Come aiutare chi soffre di attacchi di panico
Buona sera, premetto che non scrivo per un mio problema ma chi ne soffre è il mio fidanzato. Soffre di attacchi di panico, il più "grave", quello che ha portato alla diagnosi di questo disturbo risale a settembre; infatti mentre si stava dirigendo all''università in treno dopo aver sentito un rumore sordo dei binari ha iniziato a star male con tachicardia e tremori, diceva di sentire il sangue che scorreva e spaventato ha chiamato il 118.
Da quel giorno prende degli ansiolitici e vede settimanalmente una psicologa.
Ha fatto tutte le visite possibili al cuore e molti esami, tutti con esito negativo ma la paura di soffrire di qualche malattia rimane e così la paura di morire. Io vorrei sapere se posso aiutarlo o se posso fare qualcosa quando si presentano questi attacchi di panico per farlo star meglio.
Ringrazio in anticipo per l''attenzione e per la risposta.
Da quel giorno prende degli ansiolitici e vede settimanalmente una psicologa.
Ha fatto tutte le visite possibili al cuore e molti esami, tutti con esito negativo ma la paura di soffrire di qualche malattia rimane e così la paura di morire. Io vorrei sapere se posso aiutarlo o se posso fare qualcosa quando si presentano questi attacchi di panico per farlo star meglio.
Ringrazio in anticipo per l''attenzione e per la risposta.
[#1]
Gentile Signorina,
Se il suo fidanzato sta seguendo una psicoterapia e' gia' in una buona posizione.
Quello che puo' fare lei e' restare serena, trasmettergli fiducia che la terapia sortira' buoni risultati e stara' meglio.
Non cerchi di mettere in dubbio la veridicita' dei suoi malesseri perche' cio' che prova e' davvero inquietante e merita rispetto.
Il vostro rapporto e' buono? Sereno? Il ragazzo puo' riservare all'area che condivide con lei fiducia e serenita'?
Se il suo fidanzato sta seguendo una psicoterapia e' gia' in una buona posizione.
Quello che puo' fare lei e' restare serena, trasmettergli fiducia che la terapia sortira' buoni risultati e stara' meglio.
Non cerchi di mettere in dubbio la veridicita' dei suoi malesseri perche' cio' che prova e' davvero inquietante e merita rispetto.
Il vostro rapporto e' buono? Sereno? Il ragazzo puo' riservare all'area che condivide con lei fiducia e serenita'?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
La ringrazio moltissimo per la celere risposta.
Diciamo che il nostro rapporto si è interrotto durante l'estate ma ora è sereno anche se a volte capita di litigare, come credo sia normale!
Purtroppo in questo periodo non lo vedo sereno, è sempre preoccupato e alla ricerca di malattie, spesso prende la pressione e la temperatura e io mi sento inutile e incapace di fargli capire che comunque lui sta bene e non ha bisogno di tutti questi controlli.
Diciamo che il nostro rapporto si è interrotto durante l'estate ma ora è sereno anche se a volte capita di litigare, come credo sia normale!
Purtroppo in questo periodo non lo vedo sereno, è sempre preoccupato e alla ricerca di malattie, spesso prende la pressione e la temperatura e io mi sento inutile e incapace di fargli capire che comunque lui sta bene e non ha bisogno di tutti questi controlli.
[#3]
Gentile signorina,
Purtroppo il malessere che prova e' reale per lui e il tentativo di convincerlo che non ha bisogno di fare controlli serve solo a farlo sentire solo in questa circostanza.
Che non sia sereno e' comprensibile.
Cerchi di non essere incredula.
Dia un senso al suo malessere. Gli attacchi di panico sono dovuti ad una percezione fisica dell'ansia quindi man mano che l'ansia migliorera' stara' meglio.
Coraggio!
Purtroppo il malessere che prova e' reale per lui e il tentativo di convincerlo che non ha bisogno di fare controlli serve solo a farlo sentire solo in questa circostanza.
Che non sia sereno e' comprensibile.
Cerchi di non essere incredula.
Dia un senso al suo malessere. Gli attacchi di panico sono dovuti ad una percezione fisica dell'ansia quindi man mano che l'ansia migliorera' stara' meglio.
Coraggio!
[#4]
Utente
La ringrazio per l'attenzione!
Ha anche sviluppato una sorta di agorafobia, non ha voglia di uscire e stare in mezzo alla gente e non me la sento di forzarlo a fare ciò che non si sente di fare. Sbaglio in questo?
Dunque tutto ciò che posso fare è stargli vicino, comprenderlo e dirgli che si sistemerà tutto?
Ha anche sviluppato una sorta di agorafobia, non ha voglia di uscire e stare in mezzo alla gente e non me la sento di forzarlo a fare ciò che non si sente di fare. Sbaglio in questo?
Dunque tutto ciò che posso fare è stargli vicino, comprenderlo e dirgli che si sistemerà tutto?
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Fa benissimo a non forzarlo. Se e' in terapia ricevera' gia' i necessari input.
L'agorafobia e' una ulteriore patologia ansiosa, abbastanza pesante da tollerare. Fa soffre molto e nutre il panico.
Che vita familiare ha avuto il suo ragazzo? Ne sa nulla lei?
L'agorafobia e' una ulteriore patologia ansiosa, abbastanza pesante da tollerare. Fa soffre molto e nutre il panico.
Che vita familiare ha avuto il suo ragazzo? Ne sa nulla lei?
[#6]
Utente
Ha una vita familiare un po' complicata, purtroppo suo padre è dipendente da alcool, credo che questo possa aver portato allo sviluppo del disturbo del mio ragazzo, è una situazione davvero difficile.
L'anno scorso, anno in cui il mio ragazzo aveva l'esame di maturità, suo padre è stato male e di conseguenza lui si è dovuto far carico delle responsabilità verso la sua famiglia e io ho cercato di aiutarlo per quanto possibile.
Io ho sempre pensato che questi attacchi siano il risultato di tutto lo stress che ha avuto, chiaramente non sono medico e dunque gli ho solo fatto presente la mia opinione.
L'anno scorso, anno in cui il mio ragazzo aveva l'esame di maturità, suo padre è stato male e di conseguenza lui si è dovuto far carico delle responsabilità verso la sua famiglia e io ho cercato di aiutarlo per quanto possibile.
Io ho sempre pensato che questi attacchi siano il risultato di tutto lo stress che ha avuto, chiaramente non sono medico e dunque gli ho solo fatto presente la mia opinione.
[#7]
Certamente questa situazione familiare ha la sua importanza nell'ansia. E lavora incessantemente nel creare preoccupazioni.
Speriamo che la psicoterapia abbia un buon effetto e sia in grado di fare un buon lavoro . Non dovra' occuparsi solo degli attacchi di panico in se' ne' dell'agorafobia ma di tutta la rappresentazione che il suo ragazzo ha della sua vita e del suo rapporto con la famiglia.
Ci faccia sapere come va!
I miei auguri!
Speriamo che la psicoterapia abbia un buon effetto e sia in grado di fare un buon lavoro . Non dovra' occuparsi solo degli attacchi di panico in se' ne' dell'agorafobia ma di tutta la rappresentazione che il suo ragazzo ha della sua vita e del suo rapporto con la famiglia.
Ci faccia sapere come va!
I miei auguri!
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.8k visite dal 27/12/2013.
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