Paura delle delusioni affettive
Buonasera
soffro tanto per la condizione che sto per descrivervi.
E' finita da circa 6 mesi una relazione durata quasi nove anni con un ragazzo che ho amato davvero, tanto e fino alla fine, nonostante una grave crisi dell'ultimo anno.
Probabilmente l'elaborazione di questa forte separazione sarà riuscita male. In pratica adesso ho tanta paura di varie situazioni:
- Ho paura di avere un'altra relazione.
- Mi sento tanto triste dopo aver avuto incontri sessuali e dopo il sesso, sempre.
- Infine sono letteralmente terrorizzato dall'idea che qualcuno possa piacermi troppo e che poi questa persona possa deludermi, abbandonarmi o non ricambiare.
In pratica mi è successo di aver incontrato un ragazzo che mi piace davvero tanto. La mia paura è che io possa non piacergli tanto e che di conseguenza lui possa o stancarsi presto o non avere un reale interesse facendomi di conseguenza soffrire.
Sono letteralmente terrorizzato dal fatto che lui sia davvero molto carino: questa cosa mi fa stare male. Nonostante non sia neanche io un brutto ragazzo, non mi sento alla sua altezza e temo che lui mi possa prima o poi (più prima) farmi soffrire mostrandomi chiaramente che con lui non avrei potuto mai avere chance.
Mancanza di autostima? Sicuramente si.
Paura di mettersi in gioco? Certamente.
Delusione per la storia passata? Infinita.
Ho tanta voglia di un nuovo legame. E' ciò che desidero. Ma ho paura: ho paura di rimanere solo, di perdere nuovamente le frequentazioni che tanto faticosamente ho conquistato, di soffrire un'altra volta, del fatto che prima o poi finirà di nuovo ed io starò male come un cane come è successo alcuni mesi fa.
Quella mia relazione mi ha segnato. Una ferita profonda, apparentemente risanata che fa male per i segni che ha lasciato (sono certo di non amare più il mio ex).
Eppure il ragazzo conosciuto ora mi piace tanto. Potrebbe ricambiarmi, non so. Ma ho troppa paura di rimanerci male e di stare male. E questa volta non reggerei più.
Non so che fare.
Grazie dell'aiuto e del supporto
soffro tanto per la condizione che sto per descrivervi.
E' finita da circa 6 mesi una relazione durata quasi nove anni con un ragazzo che ho amato davvero, tanto e fino alla fine, nonostante una grave crisi dell'ultimo anno.
Probabilmente l'elaborazione di questa forte separazione sarà riuscita male. In pratica adesso ho tanta paura di varie situazioni:
- Ho paura di avere un'altra relazione.
- Mi sento tanto triste dopo aver avuto incontri sessuali e dopo il sesso, sempre.
- Infine sono letteralmente terrorizzato dall'idea che qualcuno possa piacermi troppo e che poi questa persona possa deludermi, abbandonarmi o non ricambiare.
In pratica mi è successo di aver incontrato un ragazzo che mi piace davvero tanto. La mia paura è che io possa non piacergli tanto e che di conseguenza lui possa o stancarsi presto o non avere un reale interesse facendomi di conseguenza soffrire.
Sono letteralmente terrorizzato dal fatto che lui sia davvero molto carino: questa cosa mi fa stare male. Nonostante non sia neanche io un brutto ragazzo, non mi sento alla sua altezza e temo che lui mi possa prima o poi (più prima) farmi soffrire mostrandomi chiaramente che con lui non avrei potuto mai avere chance.
Mancanza di autostima? Sicuramente si.
Paura di mettersi in gioco? Certamente.
Delusione per la storia passata? Infinita.
Ho tanta voglia di un nuovo legame. E' ciò che desidero. Ma ho paura: ho paura di rimanere solo, di perdere nuovamente le frequentazioni che tanto faticosamente ho conquistato, di soffrire un'altra volta, del fatto che prima o poi finirà di nuovo ed io starò male come un cane come è successo alcuni mesi fa.
Quella mia relazione mi ha segnato. Una ferita profonda, apparentemente risanata che fa male per i segni che ha lasciato (sono certo di non amare più il mio ex).
