PAURE E FOBIE OCCHIO
Salve,
Mi sento costretto a chiedere aiuto a voi psicologi di MediciItalia.
Un po' di tempo fa, quando ero più piccolo, intorno ai 13/14 anni, per errore misi del sapone (quello che di solito si tiene in bagno per lavare le mani profumato) sulla faccia, nel senso che dopo averlo messo sulle mani, dimenticai di sciacquarle prima di lavare la faccia, e così mi arrivo tutto il sapone diretto negli occhi, e provai un bruciore terribile per un po' di tempo....
Pochi anni dopo, senza nemmeno accorgermene ( intorno ai 16 anni ), mi è iniziata una sorta di fobia nei confronti dello shampoo, nel senso che quando lavavo i capelli avevo paura che lo shampoo mi arrivasse negli occhi, e addirittura ricordo che rimasi per tre settimane senza lavare i capelli.....
Tutto sommato però, nel giro di poco Tempo, e utilizzando via via un po' di shampoo alla volta, ero riuscito a superare la paura, infatti lavavo i capelli in tutta tranquillità, mentre prima avevo letteralmente il terrore !!!.....
Oggi, ho 20 anni, e da poco mi sono trasferito in un'altra città molto lontana dalla mia e vivo in un'appartamento con studenti che conosco pochissimo (qui in pratica non ho nessun parente o amico), e qualche giorno prima di partire per trasferirmi qui per studiare, mentre lavavo di denti mi è arrivato una piccola quantità di collutorio sull'occhio, anche in quella volta provai un bruciore fortissimo e ricordo che anche se sciacquavo continuava lo stesso a bruciare.... Per fortuna che dopo pochi minuti il bruciore andò via....
Poi, fino a prima di partire, lavavo i denti e utilizzavo il dentifricio normalmente....
Adesso che sono qui nella nuova città in cui studio, l'altro giorno, ho fatto una stupidaggine perché ho lavato i vestito mettendo un sacco di detersivo e ammorbidente, il risultato e astato che i vestiti, usciti dal asciugatrice, erano pieno di piccolissimi residui di sapone, che mi hanno provocato bruciore agli occhi per parecchi giorni (all'inizio non avevo capito che fosse del sapone, poi ho riflettuto e solo dopo diversi giorni ho capito !!) e ogni volta che mettevo una maglietta o qualcosa mi bruciavano gli occhi.....
Adesso, da quando sono qui, ho una paura assurda di utilizzare lo shampoo e di lavare i denti...inoltre ho paura che nei vestiti possa rimanere traccia di sapone e ricapitarmi di nuovo la stessa cosa di prima...
Ogni volta prima di lavare i denti mi inizia a battere forte il cuore e provo delle sensazioni di panico (va detto che il bagno che uso ora e più piccolo di quello che avevo a casa).... Ho paura che il dentifricio mi arrivi negli occhi e che possa riprovare il bruciore che provai con il dentifricio.... Solo che se mi capita qui sono solo e non c'è mamma o papà che può aiutarmi.....
Comunque da quando sono qui non uso più il collutorio per la stessa paura....
Per non parlare della paura del sapone quando lavo i piatti.....
Per favore, aiutatemi, se avete consiglio o qualcosa, per che mi sento pure stupido a dire queste cose.
Mi sento costretto a chiedere aiuto a voi psicologi di MediciItalia.
Un po' di tempo fa, quando ero più piccolo, intorno ai 13/14 anni, per errore misi del sapone (quello che di solito si tiene in bagno per lavare le mani profumato) sulla faccia, nel senso che dopo averlo messo sulle mani, dimenticai di sciacquarle prima di lavare la faccia, e così mi arrivo tutto il sapone diretto negli occhi, e provai un bruciore terribile per un po' di tempo....
Pochi anni dopo, senza nemmeno accorgermene ( intorno ai 16 anni ), mi è iniziata una sorta di fobia nei confronti dello shampoo, nel senso che quando lavavo i capelli avevo paura che lo shampoo mi arrivasse negli occhi, e addirittura ricordo che rimasi per tre settimane senza lavare i capelli.....
