Paura della penetrazione

Salve
Sono una donna di 25 anni.
Vi scrivo per chiedervi se potete darmi dei consigli per affrontare questo problema.
Non riesco ad avere rapporti con penetrazione completa perchè ho una paura terribile di sentire dolore.
Non ho difficoltá ad entrare In intimitá con gli uomini, anzi. Ma riesco a spingermi solo fino a una stimolazione esterna o alla pratica del sesso orale.
Questo ultimamente mi limita molto perchè comunque sento l desiderio di sperimentare finalmente per la prima volta un rapporto con penetrazione completa, ma anche e soprattutto perchè vorrei iniziare a impegnarmi in una relazione duratura. Fin' ora ho evitato coinvolgimenti relazonali proprio per evitare do giungere a un punto in cui la penetrazione venga pretesa.
Per colpa di questa mia paura mi sono sempre limitata a un paio di frettolosi appuntamenti, anche con ragazzi a cui volevo realmente bene, per poi sparire prima che potessero farmi del male.
Ora però vorrei veramente dare una svolta alla mia vita sessuale e relazionale; ma ho veramente una paura terribile
Vi prego, aiutatemi
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
ha già effettuato una visita ginecologica?
Se no, come mai?
Se sì, come è andata?
Le capita o le è capitato di praticare autoerotismo? In quelle occasioni ha lo stesso timore rispetto alla penetrazione (anche solo di un dito) o si sente più rilassata?

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Attivo dal 2014 al 2022
Ex utente
Grazie per la rapidissima risposta.
Non ho mai effettuato una visita ginecologica per lo stesso timore.
Mentre per quanto riguarda la penetrazione con un solo dito non ho problemi, nemmeno se è un ragazzo a farlo.
Onestamente non riesco a spiegarmene il motivo.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<Non ho mai effettuato una visita ginecologica per lo stesso timore.>>

Tenga però presente che alla sua età, indipendentemente dal fatto di avere o no rapporti completi, sarebbe opportuno che lo facesse per preservare la sua salute e iniziare a ponderare la scelta di un contraccettivo.
Se si sente maggiormente a suo agio, può scegliere una ginecologa parlandole con tranquillità dei suoi timori:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html


<<Onestamente non riesco a spiegarmene il motivo.>>

Questo andrebbe indagato di persona con uno psicologo. I temi da soppesare possono essere molti: la fiducia, il controllo, l'educazione ricevuta, l'immagine di sé, il timore di gravidanze indesiderate....

Rivolgendosi al Consultorio di zona potrebbe trovare gratuitamente sia ginecologo sia psicologo, per iniziare davvero a percorrere la strada che potrà condurla alla soluzione delle sue attuali difficoltà.

Auguri.



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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Per colpa di questa mia paura mi sono sempre limitata a un paio di frettolosi appuntamenti, anche con ragazzi a cui volevo realmente bene, per poi sparire prima che potessero farmi del male."

Gentile Utente,

accanto alle indicazioni della Collega, vorrei focalizzare la Sua attenzione su questa affermazione che Lei fa: la paura del male, che pare essere non solo indicativa di un male a livello fisico, ma anche a livello relazionale. Probabilmente le due cose, come ipotizzava anche la Collega, non sono affatto distinte.

"Fin' ora ho evitato coinvolgimenti relazonali proprio per evitare do giungere a un punto in cui la penetrazione venga pretesa. "
Chissà che non ci sia anche una difficoltà mel coinvolgimento: in fondo anche le relazioni più vere e profonde possono fare paura molto di più di una relazione superficiale e veloce, con tutte le conseguenze che seguono....

Ma da qui non possiamo aiutarLa perchè si tratta di un problema che deve affrontare con uno psicologo psicoterapeuta di persona, meglio con il Suo compagno. Adesso Lei ha una relazione?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2014 al 2022
Ex utente
Ringrazio entrambe per l'ascolto e per I consigli.
Effettivamente mi rendo conto che una visita ginecologica non sia più rimandabile, anche se non nascondo la mia ansia al riguardo.
In realtá non avevo mai pensato che ci potesse essere da parte mia una paura di un coinvolgimento emotivo di per sè. Ho sempre creduto derivasse tutto dalla mia ansia verso l'atto fisico.
Al momento non ho un compagno. Sto frequentando un ragazzo, però veramente da poco tempo e questa volta non voglio fare come al mio solito.
Credo seguirò il vostro consiglio e cercherò di incontrare uno psicologo di persona
Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

tenga presente che quando si è ansiose per qualche cosa e si tende a rimandare l'evento (es. visita ginecologica oppure il primo rapporto, se con la persona giusta, ovviamente), l'ansia non fa che aumentare.

Infatti la variabile tempo, quando parliamo d'ansia, è un nemico...

Scelga un ginecologo (o una ginecologa, se preferisce) con cui possa sentirsi a proprio agio e anche uno psicologo psicoterapeuta che possa aiutarLa: magari Lei sta solo costruendo fantasie di un rapporto doloroso che La frenano e che è giusto rivedere con lo specialista e correggere.

