Transfert con la psicologa
Gentili Dottori, in seguito a un ricovero in Psichiatria per un episodio di psicosi, maniacale, sto assumendo 4 farmaci al giorno: Depakin, Litio, Lamictal e Abilify.
Sto andando da questa psicologa bravissima da dicembre 2012, e ora con le vacanze di natale e la sua assenza, mi sto affezionando sempre di più a lei. Mi manca, ho solo lei (oltre ai miei genitori) e ho sempre sofferto di GRAVI,ma di dico, GRAVI problemi relazionali (non ho nessun amico e non sono mai stato fidanzato in 21 anni).
La mia timidezza e sfiducia nei miei coetanei mi ha portato a non legare con nessuno ai tempi delle superiori, in seguito a degli anni disastrosi alle elementari e medie con bullismo, minacce, botte e prese in giro continue.
La mia situazione grave dal punto di vista emotivo e sociale penso vi sia dimostrata pure dalla mia assunzione di 4 neurofarmaci al giorno, come vi ho scritto sopra.
Sono affetto da schizofrenia e disturbo bipolare che io giudico fortissimo.
Come vi dicevo, mi sto seriamente affezionando alla mia psicologa, dato che è l'unica persona che conosco oltre ai miei genitori e i miei due zii (altri parenti non li ho, ho dei cugini ma sono molto più grandi di me) e sono terrorizzato dall'idea di doverla lasciare quando le sedute termineranno. So che ci vorrà ancora tempo prima che questo accada, e che nel tempo si lavorerà pure su questo transfert un pò eccessivo, però io vorrei vederla e sentirla sempre.
ALTRA COSA IMPORTANTE e che mi inquieta molto, è che non posso far spendere ai miei genitori ogni settimana 50€... E questo è un motivo su cui loro giocano molto per farmi interrompere la psicoterapia (NON PER impedire l'aggravamento del transfert, ma proprio per non spendere 50€ a settimana che non sono pochi).
Io vorrei vederla sempre, ho solo lei di persona "nuova" oltre ai miei genitori che già conosco da 21 anni.
A settembre comincerò l'università, si lavorerà con la mia psicologa per migliorare le mie abilità sociali e buttare via il mio passato relazionale disastroso coi miei coetanei ok questo è vero, avrò dei nuovi amici finalmente, ma io vorrei continuare a vederla.
L'impulso di scriverle ogni giorno durante queste feste è altissimo, ma io essendo un ragazzo educato, mi tengo dal farlo.
Che mi potete dire? Grazie mille e buon anno!
Sto andando da questa psicologa bravissima da dicembre 2012, e ora con le vacanze di natale e la sua assenza, mi sto affezionando sempre di più a lei. Mi manca, ho solo lei (oltre ai miei genitori) e ho sempre sofferto di GRAVI,ma di dico, GRAVI problemi relazionali (non ho nessun amico e non sono mai stato fidanzato in 21 anni).
La mia timidezza e sfiducia nei miei coetanei mi ha portato a non legare con nessuno ai tempi delle superiori, in seguito a degli anni disastrosi alle elementari e medie con bullismo, minacce, botte e prese in giro continue.
La mia situazione grave dal punto di vista emotivo e sociale penso vi sia dimostrata pure dalla mia assunzione di 4 neurofarmaci al giorno, come vi ho scritto sopra.
Sono affetto da schizofrenia e disturbo bipolare che io giudico fortissimo.
Come vi dicevo, mi sto seriamente affezionando alla mia psicologa, dato che è l'unica persona che conosco oltre ai miei genitori e i miei due zii (altri parenti non li ho, ho dei cugini ma sono molto più grandi di me) e sono terrorizzato dall'idea di doverla lasciare quando le sedute termineranno. So che ci vorrà ancora tempo prima che questo accada, e che nel tempo si lavorerà pure su questo transfert un pò eccessivo, però io vorrei vederla e sentirla sempre.
