Gastrite e colite forse da stress
Sono un ragazzo di 26 anni.
E' da un 3 anni che soffro di una colite che a volte c'è, a volte no, a volte causa diarrea.
Ho fatto analisi del sangue più volte, su indicazioni del mio medico, e non risulta alcuna malattia.
Da questa estate inoltre soffro anche di gastrite, il mio medico ha notato che ho lo stomaco sempre contratto e per questo mi ha prescritto Omoprazen 20mg (che prendo ogni giorno).
Oltre a ciò da un pò di mesi soffro pure di emorroidi (a volte sono gonfie, a volte no) e l'unico sollievo sono riuscito a trovarlo con una pomata galenica fatta dal mio farmacista.Ho fatto a questo punto una visita chirurgica da quale è risultato che lo stomaco e l'intestino sono a posto e che le emorroidi sono dovute alla pressione causata dalla colite.
Avevo pensato a questo punto di fare o una visita psicologica o una visita psichiatrica, solo che non so la differenza tra le due e per questo volevo chiedere consiglio a voi. Sopratutto per quanto riguarda il profilo economico perchè io sono uno studente senza lavoro e vado avanti con i soldi che mi passa mio padre (e lui solo a sentire la parola psicologia pensa che io sia pazzo ^^" e non sia uomo per affrontare la vita).
Ho un pò di soldi messi da parte (che ho guadagnato con lavoretti) però se i prezzi si aggirano a 150€ a seduta li finirei in poche sedute ^^"
Questo perchè io penso che il mio problema sia dovuto sia al fatto che non ho mai avuto esperienze dal punto di vista sentimentale sia perchè ho difficolta nel fare amicizia.
Ogni volta che esco con i miei pochi amici (e sono cose rare) stò quasi sempre zitto ad ascoltarli, poi ho avuto un odio sempre per le discoteche perchè ogni volta che andavo non capivo più nulla.
Poi ogni volta che devo prendere una decisione mi blocco sempre, ci penso tantissimo (sopratutto alle conseguenze che potrebbe causare la decisione a me e agli altri).
Poi non sono un tipo che quando una persona mi fa arrabbiare lo mando a quel paese, quindi mi tengo la rabbia dentro pur di evitare di litigare.(e credetemi, ho provato a cambiare ma non è facile).
Da quando ho la colite mi sono iscritto in palestra per distrarmi dai problemi fisici ma forse non è sufficiente.
A volte la notte (ma non spesso) mi capita di svegliarmi alle 4 di notte agitato.
Io non mi sento nè triste nè depresso (anche se prima della colite lo ero). Pensavo appunto di essere uscito dalla depressione ma forse ne stò ancora pagando le conseguenze.
Quindi secondo voi quale delle due cure mi converrebbe fare?^^"
Grazie anticipatamente.
fermo restando che dovrebbe comunque continuare a riferirsi al medico per monitorare e curare la sua condizione di salute, sarebbe utile una consultazione specialistica presso un nostro collega direttamente, al fine di valutare adeguatamente la sua condizione e riflettere su un eventuale percorso utile ad affrontarla in modo efficace.
Da quanto ci riporta sembra che lei viva in po' sotto pressione, tenendosi tutto dentro e che vi siano difficoltà a relazionarsi e a porsi in modo più sicuro ed assertivo con gli altri, forse per timore di non essere sufficientemente adeguato?
Una certa quota d'ansia sembrerebbe sostenere il suo malessere, ma solo uno specialista di persona può valutare correttamente la sua condizione, tanto più che ci riferisce un periodo precedente di depressione- ma è stata diagnosticata da qualche specialista?
Per quanto riguarda la questione economica, gli onorari variano entro un detrminato range da uno specialista all'altro, anche se le cifra che lei ipotizza sembra davvero eccessiva.
Si può comunque rivolgere anche al servizio pubblico, ad esempio presso il Consultorio Familiare della sua ASL di appartenenza o ad altre strutture pubbliche presenti sul suo territorio.
Restiamo in ascolto se volesse aggiungere altro e se le servissero ulteriori informazioni
Cordialità
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
concordo con le indicazioni della mia collega, dr.ssa Rinella.
Credo che una visita specialistica sia davvero necessaria, per cercare di comprendere meglio quale possono essere le ragioni del suo disagio.
Spesso, badi bene questa è solo un'ipotesi, quando il corpo manda segnali di malessere, si tratta di ansie mal digerite e poco conosciute.
Anche secondo il mio parere, poi, il prezzo che ipotizza è davvero eccessivo.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
>>Poi non sono un tipo che quando una persona mi fa arrabbiare lo mando a quel paese, quindi mi tengo la rabbia dentro pur di evitare di litigare.<<
questo unito ai suoi tratti caratteriali è la strada migliore per alimentare le sue somatizzazioni. Queste ultime non sono altro che un modo per gestire i conflitti interpersonali usando principalmente il canale somatico.
Visto che lei sembra avere una buona comprensione delle possibili cause che stanno alla base dei sui conflitti, consultare un Collega specializzato in psicoterapia potrebbe essere molto utile.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
potrebbe consultare questi due link, in cui vengono descritte le due figure mediche:
http://spazio-psicologia.com/informazione/chiedi-aiuto-ai-professionisti-della-psicologia/psichiatra-online/
http://www.ordinepsicologilazio.it/al_servizio_utente/chi_e_lo_psicologo/
Ne suo caso, appurato che non ci sia nulla a livello organico, probabilmente, come anche il collega le ha scritto, il suo stato depressivo si è "trasformato", per spiegarmi in termini non tecnici,m in un sintomo fisico, che capità moltissime volte.
Per i prezzi, oltre all'ASL assolutamente gratuita, variano da professionista a professionista.
Un carissimo saluto.
Dott.ssa Laura Pinzarrone Psicologa
Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta di Psicosomatica e Neuropsicolgia Clinica
www.psicologia-di
Sulle pagine gialle dice che è specializzata in psicoterapia clinica con approccio di tipo analitico-corporeo.
Secondo voi va bene?
per i disturbi d'ansia sono indicati gli approcci attivi e focalizzati, che possano permettere il cambiamento (che per Lei è molto difficile in questo momento) attraverso le prescrizioni del terapeuta, da implementare tra una seduta e l'altra.
Tra questi approcci vi è quello cognitivo-comportamentale, ad esempio.
Volevo anche suggerirLe la lettura di questo articolo, che potrebbe esserLe utile: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
Un cordiale saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
l'importante è iniziare un percorso di terapia, poi, si presume che sarà stesso il collega ad indirizzarla diversamente qualora non dovesse ravvisare miglioramenti o, comunque, rendersi conto che il suo tipo di approccio non è quello indicato per lei, come anche il Codice Deontologico degli Psicologi impone.
Quindi non si preoccupi di questo e abbia fiducia nel professionista, insieme capirete quale sia la strada giusta per lei...
Le auguro di stare bene.
>>quindi se dovessi contattare questa sua collega potrei non migliorare?<<
nessun professionista può garantire la riuscita dell'intervento, perché le variabili in gioco sono diverse, ma se lei ha la giusta motivazione al cambiamento è probabile che l'intervento possa avere esiti positivi.
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