Aggressività
Salve. Mi chiamo Luigi e abito nei pressi di Napoli.
Fino ai 18/19 anni sono stato un ragazzo timido e timoroso.
Da tre anni a questa parte qualcosa è cambiato!
Veniamo subito al dunque.
Nella vita quotidiana sono un ragazzo calmo. Mi piace studiare e leggo tanti libri
Quando si tratta di entrare,invece, in un qualcosa dove vale la "sfida" (esempio attività sportiva) divento un altro tipo di persona! Estroverso e aggressivo!
Sembra di entrare in un tunnel dove non riesco a riconoscere nemmeno chi mi sta accanto. Sento che la mia mente si stravolge e delle maniere "educate" me ne dimentico completamente!
Senza essere provocato perdo le staffe! La mia parte razionale si dilegua e quella irrazionale diventa padrona!
Molte volte questo problema è stato la causa di tante rotture con amici e parenti!
Poi dopo che passa tutto mi pento e non so come uscire dalle brutte situazioni!
Sembra una cosa ridicola ma per me non lo è!
Questo tipo di comportamento si manifesta anche durante gli studi ma ovviamente è molto limitato (non si ha bisogno di contatti fisici) e sfocia nell'essere determinato a raggiungere i vari risultati.
Chiedo per favore a voi esperti, se potreste darmi consigli su come controllare tutta questa aggressività e soprattutto se è dovuta a qualcosa!
Fino ai 18/19 anni sono stato un ragazzo timido e timoroso.
Da tre anni a questa parte qualcosa è cambiato!
Veniamo subito al dunque.
Nella vita quotidiana sono un ragazzo calmo. Mi piace studiare e leggo tanti libri
Quando si tratta di entrare,invece, in un qualcosa dove vale la "sfida" (esempio attività sportiva) divento un altro tipo di persona! Estroverso e aggressivo!
Sembra di entrare in un tunnel dove non riesco a riconoscere nemmeno chi mi sta accanto. Sento che la mia mente si stravolge e delle maniere "educate" me ne dimentico completamente!
Senza essere provocato perdo le staffe! La mia parte razionale si dilegua e quella irrazionale diventa padrona!
Molte volte questo problema è stato la causa di tante rotture con amici e parenti!
Poi dopo che passa tutto mi pento e non so come uscire dalle brutte situazioni!
Sembra una cosa ridicola ma per me non lo è!
Questo tipo di comportamento si manifesta anche durante gli studi ma ovviamente è molto limitato (non si ha bisogno di contatti fisici) e sfocia nell'essere determinato a raggiungere i vari risultati.
Chiedo per favore a voi esperti, se potreste darmi consigli su come controllare tutta questa aggressività e soprattutto se è dovuta a qualcosa!
[#1]
Gentile Ragazzo,
forse in detrminate occasioni di tipo competitivo, il desiderio di affermarsi e dimostrare a se stesso e agli altri il suo valore, la porta a certi tipi di atteggiamenti, dato che si descrive come un ragazzo calmo e in passato timido e timoroso, probabilmente aspetti che l'hanno fatta soffrire.
Anche parenti e amici la percepivano così?
La differenza di comportamento nelle diverse occasioni può essere dovuta a diversi motivi, tra cui ad esempio le regole specifiche dei diversi contesti.
Come sono stati e sono i suoi rapporti affettivi e sociali? Famiglia, parenti, amici?
Quanto si sente adeguato?
Che sport pratica? In quali precise occasioni perde le staffe? E in che modo?
forse in detrminate occasioni di tipo competitivo, il desiderio di affermarsi e dimostrare a se stesso e agli altri il suo valore, la porta a certi tipi di atteggiamenti, dato che si descrive come un ragazzo calmo e in passato timido e timoroso, probabilmente aspetti che l'hanno fatta soffrire.
Anche parenti e amici la percepivano così?
La differenza di comportamento nelle diverse occasioni può essere dovuta a diversi motivi, tra cui ad esempio le regole specifiche dei diversi contesti.
Come sono stati e sono i suoi rapporti affettivi e sociali? Famiglia, parenti, amici?
Quanto si sente adeguato?
Che sport pratica? In quali precise occasioni perde le staffe? E in che modo?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile Utente,
>>Molte volte questo problema è stato la causa di tante rotture con amici e parenti!<<
allora probabilmente non si tratta solo di "agonismo", sembrerebbe una modalità che riguarda diversi aspetti della sua vita.
>>La mia parte razionale si dilegua e quella irrazionale diventa padrona!<<
si chiama impulsività e non è utile ne per vincere nello sport ne per raggiungere traguardi nella vita. L'essere determinato è una cosa ben diversa dall'impulsività, perché la prima implica un "progetto", uno schema per arrivare ad un fine (studio, lavoro, relazioni ecc.), la seconda è un "corto circuito" forse le suo caso dovuto al timore di "perdere" e alla successiva frustrazione che ne deriverebbe.
Tutte le persone sono soggette a frustrazioni nel quotidiano, l'importante non è evitarle, ma comprenderle saperle gestire.
>>Molte volte questo problema è stato la causa di tante rotture con amici e parenti!<<
allora probabilmente non si tratta solo di "agonismo", sembrerebbe una modalità che riguarda diversi aspetti della sua vita.
>>La mia parte razionale si dilegua e quella irrazionale diventa padrona!<<
si chiama impulsività e non è utile ne per vincere nello sport ne per raggiungere traguardi nella vita. L'essere determinato è una cosa ben diversa dall'impulsività, perché la prima implica un "progetto", uno schema per arrivare ad un fine (studio, lavoro, relazioni ecc.), la seconda è un "corto circuito" forse le suo caso dovuto al timore di "perdere" e alla successiva frustrazione che ne deriverebbe.