ALTRA COSA IMPORTANTE e che mi inquieta molto, è che non posso far spendere ai miei genitori ogni settimana 50€... E questo è un motivo su cui loro giocano molto per farmi interrompere la psicoterapia (NON PER impedire l'aggravamento del transfert, ma proprio per non spendere 50€ a settimana che non sono pochi).
Io vorrei vederla sempre, ho solo lei di persona "nuova" oltre ai miei genitori che già conosco da 21 anni.
A settembre comincerò l'università, si lavorerà con la mia psicologa per migliorare le mie abilità sociali e buttare via il mio passato relazionale disastroso coi miei coetanei ok questo è vero, avrò dei nuovi amici finalmente, ma io vorrei continuare a vederla.
L'impulso di scriverle ogni giorno durante queste feste è altissimo, ma io essendo un ragazzo educato, mi tengo dal farlo.
Che mi potete dire? Grazie mille e buon anno!
[#1]
Gentile Utente,
Il trasfert è indispensabile e serve sia al legame che alla terapia.
Costo a parte, dovrebbe chiedersi se sta effettuando un buon lavoro o ha confuso la collega per una buona amica....in tal caso non servirebbe a molto proseguire...
Chieda alla dottoressa a che punto siete, che progetto terapeutico ha con e per lei e valuti costi e benefici,mla sua condizione clinica non è dalla semplice risoluzione, necessita di un percorso adeguato e solitamente non troppo breve
Il trasfert è indispensabile e serve sia al legame che alla terapia.
Costo a parte, dovrebbe chiedersi se sta effettuando un buon lavoro o ha confuso la collega per una buona amica....in tal caso non servirebbe a molto proseguire...
Chieda alla dottoressa a che punto siete, che progetto terapeutico ha con e per lei e valuti costi e benefici,mla sua condizione clinica non è dalla semplice risoluzione, necessita di un percorso adeguato e solitamente non troppo breve
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazzo, considerando la situazione relazionale che ci riferisce e' comprensibile che per lei questa psicologa sia diventata centrale nella sua rappresentazione.
Il rapporto professionale pero' esclude il rapporto personale. Sarebbe un grave danno per la sua terapia se il rapporto terapeutico scivolasse nel personale e allora si' avrebbe rovinato tutto il lavoro che avete fatto.
Inizi ad accettare questo principio.
E ne parli in terapia così potra' iniziare a fare un lavoro di "disinvestimento" che e' indispensabile alla sua serenita'.
Saaluti
Il rapporto professionale pero' esclude il rapporto personale. Sarebbe un grave danno per la sua terapia se il rapporto terapeutico scivolasse nel personale e allora si' avrebbe rovinato tutto il lavoro che avete fatto.
Inizi ad accettare questo principio.
E ne parli in terapia così potra' iniziare a fare un lavoro di "disinvestimento" che e' indispensabile alla sua serenita'.
Saaluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Gentile Utente,
a me fa riflettere il fatto che Lei, ogni volta che c'è una questione con la terapeuta, preferisca scrivere qui per capire come fare a risolvere la cosa, anzichè parlarne direttamente con chi La sta aiutando.
Anche in passato ci aveva scritto per chiedere come affrontare la relazione con la terapeuta...
In generale però Le direi che capita ai pz. di sentire la mancanza delle sedute durante le vacanze, ma che di questo se ne parla poi in terapia al rientro. Quindi direi che fa bene a non chiamare la terapeuta.
Che tipo di accordi avete a riguardo?
a me fa riflettere il fatto che Lei, ogni volta che c'è una questione con la terapeuta, preferisca scrivere qui per capire come fare a risolvere la cosa, anzichè parlarne direttamente con chi La sta aiutando.
Anche in passato ci aveva scritto per chiedere come affrontare la relazione con la terapeuta...
In generale però Le direi che capita ai pz. di sentire la mancanza delle sedute durante le vacanze, ma che di questo se ne parla poi in terapia al rientro. Quindi direi che fa bene a non chiamare la terapeuta.
Che tipo di accordi avete a riguardo?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 01/01/2014.
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