Dubbi d'amore... o ossessioni?
Buonasera, sono una ragazza di 23 anni fidanzata seriamente da più di 5 anni con un ragazzo di 24 anni ma non sono sicura di amarlo davvero e questa cosa sta facendo molto soffrire entrambi.. ci siamo messi insieme quando io avevo solo 17 anni, avevo solo avuto brevi storielle che mi avevano anche fatta abbattere a livello di autostima invece con lui è stata una favola fin dall'inizio. Per i primi 2 anni e mezzo siamo stati benissimo, tranne qualche problemino legato ai suoi genitori troppo controllanti non c'erano altri problemi tra noi ne nè a livello sessuale nè caratteriale nè di altro genere anzi il nostro rapporto è sempre stato pieno di dialogo, sincerità, comprensione reciproca e passione.. Nel 2010 ho iniziato a chiedermi "ma lo amo? E se non lo amo?" e a confrontarlo con altri ragazzi, a trovargli difetti..Perdeva ogni confronto, persino con chi non mi interesserebbe mai x davvero. Da lì in poi non mi sono più liberata dal circolo vizioso dei miei dubbi... Ho provato a parlarne con lui, a rifletterci da sola, a confidarmi con mia madre o con altre persone a me molto care ma giustamente nessuno può rispondere a qualcosa che dovrei sapere solo io.. dall'esterno tutti mi dicono che sembro la ragazza più innamorata del mondo e che i dubbi sono normali... Ma a nessuno ho mai fatto capire appieno quanto mi sento lacerata... ho provato ad andare da una psicologa in un consultorio (perché non posso permettermi sedute a pagamento) ma sono praticamente fuggita perché mi ha infastidito il fatto che la psicologa abbia accennato una critica verso di lui.. In questi anni ci siamo lasciati due volte a causa mia, ma stavamo troppo male e cercavamo conforto l'un l'altro.. non abbiamo mai smesso di sentirci e vederci e la relazione riprendeva dopo pochissimo.. Non c'è mai stato nessun altro nelle nostre vite in quei momenti.. Solo che io non riesco a liberarmi dall'idea che sono egoista e falsa, che l'unica cosa sincera che potrei fare è lasciarlo in modo che trovi qualcuna che lo ami davvero perché con me spreca il suo amore puro. Mi sento una persona cattiva... paradossalmente sto per laurearmi in psicologia e i miei studi mi hanno fatto ipotizzare di essere in preda ad un'ossessione o a un disturbo d'ansia (dato che ho problemi a respirare quando ho questi pensieri o altri negativi).. Di certo non mi aiuta il fatto di essere molto severa con me stessa, sono contro il tradimento eppure nella mia testa immagino relazioni ipotetiche con ragazzi immaginari per testare la possibilità di rifarmi una vita, mi sento sempre in colpa e no mi godo più i nostri momenti xk mi sento bloccata e falsa. Mi sto torturando, mi perdo a pensare tutto e il contrario di tutto invece vorrei solo tornare ad amarlo come sapevo fare 1 tempo... non so se mi emoziona di meno xk nn sn più adolescente o se ormai sentimentalmente fuori dal rapporto e non lo accetto. Siamo cresciuti insieme e abbiamo dei progetti, ci tengo a qst storia ma i miei dubbi la stanno distruggendo...
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Gentile Ragazza,
Anche se laureanda in psicologia, le suggerisco di rivolgersi ad un collega, soltanto altro da lei....potrà fare una diagnosi e soprattutto aiutarla a venirne fuori.
In convenzione può trovare tanti professionisti , con i più svariati orientamenti e formazioni, forse la collega non era adatta a lei.
Un amore dubbioso, spesso non è amore...
Le allego delle letture sull' amore
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2175-quando-finisce-un-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2959-amore-bugiardo.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/3075-non-c-e-sesso-senza-amore-le-donne-al-sesso-occasionale-preferiscono-l-amore.html
Anche se laureanda in psicologia, le suggerisco di rivolgersi ad un collega, soltanto altro da lei....potrà fare una diagnosi e soprattutto aiutarla a venirne fuori.
In convenzione può trovare tanti professionisti , con i più svariati orientamenti e formazioni, forse la collega non era adatta a lei.
Un amore dubbioso, spesso non è amore...
Le allego delle letture sull' amore
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2175-quando-finisce-un-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2959-amore-bugiardo.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/3075-non-c-e-sesso-senza-amore-le-donne-al-sesso-occasionale-preferiscono-l-amore.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile Utente,
i suoi dubbi durano da troppo tempo e andrebbero valutati in un contesto di consulenza psicologica. Credo sia importante prendere in considerazione la crisi di coppia e la sua difficoltà ad accettarla, probabilmente per il timore della separazione.
Se intende recuperare il suo rapporto è importante condividere le sue insicurezze e i suoi dubbi con il partner e valutare insieme la possibilità di una terapia di coppia.
