Ipocondria e ansia

Gentili dottori buonasera, sono una ragazza di 23 anni che spesso ha richiesto alcuni dei vostri consulti, questo lo chiedo alla base di tutto. Fin da piccola sono stata una persona molto ansiosa, cosa che stento a spiegarmi in quanto ho sempre vissuto in un contesto familiare sereno e amorevole, eppure fin da bambina sono un soggetto ansioso. Questo mi è stato "diagnosticato" in toto a 12 anni, quando spesso mi sudavano le mani e mi agitavo per un nonnulla. Il medico di famiglia disse che crescendo sarebbe passato, e invece no. Lo stress è peggiorato, anche perchè sono cresciuta, ho dovuto "confrontarmi" con il mondo del lavoro molto presto in seguito alla scomparsa della mia mamma, in seguito ad un tumore. Lei era infermiera, e questo mi ha sempre fatta vivere dentro una campana di vetro, al minimo sintomo lei si allarmava e di conseguenza allarmava me! Fortuna che invece il mio papà tenta sempre di tranquillizzarmi.
Il punto è che sono diventata TOTALMENTE ipocondriaca, cosa che a 23 anni non penso dovrebbe esserci. Mi sono state diagnosticate cervicali (lavoro come onicotecnica, sempre con il collo piegato) e un leggero reflusso gastroesofageo, in più una dismenorrea con annesso ovaio micropolicistico con forte sindrome premestruale. Fin qui tutto tranquillo, ho imparato a conviverci, se non fosse che tutti questi sintomi danno dei doloretti, a volte mal di testa, male ad un braccio, oppressione al petto...sintomi che, a detta dei medici sono normali per quello che ho, ma io penso SEMPRE al peggio, come ictus, infarto..il problema è che più ci penso più mi agito e vado in panico, tremo, sento freddo, ho il respiro corto, quindi sto lì a misurarmi i battiti o a leggermi i vari sintomi su Internet, cosa che so di sbagliare :( Mi preoccupo per qualsiasi cosa, da un occhio rosso ad un mal di gola, ma non solo per me, anche per gli altri :( In condominio c'è un cardiologo, parlando anche con lui dice che senso di oppressione, bisogno di inspirare aria, sono tutti sintomi di uno stato davvero ansioso, ma nonostante questo al minimo "dolore" (a volte non so se siano davvero dolori o la mia testa) vado in panico.
Eppure quando non ci penso sto benissimo, sono una ragazza normalissima, infatti tutti i doloretti mi vengono la sera, quando magari non sono al lavoro o fuori.
Inoltre in tutta questa mia ansia, ho una fortissima emetofobia, non solo nei miei confronti, ma anche negli altri. Se qualcuno si dovesse sentir male davanti a me, io sarei la prima che scapperebbe via, e anche questo può esser un problema perchè se un familiare o un amico dovesse esser soccorso, io non sarei in grado.
Secondo voi questa cosa è risolvibile? Non vorrei vivere sempre nel terrore o nell'ipocondria, ho appena 23 anni! Vi ringrazio del vostro parere, davvero di cuore!
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2013 al 2020
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Signorina, da quanto scrive sembra davvero che la sua "ansia" assuma la forma della "paura". Il suo network mente-corpo ha appreso una risposta (giusta) di allarme ai segnali di stanchezza o di dolore. Tuttavia da quanto riferisce, quando dice che pensa sempre al peggio, sembra che questo allarme "suoni" anche per i normali dolori o variazioni che nel corpo umano di tutti possono verificarsi. Quindi con una metafora è come se avesse "un radar perfettamente funzionante che non si spegne mai". Dopo tutti gli approfondimenti medici diagnostici necessari, che il suo medico curante le saprà consigliare per confermare il buon funzionamento del suo organismo, potrebbe provare un percorso psicoterapeutico di tipo cognitivo costruttivista. All'interno dei psicoterapia esistono tecniche Evidence Based come l'EMDR (Eyes Movement Desensitizzation and Reprocessing) inserite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nelle linee guida per affrontare i disturbi da Stress Cronico.

Cordiali Saluti e Auguri!
[#2]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Lei era infermiera, e questo mi ha sempre fatta vivere dentro una campana di vetro, al minimo sintomo lei si allarmava e di conseguenza allarmava me!<<
già questi atteggiamenti di sua madre da soli potrebbero spiegare il suo temperamento ansioso e l'ipocondria che descrive.

>>Secondo voi questa cosa è risolvibile?<<
si, ma deve farsi curare, perché non si tratta solo di stress.
Le suggerisco di smettere di consultare internet e rivolgersi ad un Collega di persona specializzato in psicoterapia, che dopo una valutazione accurata le saprà suggerire il percorso più idoneo per curare il suoi disturbi, che sembrano assumere diverse forme (ansia, ipocondria, somatizzazioni).





