Forte dubbio ossessivo
Buonasera chiedo il vostro aiuto perchè sono in una situazione critica e il mio psicoterapeuta è in ferie.
Sono 3 anni che soffro di doc grave, ho preso farmaci e ho fatto anche 6-7 mesi di terapia cognitiva
comportamentale ma poi ho abbandonato perchè mi risultava molto difficile espormi e non eseguire rituali.
A distanza di un anno ora ne ho iniziata un'altra cambiando anche psicoterapeuta.
Ho cambiato tanti farmaci e finora quello che mi riduceva di più il disturbo è stato il fevarin ma mi dava una fastidiosa sedazione e in accordo con lo psichiatra l'ho sospeso.
Ora sto prendendo lo zoloft e sono a 100 mg da 1 settimana e prendo xanax al bisogno.
Nel frattempo qualche giorno fa ho avuto una ossessione molto forte e vorrei sapere come mi dovrei comportare.
Quel giorno passando per uscire di casa ho visto nella casa dei miei vicini alcuni sacchetti dei rifiuti e in quel momento il mio cervello è andato come in tilt.
Perchè ho visto per qualche secondo un'immagine di un neonato sovrapposta a quella dei rifiuti e dopo poco sono andato via perchè l'ho considerata come una delle mie ossessioni anche se già non ero sicurissimo.
Tornando a casa poi ho cominciato ad angosciarmi perchè ho pensato che in quell'istante l'immagine che ho avuto potrebbe essere un frammento di ricordo.
Potrei aver trovato un neonato abbandonato per strada, potrei averlo danneggiato con una botta in testa per farlo stare zitto, potrei essere andato nella casa dei
miei vicini e averlo messo dentro i sacchetti dei rifiuti e potrei non essere stato visto da nessuno e potrei aver dimenticato gran parte delle azioni fatte.
Mi rendo conto che tutto questo è altamente improbabile ma il fatto di non essere sicuro al 100% mi angoscia.
Continuo a pensare che dovrei andare per sicurezza alla polizia e raccontare tutto perchè se avessi fatto quello che ho scritto ho paura di non essere mai
scoperto perchè i genitori del neonato non lo cercano,
nessuno magari mi ha visto e i rifiuti non vengono
controllati.
Sono molto in ansia perchè fra pochi giorni verranno a portare via quei sacchetti e se non vado in tempo alla polizia non potranno più controllare quei sacchetti e
magari rimarrò col dubbio e l'angoscia per sempre..
Forse la polizia non controllerà nemmeno ma in teoria mi leverò un peso.
Cosa dovrei fare?
Sono 3 anni che soffro di doc grave, ho preso farmaci e ho fatto anche 6-7 mesi di terapia cognitiva
comportamentale ma poi ho abbandonato perchè mi risultava molto difficile espormi e non eseguire rituali.
A distanza di un anno ora ne ho iniziata un'altra cambiando anche psicoterapeuta.
Ho cambiato tanti farmaci e finora quello che mi riduceva di più il disturbo è stato il fevarin ma mi dava una fastidiosa sedazione e in accordo con lo psichiatra l'ho sospeso.
Ora sto prendendo lo zoloft e sono a 100 mg da 1 settimana e prendo xanax al bisogno.
Nel frattempo qualche giorno fa ho avuto una ossessione molto forte e vorrei sapere come mi dovrei comportare.
Quel giorno passando per uscire di casa ho visto nella casa dei miei vicini alcuni sacchetti dei rifiuti e in quel momento il mio cervello è andato come in tilt.
Perchè ho visto per qualche secondo un'immagine di un neonato sovrapposta a quella dei rifiuti e dopo poco sono andato via perchè l'ho considerata come una delle mie ossessioni anche se già non ero sicurissimo.
Tornando a casa poi ho cominciato ad angosciarmi perchè ho pensato che in quell'istante l'immagine che ho avuto potrebbe essere un frammento di ricordo.
Potrei aver trovato un neonato abbandonato per strada, potrei averlo danneggiato con una botta in testa per farlo stare zitto, potrei essere andato nella casa dei
miei vicini e averlo messo dentro i sacchetti dei rifiuti e potrei non essere stato visto da nessuno e potrei aver dimenticato gran parte delle azioni fatte.
Mi rendo conto che tutto questo è altamente improbabile ma il fatto di non essere sicuro al 100% mi angoscia.
Continuo a pensare che dovrei andare per sicurezza alla polizia e raccontare tutto perchè se avessi fatto quello che ho scritto ho paura di non essere mai
scoperto perchè i genitori del neonato non lo cercano,
nessuno magari mi ha visto e i rifiuti non vengono
controllati.