Tutto sommato però, nel giro di poco Tempo, e utilizzando via via un po' di shampoo alla volta, ero riuscito a superare la paura, infatti lavavo i capelli in tutta tranquillità, mentre prima avevo letteralmente il terrore !!!.....
Oggi, ho 20 anni, e da poco mi sono trasferito in un'altra città molto lontana dalla mia e vivo in un'appartamento con studenti che conosco pochissimo (qui in pratica non ho nessun parente o amico), e qualche giorno prima di partire per trasferirmi qui per studiare, mentre lavavo di denti mi è arrivato una piccola quantità di collutorio sull'occhio, anche in quella volta provai un bruciore fortissimo e ricordo che anche se sciacquavo continuava lo stesso a bruciare.... Per fortuna che dopo pochi minuti il bruciore andò via....
Poi, fino a prima di partire, lavavo i denti e utilizzavo il dentifricio normalmente....
Adesso che sono qui nella nuova città in cui studio, l'altro giorno, ho fatto una stupidaggine perché ho lavato i vestito mettendo un sacco di detersivo e ammorbidente, il risultato e astato che i vestiti, usciti dal asciugatrice, erano pieno di piccolissimi residui di sapone, che mi hanno provocato bruciore agli occhi per parecchi giorni (all'inizio non avevo capito che fosse del sapone, poi ho riflettuto e solo dopo diversi giorni ho capito !!) e ogni volta che mettevo una maglietta o qualcosa mi bruciavano gli occhi.....
Adesso, da quando sono qui, ho una paura assurda di utilizzare lo shampoo e di lavare i denti...inoltre ho paura che nei vestiti possa rimanere traccia di sapone e ricapitarmi di nuovo la stessa cosa di prima...
Ogni volta prima di lavare i denti mi inizia a battere forte il cuore e provo delle sensazioni di panico (va detto che il bagno che uso ora e più piccolo di quello che avevo a casa).... Ho paura che il dentifricio mi arrivi negli occhi e che possa riprovare il bruciore che provai con il dentifricio.... Solo che se mi capita qui sono solo e non c'è mamma o papà che può aiutarmi.....
Comunque da quando sono qui non uso più il collutorio per la stessa paura....
Per non parlare della paura del sapone quando lavo i piatti.....
Per favore, aiutatemi, se avete consiglio o qualcosa, per che mi sento pure stupido a dire queste cose.
[#1]
Gentile utente,
lei ricostruisce la sua storia associando piccoli eventi comuni della sua storia passata (sapone e collutorio che casualmente finiscono sugli occhi) con il suo stato attuale.
E' davvero sicuro che la sua storia possa essere ricostruita così?
Il fatto che le ansie specifiche si siano riattivate poco prima e nel corso del suo trasferimento in un'altra città, in un contesto per lei "nuovo" come quello universitario, senza il supporto della prossimità della sua famiglia, forse potrebbe essere una nuova chiave per la spiegazione delle sue difficoltà.
Credo che quello che attraversa sia un periodo di forte stress e spesso l'ansia finisce con il "condensarsi" su aspetti secondari (come il sapone) impedendoci di vedere e affrontare quelli principali (l'allontanamento da casa e l'affrontare un contesto nuovo).
Certo la mia è solo un'ipotesi.
Lei che ne pensa?
Ha mai ritenuto opportuno rivolgersi ad uno psicologo di persona?
Restiamo in ascolto
lei ricostruisce la sua storia associando piccoli eventi comuni della sua storia passata (sapone e collutorio che casualmente finiscono sugli occhi) con il suo stato attuale.
E' davvero sicuro che la sua storia possa essere ricostruita così?
Il fatto che le ansie specifiche si siano riattivate poco prima e nel corso del suo trasferimento in un'altra città, in un contesto per lei "nuovo" come quello universitario, senza il supporto della prossimità della sua famiglia, forse potrebbe essere una nuova chiave per la spiegazione delle sue difficoltà.
Credo che quello che attraversa sia un periodo di forte stress e spesso l'ansia finisce con il "condensarsi" su aspetti secondari (come il sapone) impedendoci di vedere e affrontare quelli principali (l'allontanamento da casa e l'affrontare un contesto nuovo).
Certo la mia è solo un'ipotesi.
Lei che ne pensa?
