Difficoltà a socializzare in gruppo e sopratutto con i maschi
Salve a tutti! Questa volta sono venuto per chiedere un consulto diverso dai precedenti anche se vi è qualche connessione al tema trattato precedentemente.
Praticamente non riesco a capire perché mi sento in soggezione e a disagio in gruppi di persone e soprattutto con i ragazzi eterosessuali coetanei o su per giù della mia età. Ho capito di non essere gay anche se nelle mie fantasie gli uomini ci sono, ma il punto non è questo.
Non riesco a capire perché mi trovo meglio in compagnie di donne, sia etero che omo e di uomini gay. Con i maschi etero riesco a sentirmi a mio agio soltanto con gli adulti, con i classici tipi "sfigati, secchioni", con i ragazzi che sono insicuri di sé stessi e che hanno una bassa autostima, oppure con quei tipi che hanno una sensibilità femminile o comunque sia maggiore, profonda e simile alla mia e al mio modo di essere. Con i ragazzi coetanei etero che sono molto sicuri, spavaldi, coatti e soprattutto il mio opposto, ho sempre paura di essere preso in giro e di essere considerato diverso da loro (stupido, poco simpatico, gay, oppure altro). Ho l'impressione di essere preso in giro da loro alle spalle e di essere appunto considerato come in quegli esempi che vi ho citato. Io ho 22 anni e sono sempre stato un ragazzo molto emotivo, impacciato e timido, soprattutto in passato, ultimamente molto meno per fortuna. La cosa che mi dispiace è che io non venga considerato più di tanto dagli altri ragazzi eterosessuali. Le donne e gli uomini gay mi sembrano molto più interessati alla mia amicizia.
Praticamente non riesco a capire perché mi sento in soggezione e a disagio in gruppi di persone e soprattutto con i ragazzi eterosessuali coetanei o su per giù della mia età. Ho capito di non essere gay anche se nelle mie fantasie gli uomini ci sono, ma il punto non è questo.
Non riesco a capire perché mi trovo meglio in compagnie di donne, sia etero che omo e di uomini gay. Con i maschi etero riesco a sentirmi a mio agio soltanto con gli adulti, con i classici tipi "sfigati, secchioni", con i ragazzi che sono insicuri di sé stessi e che hanno una bassa autostima, oppure con quei tipi che hanno una sensibilità femminile o comunque sia maggiore, profonda e simile alla mia e al mio modo di essere. Con i ragazzi coetanei etero che sono molto sicuri, spavaldi, coatti e soprattutto il mio opposto, ho sempre paura di essere preso in giro e di essere considerato diverso da loro (stupido, poco simpatico, gay, oppure altro). Ho l'impressione di essere preso in giro da loro alle spalle e di essere appunto considerato come in quegli esempi che vi ho citato. Io ho 22 anni e sono sempre stato un ragazzo molto emotivo, impacciato e timido, soprattutto in passato, ultimamente molto meno per fortuna. La cosa che mi dispiace è che io non venga considerato più di tanto dagli altri ragazzi eterosessuali. Le donne e gli uomini gay mi sembrano molto più interessati alla mia amicizia.
[#1]
Gentile utente,
la ammiro molto per aver avuto la forza di mettersi in gioco e di confrontarsi con la propria sessualità, mi creda quando le dico che spesso la difficoltà principale di alcune persone è proprio questa.
Comunque, mi sembra di capire che lei ha un carattere molto dolce e delicato e pertanto è giusto e leggittimo necessitare di una compagnia che risponda a tali caratteristiche caratteriali e di personalità; detto questo le chiedo come mai, si sente così interessato a questi ragazzi così diversi da lei e che in qualche modo, forse, non potrebbero nemmeno riuscire a comprenderla profondamente?
E poi, l'hanno davvero mai presa in giro o è solo una sua sensazione?
Spesso ci facciamo dei giudizi in base alle nostre percezioni e le attribuiamo agli altri ma, alcune volte non corrispondono alla realtà.
