Ansia e paura di soffocare con il cibo
Gent.ssimi specialisti,
sono una ragazza di 23 anni e se vi scrivo è perchè ho un problema che con il vostro aiuto vorrei tanto superare, ovvero la paura di soffocare con il cibo. Sin dall'infanzia mi porto questa fobia addosso, ma ultimamente la vedo ingrandirsi dentro di me. La cosa preoccupante è che questo terrore ce l'ho per tutti coloro che mangiano in mia presenza, soprattutto se si tratta di persone a me care, e le mie reazioni esagerate molto spesso preoccupano tutti i presenti. L'ultimo episodio risale a qualche giorno fa, quando mio fratello stava mandando giù un pezzetto di pane che gli andò di traverso, ovviamente io fui la prima a rendersene conto, proprio perchè quando mangio fisso tutti i commensali per assicurarmi che tutto vada bene. Alla visione di mio fratello cianotico, che per qualche secondo non si riprendeva, mi sono sentita così male da svenire e perdere conoscenza. Mi rendo assolutamente conto che le mie reazioni sono del tutto anormali, ma chi mi sta intorno non riesce a comprendere che non riesco a controllarmi, ed è così frustrante far preoccupare gli altri, che ovviamente si sentono osservati da me ogni volta, sapendo del mio terrore.
Naturalmente la fobia di soffocare ce l'ho anche per me stessa, però il mio modo di mangiare riesco a controllarlo, è di quello degli altri che mi preoccupo.
Sto molto attenta a cosa mando giù, mangio in modo lentissimo, masticando ogni minima particella di cibo, sputo in continuazione tutti i bocconi che ritengo minacciosi, ci sono cibi di cui adoro il sapore ma che non riesco proprio a mandare giù, tipo il prosciutto crudo, allora mi accontento di masticarlo e subito dopo sputarlo. Mi ricordo che sin dall'elementari se mia madre mi preparava il panino con qualche cibo 'minaccioso' ero capace di ritornare a casa digiuna, piuttosto che correre il rischio di soffocare davanti a tutti.
Questa situazione di malessere è pesante non solo per me,ma per tutti quelli che mi stanno vicini, soprattutto per il mio ragazzo che è sempre pronto a rimproverarmi quando trova sotto al piatto i fazzoletti pieni di cibo sputato. Devo riconoscere che questa fobia è direttamente proporzionale ai miei sentimenti, che siano belli o brutti. Infatti in quest'ultimo periodo l'ho vissuta peggio, per una serie di situazioni negative che mi hanno vista travolta, quali Amore, Famiglia ed altro, insomma in ogni caso questa è una paura che vive in me e di cui vorrei tanto liberarmi.
Chiedo aiuto a voi in questa sede perchè purtroppo non posso permettermi di andare in cura da uno specialista. Ma spero che anche qualche vostra parola, possa liberarmi di questo malessere che vivo in prima persona, ma che trasmetto anche agli altri.
Grazie in anticipo per la risposta.
Distini saluti
sono una ragazza di 23 anni e se vi scrivo è perchè ho un problema che con il vostro aiuto vorrei tanto superare, ovvero la paura di soffocare con il cibo. Sin dall'infanzia mi porto questa fobia addosso, ma ultimamente la vedo ingrandirsi dentro di me. La cosa preoccupante è che questo terrore ce l'ho per tutti coloro che mangiano in mia presenza, soprattutto se si tratta di persone a me care, e le mie reazioni esagerate molto spesso preoccupano tutti i presenti. L'ultimo episodio risale a qualche giorno fa, quando mio fratello stava mandando giù un pezzetto di pane che gli andò di traverso, ovviamente io fui la prima a rendersene conto, proprio perchè quando mangio fisso tutti i commensali per assicurarmi che tutto vada bene. Alla visione di mio fratello cianotico, che per qualche secondo non si riprendeva, mi sono sentita così male da svenire e perdere conoscenza. Mi rendo assolutamente conto che le mie reazioni sono del tutto anormali, ma chi mi sta intorno non riesce a comprendere che non riesco a controllarmi, ed è così frustrante far preoccupare gli altri, che ovviamente si sentono osservati da me ogni volta, sapendo del mio terrore.
