Desiderare un figlio...
Salve, ho 39 anni e tre figli. Lo scorso marzo ho scoperto, del tutto inaspettatamente di essere nuovamente incinta. Sul momento la notizia è stata abbastanza sconvolgente sia per me che per mio marito però piano piano abbiamo cominciato ad accettare l'idea e ad accettare questo nuovo bambino con gioia. Per me in particolare, questa attesa era un po' una luce nel buio visto che stavo vivendo un momento molto difficile perché mio padre, con cui ho sempre avuto un rapporto speciale, lottava contro un tumore al cervello. A metà maggio mio padre ha avuto un tracollo: non poteva più parlare, la parte sinistra era immobilizzata...abbiamo capito che la fine era vicina. Pochi giorni dopo il peggioramento, durante l'eco di controllo, ho scoperto, senza nessun preavviso né sintomo, di aver perso il mio bambino. Ho dovuto subire un raschiamento e poi rituffarmi nell'incubo della malattia di mio padre che è morto quindici giorni dopo. Da allora il dolore per la morte di mio padre non mi lascia mai e nello stesso tempo non riesco a smettere di pensare a quel bambino mai nato e non riesco a smettere di desiderare nuovamente una gravidanza (che prima di questi eventi non avevo assolutamente ipotizzato). Mio marito mi ha detto chiaramente che non vorrebbe un altro figlio, che ha troppa paura che qualcosa vada storto (sarebbe un terzo cesareo, io ho 39 anni con tutti i problemi connessi) però per amore mio ha accettato di provare a cercarlo. Sono passati parecchi mesi ormai e non sono più rimasta incinta. Probabilmente è anche lo stress che influisce o davvero è troppo tardi (ed anche il fatto di avere poco tempo lo vivo molto male). La domanda che pongo qui è: questo desiderio così forte è sbagliato? Perché non riesco più a vivere la vita di prima, che sentivo piena e completa, perché non riesco a mettere da parte questo desiderio che è presente in ogni momento della giornata? Dovrei probabilmente rassegnarmi ed invece non ci riesco, non riesco a metterlo da parte...E' patologico cercare un quarto figlio alla mia età con tanto accanimento? E' patologico star male perché non arriva? Grazie per l'attenzione.
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Gentile Signora,
La malattia e la morte di un padre, non puó essere spostata con la gioia immensa di una gravidanza....,,sarebbe un meccanismo di difesa contro il dolore.
La gioia di un figlio, dovrebbe essere vissuta a prescindere, anche perché, come lei ben sa essendo madre tante volte, un figlio necessita di pazienza, serenità, accudimento ....ed estrema fatica....soprattutto i primi anni di vita.
Non può desiderare un figlio come se fosse un antidepressivo,....elabori il dolore per la perdita di suo padre, poi dopo, a mente e cuore sgombri, potrà esserci spazio per una nuova vita....
Cari auguri
La malattia e la morte di un padre, non puó essere spostata con la gioia immensa di una gravidanza....,,sarebbe un meccanismo di difesa contro il dolore.
La gioia di un figlio, dovrebbe essere vissuta a prescindere, anche perché, come lei ben sa essendo madre tante volte, un figlio necessita di pazienza, serenità, accudimento ....ed estrema fatica....soprattutto i primi anni di vita.
Non può desiderare un figlio come se fosse un antidepressivo,....elabori il dolore per la perdita di suo padre, poi dopo, a mente e cuore sgombri, potrà esserci spazio per una nuova vita....
Cari auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile signora,
nel desiderare non c'è nulla di male, ma a mio avviso sarebbe davvero utile che Lei potesse mettere a fuoco con l'aiuto di uno psicologo cosa ha significato per Lei la perdita del Suo bambino.
Forse il pensare così spesso ad un altro figlio potrebbe avere la funzione di tenere vivo il pensiero di questo figlio mai nato.
Potrebbe anche aiutarLa a credere di esercitare un certo controllo sulla perdita del Suo bambino.
Si faccia aiutare, in ogni caso, a lasciare andare il dolore per questa perdita.