Ha mai ritenuto opportuno rivolgersi ad uno psicologo di persona?
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
Utente
Gentile Dott. Mori,
Grazie per aver risposto al mio Ticket.
Sinceramente ho meditato più volte di rivolgermi ad uno psicologo, ma ogni volta ironicamente mi convinco del fatto che il mio caso non sia poi così grave da necessitare l'assistenza di uno psicologo....
La realtà e che sto vivendo un periodo in cui sono troppo stressato, e in più i mie genitori hanno pure perso entrambi il lavoro da poco.....
Io qui sono solo, non ho nemmeno un amico perché non sono stato capace di fare amicizia con nessuno, o per lo meno un giorno ti parlano e l'altro giorno i compagni di corso nemmeno ti salutano, e poi sto sempre dentro ed esco solo per andare a lezione o a fare la spesa ...
La realtà e che io non sono mai uscito di casa, ero uno che entrava a scuola a liceo e poi ritornava a casa, nemmeno al liceo (anche per mia volontà) avevo degli amici....adesso vorrei ritornare alla gita del quarto anno di liceo per fare quelle "cazzate" che facevano i miei compagni, tipo bere o scherzare.... Io ero uno serio. Vedevo il liceo come il mio lavoro, e quindi vedevo la socializzazione come qualcosa che non competeva la mia sfera lavorativa.... Anche perché vivevo altra città e viaggiavo per andare a scuola e i miei genitori non mi accompagnavano nell'altra città (che distava 15min di strada in macchina) perché ancora lavoravano e la sera erano stanchi....
Il punto dottore é che io mi trovo in una città bellissima (Bologna) e vorrei viverla a pieno, vorrei visitare i musei, vorrei uscire la sera, vorrei andare al cinema con degli amici, e ancora vorrei visitare i luoghi in cui sono stati i grandi della letteratura che hanno vissuto a Bologna, come leopardi o carducci, e vorrei anche uscire la sera e divertirmi, non sempre perché studio economia e amo tutte le materie che studio.... Mi piace quello che studio....
Ma non posso fare quelle cose da solo....
E quindi io sento nel mio cuore che non vivo, che ancora sto sprecando tempo, che non sto facendo tutte quelle cose che vorrei fare, e il tempo non celo rida più nessuno....
Insomma io sono a Bologna!!... Una città piena di studenti universitari, di ragazze bellissime, di locali, di cultura, di svago, ma sono solo e sono costretto a uscire solo per andare a lezione e nei supermercati ......
Inoltre dottore purtroppo nel mio corso le lezioni adesso sono finite e riprendono a fine febbraio.....quindi non vedo nemmeno i compagni di corso per tutto questo tempio....però almeno torno a casa per un po' di tempo per natale....
Insomma io non voglio fare gli errori del passato, io voglio vivere a pieno questa città....
E anche nello studio non do il massimo perché non riesco a concentrarmi e studiare come dovrei.....
Mi piacerebbe studiare con altri studenti.... Sarebbe bello perché sarebbe anche un modo per fare amicizia, ma ormai non mi illudo più di tanto hahahahahaha
Il punto é che io non voglio queste assurde e stupide fobie e voglio degli amici con cui fare tutte le cose che le ho scritto... e magari pure una ragazza.... e sentirmi felice.....
Non mi dica di iscrivermi in palestra o altro perché io vorrei fare amicizia con i compagni di corso, é bello sedersi vicino qualcuno con cui studiare ma anche scherzare durante le pause della lezione....
Adesso che vado a casa sono più solo di qua, forse ci organizziamo una sera per mangiare pizza con i compagni di liceo (e qua si ride perché chissà che i miei genitori nemmeno mi accompagnano e mi tocca pure restare a casa)... e io voglio andarci...
Insomma io sento che sto vivendo una vita che non voglio vivere......
Io non pensavo che pure qui avrei fatto una vita un stile solitario bolognese.... Io mi immaginavo che la mia vita cambiasse, ma a parte lavare piatti e vestiti e fare la spesa.... Forse non è cambiato molto...