Sono molto in ansia perchè fra pochi giorni verranno a portare via quei sacchetti e se non vado in tempo alla polizia non potranno più controllare quei sacchetti e
magari rimarrò col dubbio e l'angoscia per sempre..
Forse la polizia non controllerà nemmeno ma in teoria mi leverò un peso.
Cosa dovrei fare?
[#1]
Gentile utente,
credo che da noi cerchi delle rassicurazioni circa la scarsa probabilità che il gesto sia avvenuto sul serio.
Nel momento in cui è fallita, per usare le sue parole, la terapia cognitivo comportamentale credo sia successa una cosa analoga, ovvero l'incapacità di saper tollerare le angoscie che le sue fantasie scatenano.
E' inevitabile, se vuole provare ad uscire dalla sua situazione, imparare a tollerare l'ansia che i suoi rituali innescano. Evitarlla, chiedendo rassicurazioni o cercando di sconfermarla, non serve se non a ridurre momentaneamente il disagio.
Restiamo in ascolto
credo che da noi cerchi delle rassicurazioni circa la scarsa probabilità che il gesto sia avvenuto sul serio.
Nel momento in cui è fallita, per usare le sue parole, la terapia cognitivo comportamentale credo sia successa una cosa analoga, ovvero l'incapacità di saper tollerare le angoscie che le sue fantasie scatenano.
E' inevitabile, se vuole provare ad uscire dalla sua situazione, imparare a tollerare l'ansia che i suoi rituali innescano. Evitarlla, chiedendo rassicurazioni o cercando di sconfermarla, non serve se non a ridurre momentaneamente il disagio.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta.
In questi giorni sto facendo una grande resistenza evitando di attuare le compulsioni(evito di andare dalla polizia o di chiedere alla mia vicina di controllare i rifiuti), sto quindi sopportando parecchio stress, le assicuro che è difficile.
Una volta che i sacchetti saranno portati via e quindi non potrò mai più controllare, l'ansia che andamento dovrebbe avere?
In questi giorni sto facendo una grande resistenza evitando di attuare le compulsioni(evito di andare dalla polizia o di chiedere alla mia vicina di controllare i rifiuti), sto quindi sopportando parecchio stress, le assicuro che è difficile.
Una volta che i sacchetti saranno portati via e quindi non potrò mai più controllare, l'ansia che andamento dovrebbe avere?
[#3]
Gentile Utente,
andare dalla polizia così come chiedere alla vicina di controllare i rifiuti è un compulsione e purtroppo non servirà a lenire la sua sofferenza, perché probabilmente se ne creerà un'altra. Credo invece sia più utile riflettere sulla sua ansia e sui sensi di colpa associati.
Come si sente adesso che il suo psicoterapeuta non può seguirla?
Ha avuto la sensazione di essere "abbandonato"?
Che tipo di psicoterapia sta facendo?
andare dalla polizia così come chiedere alla vicina di controllare i rifiuti è un compulsione e purtroppo non servirà a lenire la sua sofferenza, perché probabilmente se ne creerà un'altra. Credo invece sia più utile riflettere sulla sua ansia e sui sensi di colpa associati.
Come si sente adesso che il suo psicoterapeuta non può seguirla?
Ha avuto la sensazione di essere "abbandonato"?
Che tipo di psicoterapia sta facendo?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#4]
Utente
Grazie anche a lei per la risposta.
Si ho pensato anch'io che le compulsioni che ho scritto potrebbero crearne altre però siccome non sono sicuro di quello che ho fatto perchè l'immagine era abbastanza vivida mi verrebbe da dirlo alla polizia.
Però devo ammettere che mi sono già capitate esperienze simili e poi controllando non ho mai fatto niente di quello che ho immaginato.
Però quando mi è venuta l'immagine mi sembra che ero abbastanza scosso.
I criminali veri non provano angoscia giusto?
Il terapeuta che mi sta seguendo l'ho conosciuto da poco, abbiamo fatto solo 4-5 incontri e dovevamo ancora cominciare la terapia cognitiva comportamentale vera e propria, mi ha detto che è DOC al 100%.
Però lui stesso mi ha detto che nelle mie condizioni non sarebbe nemmeno possibile iniziare una terapia senza un supporto farmacologico, perchè non riuscirei ad espormi, così ho cominciato con lo Zoloft, dopo aver provato il Citalopram e Cipralex per 2 mesi e entrambi non li tolleravo, poi sono stato un mese senza farmaci ed ecco probabilmente perchè il doc si è rifatto più intenso (in pratica 5 mesi senza un farmaco a regime).