Eppure il ragazzo conosciuto ora mi piace tanto. Potrebbe ricambiarmi, non so. Ma ho troppa paura di rimanerci male e di stare male. E questa volta non reggerei più.
Non so che fare.
Grazie dell'aiuto e del supporto
[#1]
Gentile Utente,
ha spiegato molto lucidamente la situazione che sta vivendo:
"....Ho tanta voglia di un nuovo legame. E' ciò che desidero. Ma ho paura...."
Come si fa a superare questa paura? Solo attraversandola!
Quindi non può fare altro che vivere queste storie, consapevole del fatto che ciò che Le è accaduto 6 mesi fa purtroppo fa parte della vita e della sofferenza NON patologica.
Quello che invece potrebbe essere preoccupante è la chiusura verso nuove relazioni e il lasciarsi frenare da questa delusione.
Le delusioni, la sofferenza nelle relazioni, ecc... fanno parte della vita.
Viva questa nuova relazione, senza precludersi la possibilità di poter essere felice.
Saluti,
ha spiegato molto lucidamente la situazione che sta vivendo:
"....Ho tanta voglia di un nuovo legame. E' ciò che desidero. Ma ho paura...."
Come si fa a superare questa paura? Solo attraversandola!
Quindi non può fare altro che vivere queste storie, consapevole del fatto che ciò che Le è accaduto 6 mesi fa purtroppo fa parte della vita e della sofferenza NON patologica.
Quello che invece potrebbe essere preoccupante è la chiusura verso nuove relazioni e il lasciarsi frenare da questa delusione.
Le delusioni, la sofferenza nelle relazioni, ecc... fanno parte della vita.
Viva questa nuova relazione, senza precludersi la possibilità di poter essere felice.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
<<E questa volta non reggerei più.>>
Gentile Utente,
quali prove inconfutabili ha del fatto che non reggerebbe ad un eventuale rottura di questa storia (che, tra l'altro, non è ancora neppure incominciata...)?
Non pensa che iniziarla con questi pensieri in mente, possa già in qualche modo "inquinare" e rischiare di compromettere veramente ciò che invece Lei desidererebbe costruire?
Il timore che prova (è forse ansia?) e che le impedisce di vivere serenamente questa nuova opportunità può costituire una sorta di autosabotaggio, per poter dire poi: "L'avevo detto io che sarebbe di nuovo andata male!"
Se da solo non riesce ad uscirne, le consiglio di rivolgersi di persona ad uno psicologo per effettuare alcuni colloqui che l'aiutino a superare questo momento di insicurezza.
Cordialità.
Gentile Utente,
quali prove inconfutabili ha del fatto che non reggerebbe ad un eventuale rottura di questa storia (che, tra l'altro, non è ancora neppure incominciata...)?
Non pensa che iniziarla con questi pensieri in mente, possa già in qualche modo "inquinare" e rischiare di compromettere veramente ciò che invece Lei desidererebbe costruire?
Il timore che prova (è forse ansia?) e che le impedisce di vivere serenamente questa nuova opportunità può costituire una sorta di autosabotaggio, per poter dire poi: "L'avevo detto io che sarebbe di nuovo andata male!"
Se da solo non riesce ad uscirne, le consiglio di rivolgersi di persona ad uno psicologo per effettuare alcuni colloqui che l'aiutino a superare questo momento di insicurezza.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Gentile Utente,
Anche io, come le colleghe, le suggerisco di andare oltre la paura e di analizzarla...
Vivere immobile, attanagliato dalla paura le impedirà di vivere ed amare ancora....
L' elaborazione del lutto è quel processo psichico, indispensabile, necessario per superare le perdite, reali o simboliche, tra le quali la fine di un amore.
Si dia tempo e se la passionalità supererà la razionalità ed i meccanismi di difesa, potrà nuovamente amare....
Ogni relazione ha in sè un tallone d' Achille, contiene in sè la paura dell' amore, dell' abbandono e della morte...
L' amore è spesso un lusso affettivo, che non tutti possono permettersi, se lei ha giA avuto un arelazione, significa che è in grado di farlo ancora.....non tutti i legami sono uguali e l' Amore merita di essere vissuto....