E poi ho creato un mio sito web online che a casa gestivo sempre, una piccola iniziativa che mi dava qualche soddisfazione anche se è un progetto troppo ambizioso per avere successo.... Però io ci credevo e davanti sl mio computer realizzavo tutte le pagine web del dito nella speranza che avesse successo.... Adesso qui non ho nemmeno il computer e non posso nemmeno gestire a pieno il sito che sembra abbandonato..... Però adesso sto cercando di lanciare una org che raccolga fondi da dare in beneficenza.... Forse però è troppo ambizioso... Intento ho già comprato il sito... Ma qui ci come le dicevo non ho pc e non ho potuto fare le pagine del sito....
Insomma....
Io la ringrazio di cuore per la sua risposta, la prego mi aiuti a capirci qualcosa !!! :)
Grazie Mille :)
Grazie per aver risposto al mio Ticket.
Sinceramente ho meditato più volte di rivolgermi ad uno psicologo, ma ogni volta ironicamente mi convinco del fatto che il mio caso non sia poi così grave da necessitare l'assistenza di uno psicologo....
La realtà e che sto vivendo un periodo in cui sono troppo stressato, e in più i mie genitori hanno pure perso entrambi il lavoro da poco.....
Io qui sono solo, non ho nemmeno un amico perché non sono stato capace di fare amicizia con nessuno, o per lo meno un giorno ti parlano e l'altro giorno i compagni di corso nemmeno ti salutano, e poi sto sempre dentro ed esco solo per andare a lezione o a fare la spesa ...
La realtà e che io non sono mai uscito di casa, ero uno che entrava a scuola a liceo e poi ritornava a casa, nemmeno al liceo (anche per mia volontà) avevo degli amici....adesso vorrei ritornare alla gita del quarto anno di liceo per fare quelle "cazzate" che facevano i miei compagni, tipo bere o scherzare.... Io ero uno serio. Vedevo il liceo come il mio lavoro, e quindi vedevo la socializzazione come qualcosa che non competeva la mia sfera lavorativa.... Anche perché vivevo altra città e viaggiavo per andare a scuola e i miei genitori non mi accompagnavano nell'altra città (che distava 15min di strada in macchina) perché ancora lavoravano e la sera erano stanchi....
Il punto dottore é che io mi trovo in una città bellissima (Bologna) e vorrei viverla a pieno, vorrei visitare i musei, vorrei uscire la sera, vorrei andare al cinema con degli amici, e ancora vorrei visitare i luoghi in cui sono stati i grandi della letteratura che hanno vissuto a Bologna, come leopardi o carducci, e vorrei anche uscire la sera e divertirmi, non sempre perché studio economia e amo tutte le materie che studio.... Mi piace quello che studio....
Ma non posso fare quelle cose da solo....
E quindi io sento nel mio cuore che non vivo, che ancora sto sprecando tempo, che non sto facendo tutte quelle cose che vorrei fare, e il tempo non celo rida più nessuno....
Insomma io sono a Bologna!!... Una città piena di studenti universitari, di ragazze bellissime, di locali, di cultura, di svago, ma sono solo e sono costretto a uscire solo per andare a lezione e nei supermercati ......
Inoltre dottore purtroppo nel mio corso le lezioni adesso sono finite e riprendono a fine febbraio.....quindi non vedo nemmeno i compagni di corso per tutto questo tempio....però almeno torno a casa per un po' di tempo per natale....
Insomma io non voglio fare gli errori del passato, io voglio vivere a pieno questa città....
E anche nello studio non do il massimo perché non riesco a concentrarmi e studiare come dovrei.....
Mi piacerebbe studiare con altri studenti.... Sarebbe bello perché sarebbe anche un modo per fare amicizia, ma ormai non mi illudo più di tanto hahahahahaha
Il punto é che io non voglio queste assurde e stupide fobie e voglio degli amici con cui fare tutte le cose che le ho scritto... e magari pure una ragazza.... e sentirmi felice.....
Non mi dica di iscrivermi in palestra o altro perché io vorrei fare amicizia con i compagni di corso, é bello sedersi vicino qualcuno con cui studiare ma anche scherzare durante le pause della lezione....
Adesso che vado a casa sono più solo di qua, forse ci organizziamo una sera per mangiare pizza con i compagni di liceo (e qua si ride perché chissà che i miei genitori nemmeno mi accompagnano e mi tocca pure restare a casa)... e io voglio andarci...
