Formicolio alle dita e disattenzione

Buona sera,
da un po' di tempo ho sempre male al collo e se non sto attenta mi vengono dei poderosi torcicollo..ho sempre pensato che fosse per lo stress..faccio una vita sedentaria, studio per lo più, ma quello a cui mi riferisco è un dolore più di tensione che "da studio". Inoltre in questi giorni ho letto che il formicolio alle dita potrebbe essere un altro sintomo di ansia, così come il batti cuore e naturalmente l'irrequietezza, l'umore va su e giù, ma in questo peridoo mi lascio un po' vivere perchè ho paura di prendere posizioni sbagliate e allo stesso tempo ho paura di non avere il coraggio di valutare bene e decidere con attenzione. E aggiungo: dopo un periodo particolarmente stressante in passato, ho come perso la memoria, ho avuto la sensazione che il mio cervello cancellasse ricordi (anche positivi) del passato per fare posto alle cose nuove perchè era ormai troppo pieno..da quel periodo in poi non ho mai più avuto la mia otima memoria..anzi mi confondo molto,dimentico particolari, non riesco a concentrarmi, non leggo libri perchè faccio fatica a concentrarmi e seguire la storia, all'università mi concentro solo se scrivo; quando parlo con gli altri, nonostante io abbia tutto l'interesse ad ascoltarli, ad un certo punto mi si spegne il cervello, mi distraggo e mi perdo particolare importanti delle loro condivisioni, così che alla fine sembro disinteressata, dimentico le indicazioni che mi vengono date anche se mi sforzo consapevolmente di ricordarle, non ricordo cose che sono già state dette e le chiedo più volte, inoltre stare seduta ferma e senza cambiare posizione per molto tempo mi viene difficile, faccio fatica a trovare il coraggio per fare compiti che ritengo difficili, ho un lessico all'occasione anche forbito, ma non riesco a spiegarmi con chiarezza perchè, dicono, ometto parti del discorso e quindi alla fine non si capisce ciò che voglio dire. Anche per critto faccio fatica a fare un discorso esaustivo.ho molti pensieri per la testa e una decisione importante da prendere..ho letto che alcuni di questi sintomi potrebbero essere riconducibili anche a ADHD. Quello che ho descritto è riconducibile allo stesso prolema o sono cose diverse?Vorrei un po' di chiarezza, grazie mille per la disponibilità.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

il quadro che descrive potrebbe dipendere da più di una causa, ma ovviamente può ricevere una diagnosi solo da un professionista che la possa esaminare di persona.

Indubbiamente le somatizzazioni che la mente produce sono innumerevoli, come può leggere in quest'articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html

Prima di pensare che un malessere sia di natura psicosomatica è però importante accertarsi che non vi siano altre patologie in atto.
Si è già rivolta al suo curante per escludere che una parte dei suoi sintomi abbia natura medica/neurologica?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Buongiorno,
sono andata una volta ma non sono stata credibile, nel senso che i sintomi che ho riportato sopra sono molti e sul momento non sono riuscita a spiegarmi. Lui probabilmente deve aver pensato che erano tutte cose normali, se così si può dire, e non mi ha aiutata a dire tutto con domande varie..Mentre un 'altra volta gli avevo chiesto informazioni riguardo l'emicrania, perchè ho spesso mal di testa, non sempre forte, ma fastidioso e continuativo. MI aveva detto di fare un esame che però, mea culpa, non ho mai fatto..Ho abitato per 5 anni fuori casa e mi sono dimenticata cosa fosse l'emicrania. Ora sono tornata e così anche il mal di testa. Cosa intende per "natura medica/neurologica"? Mi rendo conto che non possa dirmi che cos'ho, ma vorrei capire a che gruppo di patologie si riferisce se è possibile. Grazie
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Utente
Utente
Inoltre, l'ipotesi di ADHD è fuori luogo o, qui almeno in linea teorica, potrebbe essere considerata?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non mi sembra che lei riferisca di essere iperattiva e di non riuscire a stare ferma, ma che riporti sostanzialmente una mancanza di concentrazione, fluttuazione dell'umore, "nervosismo" (fatica a restare seduta ferma, tachicardia) e un'emicrania che però è passata negli anni di lontananza da casa.
Ha un passato da bambina iperattiva?

Quello che riferisce può dipendere da più cause e anche da cause diverse, perché non è detto che ogni cosa rientri in un unico quadro.
Il formicolio alle dita ad esempio può essere un sintomo neurologico e può essere il caso che si sottoponga a questo tipo di valutazione specialistica per determinare se dipenda ad esempio dalla contrattura dei muscoli che comprimono i nervi (torcicollo) o da altro.
Dal punto di vista psicologico lei potrebbe essere "stressata", ansiosa e/o depressa, o anche risentire semplicemente dell'ambiente nel quale sta vivendo.