Naturalmente la fobia di soffocare ce l'ho anche per me stessa, però il mio modo di mangiare riesco a controllarlo, è di quello degli altri che mi preoccupo.
Sto molto attenta a cosa mando giù, mangio in modo lentissimo, masticando ogni minima particella di cibo, sputo in continuazione tutti i bocconi che ritengo minacciosi, ci sono cibi di cui adoro il sapore ma che non riesco proprio a mandare giù, tipo il prosciutto crudo, allora mi accontento di masticarlo e subito dopo sputarlo. Mi ricordo che sin dall'elementari se mia madre mi preparava il panino con qualche cibo 'minaccioso' ero capace di ritornare a casa digiuna, piuttosto che correre il rischio di soffocare davanti a tutti.
Questa situazione di malessere è pesante non solo per me,ma per tutti quelli che mi stanno vicini, soprattutto per il mio ragazzo che è sempre pronto a rimproverarmi quando trova sotto al piatto i fazzoletti pieni di cibo sputato. Devo riconoscere che questa fobia è direttamente proporzionale ai miei sentimenti, che siano belli o brutti. Infatti in quest'ultimo periodo l'ho vissuta peggio, per una serie di situazioni negative che mi hanno vista travolta, quali Amore, Famiglia ed altro, insomma in ogni caso questa è una paura che vive in me e di cui vorrei tanto liberarmi.
Chiedo aiuto a voi in questa sede perchè purtroppo non posso permettermi di andare in cura da uno specialista. Ma spero che anche qualche vostra parola, possa liberarmi di questo malessere che vivo in prima persona, ma che trasmetto anche agli altri.
Grazie in anticipo per la risposta.
Distini saluti
[#1]
Gentile ragazza,
La paura di soffocare con il cibo, come tutte le altre fobie, necessita di un' adeguata diagnosi clinica e di una terapia mirata, non fattibile online.
Gli psicologi li trova anche in convenzione, quindi la problematica economica è risolta, rimangono le sue resistenze alla cura.
Dietro ogni fobia c' è sempre un simbolismo importante, il cibo rappresenta il nutrimento, quello che noi " mettiamo dentro " per vivere e sopravvivere oltre che correlare alla sfera del piacer
Ha un fidanzato?
Una vita emozionale e sessuale?
Degli amici?
Che tipo di educazione ha ricevuto in casa?
Rigida, restrittiva?
La paura di soffocare con il cibo, come tutte le altre fobie, necessita di un' adeguata diagnosi clinica e di una terapia mirata, non fattibile online.
Gli psicologi li trova anche in convenzione, quindi la problematica economica è risolta, rimangono le sue resistenze alla cura.
Dietro ogni fobia c' è sempre un simbolismo importante, il cibo rappresenta il nutrimento, quello che noi " mettiamo dentro " per vivere e sopravvivere oltre che correlare alla sfera del piacer
Ha un fidanzato?
Una vita emozionale e sessuale?
Degli amici?
Che tipo di educazione ha ricevuto in casa?
Rigida, restrittiva?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile utente,
mi allineo alle preziose indicazioni della collega, dr.ssa Randone.
Credo che sia indispensabile che lei si rivolga ad uno psicologo di persona.
Spesso le ansie hanno origini che non sono chiare alle persone che le provano, per questo un percorso terapeutico sarebbe importante.
Infatti non esistono strategie in grado di risolvere il suo problema con un click o con qualche "buona parola" on line.
Restiamo in ascolto
mi allineo alle preziose indicazioni della collega, dr.ssa Randone.
Credo che sia indispensabile che lei si rivolga ad uno psicologo di persona.
Spesso le ansie hanno origini che non sono chiare alle persone che le provano, per questo un percorso terapeutico sarebbe importante.
Infatti non esistono strategie in grado di risolvere il suo problema con un click o con qualche "buona parola" on line.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#3]
"Chiedo aiuto a voi in questa sede perchè purtroppo non posso permettermi di andare in cura da uno specialista."
Gentile ragazza,
come mai non può permettersi di andare dallo specialista? Se si tratta di una questione economica, gli psicologi psicoterapeuti può tranquillamente trovarli anche nelle strutture pubbliche della Sua zona.
Ma se tale permesso non riuscisse a darselo per altre ragioni, ritengo si debbano prima ben chiarire tali motivazioni.
