Ansia,panico e sintomi
Salve,
sono un ragazzo che da qualche mese ha dei "fastidi" nel processo di respirazione.
Ho eseguito molteplici esami tutti positivi ed allora si è' ipotizzato che i miei problemi fossero di natura psicologica.
Sono andato da uno psicoterapeuta ma dopo 4 mesi non ho avuto miglioramenti ed ho deciso io di interromperla semplicemente perché in maniera tangibile i soldi spesi non portavano ad ottenere risultati.
La psicoterapia non era accompagnata da nessun farmaco e specifico sono andato dallo psicoterapeuta di mia spontanea volontà proprio per capire se dietro ai miei problemi ci fosse ansia o meno senza che però ultimamente io abbia avuto perdite affettive particolari o stress particolari.
I miei "fastidi" nel respirare non sono persistenti durante tutti i giorni e durante tutto il giorno,vanno a "momenti" ed io vorrei capire se quei momenti siano da considerare attacchi di panico o attacchi di ansia o magari siano dovuti a qualche patologia organica non ipotizzata ancora.
Dalla zona sinistra(zona cardiaca) all'improvviso inizio a sentirmi come adrenalinico,un leggero senso di oppressione al petto e a fare pensieri sulla morte improvvisa ma,preciso,non perché io sia depresso o altro ma perché il fatto di avere problemi a respirare ovviamente mi porta a preoccuparmi sulle mie condizioni di salute che,ripeto,da esami vengono considerate normali.
Ho letto molto sugli attacchi di panico ma non avendone mai visto uno (o forse sono come i miei???) non saprei se le mie crisi respiratorie siano dovute all'ansia o meno.
Queste crisi sono molto sopportabili durante la giornata mentre prima di addormentarmi aumentano in maniera esponenziale fino a che ad un certo punto spariscono da soli e mi fanno addormentare...ovviamente però mi danno fastidio....ho ipotizzato ad attacchi di panico ma leggo da tutte le parti che sono terribili e ti lasciano il segno...io durante queste crisi certo non sono paralizzato emotivamente cioè faccio tutto solo che percepisco che inizio ad avere difficoltà respiratorie....avete qualche ipotesi a riguardo della situazione descritta o per caso volete fare domande per avere una situazione più dettagliata e fornire un'ipotesi più precisa.
Ringrazio anticipatamente
sono un ragazzo che da qualche mese ha dei "fastidi" nel processo di respirazione.
Ho eseguito molteplici esami tutti positivi ed allora si è' ipotizzato che i miei problemi fossero di natura psicologica.
Sono andato da uno psicoterapeuta ma dopo 4 mesi non ho avuto miglioramenti ed ho deciso io di interromperla semplicemente perché in maniera tangibile i soldi spesi non portavano ad ottenere risultati.
La psicoterapia non era accompagnata da nessun farmaco e specifico sono andato dallo psicoterapeuta di mia spontanea volontà proprio per capire se dietro ai miei problemi ci fosse ansia o meno senza che però ultimamente io abbia avuto perdite affettive particolari o stress particolari.
I miei "fastidi" nel respirare non sono persistenti durante tutti i giorni e durante tutto il giorno,vanno a "momenti" ed io vorrei capire se quei momenti siano da considerare attacchi di panico o attacchi di ansia o magari siano dovuti a qualche patologia organica non ipotizzata ancora.
Dalla zona sinistra(zona cardiaca) all'improvviso inizio a sentirmi come adrenalinico,un leggero senso di oppressione al petto e a fare pensieri sulla morte improvvisa ma,preciso,non perché io sia depresso o altro ma perché il fatto di avere problemi a respirare ovviamente mi porta a preoccuparmi sulle mie condizioni di salute che,ripeto,da esami vengono considerate normali.
Ho letto molto sugli attacchi di panico ma non avendone mai visto uno (o forse sono come i miei???) non saprei se le mie crisi respiratorie siano dovute all'ansia o meno.