Insomma io sento che sto vivendo una vita che non voglio vivere......
Io non pensavo che pure qui avrei fatto una vita un stile solitario bolognese.... Io mi immaginavo che la mia vita cambiasse, ma a parte lavare piatti e vestiti e fare la spesa.... Forse non è cambiato molto...
E poi ho creato un mio sito web online che a casa gestivo sempre, una piccola iniziativa che mi dava qualche soddisfazione anche se è un progetto troppo ambizioso per avere successo.... Però io ci credevo e davanti sl mio computer realizzavo tutte le pagine web del dito nella speranza che avesse successo.... Adesso qui non ho nemmeno il computer e non posso nemmeno gestire a pieno il sito che sembra abbandonato..... Però adesso sto cercando di lanciare una org che raccolga fondi da dare in beneficenza.... Forse però è troppo ambizioso... Intento ho già comprato il sito... Ma qui ci come le dicevo non ho pc e non ho potuto fare le pagine del sito....
Insomma....
Io la ringrazio di cuore per la sua risposta, la prego mi aiuti a capirci qualcosa !!! :)
Grazie Mille :)
[#3]
Gentile ragazzo,
dici di non voler fare gli errori del passato, ma poichè non sei pienamente consapevole di come funzioni, il rischio di commettere gli stessi errori è piuttosto elevato.
Ad esempio, se non ho capito male, dici di non poter andare alla pizzata con gli amici del liceo perchè nessuno potrà accompagnarti, giusto? Non puoi organizzarti per andare direttamente con qualcuno di questi amici, senza aspettare che siano i tuoi a doverti accompagnare?
Che cosa ti impedisce di costruire legami con i compagni di università, anche ora che le lezioni sono sospese? Al supermercato non potresti andarci con qualcun altro? E in tutti i posti che desideri visitare non puoi andare con i compagni di corso?
Io sento che ti stai ponendo molti limiti, come se tu aspettassi che un aiuto possa arrivare dagli altri... ma gli altri non conoscono questo tuo vissuto e non hanno la minima idea che tu tu stia sentendo così solo.
Anzi, c'è anche il forte rischio di essere fraintesi e che gli altri ti vedano come un po' snob... e questo credo ti farebbe soffrire ancora di più.
Quindi spetta a te fare qualcosa per poter uscire da questa condizione: se da solo non riesci, puoi chiedere aiuto ad uno psicologo di persona.
Per quanto riguarda invece il problema con dentifricio, sapone, ecc... sembra una fobia. Secondo il modello cognitivo-comportamentale le fobie sono apprese e lasciano traccia nella memoria. Quindi tu stai facendo di tutto per EVITARE tutto ciò che potrebbe riattivare tali memorie (es uso del colluttorio...).
A mio avviso uno psicologo psicoterapeuta può aiutarti anche su questo problema.
Saluti,
dici di non voler fare gli errori del passato, ma poichè non sei pienamente consapevole di come funzioni, il rischio di commettere gli stessi errori è piuttosto elevato.
Ad esempio, se non ho capito male, dici di non poter andare alla pizzata con gli amici del liceo perchè nessuno potrà accompagnarti, giusto? Non puoi organizzarti per andare direttamente con qualcuno di questi amici, senza aspettare che siano i tuoi a doverti accompagnare?
Che cosa ti impedisce di costruire legami con i compagni di università, anche ora che le lezioni sono sospese? Al supermercato non potresti andarci con qualcun altro? E in tutti i posti che desideri visitare non puoi andare con i compagni di corso?
Io sento che ti stai ponendo molti limiti, come se tu aspettassi che un aiuto possa arrivare dagli altri... ma gli altri non conoscono questo tuo vissuto e non hanno la minima idea che tu tu stia sentendo così solo.
Anzi, c'è anche il forte rischio di essere fraintesi e che gli altri ti vedano come un po' snob... e questo credo ti farebbe soffrire ancora di più.
Quindi spetta a te fare qualcosa per poter uscire da questa condizione: se da solo non riesci, puoi chiedere aiuto ad uno psicologo di persona.