Non può infatti chiedere di modificare ed estinguere un problema che si porta dietro dall'infanzia e che nel tempo si è raffforzato qui su internet, perchè non funzionerebbe e anche perchè le diagnosi e le prescrizioni sono vietate on line.
Detto questo, dal punto di vista della psicoterapia cognitivo-comportamentale è importante desensibilizzare l'ansia legata all'atto di masticare e il controllo che esercita su tutti. Questo prevede un training che, è vero, potrebbe essere anche piuttosto breve, ma che richiede tutto il Suo impegno. Non a caso, si tratta di un tipo di terapia attiva e prescrittiva, in cui il pz. -attraverso precise prescrizioni- comincia ad imparare a gestire e modulare sempre meglio l'ansia e la paura.
Probabilmente questa situazione si è instaurata a partire da un primo evento critico in cui ha forse rischiato il soffocamento e lo ha memorizzato ed ora ha imparato che facendo delle cose (es controllando, masticando in un certo modo o sputando il cibo) ed evitandone altre (non mangiare il prosciutto, ecc...) l'ansia scende.
In realtà non è proprio così. Forse Lei ha l'impressione di riuscire meglio a controllare l'ansia in questa maniera, ma sta soltanto rafforzando l'ansia. In altre parole più insiste con i comportamenti che ha descritto, più contribuisce a mantenere e rafforzare il problema. Così facendo, non affronta davvero il problema, nè il modo in cui l'ansia dovrebbe essere gestita.
Infine tenga presente che il tempo è sempre nemico nei disturbi d'ansia, perchè contribuisce e rafforzare e incubare le paure, anzichè estinguerle.
Cordiali saluti,
Gentile ragazza,
come mai non può permettersi di andare dallo specialista? Se si tratta di una questione economica, gli psicologi psicoterapeuti può tranquillamente trovarli anche nelle strutture pubbliche della Sua zona.
Ma se tale permesso non riuscisse a darselo per altre ragioni, ritengo si debbano prima ben chiarire tali motivazioni.
Non può infatti chiedere di modificare ed estinguere un problema che si porta dietro dall'infanzia e che nel tempo si è raffforzato qui su internet, perchè non funzionerebbe e anche perchè le diagnosi e le prescrizioni sono vietate on line.
Detto questo, dal punto di vista della psicoterapia cognitivo-comportamentale è importante desensibilizzare l'ansia legata all'atto di masticare e il controllo che esercita su tutti. Questo prevede un training che, è vero, potrebbe essere anche piuttosto breve, ma che richiede tutto il Suo impegno. Non a caso, si tratta di un tipo di terapia attiva e prescrittiva, in cui il pz. -attraverso precise prescrizioni- comincia ad imparare a gestire e modulare sempre meglio l'ansia e la paura.
Probabilmente questa situazione si è instaurata a partire da un primo evento critico in cui ha forse rischiato il soffocamento e lo ha memorizzato ed ora ha imparato che facendo delle cose (es controllando, masticando in un certo modo o sputando il cibo) ed evitandone altre (non mangiare il prosciutto, ecc...) l'ansia scende.
In realtà non è proprio così. Forse Lei ha l'impressione di riuscire meglio a controllare l'ansia in questa maniera, ma sta soltanto rafforzando l'ansia. In altre parole più insiste con i comportamenti che ha descritto, più contribuisce a mantenere e rafforzare il problema. Così facendo, non affronta davvero il problema, nè il modo in cui l'ansia dovrebbe essere gestita.
Infine tenga presente che il tempo è sempre nemico nei disturbi d'ansia, perchè contribuisce e rafforzare e incubare le paure, anzichè estinguerle.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Ex utente
Gentili specialisti, grazie infinite per le risposte. Volevo partire dal fatto che è per una questione economica se non posso permettermi le cure adeguate, anche se non avevo mai preso in considerazione il fatto di andare in strutture pubbliche.
