catastrofici.
Visto il quadro che ci ha descritto immagino che il giudice abbia disposto una CTU: è così?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile Utente,
per quanto riguarda gli affidamenti il giudice nominerà un Consulente tecnico (di solito psichiatra o psicologo) per fare delle valutazioni di personalità su entrambi i genitori (capacità genitoriali, psicopatologia, eventuali situazioni a rischio ecc.). Dopo aver consegnato la valutazione al giudice sarà poi quest'ultimo a decidere i termini e le modalità dell'affido.
La situazione che lei descrive sembrerebbe al limite dell'alienazione genitoriale (chiaramente da valutare in altre sedi).
per quanto riguarda gli affidamenti il giudice nominerà un Consulente tecnico (di solito psichiatra o psicologo) per fare delle valutazioni di personalità su entrambi i genitori (capacità genitoriali, psicopatologia, eventuali situazioni a rischio ecc.). Dopo aver consegnato la valutazione al giudice sarà poi quest'ultimo a decidere i termini e le modalità dell'affido.
La situazione che lei descrive sembrerebbe al limite dell'alienazione genitoriale (chiaramente da valutare in altre sedi).
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Gentile signora,
forse dovrebbe considerare meglio i rapporti che si erano creati all'interno del suo vecchio nucleo familiare e i diritti dei membri di quello stesso nucleo.
Probabilmente dei colloqui con uno psicologo la aiuterebbero a valutare altre sfaccettature della situazione.
Cordiali saluti
forse dovrebbe considerare meglio i rapporti che si erano creati all'interno del suo vecchio nucleo familiare e i diritti dei membri di quello stesso nucleo.
Probabilmente dei colloqui con uno psicologo la aiuterebbero a valutare altre sfaccettature della situazione.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#4]
Gentile Signora,
la situazione è molto delicata e complessa e sembra proprio il frutto di una separazione mal condotta e conflittuale.
Il benessere dei suoi figli deve essere salvaguardato poiché queste situazioni di forte conflittualità tra genitori separati che coinvolgono i figli nel conflitto di coppia irrisolto (in questo caso strumenti di vendetta) minano la crescita serena di cui hanno assoluto bisogno e li pongono a rischio psicopatologico.
Figli minori contesi, divisi, triangolati, vittime innocenti dei conflitti genitoriali, un insulto per il loro sviluppo, qualsiasi scelta abbiano fatto non ne hanno responsabilità. E' il frutto di dinamiche distorte che andrebbero assolutamente riviste.
Il problema appartiene ai genitori che lo devono risolvere, non ai figli che dovrebbero restarne fuori.
Una situazione che dovrebbe essere affrontata a livello legale-giuridico e anche psicologico, affinché si ponga un argine a questa condizione di forte disagio e difficoltà, davvero rischiosa per i suoi figli.
<se riuscirò mai a estirpare mai questa rabbia e odio>
Legga qui per saperne di più
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1840-separazioni-conflittuali-quando-in-mezzo-ci-sono-i-figli.html
Restiamo in ascolto
la situazione è molto delicata e complessa e sembra proprio il frutto di una separazione mal condotta e conflittuale.
Il benessere dei suoi figli deve essere salvaguardato poiché queste situazioni di forte conflittualità tra genitori separati che coinvolgono i figli nel conflitto di coppia irrisolto (in questo caso strumenti di vendetta) minano la crescita serena di cui hanno assoluto bisogno e li pongono a rischio psicopatologico.
Figli minori contesi, divisi, triangolati, vittime innocenti dei conflitti genitoriali, un insulto per il loro sviluppo, qualsiasi scelta abbiano fatto non ne hanno responsabilità. E' il frutto di dinamiche distorte che andrebbero assolutamente riviste.
Il problema appartiene ai genitori che lo devono risolvere, non ai figli che dovrebbero restarne fuori.
Una situazione che dovrebbe essere affrontata a livello legale-giuridico e anche psicologico, affinché si ponga un argine a questa condizione di forte disagio e difficoltà, davvero rischiosa per i suoi figli.