Quando è accaduto in ospedale non Le hanno proposto un sostegno psicologico?
nel desiderare non c'è nulla di male, ma a mio avviso sarebbe davvero utile che Lei potesse mettere a fuoco con l'aiuto di uno psicologo cosa ha significato per Lei la perdita del Suo bambino.
Forse il pensare così spesso ad un altro figlio potrebbe avere la funzione di tenere vivo il pensiero di questo figlio mai nato.
Potrebbe anche aiutarLa a credere di esercitare un certo controllo sulla perdita del Suo bambino.
Si faccia aiutare, in ogni caso, a lasciare andare il dolore per questa perdita.
Quando è accaduto in ospedale non Le hanno proposto un sostegno psicologico?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Cara signora, un quarto figlio come negazione della morte , dell'angoscia, di questo duro momento che sta attraversando.. prenda un attimo di respiro, prima,trovi un terapeuta con cui parlarne e depositare tutto questo fardello di angoscia.. poi vediamo, si lasci vivere e goda i suoi altri figli, poi magari senta il parere di un ginecologo, il nostro corpo è saggio .. restiamo in ascolto con molti auguri per la sua serenità..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Ex utente
Grazie, nessuno mi ha proposto un sostegno psicologico in ospedale (per essere precisi, dopo il raschiamento non volevano darmi nemmeno un giorno di riposo dal lavoro perché "è un intervento in day hospital" di routine). Il mio ginecologo dice che dal punto di vista fisico non ci sono impedimenti nella ricerca di un'altra gravidanza.
Vi ringrazio molto per la vostra opinione, io non credo di desiderare un altro figlio come una sorta di antidepressivo ed appunto so bene cosa vuol dire essere madre...E' probabile invece che non abbia ancora metabolizzato la perdita di quel bimbo e di mio padre...Un altro figlio lo vedo come una sorta di "rinascita", di vittoria della luce sulle tenebre...Il problema di mettere prima le cose a posto è dato dalla mia età (che è appunto un altro motivo di ansia, so che se lascio passare questi mesi poi sarà troppo tardi).
Mi piace molto però l'idea che "il corpo è saggio"...forse devo davvero lasciarmi andare e "lasciarmi vivere"...grazie a tute voi per l'ascolto, penserò ad ogni parola e vi farò saperei.
Vi ringrazio molto per la vostra opinione, io non credo di desiderare un altro figlio come una sorta di antidepressivo ed appunto so bene cosa vuol dire essere madre...E' probabile invece che non abbia ancora metabolizzato la perdita di quel bimbo e di mio padre...Un altro figlio lo vedo come una sorta di "rinascita", di vittoria della luce sulle tenebre...Il problema di mettere prima le cose a posto è dato dalla mia età (che è appunto un altro motivo di ansia, so che se lascio passare questi mesi poi sarà troppo tardi).
Mi piace molto però l'idea che "il corpo è saggio"...forse devo davvero lasciarmi andare e "lasciarmi vivere"...grazie a tute voi per l'ascolto, penserò ad ogni parola e vi farò saperei.
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Gentile signora,
si faccia aiutare da uno psicologo di persona ad elaborare questa perdita. Può capitare di incontrare delle difficoltà nella vita e non c'è nulla di male. Ma diventare consapevole di tutto ciò può aiutarLa a stare bene e ad andare avanti con la Sua vita, riuscendo ad attribuire un nuovo significato agli eventi.
Potrebbe provare a rivolgersi al Consultorio che si occupa specificamente di queste problematiche.
Le faccio tanti auguri.
Cordiali saluti,
si faccia aiutare da uno psicologo di persona ad elaborare questa perdita. Può capitare di incontrare delle difficoltà nella vita e non c'è nulla di male. Ma diventare consapevole di tutto ciò può aiutarLa a stare bene e ad andare avanti con la Sua vita, riuscendo ad attribuire un nuovo significato agli eventi.
Potrebbe provare a rivolgersi al Consultorio che si occupa specificamente di queste problematiche.
Le faccio tanti auguri.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.1k visite dal 17/01/2014.
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