Crisi respiratorie dopo aver pianto

Salve a tutti.. vi volevo illustrare il problema che ha la mia ragazza, è una persona molto ansiosa e insicura.. tutto questo è dovuto secondo me alla figura di sua madre.. diciamo che non le ha mai dimostrato affetto, la tratta sempre male, non la incoraggia mai e condanna ogni suo minimo errore nonostante lei cerchi sempre di aiutarla anche con le faccende di casa ( non sò se rendo l' idea ma lei non la sopporta più, mi dice che vuole scappare di casa e cose cosi..) inoltre suo padre è poco presente a casa e sembra che si sia arreso nel cercare di cambiare la moglie che quindi ha " campo libero". Questa situazione va avanti da sempre e lei diciamo che assorbe tutta la sua frustrazione dentro di se finchè non scoppia a piangere.. spesso davanti a me.. dopo il pianto liberatorio la mia ragazza ha difficoltà a respirare cosa che si protrae anche per uno o due giorni successivi allo sfogo..
Io studio psicologia ma sono al primo anno quindi ancora non ho le competenze necessarie per fare qualcosa.. cerco di consolarla e fare tutto quello che posso per farla stare bene.. comunque questa situazione mi crea molto disagio perchè mi fa stare in pensiero specialmente il fatto che mi dica che respira male.
Quindi volevo chiedervi a cosa possa essere dovuta questa crisi respiratoria post pianto?

Grazie del bellissimo servizio che offrite!
Saluti
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
<<non ho le competenze necessarie per fare qualcosa>>

Gentile Utente,

innanzitutto sappia che per "fare qualcosa" è obbligatorio per legge essere iscritti all'Albo Professionale, e che le norme (Codice Deontologico degli Psicologi) vietano di "fare qualcosa" con persone con cui si hanno rapporti significativi.

Per quanto riguarda la crisi respiratoria, potrebbe essere una forma di somatizzazione dell'ansia.

Comunque è opportuno rivolgersi a uno/a psicoterapeuta; ve ne sono anche nel servizio pubblico.

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Utente
Utente
Grazie della sua risposta!

Comunque il mio fare qualcosa non era riferito al fatto di curarla ma al fatto che non so come fare per non farla più stare così male per colpa di una che sembra davvero che non gli voglia bene.. e lei ci sta così male perchè non si sente accettata, amata e/o voluta da sua madre.

Lei è stata costretta ad andare dallo psicologo quando andava alle medie e da li non ci vuole più tornare.. inoltre anche se ci volesse andare credo che non la porterebbero..

Ma io mi chiedo a cosa può essere dovuto il fatto che sua madre la trascuri, la tratti male, non la incoraggi mai ecc ecc?

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

i conflitti tra una madre e una figlia sono abbastanza frequenti, soprattutto in giovane età (adolescenza e prima età adulta). Comprendo la sua necessità di dover aiutare questa ragazza, ma probabilmente sta dando troppa importanza al ruolo della madre e questo la porta ad assecondare un'unico punto di vista: "quello della ragazza".

Se ne sente la necessità proponga alla sua partner di scrivere direttamente lei un consulto.






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Utente
Utente
Bene.. ne ho parlato con lei chiedendole di descrivere la situazione.
Mi ha detto che da sola non vuole farlo perchè sarebbe causa di eccessivo stress e nervosismo quindi mi ha chiesto di farlo quando ci vediamo. Credo che giovedi o al massimo sabato avrete anche la sua versione.

Intanto mi potete spiegare meglio cosa intende il dottor Repaci con "forma di somatizzazione dell'ansia" ?

Un consiglio la sua risposta è meglio postarla qui oppure fare un consulto apposito?

Grazie ancora
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

può anche scrivere la replica su questo consulto.







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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Detto in parole molto povere, in questo caso per somatizzazione si intende un modo in cui l'ansia trova sfogo attraverso i sintomi corporei.

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Utente
Utente
Salve, sono la diretta interessata, il mio problema riguarda i numerosi conflitti che ho con mia madre la quale mi provoca ansia e stress perchè ha nei miei confronti atteggiamenti esagerati: mi rimprovera per ogni minimo errore e soprattutto una cosa che mi provoca dispiacere è che non mi dimostra quasi mai affetto, ho spesso problemi con lei anche perchè non mi incoraggia cosa di cui avrei bisogno poichè sono una persona molto insicura. Io ho provato molte volte a cercare di avvicinarmi a lei aiutandola e trascorrendoci del tempo insieme ma terminate le attività tornava tutto come prima. Questa situazione mi pesa molto e lei lo sa ma non fa niente per cercare di migliorarla, io non ce la faccio più, spesso quando sono col mio ragazzo gli racconto tutto e inizio a piangere per sfogare i miei disagi quindi lui mi consola, ma dopo il pianto inizio a respirare male quindi mi preoccupo e mi continua per altri uno o due giorni dopo la crisi finchè non scompare verso il terzo giorno perchè mi tranquillizzo.
Grazie mille del servizio che offrite.
Saluti.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile ragazza,

>>Questa situazione mi pesa molto e lei lo sa ma non fa niente per cercare di migliorarla..<<
comprendo il suo stato di malessere e l'importanza di avere una relazione soddisfacente con i propri genitori, ma non credo che sua madre possa cambiare atteggiamento nei suoi confronti, se così fosse lo avrebbe già fatto.

Credo utile invece, che debba essere lei a cambiare prospettiva ed emanciparsi da sua madre. Molto spesso queste dinamiche conflittuali vengono alimentate da entrambi e si rinforzano a vicenda.

Non credo che sua madre possa aiutarla ad essere "più sicura", perché la sua insicurezza deriva probabilmente proprio dal vostro rapporto e dall'educazione che ha ricevuto. Non è sua madre che deve cambiare il comportamento, ma è lei che dovrebbe riuscire a vedere questo conflitto con una prospettiva diversa.

Che ne pensa?

Se trova difficoltà in questo le suggerisco di rivolgersi ad un Collega di persona, potrebbe essere molto utile.

Cosa pensa sua madre di queste "crisi respiratorie"?





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Utente
Utente
Penso chee per migliorare la mia autostima e il mio rapporto con lei dovrei riuscire a cambiare radicalmente: devo imparare a "fregarmene" ormai lei è così io sono diversa da lei, devo accettarla e sopportarla com' è.

Le crisi non la preoccupano piú di tanto perchè mi ha fatta visitare e quindi mi dice sempre che prima o poi passeranno come quelle precedenti.

Grazie delle risposte