<se riuscirò mai a estirpare mai questa rabbia e odio>
Legga qui per saperne di più
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1840-separazioni-conflittuali-quando-in-mezzo-ci-sono-i-figli.html
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#5]
Utente
Ringrazio tutti gli specialisti per le gentilissime risposte. In effetti la separazione non è stata gestita perchè è impossibile dialogare con mio marito. E' una persona estremamente collerica che purtroppo nel giro di 3 mesi ha già cambiato 3 legali che non tolleravano l'atteggiamento di forte ostilità nei miei confronti (ci sono denunce comprovate di botte, minacce e insulti purtroppo) e quindi non si riesce proprio a interloquire, avendo mio marito perso completamente il controllo e i legali dono sempre freschi di nomina. Non ho ancora visto nessun giudice perchè l'udienza è fissata per fine febbraio (con provvedimento di urgenza) e al momento sono completamente bloccata, carabinieri, assistenti sociali e psicologi di fatto non possono intervenire perchè allo stato attuale io e mio marito godiamo degli stessi diritti. Tengo a precisare che i carabinieri del mio distretto hanno assistito a una sceneggiata di mio marito e del mio bambino e lo volevano arrestare (hanno poi lasciato perdere). Ho supplicato il nuovo legale di marito di permettermi di portare il piccolo da uno specialista molto noto della mia città, accollandomi ogni onere economico ma naturalmente ho avuto esito negativo. Non so cosa fare, non ho contatti con il bambino da fine novembre, ogni volta che mi avvicino all'entrata o all'uscita della scuola è fortemente monitorato da mio marito e quindi sono sputi, urla e insulti da parte di entrambi.
[#6]
Gentile Utente,
>>..non possono intervenire perchè allo stato attuale io e mio marito godiamo degli stessi diritti.<<
per interventi specialistici (psicologici) occorre l'autorizzazione di entrambi i genitori, visto che i ragazzi sono minorenni. Sarà il giudice a decidere per il meglio.
>>..non possono intervenire perchè allo stato attuale io e mio marito godiamo degli stessi diritti.<<
per interventi specialistici (psicologici) occorre l'autorizzazione di entrambi i genitori, visto che i ragazzi sono minorenni. Sarà il giudice a decidere per il meglio.
[#7]
<Tengo a precisare che i carabinieri del mio distretto hanno assistito a una sceneggiata di mio marito e del mio bambino e lo volevano arrestare (hanno poi lasciato perdere)(ci sono denunce comprovate di botte, minacce e insulti purtroppo)>
La situazione è grave e occorre agire con tempestività.
Mi domando di fronte alle denunce contro suo marito quali provvedimenti siano stati adottati. Cosa le dice il suo legale? Come mai è lei a parlare direttamente con l'avvocato di suo marito?
La situazione è grave e occorre agire con tempestività.
Mi domando di fronte alle denunce contro suo marito quali provvedimenti siano stati adottati. Cosa le dice il suo legale? Come mai è lei a parlare direttamente con l'avvocato di suo marito?
[#9]
Utente
Al momento attuale provvedimenti concreti non sono ancora stati adottati, nel senso che gli atti sono stati mandati alla procura e un fascicolo è sicuramente aperto ma i tempi sono quelli che sono. Non intervengo direttamente con il legale di mio marito, cercano di parlarsi gli avvocati, ma il mio riscontra delle difficoltà oggettive perchè è la terza volta che deve ricominciare il tutto.Il mio legale, come i carabinieri, dicono tutti di aspettare febbraio, quando il giudice deciderà in merito e dicono anche che al 90% i ragazzi verranno affiati a me, a quel punto starà a me cercare di rimediare ai danni ma a parte che fine febbraio è lontanissimo, mi chiedo se sia giusto per una madre lasciare il proprio figlio in una situazione del genere anche se è proprio il bambino che urla che vuole rimanere con papà. Mi odia proprio, odio assoluto, urla insulti irripetibili al telefono, naturalmente alla presenza del marito che a volte suggerisce i termini.
[#10]
Se il bambino in precedenza aveva un buon rapporto con lei mi sembra ovvio che quello che le dice è totalmente suggerito dal padre e che dentro di sè non la odia davvero, ma sta subendo un lavaggio del cervello che appena possibile bisognerà "smontare" pezzo dopo pezzo.