Un caro saluto.
la ammiro molto per aver avuto la forza di mettersi in gioco e di confrontarsi con la propria sessualità, mi creda quando le dico che spesso la difficoltà principale di alcune persone è proprio questa.
Comunque, mi sembra di capire che lei ha un carattere molto dolce e delicato e pertanto è giusto e leggittimo necessitare di una compagnia che risponda a tali caratteristiche caratteriali e di personalità; detto questo le chiedo come mai, si sente così interessato a questi ragazzi così diversi da lei e che in qualche modo, forse, non potrebbero nemmeno riuscire a comprenderla profondamente?
E poi, l'hanno davvero mai presa in giro o è solo una sua sensazione?
Spesso ci facciamo dei giudizi in base alle nostre percezioni e le attribuiamo agli altri ma, alcune volte non corrispondono alla realtà.
Un caro saluto.
Dott.ssa Laura Pinzarrone Psicologa
Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta di Psicosomatica e Neuropsicolgia Clinica
www.psicologia-di
[#2]
Utente
La ringrazio dottoressa per la risposta.
A volte, non ho la certezza massima, ma penso di aver udito persone che mi hanno detto "Ma è fr****?" scusi la volgarità. Me lo hanno detto perché comunque non sono il tipico ragazzo assai virile. Non sono effeminato ma sono molto sensibile. Non ho mai mostrato interesse per un uomo realmente, a meno che inconsapevolmente sono stato frainteso per qualcosa che io non so.
Io sinceramente non ci rimango tanto male per l'offesa, proprio perché non ci vedo nulla di male nell'omosessualità ed ho capito di non esserlo perché nella vita reale non sento lo stimolo di andare a letto con un uomo (anche se quando avevo 20 anni e quindi due anni e mezzo fa ho provato qualche cosa a livello sessuale per curiosità, ma ormai è da anni che non ne sento più la necessità) e soprattutto vedo i ragazzi tutti come amici, non nutrendo quindi sentimenti amorosi. Ho letto più volte che le fantasie omosessuali ci sono anche in persone eterosessuali e quindi ho smesso anche di preoccuparmene. Tra l'altro le mie fantasie omosessuali sono visive, ma sempre in terza persona e io nella scena non ci sono mai. Non immagino di fare sesso con i ragazzi ma mi eccita vedere due uomini che fanno qualcosa tra loro, la trovo una trasgressione.
La cosa che mi dispiace è più che altro che un ragazzo eterosessuale abbia paura di me e che possa pensare che io abbia interessi nei suoi confronti!
Il motivo per cui sono interessato a questi ragazzi dottoressa è proprio perché essendo un ragazzo cerco altri amici come me, come tutti quanti i ragazzi. Però sa sono talmente di mentalità aperta che potrei avere anche tutti amici gay, per me non ci sarebbero problemi. Soltanto che magari così mi ritrovo a frequentare soltanto un certo tipo di ambienti e persone mentre mi avrebbe fatto piacere avere vari amici!
A volte, non ho la certezza massima, ma penso di aver udito persone che mi hanno detto "Ma è fr****?" scusi la volgarità. Me lo hanno detto perché comunque non sono il tipico ragazzo assai virile. Non sono effeminato ma sono molto sensibile. Non ho mai mostrato interesse per un uomo realmente, a meno che inconsapevolmente sono stato frainteso per qualcosa che io non so.
Io sinceramente non ci rimango tanto male per l'offesa, proprio perché non ci vedo nulla di male nell'omosessualità ed ho capito di non esserlo perché nella vita reale non sento lo stimolo di andare a letto con un uomo (anche se quando avevo 20 anni e quindi due anni e mezzo fa ho provato qualche cosa a livello sessuale per curiosità, ma ormai è da anni che non ne sento più la necessità) e soprattutto vedo i ragazzi tutti come amici, non nutrendo quindi sentimenti amorosi. Ho letto più volte che le fantasie omosessuali ci sono anche in persone eterosessuali e quindi ho smesso anche di preoccuparmene. Tra l'altro le mie fantasie omosessuali sono visive, ma sempre in terza persona e io nella scena non ci sono mai. Non immagino di fare sesso con i ragazzi ma mi eccita vedere due uomini che fanno qualcosa tra loro, la trovo una trasgressione.
