Cosa ho di sbagliato?

Gentilissimi,
mi rivolgo a voi per un parere sulla mia condizione.
Ho 37 anni e vivo ancora a casa coi miei genitori. Mai sposata, mai convissuto. Mai vissuto lontano dai miei.
Non sono una bella ragazza. Ho avuto fugaci e passeggere relazioni in passato che si contano sulle dita delle mani.
quando avevo 20 anni e avevo appena trovato lavoro ero fidanzata da 2 mesi con un ragazzo che però a mia madre non piaceva. Mi fecero notare tutti i suoi difetti fino a quando non lo lasciai.
Nello stesso periodo feci una grossa litigata i miei perchè volevo andare a vivere da sola. Mia madre minacciò di chiedere il divorzio da mio padre se me ne andavo di casa. O mi sposo o rimango a vivere con loro tutta la vita. E nella lite lasciò il gas della cucina aperto tutta notte.
Beh risultato dai 20 ai 36 non ho più avuto un ragazzo. Per 6 anni rimasi chiusa in casa se non per andare a lavorare. Poi cominciai ad uscire con qualche amica rimasta per un aperitivo. Fino a quest'estate quando decisi di andare in ferie da sola. Conobbi e m'innamorai di un ragazzo che però è fidanzato con un altra.

La maggior parte degli uomini che incontro sono impegnati e non disdegnerebbero la mia compagnia. Come amante s''intende. Nessun single però mi si avvicina e non ho quasi più amici.
Esco poco e ormai non conosco più nessuno.
Anzi per mia madre non devo uscire di casa. Niente corsi, niente palestra, insomma niente che mi possa dare la possibilità di socializzare.

Posso uscire solo al week end al pomeriggio per fare un giro nei centri commerciali.
La sera non esco.

In una recente litigata con lei le ho detto che mi sta rovinando la vita e la sua risposta è stata che "tanto la sua vita se l'è già fatta e non gliene frega niente se sta rovinando la mia" e "ci mancherebbe che ti sposi e fai dei figli che mi tocca pure tenerli"

Il problema è che con l''avanzare del tempo mi sento sempre più sola e la mia condizione di single a casa comincia a pesarmi. Soprattutto quando conosco una persona e quando mi chiede dove vivo mi guarda come se fossi un alieno.

Purtroppo anche volendo troncare i rapporti coi genitori non mi posso permettere di andare a vivere da sola per motivi economici.

Trascorro molto tempo su internet, quasi cercando di trovare lì qualche spunto di conoscenza o qualche soluzione ai miei problemi.

Cosa mi consigliate di fare?
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Purtroppo anche volendo troncare i rapporti coi genitori non mi posso permettere di andare a vivere da sola per motivi economici.
>>>

Sicura? Sicura che i problemi economici non siano una foglia di fico, per potersela raccontare, perché in realtà non riuscirebbe a lasciare i suoi neanche se fosse ricca?

Mi perdoni la schiettezza, ma date le premesse che ha fatto il dubbio è lecito.

Ritengo dovrebbe rivolgersi a uno psicologo di persona e iniziare un percorso per scrollarsi di dosso tutti i lacci che si porta dietro e che la tengono legata dove non vuole.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Utente,
oltre agli oggettivi motivi economici che non le consentono di andare a vivere da sola, quali timori e quali "freni" le hanno impedito fino ad oggi di fare scelte dettate dai suoi desideri e dai suoi progetti di vita?
Suo padre che ruolo ha in famiglia e che rapporto ha con Lei?
Ha fratelli o sorelle?

Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile utente,
Di fronte a una famiglia che ostacola la autonomia bisognerebbe comprendere che quando si è adulti sui ha il pieno diritto di decidere il proprio futuro senza ma e se. Putroppo certi tipo di dinamiche disfunzionali di cui ogni membro è partecipe e coinvolto impediscono o ostacolano il processo di svincolo.
Anche lei in quello che accade sta dando il suo contributo comportandosi da figlia non cresciuta e obbediente cedendo si ricatti affettivi e si sensi di colpa.
Dovrebbe tagliare il cordone ombelicale che la trattiene emotivamente e fisicamente all.interno della sua famiglia rendendosi anche indipendente a livello economico.
Credo che un aiuto psicologico diretto sarebbe opportuno per riuscire a vederci chiaro nei condizionamenti familiari e sul suo contributo nel sostenerli e cambiare la sua condizione da figlia bambina obbediente a figlia adulta autonoma capace di prendere e attuare le sue decisioni come le spetterebbe da un pezzo considerata la sua età.
Si puo rivolgere anche al servizio pubblico presso le strutture Asl del suo territorio.
Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signorina,
Che consigliare? Di cercare con sollecitudine un aiuto psicologico.
Lei ha purtroppo strutturato un rapporto perverso con sua madre e serve un aiuto per affrontarlo.
E' ancora giovane e puo' iniziare una nuova vita se vuole.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#5]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Nessun single però mi si avvicina..<<
è un po' come dire: "non mi avvicino ai single perché questi pretendono qualcosa in più, magari un fidanzamento, una convivenza ecc."

Il contesto famigliare dove vive è quantomeno "castrante". Iniziare un percorso psicoterapeutico potrebbe essere utile per lavorare sulla separazione dai suoi genitori. Evidentemente Lei nel contesto famigliare è un elemento utile per gestire "altre" dinamiche.

>>Mia madre minacciò di chiedere il divorzio da mio padre se me ne andavo di casa.<<
questo la dice lunga sulle sue relazione famigliari e l'importanza (bisogno) che le cose rimangano così come sono, ossia "incastonate nell'ambra". O tutto o niente.





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Anche io, come i colleghi, le suggerisco un aiuto di tipo psicologico.

Lei scrive:
"La maggior parte degli uomini che incontro sono impegnati e non disdegnerebbero la mia compagnia. Come amante s''intende. Nessun single però mi si avvicina e non ho quasi più amici."

Potrebbe essere una sua necessità, inconscia naturalmente, lei si relaziona soltanto con uomini " non matrimoniabili" per rimaner ancora nella casa genitoriale......

Da quì sono solo ipotesi interpretative, da analizzare al' interno di un setting protetto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
Utente
Utente
Sicura? Sicura che i problemi economici non siano una foglia di fico, per potersela raccontare, perché in realtà non riuscirebbe a lasciare i suoi neanche se fosse ricca?

Se me lo fossi potuta permettere avrei troncato i rapporti con loro e me ne sarei andata da un pezzo.


Suo padre che ruolo ha in famiglia e che rapporto ha con Lei?
Ha fratelli o sorelle?

Sono figlia unica.
Se fosse stato per mio padre avrei potuto andarmente. Purtroppo è innamorato di mia madre e sta dalla sua parte anche se non approva.


"E' ancora giovane e puo' iniziare una nuova vita se vuole."

Non so quanti anni abbia Lei ma inizio a credere che ormai sia troppo tardi per tutto. Nulla mi può far recuperare il tempo perso.
Forse è questo che mi blocca. Penso spesso di scappare durante la loro assenza, magari quando vanno via quelle rare volte per il week end, di traslocare e farglielo scoprire a cose fatte ma in questa maniera non credo di poter ottenere nulla. Se non mi posso permettere un affitto chi mi può aiutare? Che senso ha ormai andarmene? per rimanere ancora più sola?

Prenderò comunque in considerazione la proposta di rivolgermi al servizio pubblico presso le strutture Asl del mio territorio.

Grazie e Buon Anno
[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Se me lo fossi potuta permettere avrei troncato i rapporti con loro e me ne sarei andata da un pezzo.
>>>

È quello che penso anch'io.

Ma secondo me non è tanto e non solo per i soldi. Ha descritto molto bene il genere di ricatti morali a cui è stata sottoposta e l'effetto che devono aver avuto su di lei.

Ma è anche un circolo vizioso che funziona al contrario: siccome è così morbosamente legata ai suoi, non sente nemmeno l'incentivo né la motivazione a emanciparsi, a darsi da fare per trovare il modo di poter andare a stare per conto suo.

Segua quanto le stiamo suggerendo e si rivolga al più presto a uno specialista. Rimandi a dopo i giudizi e pensi innanzitutto a stare bene.