Suo marito pensa di danneggiare lei e di fargliela pagare, ma sta danneggiando più che altro vostro figlio e sarebbe importante che qualcuno glielo facesse capire, anche se non so se sia possibile che lo comprenda.
In precedenza ha mai dato segni di squilibrio?
Se tutti le dicono che non si può fare altro che attendere l'udienza di febbraio non penso abbia altra scelta, anche se mancano diverse settimane e l'attesa le pesa ovviamente molto.
Se il bambino è plagiato forse in queste settimane è meglio che lei eviti di fare tentativi che lo portino di nuovo ad insultarla direttamente come è già successo: se è "in potere" del padre è chiaro che in questo momento non otterrà nulla aspettandolo fuori da scuola o telefonandogli.
E' una brutta situazione e mi spiace molto per lei e per il bambino, ma per ora credo che possa solo cercare di limitare i danni.
Suo marito pensa di danneggiare lei e di fargliela pagare, ma sta danneggiando più che altro vostro figlio e sarebbe importante che qualcuno glielo facesse capire, anche se non so se sia possibile che lo comprenda.
In precedenza ha mai dato segni di squilibrio?
Se tutti le dicono che non si può fare altro che attendere l'udienza di febbraio non penso abbia altra scelta, anche se mancano diverse settimane e l'attesa le pesa ovviamente molto.
Se il bambino è plagiato forse in queste settimane è meglio che lei eviti di fare tentativi che lo portino di nuovo ad insultarla direttamente come è già successo: se è "in potere" del padre è chiaro che in questo momento non otterrà nulla aspettandolo fuori da scuola o telefonandogli.
E' una brutta situazione e mi spiace molto per lei e per il bambino, ma per ora credo che possa solo cercare di limitare i danni.
[#11]
Gentile Utente,
>>..mi chiedo se sia giusto per una madre lasciare il proprio figlio in una situazione del genere anche se è proprio il bambino che urla che vuole rimanere con papà.<<
se le cose stanno come lei le descrive probabilmente si tratta di "alienazione genitoriale", ossia di una forma di violenza psicologica sia contro i ragazzi sia verso lei stessa. Deve aspettare la decisione del giudice poi valutare in base a questa.
>>..mi chiedo se sia giusto per una madre lasciare il proprio figlio in una situazione del genere anche se è proprio il bambino che urla che vuole rimanere con papà.<<
se le cose stanno come lei le descrive probabilmente si tratta di "alienazione genitoriale", ossia di una forma di violenza psicologica sia contro i ragazzi sia verso lei stessa. Deve aspettare la decisione del giudice poi valutare in base a questa.
[#12]
Gentile signora
Se ha letto l' articolo che le ho suggerito avra potuto certo fare le dovute considerazioni in merito al suo caso.
I tempi della giustizia sono quel che sono purtroppo soprattutto in una grande citta molto popolata,
Auspico e credo che non sara lasciata sola per recuperare il rapporto con suo figlio, se le cose stanno nel modo descritto che sembra proprio connotato da gravita e da un comportamento di suo marito lesivo nei confronti del benessere psicofisico di vostro figlio e del rapporto con lei. Nel frattempo lei è assistita solo dall.avvocato oppure gode anche di un supporto psicologico?
Se ha letto l' articolo che le ho suggerito avra potuto certo fare le dovute considerazioni in merito al suo caso.
I tempi della giustizia sono quel che sono purtroppo soprattutto in una grande citta molto popolata,
Auspico e credo che non sara lasciata sola per recuperare il rapporto con suo figlio, se le cose stanno nel modo descritto che sembra proprio connotato da gravita e da un comportamento di suo marito lesivo nei confronti del benessere psicofisico di vostro figlio e del rapporto con lei. Nel frattempo lei è assistita solo dall.avvocato oppure gode anche di un supporto psicologico?
[#13]
Utente
Ho letto l'articolo e La ringrazio, davvero utile. se potrò, non appena avrò la possibilità affiderò il mio bambino ad uno neuro psichiatra di comprovata fama nella mia città per cercare di recuperare il rapporto con il mio bambino e per salvargli gli ultimi scampoli di infanzia, ma sono davvero scoraggiata perchè vedo difficoltà veramente insormontabili. Ringrazio tutti per i preziosi consigli, spesso illuminanti.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 2.9k visite dal 21/01/2014.
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