>>ho provato ad andare da una psicologa in un consultorio.. ma sono praticamente fuggita perché mi ha infastidito il fatto che la psicologa abbia accennato una critica verso di lui.. <<
questo credo sia indicativo della sua difficoltà nel prendere coscienza di ciò che sta accadendo. Solo lei può permettersi di criticare il suo partner, ma se se lo fa qualcun'altro non va bene perché la mette difronte ad una realtà diversa, ossia quella che mette in discussione la parte idealizzata del vostro rapporto.
Su quale punto la Collega ha "criticato" il suo partner?
i suoi dubbi durano da troppo tempo e andrebbero valutati in un contesto di consulenza psicologica. Credo sia importante prendere in considerazione la crisi di coppia e la sua difficoltà ad accettarla, probabilmente per il timore della separazione.
Se intende recuperare il suo rapporto è importante condividere le sue insicurezze e i suoi dubbi con il partner e valutare insieme la possibilità di una terapia di coppia.
>>ho provato ad andare da una psicologa in un consultorio.. ma sono praticamente fuggita perché mi ha infastidito il fatto che la psicologa abbia accennato una critica verso di lui.. <<
questo credo sia indicativo della sua difficoltà nel prendere coscienza di ciò che sta accadendo. Solo lei può permettersi di criticare il suo partner, ma se se lo fa qualcun'altro non va bene perché la mette difronte ad una realtà diversa, ossia quella che mette in discussione la parte idealizzata del vostro rapporto.
Su quale punto la Collega ha "criticato" il suo partner?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
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Utente
Grazie per le risposte... Io so che da una parte c'è mancata accettazione da parte mia magari per paura di restare sola o di ferirlo o di un futuro incerto, ma da un'altra parte io sento che ancora ci lega qualcosa di forte e unico. È per correttezza nei suoi confronti che vorrei fare chiarezza, sento che mi serve una terapia personale più che di coppia ma come ho detto purtroppo per ora non me la posso permettere e al consultorio del mio paese c'è solo quella stessa psicologa da cui sono già andata. Quello che mi disse fu che forse il mio ragazzo era troppo accondiscendente perché le spiegai che gli avevo esposto i miei dubbi e lui cercava di capirmi e sostenermi.. In effetti io lo critico molto nei miei pensieri ma non mi piace che qualcun altro lo critichi, cerco sempre di proteggerlo.. anche da me stessa..
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Gentile Utente,
non c'è solo il consultorio. Può provare in Centro di Salute Mentale o in un Ospedale con ambulatori di psicologia (U.O.C. di psicologia).
>>mi disse fu che forse il mio ragazzo era troppo accondiscendente..<<
se non tollera questo significa che le sue difese sono abbastanza rigide e mettere in discussione il vostro rapporto (che non significa necessariamente "separazione") potrebbe diventare una "sfida".
Cosa ne pensa il suo partner in merito ai suoi dubbi?
non c'è solo il consultorio. Può provare in Centro di Salute Mentale o in un Ospedale con ambulatori di psicologia (U.O.C. di psicologia).
>>mi disse fu che forse il mio ragazzo era troppo accondiscendente..<<
se non tollera questo significa che le sue difese sono abbastanza rigide e mettere in discussione il vostro rapporto (che non significa necessariamente "separazione") potrebbe diventare una "sfida".
Cosa ne pensa il suo partner in merito ai suoi dubbi?