Per quanto riguarda invece il problema con dentifricio, sapone, ecc... sembra una fobia. Secondo il modello cognitivo-comportamentale le fobie sono apprese e lasciano traccia nella memoria. Quindi tu stai facendo di tutto per EVITARE tutto ciò che potrebbe riattivare tali memorie (es uso del colluttorio...).
A mio avviso uno psicologo psicoterapeuta può aiutarti anche su questo problema.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Caro ragazzo,
credo sia importante per lei fare una consulenza psicologica, non tanto per la "fobia" che da il titolo al consulto, quanto per questa sua seconda replica che descrive e rende bene l'idea della sua situazione.
Come vede nelle persone c'è una complessità che va oltre il sintomo, in questo caso la fobia.
>>..ma ogni volta ironicamente mi convinco del fatto che il mio caso non sia poi così grave da necessitare l'assistenza di uno psicologo..<<
lo psicologo si occupa anche di casi non gravi e non necessariamente legati alla psicopatologia.
credo sia importante per lei fare una consulenza psicologica, non tanto per la "fobia" che da il titolo al consulto, quanto per questa sua seconda replica che descrive e rende bene l'idea della sua situazione.
Come vede nelle persone c'è una complessità che va oltre il sintomo, in questo caso la fobia.
>>..ma ogni volta ironicamente mi convinco del fatto che il mio caso non sia poi così grave da necessitare l'assistenza di uno psicologo..<<
lo psicologo si occupa anche di casi non gravi e non necessariamente legati alla psicopatologia.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#5]
Utente
Vi ringrazio moltissimo per il vostro aiuto.
Ma potete darmi dei consigli pratici per cercare di superare via via queste fobie(sopratutto quella del dentifricio poiché tengo tantissimo si miei denti (prima li lavavo 3volte al giorno) ora per questa stupida paura del dentifricio nell'occhio a mala pena una))..,,, ??
Non so, voi cosa mi consigliate ?....
Grazie Mille Ancora.
Ne approfitto per augurarvi un buon fine settimana
Ma potete darmi dei consigli pratici per cercare di superare via via queste fobie(sopratutto quella del dentifricio poiché tengo tantissimo si miei denti (prima li lavavo 3volte al giorno) ora per questa stupida paura del dentifricio nell'occhio a mala pena una))..,,, ??
Non so, voi cosa mi consigliate ?....
Grazie Mille Ancora.
Ne approfitto per augurarvi un buon fine settimana
[#6]
Gentile ragazzo,
quelli che chiami consigli pratici sono prescrizioni comportamentali che non tutti i terapeuti utilizzano per poter lavorare con i propri pz.
Ad esempio nella psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale tali prescrizioni si utilizzano moltissimo e permettono al pz. di potersi sperimentare in altre modalità e di apprendere nuove strategie per fronteggiare i problemi.
Chiaramente però le prescrizioni comportamentali, esattamente come le prescrizioni di farmaci, devono essere fatte solo dopo una valutazione accurata.
Evitare di lavarsi i denti secondo te quali conseguenze potrebbe avere?
quelli che chiami consigli pratici sono prescrizioni comportamentali che non tutti i terapeuti utilizzano per poter lavorare con i propri pz.
Ad esempio nella psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale tali prescrizioni si utilizzano moltissimo e permettono al pz. di potersi sperimentare in altre modalità e di apprendere nuove strategie per fronteggiare i problemi.
Chiaramente però le prescrizioni comportamentali, esattamente come le prescrizioni di farmaci, devono essere fatte solo dopo una valutazione accurata.
Evitare di lavarsi i denti secondo te quali conseguenze potrebbe avere?
[#7]
Utente
Gentile Dott.ssa Pileci,
Ironicamente e molto seriamente allo stesso tempo, mi viene da dire che mi cadrebbero tutti i denti (A questo riguardo in famiglia abbiamo già tantissimi casi di Paradontite)..... Non vorrei avere anch'io di questi problemi....
