La mia continua insofferenza
Gentile dottore,
Sono una ragazza di 18 anni, da sempre molto portata per lo studio e di conseguenza sovraccaricata di aspettative.
Ho sempre avuto una certa tendenza al pessimismo ma soprattutto negli ultimi due anni il mio stato mentale ha cominciato ha peggiorare.
Ho iniziato a tagliarmi, e a progettare nei minimi dettagli la mia morte. Non passa giorno che non desideri morire.
Sono diventata terribile nei rapporti, che non riesco a mantenerli perchè non appena diventano più profondi io faccio in modo di tagliare tutti i ponti (come ho fatto con il mio ultimo ragazzo di cui non ero innamorata), immagino per paura di perdere altre persone. I miei migliori amici mi hanno spesso abbandonato, e la morte di mio nonno è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: dopo un mese di stoica resistenza durante l'agonia del nonno, con mia madre che tornava a casa tutti i giorni piangendo, sono esplosa, e mi sono trasformata nella persona apatica e insensibile che sono adesso. Non mi importa più di niente, non mi diverto più, non rido più veramente. Non trovo un senso alla mia vita e voglio solo morire.
Inoltre non riesco più a concentrarmi, ero una studentessa brillante e solare, ora mi trascino nella monotonia della routine con la vitalità di una padella antiaderente.
Ho sempre avuto problemi col mio aspetto in quanto avevo il seno tuberoso; recentemente ho risolto questa malformazione con un'operazione chirurgica tuttavia il mio umore, già pessimo non ha fatto che peggiorare: non avevo più la scusa del seno per motivare la mia continua insofferenza e depressione.
Mia nonna soffre di depressione, e ho paura che sia anche il mio caso, ma ho paura a rivolgermi ad uno specialista. Non so più che fare, sono senza speranza ormai.
Inoltre quest'anno dovrei scegliere quale corso universitario intraprendere, ma dal momento che non riesco più a appassionarmi a niente, ciò è solo ulteriore causa di sofferenza, anche perchè temo di no riuscire a finire l'anno dal momento che sono continuamente malata.
Sono una ragazza di 18 anni, da sempre molto portata per lo studio e di conseguenza sovraccaricata di aspettative.
Ho sempre avuto una certa tendenza al pessimismo ma soprattutto negli ultimi due anni il mio stato mentale ha cominciato ha peggiorare.
Ho iniziato a tagliarmi, e a progettare nei minimi dettagli la mia morte. Non passa giorno che non desideri morire.
Sono diventata terribile nei rapporti, che non riesco a mantenerli perchè non appena diventano più profondi io faccio in modo di tagliare tutti i ponti (come ho fatto con il mio ultimo ragazzo di cui non ero innamorata), immagino per paura di perdere altre persone. I miei migliori amici mi hanno spesso abbandonato, e la morte di mio nonno è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: dopo un mese di stoica resistenza durante l'agonia del nonno, con mia madre che tornava a casa tutti i giorni piangendo, sono esplosa, e mi sono trasformata nella persona apatica e insensibile che sono adesso. Non mi importa più di niente, non mi diverto più, non rido più veramente. Non trovo un senso alla mia vita e voglio solo morire.
Inoltre non riesco più a concentrarmi, ero una studentessa brillante e solare, ora mi trascino nella monotonia della routine con la vitalità di una padella antiaderente.
Ho sempre avuto problemi col mio aspetto in quanto avevo il seno tuberoso; recentemente ho risolto questa malformazione con un'operazione chirurgica tuttavia il mio umore, già pessimo non ha fatto che peggiorare: non avevo più la scusa del seno per motivare la mia continua insofferenza e depressione.
Mia nonna soffre di depressione, e ho paura che sia anche il mio caso, ma ho paura a rivolgermi ad uno specialista. Non so più che fare, sono senza speranza ormai.
Inoltre quest'anno dovrei scegliere quale corso universitario intraprendere, ma dal momento che non riesco più a appassionarmi a niente, ciò è solo ulteriore causa di sofferenza, anche perchè temo di no riuscire a finire l'anno dal momento che sono continuamente malata.
[#1]
Gentile utente,
descrive una situazione molto importante da un punto di vista clinico, sia per i tagli che si procura che per la sensazione di morte che l'accompagna costantemente.
