Malori improvvisi: attacchi di panico?

Buongiorno, volevo chiedere a cosa potevo associare alcune situazione che mi sono capitate di recente. Premetto che non ho mai sofferto prima di qualche giorno fa, vi spiego:
Ritornavo da lavoro su un'autobus, tutto ad un tratto ho iniziato a sentire una strana senzazione che non riesco a spiegare, come se mi stessi sententdo male, ma non avevo nessun dolore, tutto ad un tratto mi sono sentito osservato e ho avuto la sensazione di svenire con forti brividi, e una sensazione di perdere il controllo delle mie azioni, il tutto si è svolto nel giro di 10/30 secondi... appena mi sono sentito così ho cercato di muovermi un pò, iniziare a fare qualcosa con le mani in modo da distrarmi.. e mi è passato , anche se per tutta la giornata ho avuto una sensazione che mi tornasse questo malore.
Il giorno successivo ho voluto riprendere l'autobus sempre al ritorno dal lavoro per vedere se mi capitava di nuovo, con mio stupore, appena siamo arrivati nello stesso preciso punto del giorno prima ho avuto le stessa senzazione di malessere, qs volta però sono riuscito a controllarla meglio ed è durata pochissimi secondi..
DA quel momento in poi ho avuto altre sensazioni simili... a volte in casa di amici o sempre in autobus.
Ho letto qualcosa sugli attacchi di panico.. ma i sintomi sembrano diversi.. non so se sono forse attacchi di ansia.. o se c'è qualcos'altro che potrebbe essere..
Vi sarei davvero grati se potreste indicarmi cosa potrebbe essere, e quale cura o a chi potrei rivolgermi.
Grazie
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
senza entrare in particolari diagnostici (purtroppo è difficile farlo via mail) le situazioni da lei descritte riportano a mio avviso a problematiche relative ai disturbi d'ansia. Ora, un mio consiglio è: faccia un incontro psicodiagnostico di approfondimento, unico mezzo per capire l'entità del suo problema. In caso si trattasse di ansia o comunque panico, un trattamento breve di terapia cognitivo comportamentale permette di ottenere ottimi risultati.

se desidera maggiori informazioni mi contatti pure al 338/8334730, oppure su dbulla@libero.it

Io, tra l'altro, ricevo a Milano, e mi occupo prevalentemente di disturbi d'ansia e di attacchi di panico. In ogni caso sarò felice di poterla aiutare a meglio chiarirsi le idee.

Cordialmente

Daniel Bulla
[#2]
Dr. Alessandro Roscetti Anestesista 83 3
Carissimo,
l'occasione ripetuto sul mezzo pubblico, e quindi ora, da quanto riferito, anche in latre apparentemente condizioni diverse, in assenza di precedenti storie assimilabili, sembrerebbero segnare uno stato di stress, compressione di vita, che il luogo ed i luoghi pongono in evidenza.
In altri termini, se l'ansia è un disturbo ben classificato e classificabile, in vari momenti della nostra vita possiamo vivere degli stati di ansia, associabili a condizioni di disagio nella nostra Storia.
Le coincidenze di emergenza delle manifestazioni fisiche, propongono una area di esercizio da sondare: l'area in cui presente e passato (remoto e/o prossimo) fanno riverberare le "corde della nostra arpa", il nostro sistema emozionale-affettivo.
Come preferisco descrivere il "setting", palestra di vita per la VITA, mi trovo in accordo con il Collega: sembrerebbe opportuno andare in "palestra" per conoscere il cosa, il come, il dove, il quando e... magari imparare a gestirlo.

In Fede


Alessandro Roscetti

[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
gentile utente,

in totale disaccordo con i due psicologi che le hanno risposto, prima di effettuare qualsiasi ricerca di disturbi ansiosi con approfondimenti diagnostici costosi ed inutili, sarebbe il caso che effettui dei controlli ematologici di routine, emocromo con formula, profilo tiroideo, elettrocardiogramma.
Dopo aver effettuato tali esami, in caso di risultati negativi potra' intraprendere un percorso diverso.
Sono disponibile per qualsiasi chiarimento.

Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#4]
Dr. Alessandro Roscetti Anestesista 83 3
Carissimo,
per il vero, dovremmo sempre prima escludere fattori organici-somatici, prima di intraprendere una via che magari "si sarebbe risolta in una semplice assunzione di un farmaco" prescrivibile da un un Collega Endocrinologo.
Di fatto gli eventi, situazioni, circostanze, segni e sintomi, pongono difficilmente la possibilità di un "problema" tiroideo... ma la scienza medica non è "per definizione" esatta e quindi posso darmi il permesso di essere in accordo con il Collega Saverio Ruggiero, scusandomi di non avere provveduto prima ad indirizzarTi presso un Collega Endocrinologo.
In ogni caso l'approccio dovrà essere multidisciplinare con un Collega Psicologo e/o Psichiatra, in quanto è noto quanto sia influenzabile lo stato di attivazione emozionale-affettivo da parte della tiroide (ce lo ricorda il Collega Saverio Ruggiero), come quanto alterazioni tiroidee possano incidere sul tono dell'umore e sui "disturbi" relazionali: in entrambi i casi è sempre necessario un accordo multidisciplinare tra i Colleghi di varie branche, endocrinologiche e psicologiche.


In Fede



Alessandro Dr. Roscetti
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente, sono in accordo con i pareri precedenti. Scelga uno psichiatra di fiducia a cui affidarsi.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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