Problemi a guardare amici negli occhi ed a rapportarsi con alcuni

Da diverso tempo mi sto rendento conto che ho problemi a guardare negli occhi 2 miei amici, solo questi 2 amici non altre.
Io di natura non sono timido, sono abbastanza socievole con gli estranei, ma sto realizzando che non riesco a guardare negli occhi queste 2 persone esclusivamente, credo per il fatto che, in loro assenza, ne parlo male uno dell'altro, evidenziando i loro difetti con molta impudenza, penso sia questo il vero problema, altrimenti non si spiega il fatto che alle altre persone Amici ed Estranei riesco a fissarli (non sempre) senza nessun problema.

In più da 3-4 anni a questa parte trovo un avversione totale alla gente che cerca di toccarmi, cioè odio quando le persone (Genitori, Familiari, Amici, Conoscenti) cercano di toccarmi, stringendomi la mano, sfiorandomi per sbaglio o volontariamente, in poche parole mi da enormemente fastidio, mi provoca un senzo non di imbarazzo, ma di un enorme disagio e di violazione.
Trovo questa cosa molto strana, anche per il fatto che odio anche quando mi tocca mia madre per parlarmi o per qualcos'altro.

Ringrazio anticipatamente per le risposte.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile utente,
È complesso sapere di cosa si tratta veramente, senza conoscerla ed aver effettuato una valutazione psicologica.

Per quanto riguarda il rapporto con i suoi amici, dovrebbe interrogarsi sul perchè proprio loro, hanno fatto, detto qualcosa.... o le evocano qualcosa di cui non è consapevole?

Sono dominanti, aggressivi, manipolativi?

L' aspetto del tatto e contatto, è sempre molto complesso....correla con la nostra più segreta geografia dell' infanzia, da come siamo stati abituati da piccoli, se toccati, accarezzati, amati.....

Uno psicologo de visu, potrà aiutarla nella comprensione del suo disagio

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

a volte si dice che "gli occhi sono lo specchio dell'anima". Per diversi motivi, ma forse perché lo sguardo fa parte della comunicazione non verbale e, in quanto tale, è priva della mediazione del linguaggio, in definitiva possiamo definirla più sincera e difficilmente "falsificabile".

Visto il suo atteggiamento nei confronti di questi due amici è probabile che lei abbia semplicemente "timore" per ciò che ha detto alle loro spalle. Ogni attacco (perché di questo si tratta), più o meno passivo implica un'inconsapevole paura della "rappresaglia" e talvolta alimenta sensi di colpa.

Credo sia importante riflettere sulle motivazioni che la spingono a "parlar male", potrebbe essere utile non solo per se stesso, ma anche per una maggiore comprensione dell'altro.




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it