Volevo rispondere alla dottoressa Randone, credo che qualche trauma me lo porto dietro da un pò, penso che tutto sia partito ero molto piccola quando vidi mio padre soffocare con un filo
di prosciutto. Per quanto riguarda la mia sfera amorosa, sono fidanzata da sei anni con un ragazzo che amo tantissimo, anche la vita sessuale con lui è soddisfacente...ma credo che sia il caso dover accennare il fatto che qualche mese fa la mia paura di soffocare si è ampliata in seguito a dei problemi con il mio ragazzo. Praticamente lui aveva manifestato dei dubbi sul nostro rapporto,
Lo vedevo chiaramente distante e proprio per questo sono stata malissimo, dato che lo considero uno dei più importanti punti di riferimento della mia vita. Ovviamente con lui ero arrabbiata, subito dopo ho avuto un rigetto nei suoi confronti, ma poi lui è ritornato in se, dimostrandomi di amarmi e chiarendo ogni minimo dubbio. Per quanto concerne la vita familiare invece, di problemi ce ne sono tanti, in quanto i miei genitori non vanno più daccordo e sono due anni che si separano e ritornano insieme come fosse niente..a causa di ciò si è inasprito il rapporto sia con mio padre che con la sua famiglia, per un susseguirsi di episodi spiacevoli. Le amicizie invece sono una soddisfazione, tutti mi cercano, tutti mi amano e sono felice per questo.
L'educazione in famiglia dall' infanzia è stata molto rigida, ora per i problemi in famiglia mi gestisco da sola, sempre nei limiti ovviamente!
Cosa posso fare per me stessa?
Cordialmente
Volevo rispondere alla dottoressa Randone, credo che qualche trauma me lo porto dietro da un pò, penso che tutto sia partito ero molto piccola quando vidi mio padre soffocare con un filo
di prosciutto. Per quanto riguarda la mia sfera amorosa, sono fidanzata da sei anni con un ragazzo che amo tantissimo, anche la vita sessuale con lui è soddisfacente...ma credo che sia il caso dover accennare il fatto che qualche mese fa la mia paura di soffocare si è ampliata in seguito a dei problemi con il mio ragazzo. Praticamente lui aveva manifestato dei dubbi sul nostro rapporto,
Lo vedevo chiaramente distante e proprio per questo sono stata malissimo, dato che lo considero uno dei più importanti punti di riferimento della mia vita. Ovviamente con lui ero arrabbiata, subito dopo ho avuto un rigetto nei suoi confronti, ma poi lui è ritornato in se, dimostrandomi di amarmi e chiarendo ogni minimo dubbio. Per quanto concerne la vita familiare invece, di problemi ce ne sono tanti, in quanto i miei genitori non vanno più daccordo e sono due anni che si separano e ritornano insieme come fosse niente..a causa di ciò si è inasprito il rapporto sia con mio padre che con la sua famiglia, per un susseguirsi di episodi spiacevoli. Le amicizie invece sono una soddisfazione, tutti mi cercano, tutti mi amano e sono felice per questo.
L'educazione in famiglia dall' infanzia è stata molto rigida, ora per i problemi in famiglia mi gestisco da sola, sempre nei limiti ovviamente!
Cosa posso fare per me stessa?
Cordialmente
[#5]
" credo che qualche trauma me lo porto dietro da un pò, penso che tutto sia partito ero molto piccola quando vidi mio padre soffocare con un filo
di prosciutto"
Gentile ragazza,
assistere ad una scena del genere può essere più che sufficiente per sviluppare la paura e l'ansia che l'evento possa ricapitare e poi generalizzare questo apprendimento.
Detto ciò, è importante, come già ribadito sopra, intervenire per desensibilizzare la Sua reazione e imparare a mangiare serenamente, come d'altra parte è giusto che sia.
Non ci vedrei però altre ragioni. Può capitare di avere degli screzi con qualcuno (fidanzato) e che i genitori abbiano un litigio: di solito però non nasce una fobia in seguito a tali eventi.
Cordiali saluti,
di prosciutto"
Gentile ragazza,
assistere ad una scena del genere può essere più che sufficiente per sviluppare la paura e l'ansia che l'evento possa ricapitare e poi generalizzare questo apprendimento.
Detto ciò, è importante, come già ribadito sopra, intervenire per desensibilizzare la Sua reazione e imparare a mangiare serenamente, come d'altra parte è giusto che sia.
Non ci vedrei però altre ragioni. Può capitare di avere degli screzi con qualcuno (fidanzato) e che i genitori abbiano un litigio: di solito però non nasce una fobia in seguito a tali eventi.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 40.4k visite dal 14/01/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.