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina,
Concordo con quanto ipotizzato dal collega Dott. Del Signore, l'essere lei vissuta con una mamma infermiera potrebbe avere orientato la sua percezione dei disturbi organici anche minimi in un verso "patologico". Inoltre la scomparsa della mamma puo' avere accentuato la sua sensibilita'.
Per risolvere il problema dovrebbe ricorrere ad un aiuto psicologico. L'ipocondria si puo' eliminare se si individua il conflitto che ne e' alla base. I sintomi hanno infatti l'obiettivo di tenerci lontani dal conflitto sottostante e che produce inconsciamente angoscia.
Ci faccia avere sue notizie!
Saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina,
Concordo con quanto ipotizzato dal collega Dott. Del Signore, l'essere lei vissuta con una mamma infermiera potrebbe avere orientato la sua percezione dei disturbi organici anche minimi in un verso "patologico". Inoltre la scomparsa della mamma puo' avere accentuato la sua sensibilita'.
Per risolvere il problema dovrebbe ricorrere ad un aiuto psicologico. L'ipocondria si puo' eliminare se si individua il conflitto che ne e' alla base. I sintomi hanno infatti l'obiettivo di tenerci lontani dal conflitto sottostante e che produce inconsciamente angoscia.
Ci faccia avere sue notizie!
Saluti
[#5]
Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
Gentili dottori, vi ringrazio davvero di cuore! Seguirò i consigli che mi avete detto e proverò a ricorrere ad un aiuto psicologico. Anche perchè, esagero davvero su qualsiasi cosa. Ultimamente (soprattutto in periodo premestruale e lo sono) ho un po' di difficoltà a digerire, con a volte nausea e un leggero nodo alla gola con fastidio a deglutire, sintomi che sono tranquillamente riconducibili al mio reflusso, eppure io avevo il terrore di un tumore allo stomaco. Ovviamente ne ho parlato con mio papà che mi ha "rimproverata", in quanto mia mamma è mancata per un tumore al fegato e aveva dei sintomi molto evidenti e pesanti, cosa che io non ho e che non devo dire nemmeno cose del genere. In effetti sono una ragazza piena di vita e di appetito, non mi sento quasi mai stanca, e noto che tutta la mia ansia, dolori di reflusso etc si intensificano 7-10 giorni prima del ciclo, infatti mi è anche stata diagnosticata una forte sindrome premestruale. Sono andata perfino dal medico di base, che mi ha risposto "io posso anche prescriverti gli esami del sangue se proprio proprio vuoi, ma se non ti togli di dosso tutta quest'ansia inutile per cose che non esistono, vivrai una vita di stress pesantissima, e hai appena 23 anni!"..e ha ragione. Il mio problem più grande come vi spiegavo, avviene la sera. Perchè sono spesso al pc, e al minimo sintomo subito vado a cercarmi cosa può essere. Il problema è che un sacco di sintomi sono riconducibili a cose più gravi e non, eppure io mi soffermo solo su quelle più gravi. Vengo rimproverata da tutti su questa cosa, da mio papà, dal mio ragazzo, perfino da mia sorella sedicenne, che mi dicono che se tutti andassimo a cercare ciò che abbiamo sul web, allora saremmo tutti allarmati e con l'ansia. Come me, infatti. Io ci provo anche a non farlo, ma se non lo faccio mi viene il panico che magari sottovaluto qualcosa, e riparte tutto da capo :( Però almeno mi sono resa conto di una cosa, che ok io posso soffrire di cervicali e reflusso, quindi qualche sintomo "reale" sicuramente c'è, ma durante il giorno, se sono fuori, al lavoro, con amici, con il mio ragazzo..sto benissimo. Dunque, credo di aver appurato totalmente essere un problema psicologico, infatti come vi dicevo la maggior parte dei miei patemi arriva alla sera, quando sto li a pensarci o mi vado a cercare le cose di proposito.
Spero tanto di poter risolvere questa cosa, non che sia invalidante nella mia vita, ma mi crea ansia su ansia, quando vedo ragazzi/e della mia età che non pensano minimamente a nulla. Ad esempio, la mia migliore amica a volte ha mal di testa pesantissimi che la costringono a letto almeno 1 oretta, eppure lei si prende il suo antidolorifico e se ne sta distesa tranquilla, poi quando le passa, riprende le sue attività normalmente. Succedesse a me, sarei in panico già dal primo secondo di mal di testa, e probabilmente sarei capace di farmi accompagnare in ospedale neanche 20 minuti dopo pensando a tutte le cose più gravi.
Ecco, vorrei quindi solo essere meno ansiosa e vivere tranquilla come i miei coetanei, non solo quando sono fuori o mi diverto, ma anche quando sono da sola.
Vi ringrazio tantissimo per l'attenzione prestatami e per i consigli
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