Tradimento dell'amicizia

Gentili Dottori,

ho scritto nella senzione Psicologia più di un anno fa, per avere un consiglio (che è stato utilissimo) riguardo dei problemi che avevo con il mio ormai ex-ragazzo. La nostra storia, che durava da circa 9 anni, è finita per mia decisione, e benchè abbia cercato di tenere dei buoni rapporti, questo non è stato possibile. Avevamo acquistato una casa assieme ed il cercare di sistemare questa situazione ha reso i contatti tra di noi ricchi di cattiveria (se vogliamo essere onesti, più per causa sua...), e mi sono sentita augurare di tutto (in cima alla lista l'augurio di morire in solitudine). La fine del nostro rapporto si aggira attorno al settembre 2012. Mi sentivo a pezzi, stavo molto male, mi sono forse punita eccessivamente (avevo fortissimi sensi di colpa), ho anche frequentato una psicologa che mi ha aiutato a superare il trauma di lui che soffre (avevo incubi costanti, stavo molto male). La mia migliore amica storica (da più di 20 anni), dopo nemmeno un mese dalla rottura mi ha detto che preferiva stare vicina a lui più che a me (benchè lui avesse amici fidati a cui appoggiarsi). Ero talmente scossa e piena di sensi di colpa che ho accettato la cosa pur non capendola. Nei mesi successivi lei è schiva, prende spesso la parte di lui, si schiera con lui nella gestione dei problema casa, lui nel frattempo mi inonda di "complimenti" e usa il fatto che sta ancora male e che sta ancora soffrendo a causa mia per cercare di non sistemare la situazione casa. A fine marzo, la mia migliore amica mi confessa che sono almeno 5 mesi che lei ed il mio ex si frequentano, e voci di paese dicono che lei si spesso rimaneva a dormire da lui (in quella che legalmente era ancora la mia casa) già da ottobre (nemmeno 2 settimane dopo la rottura col mio ex). Io rimango molto ferita, mi fidavo di lei, chiedevo il suo aiuto, e lei me lo ha negato. In più spalleggiava il mio ex nell'usare i sensi di colpa contro di me per avere profitto sulla casa. Ho comunque cercato di mantenere un rapporto con lei, ma adesso, giusto per rovinarmi il natale, mi ha riempito di cattiverie accusandomi di averla fatta soffrire negli ultimi mesi (io vivo in UK e non ci sentiamo se non via messaggi...). Ovviamente questa cosa mi suona nuova ma non ne vuole più sapere di vedermi, vuole impedirmi di rivedere (per le poche volte che torno in italia) gli amici (che sono tutti in comune). Ho cercato di convincerla a parlarci, ma non ne vuole sapere. So che dovrei mandarla a quel paese, ma non ci riesco. Io considero quello che lei ha fatto a me un tradimento, ed ora sembra che sia io a dover chiedere perdono. Non so come comportarmi e soprattutto non so come far fronte al dispiacere ed al dolore che questa cosa mi sta provocando. E' giusto da parte mia considerare il suo comportamento un tradimento? Lei si sente in colpa e per questo non vuole vedermi o chissà quali cose si è messa in testa?

Colgo l'occasione per fare tantissimi auguri di un buon 2014 a tutti
Grazie