Periodo di crisi: non so cosa fare della mia vita.
Buongiorno,
sono una studentessa di 22 anni, laureatasi senza porblemi e in tempo alla triennale in interpretariato e traduzione e al momento sto frequentando la magistrale.
Alla triennale non ho avuto nessun problema, mi piaceva moltissimo, mi appassionava, l'ambiente era stimolante e frequentavo le lezioni con piacere.
Certo, ho avuto i miei momenti di sconforto e demoralizzazione, ma sono stati passeggeri.
Alla fine del primo anno di università ho conosciuto un ragazzo di un'altra città, di cui mi sono innamorata e per cui ho perso completamente la testa, tanto da decidere di porre fine alla relazione che stavo vivendo da quasi 4 anni.
Nei due anni successivi abbiamo vissuto una relazione a distanza senza mai vederci e questo ovviamente pesava entrambi, così io ho deciso di trasferirmi vicino a lui per potere frequentare la magistrale, così da unire entrambe le cose.
Ora, però, a 3 mesi dall'inizio dell'università mi sono già accorta e resa conto di trovarmi male, non mi piace, faccio fatica a studiare e mi pesa moltissimo. Provo un senso costante di inquietudine e depressione, mi manca la voglia di fare qualsiasi cosa. Sto pensando di mollare tutto o cambiare corso, o provare a cercare un lavoro, anche il più umile, il problema è che non voglio assolutamente cambiare città, poiché signficherebbe allontanarmi un'altra volta dal mio ragazzo ed è l'unica persona in cui riesca a trovare supporto e che mi dia a forza per andare avanti.
Lui stesso dice che se non mi trovo bene di scegliere un'altra strada e che le mie scelte non devono dipendere da lui, infatti è una cosa che ho apprezzato e ammirato molto, però so che ci starei comunque male, perché sarei senza di lui.
Avrei bisogno di fare chiarezza nella mia mente, di ricevere un sostegno e qualche consiglio ed è per questo che mi rivolgo a voi.
Grazie per l'attenzione,
distinti saluti.
sono una studentessa di 22 anni, laureatasi senza porblemi e in tempo alla triennale in interpretariato e traduzione e al momento sto frequentando la magistrale.
Alla triennale non ho avuto nessun problema, mi piaceva moltissimo, mi appassionava, l'ambiente era stimolante e frequentavo le lezioni con piacere.
Certo, ho avuto i miei momenti di sconforto e demoralizzazione, ma sono stati passeggeri.
Alla fine del primo anno di università ho conosciuto un ragazzo di un'altra città, di cui mi sono innamorata e per cui ho perso completamente la testa, tanto da decidere di porre fine alla relazione che stavo vivendo da quasi 4 anni.
Nei due anni successivi abbiamo vissuto una relazione a distanza senza mai vederci e questo ovviamente pesava entrambi, così io ho deciso di trasferirmi vicino a lui per potere frequentare la magistrale, così da unire entrambe le cose.
Ora, però, a 3 mesi dall'inizio dell'università mi sono già accorta e resa conto di trovarmi male, non mi piace, faccio fatica a studiare e mi pesa moltissimo. Provo un senso costante di inquietudine e depressione, mi manca la voglia di fare qualsiasi cosa. Sto pensando di mollare tutto o cambiare corso, o provare a cercare un lavoro, anche il più umile, il problema è che non voglio assolutamente cambiare città, poiché signficherebbe allontanarmi un'altra volta dal mio ragazzo ed è l'unica persona in cui riesca a trovare supporto e che mi dia a forza per andare avanti.
Lui stesso dice che se non mi trovo bene di scegliere un'altra strada e che le mie scelte non devono dipendere da lui, infatti è una cosa che ho apprezzato e ammirato molto, però so che ci starei comunque male, perché sarei senza di lui.
Avrei bisogno di fare chiarezza nella mia mente, di ricevere un sostegno e qualche consiglio ed è per questo che mi rivolgo a voi.
Grazie per l'attenzione,
distinti saluti.
[#1]
Gentile Utente,
nessuno, nemmeno gli psicologi, possono dare consigli….soltanto lei, leggendosi dentro, potrà decidere il da farsi.
Coniugare amore e scelte lavorative e di studio è sempre molto complesso, a quanto pare questo suo trasferimento per amore, l'ha destabilizzata…ed ha messo in crisi le sue certezze relative allo studio ed il da farsi…
Oltre all'amore ed allo studio, cosa fa?
Fa sporto, ha hobby, amici, la sua famiglia è accanto a lei affettivamente?
nessuno, nemmeno gli psicologi, possono dare consigli….soltanto lei, leggendosi dentro, potrà decidere il da farsi.
Coniugare amore e scelte lavorative e di studio è sempre molto complesso, a quanto pare questo suo trasferimento per amore, l'ha destabilizzata…ed ha messo in crisi le sue certezze relative allo studio ed il da farsi…
Oltre all'amore ed allo studio, cosa fa?