Auguri.
Anche io, come le colleghe, le suggerisco di andare oltre la paura e di analizzarla...
Vivere immobile, attanagliato dalla paura le impedirà di vivere ed amare ancora....
L' elaborazione del lutto è quel processo psichico, indispensabile, necessario per superare le perdite, reali o simboliche, tra le quali la fine di un amore.
Si dia tempo e se la passionalità supererà la razionalità ed i meccanismi di difesa, potrà nuovamente amare....
Ogni relazione ha in sè un tallone d' Achille, contiene in sè la paura dell' amore, dell' abbandono e della morte...
L' amore è spesso un lusso affettivo, che non tutti possono permettersi, se lei ha giA avuto un arelazione, significa che è in grado di farlo ancora.....non tutti i legami sono uguali e l' Amore merita di essere vissuto....
Auguri.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Ex utente
Amare è per me il lusso principe: è la cosa che desidero più al mondo in assoluto.
Il mio desiderio è un amore fatto di infinita tenerezza e di rispetto ... cose che non avevo purtroppo e mio assoluto malgrado dalla relazione precedente se non in rari casi e soprattutto nelle fasi iniziali/intermedie.
Questi due fattori sono proprio quelli che mi fanno superare la paura della "morte" in senso simbolico, ma forse anche reale.
Sono un ragazzo molto sensibile e giocare con i miei sentimenti significa un pò "uccidermi".
Ho capito che devo vivermi quello che mi capita: mi mancano un pò gli strumenti. Forse mi manca quel forte senso di disincanto, la parte sana della razionalità. Riesco ad ottenerla sempre e solo a caro prezzo, dopo aver sofferto.
Forse devo pensare più al lavoro, forse più agli amici che ho profondamente rivalutato negli ultimi mesi, forse non lo so.
Forse vorrei proprio amare una persona come quella che ho conosciuto... anzi vorrei che mi amasse lui con l'infinita tenerezza di cui ho bisogno.
Grazie come sempre
Il mio desiderio è un amore fatto di infinita tenerezza e di rispetto ... cose che non avevo purtroppo e mio assoluto malgrado dalla relazione precedente se non in rari casi e soprattutto nelle fasi iniziali/intermedie.
Questi due fattori sono proprio quelli che mi fanno superare la paura della "morte" in senso simbolico, ma forse anche reale.
Sono un ragazzo molto sensibile e giocare con i miei sentimenti significa un pò "uccidermi".
Ho capito che devo vivermi quello che mi capita: mi mancano un pò gli strumenti. Forse mi manca quel forte senso di disincanto, la parte sana della razionalità. Riesco ad ottenerla sempre e solo a caro prezzo, dopo aver sofferto.
Forse devo pensare più al lavoro, forse più agli amici che ho profondamente rivalutato negli ultimi mesi, forse non lo so.
Forse vorrei proprio amare una persona come quella che ho conosciuto... anzi vorrei che mi amasse lui con l'infinita tenerezza di cui ho bisogno.
Grazie come sempre
[#5]
O forse dovrebbe rafforzarsi un po' e rivedere il concetto di amore.
Il Suo sembra un amore perfetto, ma che desidera ottenere da persone IMperfette e questo crea una bella dissonanza e genera quella sofferenza di cui parla e che La spinge a temere (e quindi evitare) una nuova relazione.
Forse dovrebbe solo ammorbidirsi un po' nelle relazioni e vedere se stesso e gli altri con maggior benevolenza, sapendo che siamo tutti fallibili e che la sofferenza entro certi limiti fa parte della vita.
Saluti,
Il Suo sembra un amore perfetto, ma che desidera ottenere da persone IMperfette e questo crea una bella dissonanza e genera quella sofferenza di cui parla e che La spinge a temere (e quindi evitare) una nuova relazione.
Forse dovrebbe solo ammorbidirsi un po' nelle relazioni e vedere se stesso e gli altri con maggior benevolenza, sapendo che siamo tutti fallibili e che la sofferenza entro certi limiti fa parte della vita.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.6k visite dal 21/12/2013.
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