Tutte le persone sono soggette a frustrazioni nel quotidiano, l'importante non è evitarle, ma comprenderle saperle gestire.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Utente
@Dr. Laura Rinella
Rapporti con amici e parenti sono stati "discreti" nel senso che non c'è stato un grandissimo attaccamento. Sono socievole e faccio amicizia con tutti
Lo sport che pratico è il Calcio.
Le descrivo brevemente un episodio accaduto una settimana fa.
Durante una partita, per motivi di ruolo, mi trovavo sempre contro un mio amico che ai tempi delle superiori,studiavamo insieme. Dopo un paio di scontri iniziai a non capirci più niente! Il desiderio di vincere e di abbattere il mio avversario diventava sempre più forte tanto che poi dopo vari interventi duri la cosa è sfociata in una rissa.
E' come se dimenticassi chi è davvero colui che sto "insultando".
Nella stessa partita ci sono andato duro di brutto anche con un ragazzo asiatico sia calcisticamente che con insulti di tipo "razziale".
Mi vergogno ancora di ricordare ciò che ho fatto perché non ho mai disprezzato nessuno!
E' come se fosse uno sfogo di qualcosa!
Tanta foga serve solo ad intimidire colui che mi sta difronte...Niente di più!
La ringrazio per la sua riposta.
@Dr. Giuseppe Del Signore
Grazie per la sua risposta. Lei mi suggerisce qualcosa per controllarmi in queste situazioni?
Rapporti con amici e parenti sono stati "discreti" nel senso che non c'è stato un grandissimo attaccamento. Sono socievole e faccio amicizia con tutti
Lo sport che pratico è il Calcio.
Le descrivo brevemente un episodio accaduto una settimana fa.
Durante una partita, per motivi di ruolo, mi trovavo sempre contro un mio amico che ai tempi delle superiori,studiavamo insieme. Dopo un paio di scontri iniziai a non capirci più niente! Il desiderio di vincere e di abbattere il mio avversario diventava sempre più forte tanto che poi dopo vari interventi duri la cosa è sfociata in una rissa.
E' come se dimenticassi chi è davvero colui che sto "insultando".
Nella stessa partita ci sono andato duro di brutto anche con un ragazzo asiatico sia calcisticamente che con insulti di tipo "razziale".
Mi vergogno ancora di ricordare ciò che ho fatto perché non ho mai disprezzato nessuno!
E' come se fosse uno sfogo di qualcosa!
Tanta foga serve solo ad intimidire colui che mi sta difronte...Niente di più!
La ringrazio per la sua riposta.
@Dr. Giuseppe Del Signore
Grazie per la sua risposta. Lei mi suggerisce qualcosa per controllarmi in queste situazioni?
[#4]
Gentile ragazzo,
prova a leggere questo post, potrebbe esserti utile: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1583-depressione-patologia-o-poca-forza-di-volonta.html
Magari non sei in grado, perchè non lo hai imparato, di modulare meglio l'aggressività che è comunque necessaria nella competizione.
E' però imparabile gestire la rabbia in maniera più funzionale:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Cordiali saluti,
prova a leggere questo post, potrebbe esserti utile: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1583-depressione-patologia-o-poca-forza-di-volonta.html
Magari non sei in grado, perchè non lo hai imparato, di modulare meglio l'aggressività che è comunque necessaria nella competizione.
E' però imparabile gestire la rabbia in maniera più funzionale:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Gentile Utente,
>>Lei mi suggerisce qualcosa per controllarmi in queste situazioni?<<
potrebbe iniziare ad informarsi, magari leggendo gli articoli postati poco sopra dalla Collega. Una consulenza psicologica potrebbe essere utile per comprendere i propri e gli altrui stati affettivi, questo le permetterebbe di dilazionare la scarica dell'impulso aggressivo.
>>Lei mi suggerisce qualcosa per controllarmi in queste situazioni?<<
potrebbe iniziare ad informarsi, magari leggendo gli articoli postati poco sopra dalla Collega. Una consulenza psicologica potrebbe essere utile per comprendere i propri e gli altrui stati affettivi, questo le permetterebbe di dilazionare la scarica dell'impulso aggressivo.
[#6]
Gentile ragazzo,
Una quota di aggressivita' sana nelle competizioni sportive e' ok. Diciamo che e' il contesto migliore per dare spazio all'aggressivita' - ripeto - moderata.
Ci sarebbe pero' da sincerarsi la natua dell'ggressivita'. Per questa analisi dovrebbe chiedere un po' di aiuto psicologico.
C'e da contestualizzare il suo contesto familiare, la sua affettivita' e varie dimensioni importanti ove potrebbero trovarsi delle criticita' che determinano una frustrazione esistenziale che lei eprimerebbe nei contesti ove cio' e' possibile (lo sport potrebbe essere uno di quelli).
Esistono altri ambiti nei quali ha notato questo impulso?
Una quota di aggressivita' sana nelle competizioni sportive e' ok. Diciamo che e' il contesto migliore per dare spazio all'aggressivita' - ripeto - moderata.
Ci sarebbe pero' da sincerarsi la natua dell'ggressivita'. Per questa analisi dovrebbe chiedere un po' di aiuto psicologico.
C'e da contestualizzare il suo contesto familiare, la sua affettivita' e varie dimensioni importanti ove potrebbero trovarsi delle criticita' che determinano una frustrazione esistenziale che lei eprimerebbe nei contesti ove cio' e' possibile (lo sport potrebbe essere uno di quelli).
Esistono altri ambiti nei quali ha notato questo impulso?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.7k visite dal 11/01/2014.
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