Difficile rapporto con i genitori

Gentili dottori,
Sono una donna di 34 anni e da sempre, da quando ero piccola ho un pessimo rapporto con i miei genitori.
Non riesco a parlarci, ad averci un minimo di dialogo su quelle che sono le mie cose personali. In particolare con mio padre che non mi ha mai parlato, consigliato. Solo divieti senza motivarli. Intanto io sono cresciuta ribelle, infelice e rabbiosa. e sempre meno capace di dirgli qualsiasi cosa, anche la più banale. Mia madre è succube di lui e non mi aiuta, non ha mai capito che proprio non riesco a parlare con lui e, piano piano mi sono chiusa anche con lei.
Sono cresciuta talmente insicura e paurosa che ad oggi non ho seminato nulla di buono.
Sto insieme ad un uomo di 40 anni, separato (prossimo al divorzio) e con figli.
Viviamo insieme da qualche mese, lui vorrebbe conoscere mio padre ma io non so come dirlo perchè mi VERGOGNO tantissimo ho timore a presentarlo. Mia madre sa e non gli ha mai detto nulla e lui non chiede e non si interessa.
Francamente mi sono sempre vergognata molto della mia situazione non ho mai presentato uomini a mio padre, nè portati a casa.
Me ne sono andata senza dire nulla perchè non sapevo cosa dire, mi si gela il sangue al solo pensiero di dire gli affari miei. Mia mamma sa, non dice nulla, Mio padre non chiede nulla e quando li vado a trovare parlo con mamma di sciocchezze. Lui non parla, mangia e se ne va a dormire.
Certe volte mi sento un mostro perchè in cuor mio li odio entrambi, però ho anche bisogno di aiuto economico e mi butto ancora + giù. E' diventato terrore, anche se faccio ciò che voglio non mi sento libera, pensi che a 12 anni ho cancellato il viso di mio padre dalle loro foto di matrimonio per quanto lo odiavo. Non so davvero come fare per trovare la mia pace. Se non lo faccio non sarò mai felice, nemmeno col mio uomo che, giustamente, mi chiede impegno e maturità.. Certe volte mi sembra di odiare anche lui.. Più passa il tempo e più mi si tocca sui tasti dolenti divento una belva..
Non riesco a farmi un esame di coscienza, non ci capisco più nulla.
Grazie
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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
forse può far capire al suo compagno che il novello presentare non è legato al rapporto che ha con lui ma a quello che ha con i suoi genitori.
In ogni caso il fatto di essere ancora dipendente da persone che non tollera, comprendo che la renda furiosa.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
La situazione è abbastanza complessa e sembra partire da molto lontano.....non pensi sia possibile risolverla online

Se il rapporto con suo padre è così inesistente o conflittuale, una consulenza presso un nostro collega de visu, potrebbe aiutarla a leggersi dentro ed a riposizionare la figura di suo padre dentro did lei, al fine sia di trovare serenità, che di avere rapporti migliori con le figure maschili

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
D'accordo con la Collega la consiglio anch'io di farsi aiutare per risolvere questa antica incomprensione. Provi anche a pensare che forse suo padre " non ha le parole per dirlo" che avrà avuto l'educazione di una volta, chiusa sui doveri e basta.. i sentimenti e le loro parole , espressione ,fanno paura, ci si chiude per difesa.. non è detto che non le voglia bene anche se tra voi c'è un muro di silenzio..Meglio buttare giù questo muro , prima che magari sia tardi..
restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#4]
Utente
Utente
Gentilissimi dottori,
Innanzi tutto vi ringrazio per le risposte.
So benissimo che non è possibile risolvere questo problema in questa sede e non mi aspettavo certo di farlo.
Ho chiesto un parere perchè faccio molta fatica a parlare di questo argomento e il mio problema mi sembra talmente ridicolo ed assurdo che non so in che termini porlo agli altri.

Sono cosciente di aver bisogno di aiuto, ma purtroppo attualmente la limitata disponibilità economica mi consente a stento di vivere.
Non sono nella possibilità di contattare uno specialista. Ho provato con la asl della mia città ed ho avuto degli incontri con una psicologa.
Francamente non mi ci sentivo in sintonia..

Grazie per aver accolto il mio sfogo!
Buonasera
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Cerchi ancora, non tutti i professionisti sono uguali e le strutture pubbliche offrono tante possibilità
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
D'accordo con la Collega Randone , le consiglio di non arrendersi, troverà certamente qualcuno con cui si sentirà in sintonia, potrebbe intanto scrivere i suoi pensieri , per scaricare le emozioni e prenderne le distanze..