Per quanto dice di averne paura, è proprio necessario rivolgersi ad uno specialista della sua zona.
Lei è molto giovane ed intervenire subito è fondamentale per una buona ripresa della sua vita e della sua serenità ma cerchi di non far passare troppo tempo.
Non è vero che non ci sono speranze, ci sono eccome...credo che lei abbia, invece, tanta voglia e speranza di stare meglio e proprio per questo si è rivolta a noi.
Ne ha parlato con la sua famiglia? Questo credo sia un altro punto importante..
descrive una situazione molto importante da un punto di vista clinico, sia per i tagli che si procura che per la sensazione di morte che l'accompagna costantemente.
Per quanto dice di averne paura, è proprio necessario rivolgersi ad uno specialista della sua zona.
Lei è molto giovane ed intervenire subito è fondamentale per una buona ripresa della sua vita e della sua serenità ma cerchi di non far passare troppo tempo.
Non è vero che non ci sono speranze, ci sono eccome...credo che lei abbia, invece, tanta voglia e speranza di stare meglio e proprio per questo si è rivolta a noi.
Ne ha parlato con la sua famiglia? Questo credo sia un altro punto importante..
Dott.ssa Laura Pinzarrone Psicologa
Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta di Psicosomatica e Neuropsicolgia Clinica
www.psicologia-di
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la tempestiva risposta.
Sì è vero, ho tanta voglia di stare meglio, vorrei tanto essere felice, ma è come se la mia testa puntualmente mi ricordasse che no lo potrò mai essere.
Ho sempre avuto problemi a parlare apertamente ai miei genitori, quindi non ho mai avuto il coraggio di trattare l'argomento se non una volta. Loro ovviamente si sono preoccupati tantissimo (sono dei bravi genitori) ma ciò non ha aiutato comunque. Per un certo periodo sono stata meglio e quindi penso credano che ormai sto bene, sfortunatamente non è così.
Credo sia solo una questione di imbarazzo per quanto riguarda la visita specialistica, che fin'ora non sono riuscita a vincere, ma credo proprio che prenoterò una visita al più presto!
Sì è vero, ho tanta voglia di stare meglio, vorrei tanto essere felice, ma è come se la mia testa puntualmente mi ricordasse che no lo potrò mai essere.
Ho sempre avuto problemi a parlare apertamente ai miei genitori, quindi non ho mai avuto il coraggio di trattare l'argomento se non una volta. Loro ovviamente si sono preoccupati tantissimo (sono dei bravi genitori) ma ciò non ha aiutato comunque. Per un certo periodo sono stata meglio e quindi penso credano che ormai sto bene, sfortunatamente non è così.
Credo sia solo una questione di imbarazzo per quanto riguarda la visita specialistica, che fin'ora non sono riuscita a vincere, ma credo proprio che prenoterò una visita al più presto!
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Sia sincera con la sua famiglia, insieme sarà meno dura affrontare il suo problema..non si preoccupi di dare un dispiacere, prima o poi lo sapranno e ne soffrirebbero ancora di più.
E, poi, allora tocca cambiare le convinzioni di questa "testa" pessimista; quindi non si imbarazzi, un bravo specialista saprà sicuramente farla sentire a suo agio..
Ci tenga aggiornati, mi raccomando.
E, poi, allora tocca cambiare le convinzioni di questa "testa" pessimista; quindi non si imbarazzi, un bravo specialista saprà sicuramente farla sentire a suo agio..
Ci tenga aggiornati, mi raccomando.
[#5]
"Insostenibile", appunto, come stesso lei la definisce ed io aggiungerei ingiusta sia per lei stessa che per chi la ama.
Nessuno è perfetto, fortunatamente, e tutti hanno delle debolezze, più o meno serie.
Non si sovraccarichi di responsabilità, ha una bellissima età e merita di essere vissuta a pieno,mi raccomando.
Grazie a lei.
Nessuno è perfetto, fortunatamente, e tutti hanno delle debolezze, più o meno serie.
Non si sovraccarichi di responsabilità, ha una bellissima età e merita di essere vissuta a pieno,mi raccomando.
Grazie a lei.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 10/01/2014.
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