gioia/ansia

Gentili professionisti, mi rivolgo a voi per cercare di trovare risposte che da sola fatico a scoprire..
Ho 32 anni, una relazione felice da molto tempo e una famiglia a cui sono molto "attaccata".
E' giunto il momento di crearmi una mia famiglia: la casa è stata comprata (vicino a dove sono ora) e sono molto curiosa di scoprire questa nuova fase della mia vita. Quando però mi rendo conto che le cose effettivamente cambieranno vengo assalita da una morsa allo stomaco e mi salgono le lacrime agli occhi. Penso che nulla sarà più come prima, il tempo passa,io non avrò più la vita da "ragazza", i miei genitori invecchieranno e moriranno. Premetto che negli ultimi anni i miei genitori hanno avuto qualche problema di salute (poi risolto), e questi eventi mi hanno lasciato un' ansia eccessiva nei loro confronti: sono iper attenta ad ogni loro movimento, e mi sembra che in ogni momento si possano sentire male.(atteggiamenti che quando sono lontana da loro, per esempio in vacanza non ho)
Sono consapevole che questo atteggiamento è sbagliato e oltre a stressare loro, stressa me! Soffermandomi poi a pensare capisco che è arrivato il momento di affrontare un cambiamento normale nella vita, che hanno fatto tutti (e che i miei genitori mi spingono comunque a fare!) e che è solo questione di abitudine, ma fatico a vivere in piena serenità questo momento.
Vorrei capire come cercare di superare questa fase e confido in qualche vostro consiglio.
Grazie!
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> non avrò più la vita da "ragazza", i miei genitori invecchieranno e moriranno
>>>

Proprio così. Questa è la vita.

Esserne consapevole non basta, perché l'ansia e la paura della morte (o della vita) sono emozioni, che non può essere vinte a forza di razionalità o con la volontà.

Non diamo consigli per l'ansia attraverso questo servizio, però se crede possiamo orientarla su come reperire aiuto di persona.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la rapida risposta che ha confermato la necessità di intraprendere un percorso personale che mi aiuti a staccare con gradualità dalla vita attuale verso quella futura, altrettanto bella ma sicuramente differente, cercando di lasciare da parte l'ansia.
Come dice anche lei è la vita!
Grazie di nuovo!

[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Legga questi articoli:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

L'ansia può essere curata bene con forme di psicoterapia attiva e focalizzata, come la strategica o la comportamentale.
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Anche io, come il collega, le suggerisco di rifletter con un aiuto specialistico, la difficoltà a staccarsi da casa, cela spesso paure, ansie ed insicurezze....

Un a famiglia troppo " attaccata", come scrive lei, spesso tarpa le ali, evita che i piccoli possa o spiccare il volo...ed, anche non volendolo, generano ansie ed insicurezze

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Utente
Utente
Gentili dottori, grazie per le vs risposte!
Credo che la mia sia una condizione che mi sono "creata" da sola dopo le vicende legate alla salute dei miei genitori.. vederli stare poco bene mi ha fatto nascere questi sentimenti legati al fatto che stiano andando avanti con gli anni e, seppur contenta di crearmi una mia famiglia mi dispiace perdere quella quotidianità a cui sono abituata fatta anche di piccole cose ..
Ovviamente non è che sia tutto rose e fiori, e anzi, sono i miei genitori che mi spingono ad andare fuori casa, anche solo per il fatto che con le mie attenzioni li stresso!!!
Sinceramente, già essermi rivolta a voi tramite il servizio eccellente di questo sito mi ha fatto giovato, e mi sono resa conto che quello di cui necessito è un distacco graduale e sereno. In fin dei conti credo che si tratti di un po' di ansia prematrimoniale, sopraggiunta anche a parecchie mie amiche e che,dicono si risolva spontaneamente.
Penso di riuscire a trovare in me le risorse necessarie, ma in caso mi rivolgerò a qualche professionista.
grazie!
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