Disturbo narcisistico?

Buonasera,
Convivo da due anni con il fidanzato di 32 anni. Lui è una persona molto razionale e tranquilla, tuttavia già in diverse occasioni (4 episodi nell'ultimo anno) ha manifestato degli attacchi d'ira nei miei confronti: urla, insulti e nelle ultime occasioni anche gesti violenti (calci e pugni sulle gambe). Non litighiamo mai, la mia indole è pacifica, ma questi scatti si manifestano non appena io avanzo una critica nei suoi confronti o gli faccio notare una sua mancanza, nello specifico gli ho fatto notare in queste occasioni quanto poco tempo mi dedicasse, o che mi sarebbe piaciuto trascorrere un weekend fuori città, o-ieri- che avrei desiderato fare l'amore con lui. Lui è sempre molto impegnato. Non si tratta di impegni lavorativi, ma di extra che si crea lui stesso o che il più delle volte gli impongono i suoi amici, e ai quali non rinuncia mai.
Io non lo aggredisco e gli avanzo sempre dolcemente e garbatamente le mie richieste sotto forma di proposte, ma lui le percepisce come accuse. Ne ho parlato in passato con una psicologa e la sua opinione era che soffrisse di disturbo narcisistico.
Inoltre trascorre molto tempo su internet sui social network instaurando rapporti virtuali e scrivendosi con molte donne che non conosce nella realtà: ho provato a fargli presente che trovo la cosa insensata e che mi infastidisce, ma lui mi ripete che sono solo mie paranoie e non è colpa sua se la gente lo trova interessante e vuole parlare con lui. Non riesco a capire questo suo bisogno continuo di nutrire il suo ego. Cosa devo fare? Ho provato a dirgli che forse c'è un problema, ma non mi vuole ascoltare. Sono innamorata e sono convinta che anche lui lo sia: c'è modo di salvare la relazione tramite specifici atteggiamenti, visto che di convincerlo a sottoporsi ad un consulto è impensabile?
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente, se veramente si tratta di un disturbo narcisistico di personalità, prenda nota del fatto che questi sono partner molto scomodi, molto.
Forse potrebbe provare ad essere più autonoma, cautamente, evitando di nutrire il suo ego con proposte richieste a cui puntualmente lui dice no. E non accetti assolutamente violenze verbali e tanto meno fisiche.
Che lavoro fa quest'uomo , a volte il successo nel lavoro può placare questa fame antica di consensi, applausi, amore in definitiva.
E lei cosa fa della sua vita ,oltre ad aspettare lui..Siamo sicuri che lei si vuole abbastanza bene ?
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signora,
Quello che ci riferisce connota una personalita' diversa dalla narcisistica. Ma non credo che attribuire una etichetta al comportamento del suo ragazzo le servirebbe a molto.
Quello che invece le serve e' capire se lei desidera vivere con un uomo così. E come mai ne sia innamorata.
Una persona che reagisce in modo aggressivo e' da allontanare qualunque sia la ragione per cui lo fa.
Non crede?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

io non credo sia importante sapere se quest'uomo sia o meno narcisista o altro....
E' importante che Lei NON riceva percosse in NESSUNA circostanza.
Se anche Lei fosse stata pressante o irritante ci sono altri modi per esprimere disappunto e la violenza (fisica o verbale) non serve certo per trasmettere questo messaggio.

Lei domanda se ci sia un modo per salvare la relazione: in genere la relazione con persone narcisiste si preserva solo se il partner (in questo caso Lei) si accontenta di diventare lo zerbino per poter nutrire l'ego ipertrofico del compagno.

Ne vale la pena secondo Lei?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
Cosa intende per salvare la relazione?
Sembra molto concentrato su se' e sui propri interessi quest'uomo piu che sul vostro rapporto e su lei.

Non mi sembra molto ben disposto ad ascoltarla, lei con i suoi modi cortesi e pacati rischia di restare inascoltata e di prendere botte se fiata., dice che è tranquillo e razionale, ma forse fino a quando lei non chiede o non mette nulla in discussione.
Francamente parrebbe un osso duro, non ci sono formule magiche , ma rifletterei sul fatto che cambiare l'altro è una missione impossibile e se davvero le conviene stare in una relazione così sbilanciata.
Mi sembra poco incline a chiedere rispetto per se' è così? Anche in altre situazioni?

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#5]
Attivo dal 2014 al 2019
Ex utente
Lui fa il lavoro dei suoi sogni. E’ alla continua ricerca del successo sia nel lavoro (non è comunque mai soddisfatto e dice lui stesso di non sentirsi mai contento, anche quando riceve delle promozioni) che nei suoi hobby. Pensavo anche io che con un lavoro appagante si sarebbe “calmato” ed avrebbe smesso di ricercare approvazione a destra e a manca e che potessero bastargli le soddisfazioni in campo lavorativo e sentimentale, ma pare non sia così. Io non lo ho mai denigrato, non ne ho mai avuto motivo, ma basta anche che io muova una minima richiesta per farlo adirare e per fargli pensare che io sia sempre pronto a criticarlo e sminuirlo. In passato, quando gli dicevo che avremmo potuto passare più tempo insieme, lui ribatteva che “non capivo i suoi impegni, il suo lavoro, e che non era mica a perdere del tempo”. Io sono stata sempre piena di impegni ed interessi, ma ad una parte di essi ho dovuto e voluto rinunciare da quando conviviamo, sia per una questione di tempistiche (in casa faccio tutto io), sia per una questione economica. Non so se dipenda in realtà dal fatto che non mi voglio abbastanza bene (può essere che non me ne renda conto) ma per me “maturare” significa anche fare qualche rinuncia.

