Aiutatemi a capire, per favore

Salve, ho letto alcuni articoli che spiegano che la sessualità è un continuum che va dall'eterosessualità alla bisessualità e ognuno di noi può "oscillare" lungo questo continuum.
Un tempo leggere queste cose non mi avrebbe fatto nè caldo nè freddo. Ora invece mi mette ansia e penso che allora potrei essere lesbica senza saperlo (ma io sono sempre stata attratta da ragazzi, fin dall'adolescenza e ho avuto solo "fidanzati" maschi, e anche ora sono in una relazione stabile!). Ho iniziato a chiedermi come faccio ad esserne sicura? E da li sono iniziate le "prove": se vedo una bella ragazza mi chiedo se mi potrebbe piacere un eventuale rapporto con lei e da lì sale l'ansia xche a forza di "immaginare" questa cosa, ho come un blocco mentale e la risposta non mi è + chiara. Ovviamente prendo questa "non risposta" come una risposta del tipo "vedi che allora sei lesbica??" e da lì sale ancora l'ansia.
Non ho attacchi di panico, solo sensazioni sgradevoli legate a questi pensieri.
Io amo tanto il mio ragazzo e in passato ho avuto da ridire con lui xche secondo me era poco "aperto" sul sesso, non voleva sperimentare molto e mi sembrava + inibito di me. Ultimamente le cose andavano proprio bene... ma poi purtroppo ho avuto un problema ginecologico che sto risolvendo, ma la cura ha causato uno "stop" temporaneo dei rapporti da circa un mesetto...e da li sono nati questi dubbi.
Lo so che è assurdo, ma per favore ho bisogno di una rassicurazione: l'orientamento sessuale non cambia da un giorno all'altro vero?
Potrei essere lesbica senza saperlo? Anche se sono sempre stata attratta da 15 anni a questa parte da ragazzi?

Un'altra cosa che mi mette ansia è: siccome su internet ho letto che di solito chi ha questi pensieri prova (cito testualmente) "disgusto" nel vedere scene lesbo (o omo, a seconda del sesso di chi scrive)... beh io non provo disgusto nè nel vedere in un film due ragazze che si baciano nè nel vedere passare una bella ragazza per strada e, anzi, in passato (quando non avevo ansia e questi pensieri manco mi sfioravano!) ho avuto anche qualche fantasia sessuale su cose a 3 con il mio ragazzo e una ragazza immaginaria (fantasie appunto) o su me e una ragazza immaginaria, ma non erano disturbanti xche sapevo che io ero etero e che quella era solo una fantasia come le altre!!
E ora, se penso che potrei avere una fantasia del genere mi sentirei ancora + in ansia xche per me sarebbe solo la conferma che sono lesbica.

Inoltre su questo sito ho letto anche di una ragazza che ha avuto anni di rapporti sessuali con uomini in cui però si auto-osservava mentre faceva sesso per compiacere il suo ragazzo di turno (spectatoring, se non sbaglio). A me è capitato in passato in una mia relazione, perchè ero dipendente da questa persona (dipendenza affettiva, diagnosticata dalla psicoterapeuta di allora) e ora mi viene il dubbio che allora anche io senza saperlo potrei essere lesbica e mi viene nuovamente ansia..ma io amavo tanto quel ragazzo...

Aiutatemi, cosa devo fare? Cosa mi succede?
Ho sofferto d'ansia in passato.. ma era diverso...erano attacchi di panico.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

pare che Lei sia entrata in un meccanismo ossessivo/ansioso che non fa altro che mantenere il disagio e su questo dovrebbe intervenire con l'aiuto dello psicologo psicoterapeuta.

Inoltre NON è vero che la visione di immagini omosessuali possa far scaturire disgusto: potrebbe per alcuni essere addirittura eccitante pur non essendo omosessuali e comunque non è certo questo il parametro per valutare la persona...

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
non si diventa omosessuali dall'oggi al domani, il suo avvitarsi in dubbi e preoccupazioni sembra legato all'ansia.

Ci aveva già scritto in precedenza in merito a questo problema, le era stato consigliato di parlarne alla sua terapeuta o di rivolgersi a un professionista con un approccio attivo e focalizzato.

