Ansia da stress?
carissimi, buona sera e buona vigilia di Natale..
Vi leggo da tanto tempo e oggi ho deciso di scrivervi per cercare delle risposte ad un problema che da ormai quasi tre mesi mi fa vivere male.
Sono sempre stata una persona solare, ho sempre amato la vita anche con i piccoli problemi quotidiani.. sono sempre stata un soggetto un po' ansioso e spesso ipocondrico, da circa 3 mesi però qualcosa ha sconvolto la mia vita. tutto d'un tratto un giorno ho iniziato a sentire la testa pesante e una certa confusione mentale, avevo difficoltà a capire se quello che stavo vivendo era un sogno oppure realtà.. mi chiedevo "ma sta davvero succedendo questo?" mi sentivo "strana", come se avessi perso una parte di me, e senza quella parte non mi sentivo più la stessa e avevo difficoltà a riconoscermi (sensazione molto spiacevole da vivere e molto difficile da spiegare), preoccupata andai a dormire sperando in un giorno migliore.. purtroppo però il giorno il "migliore" ancora non è arrivato, sono andata da uno psicologo e successivamente da uno psichiatra, entrambe i professionisti hanno detto che si tratta sicuramente da ansia da stress, forse dovuta ad un momento della mia vita carico di stress e ansia. lo psichiatra ha deciso di aiutarmi prescrivendomi un ansiolitico e un antidepressivo da prendere la mattina appena sveglia e la sera prima di dormire. Sono passati quasi tre mesi e la situazione è migliorata, ma nulla di più, non mi sento più la persona di prima, so di essere sempre io, solo che mi sento strana, come se fossi un automa, riesco a svolgere qualsiasi compito durante la giornata, ma è come se facessi tutto in maniera automatica, come se fossi un robot. ho cercato su internet e ho trovato i miei sintomi tra i disturbi dissociativi, in particolar modo nella depersonalizzazione e derealizzazione, solo che nessuno dei dottori a cui mi sono rivolta ha parlato di questi disturbi.. adesso volevo chiedere a Voi gentilmente, posso tornare come prima, oppure sarò segnata a vita da questo disturbo? i farmaci (ansiolitico e antidepressivo) aiutano, oppure sarebbe meglio intraprendere un percorso psicoanalitico? nel mio caso quale orientamento psicologico sarebbe migliore (psicanalisi, cognitivo-comportamentale, etc..) Grazie mille per la vostra attenzione, aspetto una vostra risposta.
Buone feste a tutti voi..
Vi leggo da tanto tempo e oggi ho deciso di scrivervi per cercare delle risposte ad un problema che da ormai quasi tre mesi mi fa vivere male.
Sono sempre stata una persona solare, ho sempre amato la vita anche con i piccoli problemi quotidiani.. sono sempre stata un soggetto un po' ansioso e spesso ipocondrico, da circa 3 mesi però qualcosa ha sconvolto la mia vita. tutto d'un tratto un giorno ho iniziato a sentire la testa pesante e una certa confusione mentale, avevo difficoltà a capire se quello che stavo vivendo era un sogno oppure realtà.. mi chiedevo "ma sta davvero succedendo questo?" mi sentivo "strana", come se avessi perso una parte di me, e senza quella parte non mi sentivo più la stessa e avevo difficoltà a riconoscermi (sensazione molto spiacevole da vivere e molto difficile da spiegare), preoccupata andai a dormire sperando in un giorno migliore.. purtroppo però il giorno il "migliore" ancora non è arrivato, sono andata da uno psicologo e successivamente da uno psichiatra, entrambe i professionisti hanno detto che si tratta sicuramente da ansia da stress, forse dovuta ad un momento della mia vita carico di stress e ansia. lo psichiatra ha deciso di aiutarmi prescrivendomi un ansiolitico e un antidepressivo da prendere la mattina appena sveglia e la sera prima di dormire. Sono passati quasi tre mesi e la situazione è migliorata, ma nulla di più, non mi sento più la persona di prima, so di essere sempre io, solo che mi sento strana, come se fossi un automa, riesco a svolgere qualsiasi compito durante la giornata, ma è come se facessi tutto in maniera automatica, come se fossi un robot. ho cercato su internet e ho trovato i miei sintomi tra i disturbi dissociativi, in particolar modo nella depersonalizzazione e derealizzazione, solo che nessuno dei dottori a cui mi sono rivolta ha parlato di questi disturbi.. adesso volevo chiedere a Voi gentilmente, posso tornare come prima, oppure sarò segnata a vita da questo disturbo? i farmaci (ansiolitico e antidepressivo) aiutano, oppure sarebbe meglio intraprendere un percorso psicoanalitico? nel mio caso quale orientamento psicologico sarebbe migliore (psicanalisi, cognitivo-comportamentale, etc..) Grazie mille per la vostra attenzione, aspetto una vostra risposta.
Buone feste a tutti voi..
[#1]
Cara signorina,
Prima di tutto non cerchi su internet delle diagnosi. Le diagnosi sono una cosa molto delicata e complessa e per farle occorre avere il soggetto interessato presente per diverse volte.
I suoi sintomi possono essere dovuti a diverse cause.
La terapia con psicofarmaci non va a risolvere le ragioni emozionali o psichiche ma lavora sui neurotrasmettitori che vengono generati.
Lei e' giovane e varrebbe la pena di iniziare una ricerca seria.
