Soffro ormai del doc da quando avevo circa 10/11 anni dove mi sono trovato a convivere con questo

Salve e ringrazio a priori per l' interesse sull' argomento in oggetto:soffro ormai del DOC da quando avevo circa 10/11 anni dove mi sono trovato a convivere con questo scomodo ospite ai primi esordi adolescenziale e devo dire che non e' stato uno scherzo..Per avere un metro di misura che chiarisca il grado del problema,ero arrivato a perdere anche 5/6 ore al giorno per esaudire i desideri di questo strano ospite che mi accompagnava nella vita e che gradualmente si faceva sempre piu' pretenzioso.Una volta mi ricordo di aver girato con l auto in una rotonda per un 15 minuti buoni ripetendo il rituale in maniera maniaco/paranoide.Non riuscivo assolutamente a smettere e questo pittoresco ospite aveva ormai il controllo su di me.Credo che in questo eccentrico disordine psicologico( per usare un eufemismo), si celi molte volte una componente depressiva che che per qualche strana ragione evolve divenendo ansia con annessi e connessi e da qua' l arduo compito dello specialista a saper interpretare la matassa dando il giusto nome alle cose secondo un ordine piu' preciso possibile affinche' la terapia che sia essa farmacologica o cognitiva sia piu' mirata possibile!Non sto neanche a dar la colpa alla situazione famigliare che non e' stata delle piu' rosee ma che sicuramente ha pregiudicato inesorabilmente l'esordio della patologia.Nonostante tutto ho resistito fino all'eta' di 29 anni dove ormai gestito come una marionetta,decisi di andare da un terapeuta e ci sono andato per circa 5/6 anni dove francamente non ho trovato alcun miglioramento.Premetto che ho sempre evitato l uso di farmaci per pregiudizio e paura e ho sempre confidato nel mio terapeuta che ovviamente era sprovvisto di bacchetta magica,e sicuramente non sono su questo forum per fare il processo a nessuno.Sempre a 29 anni con una decisione personale decisi di non soccombere piu' alle compulsioni e oggi a 39 anni continuo a tener fede a quella promessa,ma lo scotto da pagare fu' immane.Insonnia feroce che mi perseguita ormai da allora tormentando le mie notti che ogni mattino maledivo.Era assurdo,mi addormentavo ma la mattina ero piu stanco della sera prima e lascio immaginare a chi legge queste righe il disagio che provavo a svolgere il mio quotidiano.A volte non dormivo per 15 giorni di fila e credetemi che dopo un po si perdono le facolta' mentali.Riuscivo a dormicchiare solo quando mi ubriacavo di Xanas,ma anche li' con l abuso dello stesso le compulsioni raddoppiavano.Credo di non aver mai creato cosi tante scuse e bugie come in questo periodo,ma poco importa!Mi decisi a 35 anni a prendere lo zoloft che assumevo nella dose di 50 mg e oggi dopo quattro anni arrivo a prenderne 125 gm,e devo attribuire a questo farmaco delle ottime qualita' in quanto hanno piu' che dimezzato i sintomi del DOC facendomi vivere una vita migliore.La mia domanda e' questa:Per quanto tempo si puo' protrarre la terapia con questo farmaco?Ringrazio cordialmente.
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

le domande riguardanti i farmaci vanno rivolte ai medici, che sono gli unici professionisti autorizzati a prescriverli e a dare indicazioni per il loro uso.

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Della farmacoterapia se ne occupano gli psichiatri, ma come tutte le terapie,
" Devono" essere inserite al' interno di un protocollo terapeutico calibrato a lei ed alla sua storia clinica, non un fai da te...
Sarebbe utile che si rivolgesse ad una struttura pubblica dove effettuare una terapia combinata: psicoterapia e farmacoterapia

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

è doloroso leggere storie come la Sua in cui il disagio, legato alla psicopatologia, si protrae per così tanto tempo.
Vorrei però provare a chiarire con Lei la situazione, nella speranza di poter dare un minimo orientamento.

Lei scrive: "da qua' l arduo compito dello specialista a saper interpretare la matassa dando il giusto nome alle cose secondo un ordine piu' preciso possibile"
Se la diagnosi posta è quella di DOC, dubito che un trattamento psicoterapico del genere possa essere efficace. Tale metodologia, infatti, non fa altro che alimentare le ossessioni.
Interpretare le ossessioni porta il pz. ancor più nel dubbio.