E poi mi diventerebbero subito giallissimi e l'alito sarebbe poco piacevole per chi mi sta intorno.... Senza contare che la ragazza a cui faccio il filo da un po' di tempo già a mala pena mi saluta..... Potrei dire addio alla mia speranza di riuscire a darle almeno un bacio.... :)
Sinceramente io non capisco i motivo di questa fobia assurda, glielo dico sinceramente, prima di trasferirmi qui è dell'accaduto del collutorio, io mi lavavo i denti almeno minimo 3 volte a giorno e almeno un risciacquo di collutorio la mattina... Per non parlare del filo interdentale la sera...
Io tengo moltissimo ai miei denti.... Quindi questa paura strana che nemmeno io mi so spiegare perché così forte, mi fa soffrire... Io laverei i denti pure 3 volte al giorno.... Ma c'è questa cosa che mi frena e mi mette ansia.....
Cosa potrei fare dottoressa per ritornare almeno alla normalità di prima secondo lei ?
La ringrazio moltissimo del suo tempo :)
Grazie.
Ironicamente e molto seriamente allo stesso tempo, mi viene da dire che mi cadrebbero tutti i denti (A questo riguardo in famiglia abbiamo già tantissimi casi di Paradontite)..... Non vorrei avere anch'io di questi problemi....
E poi mi diventerebbero subito giallissimi e l'alito sarebbe poco piacevole per chi mi sta intorno.... Senza contare che la ragazza a cui faccio il filo da un po' di tempo già a mala pena mi saluta..... Potrei dire addio alla mia speranza di riuscire a darle almeno un bacio.... :)
Sinceramente io non capisco i motivo di questa fobia assurda, glielo dico sinceramente, prima di trasferirmi qui è dell'accaduto del collutorio, io mi lavavo i denti almeno minimo 3 volte a giorno e almeno un risciacquo di collutorio la mattina... Per non parlare del filo interdentale la sera...
Io tengo moltissimo ai miei denti.... Quindi questa paura strana che nemmeno io mi so spiegare perché così forte, mi fa soffrire... Io laverei i denti pure 3 volte al giorno.... Ma c'è questa cosa che mi frena e mi mette ansia.....
Cosa potrei fare dottoressa per ritornare almeno alla normalità di prima secondo lei ?
La ringrazio moltissimo del suo tempo :)
Grazie.
[#8]
Oltre alle tragiche conseguenze che hai elencato (^____^), ne aggiungo un'altra psicologica altrettanto drammatica: l'EVITAMENTO (in questo caso di lavarsi i denti, ma in genere di ciò che genera la paura) ha l'effetto di abbassare l'ansia in poco tempo. Tu infatti usi l'evitamento come strategia di gestione della paura adesso e hai limitato il lavaggio dei denti a una volta sola.
Questo apparentemente ti rende più sereno.
Tuttavia più continuerai ad evitare di lavarti i denti, più la paura crescerà e quindi il problema si complica.
Quindi l'evitamento non porta mai buone cose e non lo suggeriamo mai, anzi è una strategia disfunzionale alla quale bisogna sostituirne una più funzionale.
Però concordo anche con i Colleghi sull'opportunità di risolvere i problemi relazionali.
Saluti,
Questo apparentemente ti rende più sereno.
Tuttavia più continuerai ad evitare di lavarti i denti, più la paura crescerà e quindi il problema si complica.
Quindi l'evitamento non porta mai buone cose e non lo suggeriamo mai, anzi è una strategia disfunzionale alla quale bisogna sostituirne una più funzionale.
Però concordo anche con i Colleghi sull'opportunità di risolvere i problemi relazionali.
Saluti,
[#9]
Utente
Grazie Dottoressa.
Quindi in pratica dovrei affrontare questa fobia sforzandomi di lavare i denti giusto anziché evitare?,....
Magari potrei lavare i denti utilizzando all'inizio pochissimo dentifricio.... Lei che ne dice ?
Inoltre quando mi sento ansioso per che temo che mi possa arrivare sugli occhi, potrebbe darmi qualche consiglio su come diminuire l'ansia ?....
La ringrazio ancora per il suo tempo.
Ne approfitto per augurarle una buona domenica.
Quindi in pratica dovrei affrontare questa fobia sforzandomi di lavare i denti giusto anziché evitare?,....
Magari potrei lavare i denti utilizzando all'inizio pochissimo dentifricio.... Lei che ne dice ?