Ma mi rendo conto che anche in questo periodo finchè i farmaci non mi aiutano ho bisogno di un supporto psicologico, ma non mi sono sentito abbandonato perchè mi aveva avvertito che sarebbe andato in ferie in questo periodo.
Tenterò di fare queste domande anche al mio psichiatra però queste mi sembrano dubbi da rivolgere più ad uno psicologo.
Si ho pensato anch'io che le compulsioni che ho scritto potrebbero crearne altre però siccome non sono sicuro di quello che ho fatto perchè l'immagine era abbastanza vivida mi verrebbe da dirlo alla polizia.
Però devo ammettere che mi sono già capitate esperienze simili e poi controllando non ho mai fatto niente di quello che ho immaginato.
Però quando mi è venuta l'immagine mi sembra che ero abbastanza scosso.
I criminali veri non provano angoscia giusto?
Il terapeuta che mi sta seguendo l'ho conosciuto da poco, abbiamo fatto solo 4-5 incontri e dovevamo ancora cominciare la terapia cognitiva comportamentale vera e propria, mi ha detto che è DOC al 100%.
Però lui stesso mi ha detto che nelle mie condizioni non sarebbe nemmeno possibile iniziare una terapia senza un supporto farmacologico, perchè non riuscirei ad espormi, così ho cominciato con lo Zoloft, dopo aver provato il Citalopram e Cipralex per 2 mesi e entrambi non li tolleravo, poi sono stato un mese senza farmaci ed ecco probabilmente perchè il doc si è rifatto più intenso (in pratica 5 mesi senza un farmaco a regime).
Ma mi rendo conto che anche in questo periodo finchè i farmaci non mi aiutano ho bisogno di un supporto psicologico, ma non mi sono sentito abbandonato perchè mi aveva avvertito che sarebbe andato in ferie in questo periodo.
Tenterò di fare queste domande anche al mio psichiatra però queste mi sembrano dubbi da rivolgere più ad uno psicologo.
[#5]
Gentile Utente,
Lei scrive: "ho fatto anche 6-7 mesi di terapia cognitiva
comportamentale ma poi ho abbandonato perchè mi risultava molto difficile espormi e non eseguire rituali."
Io ritengo che debba insistere, come già sta facendo, con l'esposizione graduale, sotto la guida del terapeuta, a ciò che teme e che genera l'ossessione e che l'ansia e il disagio che prova (e che pare aumentare) quando NON mette in atto i rituali sia la logica conseguenza ma va bene. Perchè va bene? Perchè le Sue compulsioni servono solo per cercare di placare l'ansia.
Come ha potuto notare, però, non funzionano, perchè l'ansia poi ritorna addirittura più di prima.
"Cosa dovrei fare?"
Seguire le prescrizioni del terapeuta.
Nella psicoterapia cognitivo-comportamentale solo in seconda battuta potrebbe essere utile, se il pz. lo desidera, capire che cos'è questo timore di colpa che Lei descrive.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica deve riferirsi allo psichiatra, come sta facendo, ma voglio ricordarLe che queste domande che Lei ha in mente e che vuole porgere al medico sono parte del problema.
Cordiali saluti,
Lei scrive: "ho fatto anche 6-7 mesi di terapia cognitiva
comportamentale ma poi ho abbandonato perchè mi risultava molto difficile espormi e non eseguire rituali."
Io ritengo che debba insistere, come già sta facendo, con l'esposizione graduale, sotto la guida del terapeuta, a ciò che teme e che genera l'ossessione e che l'ansia e il disagio che prova (e che pare aumentare) quando NON mette in atto i rituali sia la logica conseguenza ma va bene. Perchè va bene? Perchè le Sue compulsioni servono solo per cercare di placare l'ansia.
Come ha potuto notare, però, non funzionano, perchè l'ansia poi ritorna addirittura più di prima.
"Cosa dovrei fare?"
Seguire le prescrizioni del terapeuta.
Nella psicoterapia cognitivo-comportamentale solo in seconda battuta potrebbe essere utile, se il pz. lo desidera, capire che cos'è questo timore di colpa che Lei descrive.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica deve riferirsi allo psichiatra, come sta facendo, ma voglio ricordarLe che queste domande che Lei ha in mente e che vuole porgere al medico sono parte del problema.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 08/01/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.