Queste crisi sono molto sopportabili durante la giornata mentre prima di addormentarmi aumentano in maniera esponenziale fino a che ad un certo punto spariscono da soli e mi fanno addormentare...ovviamente però mi danno fastidio....ho ipotizzato ad attacchi di panico ma leggo da tutte le parti che sono terribili e ti lasciano il segno...io durante queste crisi certo non sono paralizzato emotivamente cioè faccio tutto solo che percepisco che inizio ad avere difficoltà respiratorie....avete qualche ipotesi a riguardo della situazione descritta o per caso volete fare domande per avere una situazione più dettagliata e fornire un'ipotesi più precisa.
Ringrazio anticipatamente
[#1]
<Sono andato da uno psicoterapeuta> E cosa le ha detto?
Ha ricevuto una diagnosi? Che tipo di percorso terapeutico ha compiuto? Di quale approccio/orientamento?
Se sono state eseguite le opportune indagini mediche e non sono stati riscontrati problemi di natura organica, potrebbe trattarsi di ansia che in effetti si può esprimere in molti modi, compresa la sintomatologia che riferisce.
legga qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
A volte porre l'attenzione su un determinato segnale del nostro corpo fa si che si crei un circolo vizioso in cui preoccupazioni, ansia, sintomi si rinforzano a vicenda.
E' necessaria però una corretta valutazione specialistica in presenza poichè da qui non possiamo formulare alcuna diagnosi.
Prima di questo periodo ha mai sofferto di ansia?
Se vuole aggiungere altro restiamo in ascolto
Ha ricevuto una diagnosi? Che tipo di percorso terapeutico ha compiuto? Di quale approccio/orientamento?
Se sono state eseguite le opportune indagini mediche e non sono stati riscontrati problemi di natura organica, potrebbe trattarsi di ansia che in effetti si può esprimere in molti modi, compresa la sintomatologia che riferisce.
legga qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
A volte porre l'attenzione su un determinato segnale del nostro corpo fa si che si crei un circolo vizioso in cui preoccupazioni, ansia, sintomi si rinforzano a vicenda.
E' necessaria però una corretta valutazione specialistica in presenza poichè da qui non possiamo formulare alcuna diagnosi.
Prima di questo periodo ha mai sofferto di ansia?
Se vuole aggiungere altro restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Ex utente
La psicoterapeuta mi ha detto che potrebbe,come ha fatto lei, trattarsi di ansia.
Lei mi ha detto che era meglio non interrompere la psicoterapia...io le ho risposto che prima voglio capire se veramente è' ansia e,nel caso lo fosse, non avrei problemi a ritornare.
Diciamo che la sua diagnosi era quella che come tipo di persona ho bisogno di avere accanto una persona da cui dipendere ma,il mio carattere, mi evita ad affezzionarmi troppo.
No,mai sofferto prima di ansia.
Anzi sono "entrato" in questo mondo proprio perché dagli esami non risultava nulla.
Sono un ragazzo "fortunato" cioè non ho nessun problema particolare.
A volte però devo dire che queste situazione e' veramente fastidiosa....anche ora mentre scrivo ho i sintomi ma so che fra un paio d'ore comunque mi addormenterò .....l'unica cosa che posso aggiungere e' che col caldo la difficoltà a respirare aumenta.
Ho già letto la pagina che mi ha consigliato,però essendo un tipo molto preciso non mi potrà dare torto dicendo che la sintomatologia dell'ansia e' talmente ampia che cioè può essere attribuita a decine di sintomi e quindi non così facile da individuare.
A mio parere non sono sicuramente una persona ansiosa anzi sono molto allegro e felice....diciamo però che allo stesso tempo sono anche un po' "orso" specialmente nelle relazioni.
La cosa che mi da' più fastidio e' che non esistano esami per quantificare ansia e a decidere percorso terapeutico più adatto....anche perché non è' che cambiando (ipotizzo) psicoterapeuta sicuramente avrò risultati migliori e quindi mi pare di essere in una zona di limbo.
Lei mi ha detto che era meglio non interrompere la psicoterapia...io le ho risposto che prima voglio capire se veramente è' ansia e,nel caso lo fosse, non avrei problemi a ritornare.
Diciamo che la sua diagnosi era quella che come tipo di persona ho bisogno di avere accanto una persona da cui dipendere ma,il mio carattere, mi evita ad affezzionarmi troppo.
No,mai sofferto prima di ansia.
Anzi sono "entrato" in questo mondo proprio perché dagli esami non risultava nulla.
