Psicologia infantile....bimbo non ritenuto pronto per elementari
Salve a tutti
sono a sottoporvi la mia esperienza per una vostra opinione.
Si tratta di mio figlio di 5 anni, è una storia un pò travagliata vi chiedo pazienza nel leggere tutto per comprendere meglio il quadro.
Mio figlio di 5 anni e mezzo:
di notte fà ancora regolarmente la pipì nel pannolino,
parla stentatamente, mancano la R ed in parte anche alcune altre lettere come la V
disegna ancora le persone prive di tronco: braccia e gambe iniziano direttamente dalla testa
fatica a giocare da solo
usa un giocattolo per non più di 5 minuti
si rifiuta di tentare di fare le cose appena un pò più difficili del solito.
Daltro canto ha
una spiccata propensione alla socializzazione e buon rapporto con i coetanei
un strabiliante spirito ironico
nonostante il luo lessico rozzo riesce, a volte, a sorprenderci usando, a proposito, parole anche complesse sentite forse da noi o in tv.
Ragionamenti a volte quasi da bambino grande.
Piacere nell'andare all'asilo e nessuna sofferenza dal distacco dei genitori.
Purtroppo a causa delle caratteristiche negative di cui sopra, sono stato chiamato pochi gg fà dalle maestre dell'asilo che mi hanno espresso i loro dubbi sull'opportunità di mandare mio figlio alle elementari a settembre.
Vedono in lui un bambino ancora non psicologicamente pronto per il salto.
Temono che potrebbe faticare parecchio a reggere i ritmi della scuola rischiando di arrancare ed avvilirsi.
Non sospettano di ritardi di sviluppo ma piuttosto di ancora non sufficente preparazione.
Che mi dite ?
Ma nn finisce qui....
Mio figlio iniziò a frequentare l'asilo a 4 anni, qui in Italia, ma solo 5 mesi dopo ci siamo trasferiti in Austria. Abbiamo mandato il bimbo in un asilo austriaco dove ovviamente parlano tedesco.
Pur temendo il peggio, il bimbo pian pianino ha iniziato ad adattarsi, prima sempre attaccato alla maestra (che per fortuna sa abbastnza l'italiano) poi ha iniziato ad interagire con i suoi coetanei.
Ora un anno dopo l'inserimento sembra essere ben inserito, capisce almeno il 60% di quello che gli viene detto in tedesco e tende a fare piccole frasi.
Mi chiedo se i ritardi psicologici possano essere stati dovuti all'inserimento al'asilo in lingua tedesca.
Secondo voi possono essere dovuti all'esperienza prescolare avuta ?
Potrebbe essere utile la visita da uno psicologo infantile ?
Le maestre non ne hanno evidenziato la necessità.
grazie
sono a sottoporvi la mia esperienza per una vostra opinione.
Si tratta di mio figlio di 5 anni, è una storia un pò travagliata vi chiedo pazienza nel leggere tutto per comprendere meglio il quadro.
Mio figlio di 5 anni e mezzo:
di notte fà ancora regolarmente la pipì nel pannolino,
parla stentatamente, mancano la R ed in parte anche alcune altre lettere come la V
disegna ancora le persone prive di tronco: braccia e gambe iniziano direttamente dalla testa
fatica a giocare da solo
usa un giocattolo per non più di 5 minuti
si rifiuta di tentare di fare le cose appena un pò più difficili del solito.
Daltro canto ha
una spiccata propensione alla socializzazione e buon rapporto con i coetanei
un strabiliante spirito ironico
nonostante il luo lessico rozzo riesce, a volte, a sorprenderci usando, a proposito, parole anche complesse sentite forse da noi o in tv.
Ragionamenti a volte quasi da bambino grande.
Piacere nell'andare all'asilo e nessuna sofferenza dal distacco dei genitori.
Purtroppo a causa delle caratteristiche negative di cui sopra, sono stato chiamato pochi gg fà dalle maestre dell'asilo che mi hanno espresso i loro dubbi sull'opportunità di mandare mio figlio alle elementari a settembre.
Vedono in lui un bambino ancora non psicologicamente pronto per il salto.
Temono che potrebbe faticare parecchio a reggere i ritmi della scuola rischiando di arrancare ed avvilirsi.
Non sospettano di ritardi di sviluppo ma piuttosto di ancora non sufficente preparazione.
Che mi dite ?
Ma nn finisce qui....
Mio figlio iniziò a frequentare l'asilo a 4 anni, qui in Italia, ma solo 5 mesi dopo ci siamo trasferiti in Austria. Abbiamo mandato il bimbo in un asilo austriaco dove ovviamente parlano tedesco.
Pur temendo il peggio, il bimbo pian pianino ha iniziato ad adattarsi, prima sempre attaccato alla maestra (che per fortuna sa abbastnza l'italiano) poi ha iniziato ad interagire con i suoi coetanei.