Oltre all'emicrania sono peggiorati anche altri sintomo da quando è ritornata a vivere in famiglia?
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Utente
Utente
Grazie per i chiarimenti e per la velocità di risposta! No, non ero iperattiva, aggiungo che la scuola mi piaceva molto, mi veniva tutto molto facile, mi piaceva molto imparare, senza alcuna difficoltà. e con ottime soddisfazioni ho frequentato tutti i gradi dell'istruzione scolastica fino al liceo. L'evento stressante a cui mi riferisco è avvenuto verso la fine di quarta liceo, ma non so dire se la perdita di memoria è avvenuta proprio in quel preciso periodo o se è passato qualche mese, in ogni caso mi sento di dire che le due cose fossero collegate. L'emicrania è iniziata più o meno, credo, in seconda media (può essere ormonale?). Alle elementari non ricordo mal di testa.
Il formicolio alle dita è un sintomo comparso da poco tempo, non più di 3 mesi. Ricordo che ho deciso di trasferirmi, perchè a casa mi sentivo mancare l'aria, chiusa e soffocata, e ora che sono di nuovo a casa sta lentamente tornando questa sensazione che avevo dimenticato..
Questo è sicuramente un periodo molto stressante..riguardo alla depressione mi sembrerebbe strano, almeno per quanto ne so..nel senso che mi sento molto vitale, energica e positiva, amo la mia vita e per niente al mondo cambierei ciò che in tanti anni ho costruito, nonostante tutto!! Ancora grazie!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Che tipo di situazione c'è nella sua famiglia?

Cosa le è successo in quarta liceo?
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Utente
Utente
Direi nella norma..il rapporto con mia mamma è un po' conflittuale..più che altro non ci capiamo...se io dico una cosa con dolcezza o comunque con quell'intenzione, lei per qualche motivo non vede la dolcezza o le mie buone intenzioni e mi risponde male (questo mi rendo conto che purtroppo capita anche a me nei suoi confronti), quand'ero più piccola mi diceva anche molte parole che sicuramente non facevano bene alla mia autostima e serenità, sminuiva le cose che facevo con impegno..le prime volte che cucinavo, i lavori in casa, le parole dolci appunto. Quando le chiedevo o le chiedo aiuto per qualcosa mi risponde malamente o di arrangiarmi o di leggere le istruzioni. Dice che nessuno a casa fa niente, ma questo non è vero, ognuno di noi collabora e poi le dico sempre che se ha più bisogno può chiedere e noi la aiutiamo volentieri, invece lei non chiede, però si lamenta che ha fatto lei le cose. Tra l'altro fa anche le cose che non deve fare, cioè quelle che ci siamo messi d'accordo farò io (ad esempio). Lei senza dire niente le fa e si lamenta. A me queste cose fanno innervosire tantissimo. Un'altra cosa che mi dà fastidio, comune anche a mio papà, è che non mi credono. Cioè se dico qualcosa, o magari so qualcosa, dalla cultura generale a qualsiasi altra cosa, loro non ci credono e vanno avanti mezz'ora d'orologio a fare polemica. Mio papà direi che sa ascoltare, o meglio è molto attento a ciò che gli accade intorno e a noi figli, nel bene e nel male, a volte toglie il fiato, controlla sempre tutto in modo maniacale, ci spia pur di avere il controllo su di noi (fratelli) e questo è causa di litigi perchè siamo grandi e vorremmo il rispetto dei nostri spazi, delle nostre scelte. Una volta ce le prendevamo anche. Poi un giorno mi sono stufata e gli ho chiesto cosa aveva ottenuto di più dei genitori che non picchiano. Da quel giorno ha smesso di picchiarci, però urla sempre ed è prevaricante. Con mio fratello tutto nella norma, anche se a volte mi rendo conto che rischio di comportarmi più da mamma che da sorella e non mi piace però direi che con lui va tutto bene!Ai miei genitori comunque voglio molto bene e forse tutti questi litigi a volte nascono perchè ci vogliamo bene e nessuno vuole perdere o allontanarsi troppo da qualche altro membro della famiglia. Con mia mamma però la vedo molto più difficile, perchè ultimamente mi sto abbastanza arrendendo a non poter avere un rapporto meno conflittuale, più sereno e costruttivo con lei.