La cosa che mi dispiace è più che altro che un ragazzo eterosessuale abbia paura di me e che possa pensare che io abbia interessi nei suoi confronti!
Il motivo per cui sono interessato a questi ragazzi dottoressa è proprio perché essendo un ragazzo cerco altri amici come me, come tutti quanti i ragazzi. Però sa sono talmente di mentalità aperta che potrei avere anche tutti amici gay, per me non ci sarebbero problemi. Soltanto che magari così mi ritrovo a frequentare soltanto un certo tipo di ambienti e persone mentre mi avrebbe fatto piacere avere vari amici!
[#3]
Caro utente,
come anche stesso lei scrive ogni persona ha delle fantasie sessuali e sono le più svariate e come stesso la parola dice sono solo fantasie e con quelle siamo tutti liberi di fare ciò che preferiamo, sempre nei limiti della serenità e stabilità mentale.
Scrive di aver avuto qualche "sensazione" verso qualche persona del suo stesso sesso il che potrebbe,come stesso lei sostiene, essere pura curiosità e sperimentazione sessuale, leggittima e in alcune fasi della nostra vita necessaria.
Se lei si sente tranquillo di questo e il suo attuale disagio è l'indifferenza se non l'offesa di altri ragazzi dovrebbe lavorare su questa.
Per fare ciò dovrebbe, innanzitutto, avere occasione di socializzare e sentirsi lei stesso piú tranquillo perché, se parte prevenuto rischia di creare il pregiudizio nell'altro, che forse non avrebbe affatto.
Se ha dubbi e ulteriori disagi mi può scrivere in privato, sarò lieta di aiutarla e mi faccia sapere come procede e se con questi presupposti riesce ad avvicinare qualcuno.
come anche stesso lei scrive ogni persona ha delle fantasie sessuali e sono le più svariate e come stesso la parola dice sono solo fantasie e con quelle siamo tutti liberi di fare ciò che preferiamo, sempre nei limiti della serenità e stabilità mentale.
Scrive di aver avuto qualche "sensazione" verso qualche persona del suo stesso sesso il che potrebbe,come stesso lei sostiene, essere pura curiosità e sperimentazione sessuale, leggittima e in alcune fasi della nostra vita necessaria.
Se lei si sente tranquillo di questo e il suo attuale disagio è l'indifferenza se non l'offesa di altri ragazzi dovrebbe lavorare su questa.
Per fare ciò dovrebbe, innanzitutto, avere occasione di socializzare e sentirsi lei stesso piú tranquillo perché, se parte prevenuto rischia di creare il pregiudizio nell'altro, che forse non avrebbe affatto.
Se ha dubbi e ulteriori disagi mi può scrivere in privato, sarò lieta di aiutarla e mi faccia sapere come procede e se con questi presupposti riesce ad avvicinare qualcuno.
[#4]
Gentile utente,
si è rivolto ad un nostro collega come le era stato recentemente suggerito?
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/384125-piccola-curiosita-sulla-mia-sessualita.html
Il disagio di adesso, potrebbe correlare con quello passato
si è rivolto ad un nostro collega come le era stato recentemente suggerito?
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/384125-piccola-curiosita-sulla-mia-sessualita.html
Il disagio di adesso, potrebbe correlare con quello passato
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Utente
Alla dottoressa Pinzarrone: la ringrazio molto per la risposta data, se ci saranno ulteriori sviluppi, dubbi o domande al riguardo la contatterò in privato senz'altro.
Alla dottoressa Randone: dottoresa no, non mi sono rivolto più al collega perché non ho più ansia riguardo il mio orientamento sessuale. Ho capito che le fantasie, anche omosessuali possono esserci, e questo non significa passare per forza all'agito sessuale, anche perché emotivamente non ne rimango coinvolto. D'altro canto se mai dovesse ricapitare una cosa del genere a distanza di due anni non ci vedrei nulla di strano, poiché la sessualità presenta molte sfumature. Diciamo che mi ha aiutato molto anche leggere i vari consulti su questo tema, che è stato trattato da molti utenti.