Ora un anno dopo l'inserimento sembra essere ben inserito, capisce almeno il 60% di quello che gli viene detto in tedesco e tende a fare piccole frasi.
Mi chiedo se i ritardi psicologici possano essere stati dovuti all'inserimento al'asilo in lingua tedesca.
Secondo voi possono essere dovuti all'esperienza prescolare avuta ?
Potrebbe essere utile la visita da uno psicologo infantile ?
Le maestre non ne hanno evidenziato la necessità.
grazie
[#1]
Gentile utente,
le insegnanti, anche se spesso molto competenti, non hanno gli strumenti per stabilire ciò che gli hanno consigliato di fare.
Credo che dovrebbe rivolgersi immediatamente ad uno specialista infantile, è possibile che suo figlio abbia bisogno di un intervento logopedico.
In ogni caso quando si parla di infanzia più celere è l'intervento migliori i risultati.
Restiamo in ascolto
le insegnanti, anche se spesso molto competenti, non hanno gli strumenti per stabilire ciò che gli hanno consigliato di fare.
Credo che dovrebbe rivolgersi immediatamente ad uno specialista infantile, è possibile che suo figlio abbia bisogno di un intervento logopedico.
In ogni caso quando si parla di infanzia più celere è l'intervento migliori i risultati.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
Gentile utente, d'accordo col collega le consiglio una visita specialistica, può darsi benissimo che il cambio di scuola e di lingua abbia creato qualche difficoltà, rimediabile.
Cerchi di essere affettosa e di dargli dei rinforzi positivi,sarà lo specialista a valutare l'intervento di un logopedista o meno.
Restiamo in ascolto ..
Cerchi di essere affettosa e di dargli dei rinforzi positivi,sarà lo specialista a valutare l'intervento di un logopedista o meno.
Restiamo in ascolto ..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Gentile Signora,
non si capisce se l'enuresi del suo bimbo sia stata sempre presente, come mi sembra di capire, o sia stata successiva al trasferimento all'estero, che qualche comlicazione può averla creata e se la situazione familiare sia tranquilla e priva di turbative.
Il bambino è seguito da un pediatra immagino, che parere ha dato?
Anch'io come i Colleghi le suggerisco comunque una visita specialistica, neuropsichiatra infantile, psicologo dello sviluppo e dell'età evolutiva sono le figure indicate.
Ci faccioa sapere se crede
Cordialità
non si capisce se l'enuresi del suo bimbo sia stata sempre presente, come mi sembra di capire, o sia stata successiva al trasferimento all'estero, che qualche comlicazione può averla creata e se la situazione familiare sia tranquilla e priva di turbative.
Il bambino è seguito da un pediatra immagino, che parere ha dato?
Anch'io come i Colleghi le suggerisco comunque una visita specialistica, neuropsichiatra infantile, psicologo dello sviluppo e dell'età evolutiva sono le figure indicate.
Ci faccioa sapere se crede
Cordialità
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Gentile Utente,
credo sia necessaria una visita presso un neuropsichiatra infantile e in parallelo dovrebbe fare una valutazione psicologica (colloqui, test ecc.). Questo le permetterà di risolvere molti dubbi sullo sviluppo psico-affettivo del bambino.
>>Non sospettano di ritardi di sviluppo ma piuttosto di ancora non sufficiente preparazione.<<
le maestre non possono sapere se si tratta di un ritardo o meno, possono solo "consigliare" i genitori.
credo sia necessaria una visita presso un neuropsichiatra infantile e in parallelo dovrebbe fare una valutazione psicologica (colloqui, test ecc.). Questo le permetterà di risolvere molti dubbi sullo sviluppo psico-affettivo del bambino.
>>Non sospettano di ritardi di sviluppo ma piuttosto di ancora non sufficiente preparazione.<<
le maestre non possono sapere se si tratta di un ritardo o meno, possono solo "consigliare" i genitori.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#6]
Gentile Signora,
Anche io, come i colleghi, le suggerisco una valutazione neuro psichiatrica per una diagnosi clinica
Consideri che il piccolo, ha anche cambiato città e lingua ed immagino sarà abbastanza scombussolato, noi mamme solitamente siamo portate verso la corsa....ma se il bambino avesse bisogno di un altro anno di asilo, meglio assecondare i suoi tempi, che stressarlo per il resto del suo percorso scolastici dia notizie, se crede
Anche io, come i colleghi, le suggerisco una valutazione neuro psichiatrica per una diagnosi clinica
Consideri che il piccolo, ha anche cambiato città e lingua ed immagino sarà abbastanza scombussolato, noi mamme solitamente siamo portate verso la corsa....ma se il bambino avesse bisogno di un altro anno di asilo, meglio assecondare i suoi tempi, che stressarlo per il resto del suo percorso scolastici dia notizie, se crede
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.9k visite dal 14/01/2014.
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