Sono un ragazzo "fortunato" cioè non ho nessun problema particolare.
A volte però devo dire che queste situazione e' veramente fastidiosa....anche ora mentre scrivo ho i sintomi ma so che fra un paio d'ore comunque mi addormenterò .....l'unica cosa che posso aggiungere e' che col caldo la difficoltà a respirare aumenta.
Ho già letto la pagina che mi ha consigliato,però essendo un tipo molto preciso non mi potrà dare torto dicendo che la sintomatologia dell'ansia e' talmente ampia che cioè può essere attribuita a decine di sintomi e quindi non così facile da individuare.
A mio parere non sono sicuramente una persona ansiosa anzi sono molto allegro e felice....diciamo però che allo stesso tempo sono anche un po' "orso" specialmente nelle relazioni.
La cosa che mi da' più fastidio e' che non esistano esami per quantificare ansia e a decidere percorso terapeutico più adatto....anche perché non è' che cambiando (ipotizzo) psicoterapeuta sicuramente avrò risultati migliori e quindi mi pare di essere in una zona di limbo.
[#3]
Gentile Utente,
>>io vorrei capire se quei momenti siano da considerare attacchi di panico o attacchi di ansia o magari siano dovuti a qualche patologia organica non ipotizzata ancora.<<
se i referti medici sono negativi si tratta probabilmente di un sintomo su base ansiosa, cosa ben diversa da un attacco di panico o un attacco d'ansia.
La sua psicoterapeuta che valutazione ha fatto? Diagnosi?
>>..anzi sono molto allegro e felice..<<
questo con l'ansia c'entra poco.
>>La cosa che mi da' più fastidio e' che non esistano esami per quantificare ansia e a decidere percorso terapeutico più adatto..<<
questo non è esatto. Esistono test per valutare sia l'ansia di stato che l'ansia di tratto (proiettivi, test grafici e questionari) che uniti al colloquio clinico non lasciano dubbi, anche perché lei da un punto di vista medico non ha nulla.
Tutte le psicoterapie sono adatte al trattamento dell'ansia.
Le persone che spostano i conflitti psicologici in maniera massiva sul corpo tendono a "scotomizzare" le emozioni che ne stanno alla base e la componente psicologica passa in secondo piano.
Quindi ricapitolando: prima di iniziare un trattamento psicoterapeutico è opportuno fare una valutazione di personalità, ossia valutare come la persona "funziona" nella sua complessità, anche al di là del sintomo. Questo permette, avendo escluso la componete organica, di avere un responso obiettivo per poi implementare un trattamento psicoterapico. A mio avviso, prenderei anche in esame la componente alessitimica e ipocondriaca.
>>io vorrei capire se quei momenti siano da considerare attacchi di panico o attacchi di ansia o magari siano dovuti a qualche patologia organica non ipotizzata ancora.<<
se i referti medici sono negativi si tratta probabilmente di un sintomo su base ansiosa, cosa ben diversa da un attacco di panico o un attacco d'ansia.
La sua psicoterapeuta che valutazione ha fatto? Diagnosi?
>>..anzi sono molto allegro e felice..<<
questo con l'ansia c'entra poco.
>>La cosa che mi da' più fastidio e' che non esistano esami per quantificare ansia e a decidere percorso terapeutico più adatto..<<
questo non è esatto. Esistono test per valutare sia l'ansia di stato che l'ansia di tratto (proiettivi, test grafici e questionari) che uniti al colloquio clinico non lasciano dubbi, anche perché lei da un punto di vista medico non ha nulla.
Tutte le psicoterapie sono adatte al trattamento dell'ansia.
Le persone che spostano i conflitti psicologici in maniera massiva sul corpo tendono a "scotomizzare" le emozioni che ne stanno alla base e la componente psicologica passa in secondo piano.
Quindi ricapitolando: prima di iniziare un trattamento psicoterapeutico è opportuno fare una valutazione di personalità, ossia valutare come la persona "funziona" nella sua complessità, anche al di là del sintomo. Questo permette, avendo escluso la componete organica, di avere un responso obiettivo per poi implementare un trattamento psicoterapico. A mio avviso, prenderei anche in esame la componente alessitimica e ipocondriaca.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 30/12/2013.
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Approfondimento su Attacchi di panico
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