Ero depressa...io dico così, ma nessuno me l'ha mai detto e non sono mai andata da nessun dottore, perciò non so se in linguaggio medico è giusto. In ogni caso, ho pensato a cose brutte, gesti estremi e ci ho anche provato..per fortuna ero abbastanza sprovveduta da non conoscere bene il 'metodo' perciò non è successo niente. Poi sempre in quel periodo ho incontrato un gruppo di amici positivi costruttivi che non avevano pregiudizi nei miei confronti, e ho iniziato ad uscire con loro, e dopo anni ad aprirmi e a crescere positivamente!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se nelle intenzioni ha tentato il suicidio (per fortuna non riuscendo a uccidersi) è possibile che fosse depressa, o che cercasse di mandare un messaggio di estremo disagio al suo ambiente familiare.

Riguarda alla sua situazione attuale non mi sembra che sia tutto così "nella norma", visto l'atteggiamento che riscontra in sua madre (probabilmente molto frustrata e arrabbiata) e in suo padre, che vi ha picchiati per tanto tempo e che ora vi controlla in tutto.
Il suo comportamento è sicuramente fonte di disagio per voi figli:

"a volte toglie il fiato, controlla sempre tutto in modo maniacale, ci spia pur di avere il controllo su di noi"

"a casa mi sentivo mancare l'aria, chiusa e soffocata, e ora che sono di nuovo a casa sta lentamente tornando questa sensazione che avevo dimenticato..."

Al di là del fatto che possiate in fondo volervi bene, il panorama che descrive non è certo roseo nè scevro da problemi e non mi stupisco che le stia tornando anche l'emicrania che non aveva più da quando si era allontanata.
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Utente
Utente
Penso che volessi mandare un messaggio di disagio ai miei famigliari infatti ci ero rimasta molto male quando, avendo segni evidenti di tentativi di suicidio (almeno a mio avviso e in quel momento, mi sembravano evidenti) non si erano accorti di nulla, o comunque avevano fatto finta di nulla senza fare o chiedermi niente..credo non volessero ingrandire il problema!
quindi detto ciò, e confermato che con me stessa sto abbastanza bene, ci sono ancora delle cose da mettere a posto, ma ho gli strumenti per farlo e mi voglio bene abbastanza da curarmi, avere speranza e vedere un bel futuro davanti a me, cosa mi consiglia? ha senso continuare a cercare di aprire un canale di dialogo con mia mamma o è meglio fare un passo indietro e accettare il "quieto" vivere perchè "potrebbe anche essere peggio"?io spesso vorrei potermi "arrendere" un pochino, semplicemente accettare la situazione, ma non ce la faccio..non riesco a mettere un punto io per prima perchè mi sembra di chiudere le porte ad un loro eventuale futuro tentativo di riavvicinamento. è vero, anche io scrivendo mi sono resa conto che non è tutto così nella norma, ma allora che fare? di certo andare ad abitare da sola è una cosa che aiuterebbe e appena potrò lo farò sicuramente, ma per ora?cosa è meglio fare? Anche la tensione che sento ai muscoli del collo e il formicolio.potrebbe, sempre in via ipotetica, essere causato da questa tensione famigliare, giusto? La ringrazio molto per l'ascolto e l'aiuto.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Da un punto di vista psicosomatico i muscoli del collo si contraggono quando devono sostenere una testa "pesante" perchè piena di pensieri.
Questo comunque non toglie che va chiarito se il suo formicolio dipende dalla contrattura che sente o da altro.

La situazione è complessa e, per quanto possa stare meglio allontanandosi, il suggerimento in questi casi è sempre quello di cercare di risolvere e non di fuggire, perchè i problemi si portano dentro di sè ovunque si vada, esattamente come le figure introiettate dei genitori rifiutanti, trascuranti, violenti o abusanti, che continuano ad avvelenare la vita del figlio fino a quando non vengono modificate con un lavoro di rielaborazione.
Sarebbe perciò utile che ne parlasse di persona con uno psicologo, in maniera tale da farsi aiutare ad affrontare la situazione e a porre delle basi diverse per la costruzione della sua vita futura.
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Utente
Utente
Ci sono possibilità di accedere al servizio di supporto psicologico senza che esso richieda un'ingente spesa?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Nel privato può trovare tariffe diverse e può comunque far presente il suo status di studentessa per concordare una tariffa da lei sostenibile.

Nel pubblico può rivolgersi al consultorio familiare o al centro di salute mentale, che sono le due strutture che si occupano di problemi e disagio psicologico sul territorio.
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Utente
Utente
La ringrazio per il prezioso aiuto e i consigli tempestivi ma non avventati.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se le fa piacere mi aggiorni.

Le faccio tanti auguri,
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Utente
Utente
(Per chiarezza, completezza e coerenza di informazione, sottolineo che un precedente consulto richiesto riguardante la dislessia non era scritto in prima persona da me, ma da mia cugina, la quale ha un anno più di me e lo stesso grado di istruzione. Le avevo chiesto di scrivere che era lei, ma ho visto ora che non l'ha fatto. A scanso di equivoci.) A presto.