Per quanto riguarda il disagio del momento io penso che sia più una problematica di tipo relazione. Non mi capita con tutti i coetanei etero di sentirmi a disagio ma soltanto con tutti quelli "coatti", tendenti a sfottere gli altri e che sono il mio opposto o che mi sembrano migliori di me in tutto (spavalderia, sicurezza, capacità nel fare le cose, bellezza, virilità). Mi sento un poco "inferiore" e "sotto" di loro, ma grazie anche alla risposta della dottoressa Pinzarrone ho capito che ognuno ha il suo carattere ed è piuttosto normale fare amicizia e legare con persone caratterialmente simili a noi, indipendente dal sesso (uomo, donna) e orientamenti sessuali.
Con gli omosessuali non mi sento a disagio perché mi sembrano quasi tutti tranquilli, buoni e soprattutto che non mi giudicano o sfottano per qualsiasi cosa.
Anche con le donne mi trovo bene (tranne con quelle coatte) perché sono più sensibili e tranquille.
Io anche sono un ragazzo tranquillo e con la maggior parte degli uomini etero mi sento fuori luogo, non riesco a capire il perché.
Tra l'altro con le ragazze sono molto meno timido, anche con quelle attraenti, riesco a socializzare e ad approcciare di più con loro.
Ho avuto dei migliori amici maschi eterosessuali in passato con i quali mi trovavo molto bene, poiché avevano un carattere simile al mio, quindi penso che questo disagio ci sia soltanto con gli uomini che mi spaventano
Cosa ne pensa dottoressa?
Alla dottoressa Randone: dottoresa no, non mi sono rivolto più al collega perché non ho più ansia riguardo il mio orientamento sessuale. Ho capito che le fantasie, anche omosessuali possono esserci, e questo non significa passare per forza all'agito sessuale, anche perché emotivamente non ne rimango coinvolto. D'altro canto se mai dovesse ricapitare una cosa del genere a distanza di due anni non ci vedrei nulla di strano, poiché la sessualità presenta molte sfumature. Diciamo che mi ha aiutato molto anche leggere i vari consulti su questo tema, che è stato trattato da molti utenti.
Per quanto riguarda il disagio del momento io penso che sia più una problematica di tipo relazione. Non mi capita con tutti i coetanei etero di sentirmi a disagio ma soltanto con tutti quelli "coatti", tendenti a sfottere gli altri e che sono il mio opposto o che mi sembrano migliori di me in tutto (spavalderia, sicurezza, capacità nel fare le cose, bellezza, virilità). Mi sento un poco "inferiore" e "sotto" di loro, ma grazie anche alla risposta della dottoressa Pinzarrone ho capito che ognuno ha il suo carattere ed è piuttosto normale fare amicizia e legare con persone caratterialmente simili a noi, indipendente dal sesso (uomo, donna) e orientamenti sessuali.
Con gli omosessuali non mi sento a disagio perché mi sembrano quasi tutti tranquilli, buoni e soprattutto che non mi giudicano o sfottano per qualsiasi cosa.
Anche con le donne mi trovo bene (tranne con quelle coatte) perché sono più sensibili e tranquille.
Io anche sono un ragazzo tranquillo e con la maggior parte degli uomini etero mi sento fuori luogo, non riesco a capire il perché.
Tra l'altro con le ragazze sono molto meno timido, anche con quelle attraenti, riesco a socializzare e ad approcciare di più con loro.
Ho avuto dei migliori amici maschi eterosessuali in passato con i quali mi trovavo molto bene, poiché avevano un carattere simile al mio, quindi penso che questo disagio ci sia soltanto con gli uomini che mi spaventano
Cosa ne pensa dottoressa?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 19.9k visite dal 03/01/2014.
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