Legga qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html

Lei che tipo di psicoterapia ha fatto in questi anni?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Utente
Utente
Buongiorno,e ringrazio col cuore per l interesse dato a questo argomento che oggi sembra destare sempre più' interesse in quanto purtroppo tanta gente ne' e' affetta.Riguardo al tipo di psicoterapia che lo specialista ha ritenuto di svolgere in funzione al quadro psicologico da me descrittogli piuttosto minuziosamente,non saprei darle un nome,nonostante abbia una certa esperienza oggi sulle varie tecniche usate per tentare un buon comunicare con questo tipo di disordine che sembra essere piuttosto incline alla sordita' in questi termini,ma quello che posso dire con assoluta certezza e' che non si trattava di esposizione e prevenzione della risposta.Purtroppo la mia situazione emotiva aveva creato in me una certo abbandono allo specialista in oggetto fidandomi ciecamente di lui e credo che questo purtroppo abbia fatto di me un paziente poco obbiettivo che canalizzava tutta la sua fiducia e aspettative nei confronti del proprio medico.Rammento sempre che in questo momento non sto' facendo processi a nessuno,ma sono persuaso che se dovessi prolungarmi nei racconti molti di voi illustri dottori avrebbero certamente molto da confutare sulla operato di questo terapeuta,che son certo essere in buona fede.Ricordo pero' che la prima terapia che mi fece fare quando iniziai questa crociata fu' l assunzione di 50 mg di xanax al giorno che non mi diede alcun tipo di sollievo alla cosa,tutt altro.Dopo una ventina di giorni decidemmo di smettere e lo feci bruscamente(secondo sue indicazioni) e la cosa non fu piacevole per niente,e il tutto era aggravato dal fatto che mi trovassi a Genova da solo per lavoro.Fu memorabile.Il meccanismo di questo disordine e' piuttosto intrinseco e ha varie sfaccetature e forme ma credo che l ansia data dall insicurezza di fondo dell individuo e' quello che accomuna tutti e che vada a plasmare un po questo eccentrico ospite.All eta' di 35/36 anni decisi senza remore e senza preavviso di non frequentare più' il vecchio terapeuta e non feci più alcun tipo di seduta che andasse ad analizzare queste mie performance piuttosto invalidanti.Sporadicamente ho fatto visite neuropsichiatriche,anche da pionieri del DOC piuttosto conosciuti ma più' parlavo con loro e più' mi sentivo dire quasi quello che avrei voluto sentirmi dire,ma oltre che compiacermi e stringermi la mano con la destra e presentare il conto con la sinistra nulla giovava.Riguardo al fatto che gli unici ad avere la facoltà di prescrizione dei farmaci debbano essere discutibilmente solo gli specialisti e i condotti(rispondendo al Dott.Repici che son certo essere un professionista, non ho mai compreso perché' allo psicologo non e' data tale facoltà' e debbano appoggiarsi agli specialisti,nonostante seppur psicologi, hanno comunque conseguito una laurea in medicina e siano coscienziosi e armati di buona volonta' come tutti gli altri specialisti del settore,e poi detto francamente, chi meglio del tuo terapeuta saprebbe cosa prescriverte, ovviamente dopo del tempo passato con lui,e dove lui senza fretta cerca di capire l origine del problema canalizzandoti verso la molecola piu'mirata possibile,restringendo il campo delle possibilità', contrariamente al classico dottore condotto che come noto opera in altri termini per mille motivazioni.Son certo che di buon grado perdonerete questa mia considerazione.Saluto cordialmente.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"quello che posso dire con assoluta certezza e' che non si trattava di esposizione e prevenzione della risposta."

Gentile Utente,

invece, considerata l'efficacia di trattamenti quali la psicoterapia cognitivo-comportamentale per questo disturbo, Le suggerisco vivamente di domandare anche al Suo psichiatra il suggerimento di un nominativo per poter impostare un trattamento adeguato al disturbo.

L'esposizione con la prevenzione della risposta serve porprio a spezzare il meccanismo delle ossessioni e ad eliminare l'ansia che spinge il pz a cercare nelle compulsioni e negli infiniti dubbi un po' di pace (apparente).

Analizzare le ossessioni ha il paradossale effetto di alimentarle, non di rimuoverle.

Infine lo psicologo NON prescrive farmaci perchè NON è un medico.
In ogni caso per il DOC è molto efficace la terapia cognitivo-comportamentale unita alla farmacoterapia, sempre impostata dallo psichiatra.

Cordiali saluti,
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