Io le consiglierei un approccio psicodinamico/psicoanalitico, condotto con metodo.
Lo stress infatti puo' determinarsi ma anch'esso ha delle cause da cercare e elaborare.
Ci faccia sapere!
Prima di tutto non cerchi su internet delle diagnosi. Le diagnosi sono una cosa molto delicata e complessa e per farle occorre avere il soggetto interessato presente per diverse volte.
I suoi sintomi possono essere dovuti a diverse cause.
La terapia con psicofarmaci non va a risolvere le ragioni emozionali o psichiche ma lavora sui neurotrasmettitori che vengono generati.
Lei e' giovane e varrebbe la pena di iniziare una ricerca seria.
Io le consiglierei un approccio psicodinamico/psicoanalitico, condotto con metodo.
Lo stress infatti puo' determinarsi ma anch'esso ha delle cause da cercare e elaborare.
Ci faccia sapere!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Cara signorina,
Prima di tutto non cerchi su internet delle diagnosi. Le diagnosi sono una cosa molto delicata e complessa e per farle occorre avere il soggetto interessato presente per diverse volte.
I suoi sintomi possono essere dovuti a diverse cause.
La terapia con psicofarmaci non va a risolvere le ragioni emozionali o psichiche ma lavora sui neurotrasmettitori che vengono generati.
Lei e' giovane e varrebbe la pena di iniziare una ricerca seria.
Io le consiglierei un approccio psicodinamico/psicoanalitico, condotto con metodo.
Lo stress infatti puo' determinarsi ma anch'esso ha delle cause da cercare e elaborare.
Ci faccia sapere!
Prima di tutto non cerchi su internet delle diagnosi. Le diagnosi sono una cosa molto delicata e complessa e per farle occorre avere il soggetto interessato presente per diverse volte.
I suoi sintomi possono essere dovuti a diverse cause.
La terapia con psicofarmaci non va a risolvere le ragioni emozionali o psichiche ma lavora sui neurotrasmettitori che vengono generati.
Lei e' giovane e varrebbe la pena di iniziare una ricerca seria.
Io le consiglierei un approccio psicodinamico/psicoanalitico, condotto con metodo.
Lo stress infatti puo' determinarsi ma anch'esso ha delle cause da cercare e elaborare.
Ci faccia sapere!
[#3]
Gentile ragazza,
se i curanti hanno diagnosticato un problema legato allo stress e all'ansia (come tu stessa ti riconosci), devi sapere che la depersonalizzazione e la derealizzazione possono essere anche sintomi d'ansia, oltre che di disturbi più seri.
Infatti chi soffre d'ansia e magari ha un attacco di panico e giunge nei nostri ambulatori, riferisce molto spesso che era certo di morire (per la tachicardia che fa pensare ad un infarto) oppure di impazzire (proprio a causa della perealizzazione e depersonalizzazione che sono sintomi molto più inquietanti e talvolta meno leggibili della tachicardia o della sudorazione eccessiva, ecc...).
Pensare di tornare come prima... ti direi sì e no, nel senso puoi tornare a stare bene, ma come prima è impossibile: se ci pensi bene, dal momento che c'è comunque stato uno scompenso, è opportuno raggiungere un nuovo e più funzionale equilibrio. Ed è ciò che con buona probabilità il tuo corpo sta dicendo.
Tra i trattamenti d'elezione per i disturbi d'ansia ci sono certamente quelli attivi e focalizzati, come ad esempio quello cognitivo-comportamentale, che prevede di insegnare al pz. a riconoscere e modulare i propri stati interni ed emozionali e a gestirli per poter acquisire appunto un nuovo equilibrio. In genere questi trattamenti sono più brevi perchè circoscritti al problema. Non è infatti detto che ci siano cause altre dietro il sintomo d'ansia e comunque saperlo non aiuterebbe a risolvere il problema.
Cordiali saluti,
se i curanti hanno diagnosticato un problema legato allo stress e all'ansia (come tu stessa ti riconosci), devi sapere che la depersonalizzazione e la derealizzazione possono essere anche sintomi d'ansia, oltre che di disturbi più seri.
Infatti chi soffre d'ansia e magari ha un attacco di panico e giunge nei nostri ambulatori, riferisce molto spesso che era certo di morire (per la tachicardia che fa pensare ad un infarto) oppure di impazzire (proprio a causa della perealizzazione e depersonalizzazione che sono sintomi molto più inquietanti e talvolta meno leggibili della tachicardia o della sudorazione eccessiva, ecc...).
Pensare di tornare come prima... ti direi sì e no, nel senso puoi tornare a stare bene, ma come prima è impossibile: se ci pensi bene, dal momento che c'è comunque stato uno scompenso, è opportuno raggiungere un nuovo e più funzionale equilibrio. Ed è ciò che con buona probabilità il tuo corpo sta dicendo.
Tra i trattamenti d'elezione per i disturbi d'ansia ci sono certamente quelli attivi e focalizzati, come ad esempio quello cognitivo-comportamentale, che prevede di insegnare al pz. a riconoscere e modulare i propri stati interni ed emozionali e a gestirli per poter acquisire appunto un nuovo equilibrio. In genere questi trattamenti sono più brevi perchè circoscritti al problema. Non è infatti detto che ci siano cause altre dietro il sintomo d'ansia e comunque saperlo non aiuterebbe a risolvere il problema.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 24/12/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.