Inoltre quando mi sento ansioso per che temo che mi possa arrivare sugli occhi, potrebbe darmi qualche consiglio su come diminuire l'ansia ?....
La ringrazio ancora per il suo tempo.
Ne approfitto per augurarle una buona domenica.
[#10]
Caro ragazzo,
>>Sinceramente io non capisco i motivo di questa fobia assurda..<<
questo è abbastanza chiaro altrimenti non si parlerebbe di "fobia".
Credo sia opportuno un trattamento psicoterapico. Per curare la fobia è utile (almeno per alcuni indirizzi) non focalizzarsi su di essa perché nel suo caso è strutturata come difesa per evitare il confronto sul piano relazionale (sentimenti, affetti ecc.).
Ad es. quando scrive: >>Senza contare che la ragazza a cui faccio il filo da un po' di tempo già a mala pena mi saluta..<<
>>Sinceramente io non capisco i motivo di questa fobia assurda..<<
questo è abbastanza chiaro altrimenti non si parlerebbe di "fobia".
Credo sia opportuno un trattamento psicoterapico. Per curare la fobia è utile (almeno per alcuni indirizzi) non focalizzarsi su di essa perché nel suo caso è strutturata come difesa per evitare il confronto sul piano relazionale (sentimenti, affetti ecc.).
Ad es. quando scrive: >>Senza contare che la ragazza a cui faccio il filo da un po' di tempo già a mala pena mi saluta..<<
[#11]
Utente
Grazie,
Quindi devo evitare di pensarci e sforzarmi di lavare i denti come facevo prima giusto?
.... Cioè dovrei auto convincermi che questa fobia non esiste ?.... In modo da evitare di focalizzarmi su di essa ?
Proverò a superare la fobia magari evitando di pensarci troppo.....
Magari vi tengo aggiornati :).....
Mi sono promesso di andare a lave i denti appena terminato di studiare ...... Spero che non mi nega l'ansia come ieri..... Io cercherò di fare tutto senza pensare che possa arrivare agli occhi....
Grazie Mille Dott. Del Signore ,
Ne approfitto per augurare anche a lei una Buona Domenica
Quindi devo evitare di pensarci e sforzarmi di lavare i denti come facevo prima giusto?
.... Cioè dovrei auto convincermi che questa fobia non esiste ?.... In modo da evitare di focalizzarmi su di essa ?
Proverò a superare la fobia magari evitando di pensarci troppo.....
Magari vi tengo aggiornati :).....
Mi sono promesso di andare a lave i denti appena terminato di studiare ...... Spero che non mi nega l'ansia come ieri..... Io cercherò di fare tutto senza pensare che possa arrivare agli occhi....
Grazie Mille Dott. Del Signore ,
Ne approfitto per augurare anche a lei una Buona Domenica
[#12]
Da un punto di vista del modello cognitivo-comportamentale, la terapia per le fobie prevede l'esposizione graduale e guidata dal terapeuta allo stimolo fobico, attendendosi di provare un po' d'ansia.
Ma il processo è l'opposto di quello che descrivi tu, ovvero NON bisogna evitare di pensarci, ma diventare da una parte più consapevoli e dall'altra abituarsi allo stimolo fobico in maniera tale da renderlo innocuo e non più carico di potere di incutere paura.
Autoconvincersi che la fobia non esista non ha alcuna finalità e non può risolvere un problema.
Rimane ferma l'indicazione di vedere uno psicologo, magari presso lo Spazio Giovani della città o il Consultorio.
Cordiali saluti e buona domenica e buone feste anche a te!
Ma il processo è l'opposto di quello che descrivi tu, ovvero NON bisogna evitare di pensarci, ma diventare da una parte più consapevoli e dall'altra abituarsi allo stimolo fobico in maniera tale da renderlo innocuo e non più carico di potere di incutere paura.
Autoconvincersi che la fobia non esista non ha alcuna finalità e non può risolvere un problema.
Rimane ferma l'indicazione di vedere uno psicologo, magari presso lo Spazio Giovani della città o il Consultorio.
Cordiali saluti e buona domenica e buone feste anche a te!
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 9.3k visite dal 22/12/2013.
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