Solitamente ottengo senza problemi il rispetto di coloro che mi circondano e nei rari casi in cui questo in passato non fosse avvenuto non mi sono fatta grandi problemi a girare i tacchi. Con lui non riesco. Il punto è che solitamente non ha questi scatti, sa essere molto dolce e premuroso, ed è come se io non riuscissi a vedere questa “parte oscura”, è come se la negassi. Oggettivamente so che quello che fa è grave e se qualcuno mi si presentasse sottoponendomi una situazione come la mia darei le medesime risposte che ho ricevuto su questo forum. Ma la realtà dei fatti è che con lui non so come reagire, e prima di lasciare perdere tutto vorrei sapere se con delle persone come lui è possibile adottare qualche tecnica per renderlo consapevole del suo atteggiamento e magari cambiare insieme la situazione. So anche io che se dovesse continuare in questo modo non ci potrebbe essere un futuro, ma non vorrei lasciare nessuna strada intentata, se una strada c’è.
[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Con lui non riesco. Il punto è che solitamente non ha questi scatti, sa essere molto dolce e premuroso"

Sembra però che quest'uomo sia molto abile a portarLa esattamente dove lui vuole che Lei stia. E Lei ci sta.
Questo è il problema.

"vorrei sapere se con delle persone come lui è possibile adottare qualche tecnica per renderlo consapevole del suo atteggiamento e magari cambiare insieme la situazione"

In altre parole Lei vorrebbe fare la terapeuta del Suo compagno ^__^: non mi pare una buona idea; deve partire dal Suo benessere per poter stare bene con gli altri e, dal momento in cui con gli altri non ha alcun problema, direi di cercare altrove la Sua felicità.

Non voler lasciare strade intentate e accanirsi su questa potrebbe far parte del problema e crearne altri.

Cordiali saluti,
[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Purtroppo riceviamo molte richieste da donne che preferiscono ipotizzare problemi mentali nel partner (il narcisismo è in cima alla top ten) piuttosto che riconoscere l'evidenza: loro stesse hanno delle mancanze importanti, se si accontentano di restare con partner così abusanti (ma tenerissimi, per carità, quando si alzano con il piede giusto).

Occorre che si renda conto che il miglior modo per cambiare la qualità delle proprie relazioni è cambiare prima se stessi.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#8]
Attivo dal 2014 al 2019
Ex utente
Non preferisco ipotizzare problemi negli altri: non ho le conoscenze né le capacità per farlo. Credendo di essere io il problema mi sono sottoposta a terapia per breve tempo, interrotta proprio perché mi è stato detto dallo specialista che non ero io ad aver bisogno di una terapia e che visto il probabile disturbo del mio compagno si sarebbe dovuto rivolgere lui ad uno specialista o si sarebbe potuti ricorrere a terapia di coppia...cosa non contemplabile da parte di lui che non si sente minimamente in fallo.
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
In tal caso mi sembra che dovrebbe trarne le debite conclusioni.

Può leggere anche qui se lo desidera:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3520-equilibrio-psichico-ed-equilibrio-in-amore-vanno-di-pari-passo.html

Può darsi che il parere dello specialista sia stato corretto e che lei non soffra di patologie che si manifestano nel resto della sua vita, come del resto anche lei sottolinea, ma almeno in ambito relazionale DEVE evidentemente esserci qualcosa che non va. Altrimenti sarebbe stata più accorta prima di innamorarsi di una persona che ora la sta facendo soffrire, e con il suo consenso.

Non è un rimprovero, è solo un modo per dire che in certi casi può avere più senso cambiare se stessi - o interrompere una relazione problematica - piuttosto che tentare di cambiare l'altro.

Le persone non si scelgono a caso. Se lei ha scelto una persona così, anche a lui deve aver fatto comodo trovare una controparte remissiva, che accetta le sue prepotenze.

Però potrebbe rivolgersi a un terapeuta a indirizzo strategico o sistemico-relazionale, non per "guarire", ma per imparare come gestire il suo compagno. Ma le occorrerebbe molta motivazione e le verrebbe chiesto di mettere in atto cambiamenti che probabilmente non avrà alcuna voglia di attuare... altrimenti, se ne fosse disposta, non sarebbe dov'è adesso.
[#10]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentiule Utente,
in perfetto accordo con quanto esprime il Collega dott. Santonocito, il problema potrebbe essere proprio quello inerente alla scelta del partner e a come lei si pone nelle sue relazioni affettive.

Non si sceglie un partner casualmente, ma secondo ciò che in qualche modo e per qualche motivo, seppur inconsapevole, ci corrisponde. E nemmeno si persevera, cosa che a quanto pare sta accadendo.

Bene comunque che lei si stia ponendo il problema, ma non dovrebbe essere come appunto abbiamo detto, quello di cambiare l'altro, ma di comprendere meglio ciò che appartiene a lei e che mette in atto in questo rapporto sentimentale. Questo anche in vista di un suo sereno presente, futuro ed eventuali scelte affettive successive.

Cari saluti
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