Cosa sta facendo ora in merito a questo?
Frequenta ancora una volta al mese la sua terapeuta o cosa?
Sta assumendo farmaci?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
Utente
Utente
Ah ecco, infatti mi chiedevo come fosse possibile adirittura esserne disgustati..mi sembrava strano!! Nel mio caso io non ne sono disgustata.
Quindi lei pensa che il mio sia un tema ansioso-ossessivo e non una reale domanda a cui rispondere? Mi scusi, mi sento confusa e devo anche studiare e non posso permettermi di perdermi in questi pensieri.
Io dentro di me so che sono etero, ma è questo bisogno di definirmi a tutti i costi che mi dà fastidio. Quando stavo bene non ci pensavo proprio a trovare una "soluzione" a questo che alla fine è un problema stupido.
P.s. questo problema secondo lei si può risolvere in modo efficace? in psicoterapia?
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Mi pareva, dai consulti precedenti, che Lei fosse già in terapia.
Comunque si può trattare l'ansia e gli approcci più indicati per efficacia ed efficienza sono quelli attivi e prescrittivi come ad esempio il cognitivo-comportamentale.

Cordiali saluti,
[#5]
Utente
Utente
Si, ero in terapia infatti ma sono stanca di non vedere i risultati che vorrei e quindi avevo pensato di cambiare.
Certo, ci vuole coraggio ed è un salto nel buio..per questo sto procrastinando la situazione ma vedo che non mi porta a nulla e non è da me non sapermi "decidere".
Ma, da paziente, mi creda non è per nulla facile, perchè io penso che la mia psicoterapeuta voglia il mio bene e quindi dovrebbe dirmi lei che cosa fare a fronte di queste mie domande. Invece minimizza il mio disagio e mi dice che non mi devo preoccupare e che lo stiamo affrontando in modo non diretto.
Ma come si puo' affrontare l'ansia in modo non diretto? Voglio dire, sono io poi che sto male affrontando "il discorso" una volta al mese o ogni mese e mezzo e trascinando la situazione.
E' irragionevole come discorso?
Un disturbo d'ansia può essere risolto con una psicoterapia senza un supporto farmacologico?
Ho perso un po' fiducia nella psicoterapia....

[#6]
Utente
Utente
Per dott.ssa Rinella: Mi era sfuggita la sua risposta.
Non assumo farmaci da oltre un anno e fino a qualche mese fa stavo bene.
Durante l'assunzione del farmaco i sintomi non si presentavano più; la mia terapeuta rimane dell'idea che il mio non sia un disturbo ossessivo ma che siano ossessioni legate a specifiche tematiche (la vita adulta, ansia da separazione) e che come tali cesseranno quando io sapro' gestire in maniera efficace le seguenti tematiche.
Io sto perdendo un po' fiducia nella psicoterapia e non voglio, perchè voglio curarmi in maniera efficace se possibile risolutiva.
Ho pensato che forse la mia perdita di fiducia limita l'efficacia della terapia? puo' essere? Che sia una resistenza?
La psicoterapia dinamica è cosi difficile da "valutare" per me..come faccio a sapere se è colpa mia se non sta funzionando?

Vi ringrazio per l'ascolto.
[#7]
Utente
Utente
Salve, torno a scrivervi per chiedervi un parere:
sebbene questi pensieri si presentino di rado e non siano + disturbanti, sebbene io li riconosca come qualcosa di ossessivo e non preoccupazioni reali, vorrei eliminarli totalmente!

Per questo, volendo orientarmi su una psicoterapia +direttiva e breve, se dovessi restringere il campo, mi consigliereste una terapia cognitivo-comportamentale o breve strategica? O altre forme brevi?

P.s. i risultati raggiunti in terapia con le terapie brevi solitamente si mantengono nel tempo? Ho sentito tante critiche a questi approcci, che dicono che sono "sintomatici" proprio come i farmaci.. e ho le idee poco chiare.

Grazie
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Ma come si puo' affrontare l'ansia in modo non diretto?"
Non saprei proprio come! Dovrebbe domandarlo alla terapeuta che La segue.

"Un disturbo d'ansia può essere risolto con una psicoterapia senza un supporto farmacologico?"
Sì. Ovviamente dipende dalla valutazione che fa il professionista.

Se ancora non ha visto miglioramenti, dal momento che i primi cambiamenti significativi si vedono proprio nei primi periodi, allora è il momento di cambiare, anche perchè -come già detto- per l'ansia sono preferibili approcci più direttivi e focalizzati.

Quanto al fatto che i risultati delle psicoterapie attive non si mantengano nel tempo, non esiste una sola prova che possa dimostrarlo e si tratta di critiche infondate.

Legga qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4335-la-psicoterapia-cognitivo-comportamentale-non-rimuove-le-cause-del-problema.html

Cordiali saluti,
[#9]
Utente
Utente
Grazie.
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