Inizio ad accusare dei veri e propri attacchi di panico con tachicardia e difficoltà respiratorie
Cari dottori,
Sono una ragazza di 24 anni. Da circa due anni convivo con un problema che sta risultando invalidante per la mia vita sociale.
Sento molto più frequentemente rispetto a prima lo stimolo a urinare, soprattutto quando sono in luoghi chiusi senza un bagno a disposizione (es. macchina). Inizio ad accusare dei veri e propri attacchi di panico con tachicardia e difficoltà respiratorie.
Ho cercato di escludere cause organiche, effettivamente in alcune circostanze riesco a trattenere l'urina anche per 4/5 ore senza problemi, ma in altri sento l'urgenza di urinare anche dopo un paio di ore o meno. La quantità di urina che produco giornalmente si aggira intorno ai 1800/2000 ml, nella norma.
Come ripetuto, il problema si presenta soprattutto quando mi trovo in luoghi senza un bagno a disposizione nell'immediato. Come posso affrontare questa fobia? Cerco di lavorare su me stessa, di calmarmi, di agire razionalmente, ma alle volte risulta complicato.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Sono una ragazza di 24 anni. Da circa due anni convivo con un problema che sta risultando invalidante per la mia vita sociale.
Sento molto più frequentemente rispetto a prima lo stimolo a urinare, soprattutto quando sono in luoghi chiusi senza un bagno a disposizione (es. macchina). Inizio ad accusare dei veri e propri attacchi di panico con tachicardia e difficoltà respiratorie.
Ho cercato di escludere cause organiche, effettivamente in alcune circostanze riesco a trattenere l'urina anche per 4/5 ore senza problemi, ma in altri sento l'urgenza di urinare anche dopo un paio di ore o meno. La quantità di urina che produco giornalmente si aggira intorno ai 1800/2000 ml, nella norma.
Come ripetuto, il problema si presenta soprattutto quando mi trovo in luoghi senza un bagno a disposizione nell'immediato. Come posso affrontare questa fobia? Cerco di lavorare su me stessa, di calmarmi, di agire razionalmente, ma alle volte risulta complicato.
Vi ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Gentile utente,
il "fai da te" nei disturbi d'ansia (se di quello si tratta) può essere estremamente dannoso. Le strategie che comunemente vengono messe in atto, come ad esempio l'evitamento di situazioni pericolose, spesso tendono a rinforzare le difficoltà divenendo esse stesse parte del problema che si vuole superare.
Inoltre nonostante lei sia molto precisa nel raccontare i meccanismi del suo problema, non ci fornisce informazioni su di lei, sulla sua vita relazionale, sui suoi progetti, ecc.
Spesso i problemi come il suo hanno origini rintracciabili nella propria storia di vita, presente o passata.
Ha mai pensato di rivolgersi ad uno psicologo di persona?
Restiamo in ascolto
il "fai da te" nei disturbi d'ansia (se di quello si tratta) può essere estremamente dannoso. Le strategie che comunemente vengono messe in atto, come ad esempio l'evitamento di situazioni pericolose, spesso tendono a rinforzare le difficoltà divenendo esse stesse parte del problema che si vuole superare.
Inoltre nonostante lei sia molto precisa nel raccontare i meccanismi del suo problema, non ci fornisce informazioni su di lei, sulla sua vita relazionale, sui suoi progetti, ecc.
Spesso i problemi come il suo hanno origini rintracciabili nella propria storia di vita, presente o passata.
Ha mai pensato di rivolgersi ad uno psicologo di persona?
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
Gentile Utente,
>>Ho cercato di escludere cause organiche..<<
In che modo?
>>Cerco di lavorare su me stessa, di calmarmi, di agire razionalmente, ma alle volte risulta complicato.<<
lavorare su se stessa da sola non è sufficiente, dovrebbe rivolgersi ad un Collega di persona evitando le auto-diagnosi, perché le potrebbero dare l'illusione di poter "padroneggiare" la situazione, soprattutto se si sente una persona razionale e iper-controllata.
>>Ho cercato di escludere cause organiche..<<
In che modo?
>>Cerco di lavorare su me stessa, di calmarmi, di agire razionalmente, ma alle volte risulta complicato.<<
lavorare su se stessa da sola non è sufficiente, dovrebbe rivolgersi ad un Collega di persona evitando le auto-diagnosi, perché le potrebbero dare l'illusione di poter "padroneggiare" la situazione, soprattutto se si sente una persona razionale e iper-controllata.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Utente
Mi sono sottoposta a delle prove urodinamiche per valutare capienza ed elasticità della vescica, ma non è stato evidenziato niente per ora.
La mia vita personale al momento attraversa una fase critica. Mio padre è venuto a mancare dieci mesi fa e da circa un anno vivo in un'altra città per motivi di studio. Sono in un periodo di riassestamento, ma il problema a cui ho accennato è iniziato prima di questi avvenimenti.
Sicuramente avranno esercitato una certa influenza, ma non sono la causa scatenante.
Ancora non mi sono rivolta a uno specialista, pensavo di farlo dal prossimo anno perché il problema mi sta creando molti limiti nella mia vita relazionale.
La mia vita personale al momento attraversa una fase critica. Mio padre è venuto a mancare dieci mesi fa e da circa un anno vivo in un'altra città per motivi di studio. Sono in un periodo di riassestamento, ma il problema a cui ho accennato è iniziato prima di questi avvenimenti.
Sicuramente avranno esercitato una certa influenza, ma non sono la causa scatenante.
Ancora non mi sono rivolta a uno specialista, pensavo di farlo dal prossimo anno perché il problema mi sta creando molti limiti nella mia vita relazionale.
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta
Per prima dovrebbe andare da un urologo per escludere problemi organici, altrimenti necessita di una terapia psicologica per risolvere il problema, ovviamente gli attacchi di panico sono dovuti alla preoccupazione di dover urinare in qualsiasi momento e luogo causandole non pochi problemi psicologici. La saluto
[#5]
Gentile Utente,
se ha già fatto esami medici e i risultati sono stati negativi, credo sia necessario spostare la sua attenzione su altro.
Gli avvenimenti che lei descrive potrebbero aver incrementato i sintomi, ma le cause andrebbero ricercate altrove.
se ha già fatto esami medici e i risultati sono stati negativi, credo sia necessario spostare la sua attenzione su altro.
Gli avvenimenti che lei descrive potrebbero aver incrementato i sintomi, ma le cause andrebbero ricercate altrove.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 23/12/2013.
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