Quanto alla diagnosi, fin qui abbiamo avanzato delle ipotesi: è nota anche la fobia per la penetrazione, ma anche problematiche che coinvolgono la persona e i suoi vissuti in maniera più ampia, ma la diagnosi deve sempre essere posta di persona dal professionista.

Le auguro di risolvere molto presto il Suo problema.

Cordiali saluti,
[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile ragazza,
In merito alla tempistica, non ovviamente all'utilità, della visita ginecologica, oggi in clinica ci sono svariate correnti di pensiero...

la visita ginecologica, se non ha risolto le problematiche correlate alla paura, potrebbe evocare e rinforzare e la sua problematica.....solitamente si effettua dopo un primo step terapeutico.

Io lavoro con ginecologi attenti a problematiche simili ed il nostro protocollo, prevede la visita soltanto dopo un certo risultato, anche perchè dal punto di vista simbolico, rappresenta sempre una penetrazione.
Se il dito entra, potrebbe trattarsi di un vaginismo di secondo o terzo grado, ma da quì sono solo ipotesi


La diagnosi va necessariamente effettuata da un collega competente e formato per trattate problematiche come la sua.

Le allego un canale salute sul vaginismo, lo legga e ne riparliamo ed un articolo che tratta delle ultimissime news sul vaginismo.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4106-l-intimita-impossibile-donne-vergini-adulte-e-matrimoni-bianchi.html



https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/110-vaginismo.html


Spesso la paura, la paura della paura e del dolore, rinforzano la problematica facendo vivere la donna come dietro ad un " muro" impenetrabile e rinforzano lo spasmo del' elevatore dell ' ano, un grosso muscolo che correla con l' impossibilità nella penetrazione, oltre ovviamente a problematiche psichiche e relazionali

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#8]
Attivo dal 2014 al 2022
Ex utente
La ringrazio per gli Interessanti articoli.
Leggendo il materiale che ha allegato mi riconosco in alcuni aspetti, per esempio quando si parla di altre paure o stati d'ansia. Ho anche avuto una formazione cristiana ma assolutamente non rigida, la mia famiglia mi ha sempre lasciato libertá assoluta, viaggio moltissimo e l'ho fatto anche da piccola; vivo da sola e ho una vita sociale frenetica...quindi non pensavo proprio che l'educazione ricevuta durante l'infanzia potesse avete Un impatto tale sulla mia vita sessuale. Ne sono un po' scossa.
Quello che mi lascia più perplessa è che in realtá non so se la penetrazione sarebbe dolorosa per me. Non sono mai riuscita a provare perchè sono troppo tesa. Però ne sono convinta e spaventata. Quello che mi spaventa è che il mio imene possa essere ancora integro (come probabilmente è visto che fino a adesso mi sono limitata alla masturbazione da parte mia o del partner) e che possa far molto male con il primo rapporto.
Mi sento molto in colpa per questo. Perchè vorrei tanto avere un rapporto vero ma non ne sono capace. Me ne vergogno e questo mi fa sentire meno donna.
[#9]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
L' imene e la sua integrità è la minor problematica ......
Il quadro clinico da lei descritto deve esse analizzato a fondo, da clinici competenti, come avrà letto negli articoli e nel canale sul vaginismo ci sono svariati fattori

Molte donne da me seguite, Hanno effettuato una imenectomia, cioè una resezione chirurgica dell' imene, rimanendo sempre e comunque " vergini"
[#10]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
per ulteriori spunti di riflessione le consiglio la lettura anche di questi articoli, scritti da una ginecologa:
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/986-la-prima-volta-tutto-quello-che-devi-sapere-sul-tuo-primo-rapporto-d-amore.html
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/664-la-mia-prima-visita-ginecologica-come-affrontarla-senza-ansie-e-senza-paura.html

Il primo incontro con una ginecologa potrebbe essere semplicemente di tipo informativo, per chiarire dei suoi dubbi o delle sue curiosità sul suo corpo e su come si svolgerà la visita ginecologica: la sua situazione è più diffusa di quanto possa immaginare ed iniziare a chiarirsi meglio le idee o fugare convinzioni errate (una su tutte, l'imene non è un muro da abbattere e non è affatto detto che -considerando ciò che ha raccontato- il suo sia ancora integro) potrebbe abbassare la quota di ansia che ora alimenta le sue paure.

La paura del dolore le fa fare tante supposizioni negative, ma non è detto che le cose debbano andare davvero così: il fatto che una cosa possa accadere, non significa che certamente accadrà.


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Attivo dal 2014 al 2022
Ex utente
Vi ringrazio moltissimo per le letture.
In questo momento sono parecchio confusa e spaventata.
Cercherò il coraggio di rivolgermi a uno specialista al più presto come voi mi avete consigliato.

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Bene.
Ricordi che il nostro presente è più condizionato dal futuro (dai nostri scopi, dai nostri desideri, dai nostri bisogni, dalle nostre aspettative, dai nostri sogni, così come dalle nostre ansie e dalle nostre paure...) che dal passato.

Se le può far piacere, ci può poi aggiornare sull'evolversi della situazione.