Brividi senza febbre dopo forte stress

Gentili dottori. Chiedo gentilmente un vostro consulto per fare un po di chiarezza su quanto mi sta succedendo da ieri. Al ritorno da un viaggio intercontinentale (7 gennaio) pieno di emozioni, al cui termine ho dovuto salutare una persona(una ragazza) per me fondamentale che rivedrò a marzo, ho iniziato ad accusare dei sintomi. Salutare questa persona, seppur consapevole di rivederla , ha lasciato in me un profondo vuoto, con tristezza e crisi di pianto, soprattutto in aeroporto e durante il viaggio di ritorno, perché ho passato i giorni più belli della mia vita. Ho affrontato 8 fusi orari. Dopo il ritorno a casa è aumentata la tristezza e l'ansia, nonostante la senta tutti i giorni ho terribilmente paura che non aspetti il mio ritorno . Tornare a casa, è stato davvero un trauma per me, tant'è che mi è successo di svegliarmi durante la notte e cercarla. Da ieri sera ho iniziato ad accusare pure dei brividi quasi costanti, senza però avere la febbre e devo dire che quest'ultimo sintomo mi prouccupa un po. Non ho nausa ne vomito, e sono un tipo che a detta del medico somatizza molto. Riesco a mangiare senza problemi, ho solo questi brividi di freddo quasi costanti. Secondo il vostro parere, potrebbe essere dovuto al forte stress che ho subito (è stato davvero difficile tornare e tutt'ora mi manca molto), o dovrei fare qualche analisi specifico? Se può essere utile mesi fa ho fatto una Rm celebrale e Rx cervicale tutto negativo. Ho avuto in passato episodi di ipocrondria in cui mi credevo malato terminale e alla fine non risultò niente.
Vi ringrazio in anticipo per la risposta. Cordial saluti.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

Lei scrive " Non ho nausa ne vomito, e sono un tipo che a detta del medico somatizza molto. "
Non mi è chiaro se il medico di famiglia ha già avuto modo di poterLa visitare oppure no, dal momento che chiede qui quali esami fare.

Le ricordo che lo psicologo NON è un medico e pertanto tutta la parte relativa ad accertamenti sulla propria salute fisica sono di competenza medica.

Solo in seconda battuta, eventualmente, sarà possibile rivolgersi allo psicologo.

Tuttavia, mi pare che Lei sia un po' ansioso rispetto questa situazione: il trauma non è lasciare una ragazza, ma Lei sta già temendo di non poterla rivedere...

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

al di là di questo evento e dopo aver consultato il suo medico di base, credo sia utile fare una consulenza psicologica, perché quello che racconta potrebbe essere legato ad ansia, ipocondria e somatizzazioni.

Che tipo di rapporto ha con questa ragazza?





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Utente
Utente
Gentilissimi dottori. Vi ringrazio innanzitutto per le risposte.

Per la dottoressa Pileci: non sono ancora stato dal mio medico di base ma tutti i dottori che ho visto per vari motivi passati mi hanno sempre detto che somatizzo molto l'ansia sul mio corpo.

Per il dottor Del Signore: consultero' presto il medico di base anche se i brividi si sono ora attenuati.
Questa ragazza è effettivamente la mia fidanzata, malgrado la distanza siamo sempre andati avanti benissimo con questa storia molto bella e abbiamo intenzioni serie per il futuro. Quando sono in Italia mi prende sempre l'ansia e la solitudine, nonostante abbia amici e vita sociale, perché nel nostro paese, non avevo mai conosciuto una ragazza del genere e sono rimasto colpito. Quindi i miei malesseri potrebbero essere dovuti allo stress del ritorno?
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

più che stress per il ritorno, la sua sensazione sembrerebbe dovuta alla separazione da questa ragazza. Questo è un punto importante perché definirlo semplicemente "stress" alimenta il suo stato di malessere.

Bisogna comprendere bene l'origine delle reazioni emotive, altrimenti si rischia una confusione ed è proprio quest'ultima che alimenta le sue "somatizzazioni".






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Utente
Utente
L'origine delle mie reazioni emotive credo derivino dalla paura di essere abbandonato e rimanere solo. Ho proprio questa temenza.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

se vuole curare la sua sintomatologia sarebbe opportuno affrontare le sue angosce "abbandoniche", consultando un Collega di persona.

Una volta che avrà risolto il suo conflitto probabilmente non avrà più bisogno di "creare" alcun sintomo.