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Utente
Gentile Dott.sa Randone, ho letto gli articoli che mi ha indicato e volevo specificare che il nostro non è stato un amore da ragazzini nato su facebook o altro. È stato un colpo di fulmine vero e proprio, un amore e una passione travolgente e pieno di rispetto. Ho vissuto la mia prima volta solo con lui e solo con lui ho pensato di progettare una vita insieme. Pensare al nostro inizio mi emoziona ancora molto e non ci manca il dialogo o inapsessualità condivisa. Io sento di non poter rinunciare a lui però il mio problema è che mi spaventa il mancato contatto con le mie emozioni... Spesso mi sembra di non sentire nulla, con lui e in generale.. Di essere spenta, che neanche mi batta il cuore.. Potrebbe essere che ho troppo idealizzato l'idea di un amore romantico e confondo l'innamoramento con l'amore? Voglio dire, quello che mi mette in crisi è il non sentirmi come all'inizio... Che mi porta a desiderare e fantasticare su altre possibili vite... Io so di non accettare la crescita, mi lamento sempre del fatto di non essere più spensierata.. Sono sempre stata una ragazza molto seria e posata, ma sapevo anche divertirmi edemozionarmi. Amo amare e dimostrarlo, è x questo che mi ferisce sentirmi bloccata... Perché so quanto gli ho dato in questi anni e quanto posso dare, ma non ci riesco... E allo stesso tempo non riesco a rinunciare a lui.. Ho sempre detto che un grosso problema per me è stato il fatto che lui abbia continuati gli studi perché prima di stare con me non era un ragazzo studioso e non mi aspettavo che volesse continuare.. Questo l'ho vissuto male perché ha rimandato l'idea di una vita insieme, avrei voluto un fidanzamento più breve e invece non possiamo sposarci e metter su famiglia perché entrambi studiamo e non abbiamo un lavoro tranne qualcosa di saltuario... Scusate se vi racconto frammenti così sparsi ma avrei tanto da dire che mi sembra importante
[#6]
Utente
Lui pensa che siano solo mie fissazioni che mi sono creata soprattutto da quando studio psicologia perché ho iniziato a riflettere di più su tutto e mi si è ritorto contro perché non riesco ancora a gestirlo... Dice che ha fiducia in noi, che siamo fatto per stare insieme e che lui sente che lo amo ancora e che lo vede da come mi comporto... Ma ovviamente ormai è parecchio scocciato, anche la sua pazienza ha un limite... È diventato difficile starmi vicino xk spesso divento triste improvvisamente, un giorno gli dico di amarlo tanto (perché lo sento) e un altro giorno divento fredda e distaccata perché ho questi dubbi e quindi lo allontanò perché mi sentirei falsa a comportarmi in modo carino... Lo sto esasperando, me ne rendo conto e so ke questo potrebbe rovinare anche il suo sentimento per me...
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Gentile Utente,
>>Questo l'ho vissuto male perché ha rimandato l'idea di una vita insieme..<<
non credo che lo studio possa influenzare la possibilità di una vita insieme, questo sembra di più un atteggiamento "controllante" che lei mette in atto sia con se stessa sia con il suo partner.
Tale atteggiamento collima con il suo "essere molto severa con me stessa", ma nella coppia è importante condividere aspettative e decisioni altrimenti rischia di alimentare un suo personale "senso della coppia", forse diverso dalla realtà dei fatti.
>>Questo l'ho vissuto male perché ha rimandato l'idea di una vita insieme..<<
non credo che lo studio possa influenzare la possibilità di una vita insieme, questo sembra di più un atteggiamento "controllante" che lei mette in atto sia con se stessa sia con il suo partner.
Tale atteggiamento collima con il suo "essere molto severa con me stessa", ma nella coppia è importante condividere aspettative e decisioni altrimenti rischia di alimentare un suo personale "senso della coppia", forse diverso dalla realtà dei fatti.
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Utente
Sono una persona abbastanza dominante e controllante, è vero... Ma cerco di tenere a bada questo aspetto perché razionalmente so che non tutti possono nè devono fare quello che io desidero.. In che senso mi creo un mio personale senso della coppia? Quello che penso della nostra storia è solo una mia rappresentazione fantasiosa? E come potrebbe centrare questo con i miei dubbi?
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Gentile Utente,
>>..cerco di tenere a bada questo aspetto..<<
i dubbi che lei ha sul rapporto di coppia hanno probabilmente una matrice ansiosa, così come l'essere "dominante e controllante".
>>Quello che penso della nostra storia è solo una mia rappresentazione fantasiosa?<<
assolutamente no, ma i desideri e le aspettative che non sono condivisi si alimentano, proprio perché non vengono confrontati con il partner.
>>..cerco di tenere a bada questo aspetto..<<
i dubbi che lei ha sul rapporto di coppia hanno probabilmente una matrice ansiosa, così come l'essere "dominante e controllante".
>>Quello che penso della nostra storia è solo una mia rappresentazione fantasiosa?<<
assolutamente no, ma i desideri e le aspettative che non sono condivisi si alimentano, proprio perché non vengono confrontati con il partner.
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Utente
Ok capisco... Quindi fondamentalmente dovrei risolvere un problema di ansia di fondo? In effetti è un aspetto che mi contraddistingue e che sento che si è riversato sul rapporto con il mio partner... Fino al punto in cui mi sembra che sia lui a provocarmi ansia.. Comunque la ringrazio davvero per la sua disponibilità... È un problema che mi sta molto a cuore, ne va del futuro mio e del mio ragazzo...
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Online non è possibile e corretto analizzare ed esplorare il suo vissuto, ma diventa obbligatorio fermarsi alle prime indicazioni.
È difficile dirle se si tratta di problematiche relazionali, di coppia, di un disturbo ossessivo....senza conoscere la sua psiche e la sua coppia.
Vada da un collega vedrà che ne trarrà grande beneficio
È difficile dirle se si tratta di problematiche relazionali, di coppia, di un disturbo ossessivo....senza conoscere la sua psiche e la sua coppia.
Vada da un collega vedrà che ne trarrà grande beneficio
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 7.1k visite dal 20/01/2014.
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