Fa sporto, ha hobby, amici, la sua famiglia è accanto a lei affettivamente?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Ex utente
I miei genitori mi hanno sempre sostenuta e non ho mai avuto particolari problemi per fortuna, ho sempre avuto buoni rapporti, ma ho anche sempre fatto molta fatica ad aprirmi ed esternare le mie sensazioni e le mie paure e non ho ancora toccato questo argomento con loro.
Amo la musica, canto e suono e mi piace lo sport, specialmente calcio e basket, sebbene al momento non possa praticarli.
Dal punto di vista della relazione va tutto benissimo, non potrei essere più contenta, senza di lui non so come farei, ma mi sento svogliata per quanto riguarda lo studio. Sarà l'ambiente o forse che sono semplicemente stanca dopo aver dato il tutto e per tutto in 3 anni sena mai prendermi una pausa.
Amo la musica, canto e suono e mi piace lo sport, specialmente calcio e basket, sebbene al momento non possa praticarli.
Dal punto di vista della relazione va tutto benissimo, non potrei essere più contenta, senza di lui non so come farei, ma mi sento svogliata per quanto riguarda lo studio. Sarà l'ambiente o forse che sono semplicemente stanca dopo aver dato il tutto e per tutto in 3 anni sena mai prendermi una pausa.
[#4]
"Avrei bisogno di fare chiarezza nella mia mente, di ricevere un sostegno e qualche consiglio ed è per questo che mi rivolgo a voi."
Questo è certamente il lavoro che fa lo psicologo (magari non on line per ovvie ragioni ^__^), ma vorrei chiederLe a proposito di che cosa Le serve tutto ciò? Per saper scegliere con consapevolezza un'altra strada o per altro?
Questo è certamente il lavoro che fa lo psicologo (magari non on line per ovvie ragioni ^__^), ma vorrei chiederLe a proposito di che cosa Le serve tutto ciò? Per saper scegliere con consapevolezza un'altra strada o per altro?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Buongiorno,
dice "periodo di crisi: non so cosa fare della mia vita" e per superarlo "avrei bisogno di fare chiarezza nella mia mente".
A quanto dice, sembra sia entrata in crisi dopo due cambiamenti importanti: trasferimento in un'altra città (per avvicinarsi al suo ragazzo) e inizio della magistrale.
Mentre per quanto riguarda la triennale "non ho avuto nessun problema, mi piaceva moltissimo, mi appassionava, l'ambiente era stimolante e frequentavo le lezioni con piacere" anche se "ho avuto i miei momenti di sconforto e demoralizzazione, ma sono stati passeggeri", per la magistrale "mi sono già accorta e resa conto di trovarmi male, non mi piace, faccio fatica a studiare e mi pesa moltissimo".
Credo possa esserle utile ripensare a cosa l'ha spinta ad intraprendere questa strada ("interpretariato e traduzione") e a cosa erano dovuti i momenti di sconforto accennati. Se sente il bisogno di una pausa dalla studio può sempre cercare lavoro in tale settore ("stanca dopo aver dato il tutto e per tutto in 3 anni senza mai prendermi una pausa"). Poi valuterà se riprendere gli studi o meno.
Ma se ha capito che non è la sua strada, sarebbe opportuno fermarsi a riflettere per incanalare positivamente le sue energie; e questo indipendentemente dall'approvazione o meno dei suoi genitori ("non ho ancora toccato questo argomento con loro").
Un saluto.
dice "periodo di crisi: non so cosa fare della mia vita" e per superarlo "avrei bisogno di fare chiarezza nella mia mente".
A quanto dice, sembra sia entrata in crisi dopo due cambiamenti importanti: trasferimento in un'altra città (per avvicinarsi al suo ragazzo) e inizio della magistrale.
Mentre per quanto riguarda la triennale "non ho avuto nessun problema, mi piaceva moltissimo, mi appassionava, l'ambiente era stimolante e frequentavo le lezioni con piacere" anche se "ho avuto i miei momenti di sconforto e demoralizzazione, ma sono stati passeggeri", per la magistrale "mi sono già accorta e resa conto di trovarmi male, non mi piace, faccio fatica a studiare e mi pesa moltissimo".
Credo possa esserle utile ripensare a cosa l'ha spinta ad intraprendere questa strada ("interpretariato e traduzione") e a cosa erano dovuti i momenti di sconforto accennati. Se sente il bisogno di una pausa dalla studio può sempre cercare lavoro in tale settore ("stanca dopo aver dato il tutto e per tutto in 3 anni senza mai prendermi una pausa"). Poi valuterà se riprendere gli studi o meno.
Ma se ha capito che non è la sua strada, sarebbe opportuno fermarsi a riflettere per incanalare positivamente le sue energie; e questo indipendentemente dall'approvazione o meno dei suoi genitori ("non ho ancora toccato questo argomento con loro").
Un saluto.
Dr.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta
www.centropianetapsicologia.com
www.psicologasestosangiovanni.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.8k visite dal 13/01/2014.
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