Mancanza di dialogo con fidanzato permaloso e irruento.
Gentili specialisti,
Ho chiuso una relazione da poco. Ho 28 anni e sono stata insieme ad un ragazzo di 25 anni, per 3 anni. Inizialmente mi sembrava molto buono e tranquillo. Dopo i primi mesi sono cominciati a sorgere problemi: Lui era molto permaloso e occasionalmente aveva "scatti d'ira" sproporzionati rispetto alla situazione. Siamo due persone diverse, lui non ha terminato le scuole perché ha trovato lavoro, mentre io ho ripreso gli studi e mi sto laureando ora. Abbiamo hobby in comune ma abbiamo ricevuto un educazione diversa, abbiamo esperienze di vita diverse,vivo da sola,lui ancora con i suoi, e soprattutto ho sempre sentito una differenza culturale. Non mi reputo una persona molto colta, ma purtroppo la sua cultura generale e questo non mi piace. il problema degli ultimi mesi era dato dal fatto che spesso mi trovavo a fargli notare, in maniera educata, piccole mancanze. E' spiacevole dirlo ma aveva comportamenti da viziato, ad esempio spesso dormiva a casa mia e lasciava le cose sporche,in disordine,a volte dimenticava di lavarsi i denti e le mani, e alcune volte non mangiava perché non gli piaceva quello che cucinavo; al mio fargli notare queste cose lui inizialmente non ascoltava e lasciava perdere, se gli ripetevo una cosa o se gli dicevo qualcos'altro i giorni dopo, reagiva male, offendendosi e tenendo il muso anche per ore,oppure alzando la voce e dicendomi che non mi sopportava più, andando via di casa o facendomi scendere dalla macchina. davanti a questi comportamenti rispondevo male anche io, gli dicevo che era sembrava un pazzo! lui si arrabbiava ancora di più e arrivava a dirmi cose cattive, che non voleva più vedermi, di sparire,che me l'avrebbe fatta pagare, che non facevo altro che lamentarmi inutilmente. puntualmente facevamo la pace perché io lo cercavo tentando di farlo ragionare, ma non si è mai scusato, se non con un filino di voce perché l'ho quasi costretto. Io sono una che quando non gli va bene qualcosa lo dice subito, e posso risultare un pò critica a volte,con lui tentavo di controllarmi, ma non riuscivo sempre a star zitta davanti a cose che non mi piacevano. Altre volte si arrabbiava perché gli davo consigli su come comportarsi in una situazione,oppure perché spendeva per oggetti inutili. Sembrava che volesse parlare solo delle cose belle, e non affrontare mai discussioni. Due settimane fa abbiamo avuto un litigio perchè da circa un mese ero un pò fredda fisicamente, gli ho spiegato che ero così a causa di alcuni suoi atteggiamenti non gravi che però mi creavano un pò di disagio. Si è offeso e mi ha detto urlando che non gli piaccio come persona, che sono noiosa,lo rendo infelice e non mi sopporta!Ho provato a mandargli un sms ma ha risposto ma ha voluto lasciarmi per sms. Se non si discute lui è il ragazzo più dolce del mondo, mi domando se l'abbia fatto scappare io con le mie critiche e questo mi distrugge. come si può chiudere così senza chiarire e lasciare qualcuno per sms?
aspetto un consiglio , grazie
Ho chiuso una relazione da poco. Ho 28 anni e sono stata insieme ad un ragazzo di 25 anni, per 3 anni. Inizialmente mi sembrava molto buono e tranquillo. Dopo i primi mesi sono cominciati a sorgere problemi: Lui era molto permaloso e occasionalmente aveva "scatti d'ira" sproporzionati rispetto alla situazione. Siamo due persone diverse, lui non ha terminato le scuole perché ha trovato lavoro, mentre io ho ripreso gli studi e mi sto laureando ora. Abbiamo hobby in comune ma abbiamo ricevuto un educazione diversa, abbiamo esperienze di vita diverse,vivo da sola,lui ancora con i suoi, e soprattutto ho sempre sentito una differenza culturale. Non mi reputo una persona molto colta, ma purtroppo la sua cultura generale e questo non mi piace. il problema degli ultimi mesi era dato dal fatto che spesso mi trovavo a fargli notare, in maniera educata, piccole mancanze. E' spiacevole dirlo ma aveva comportamenti da viziato, ad esempio spesso dormiva a casa mia e lasciava le cose sporche,in disordine,a volte dimenticava di lavarsi i denti e le mani, e alcune volte non mangiava perché non gli piaceva quello che cucinavo; al mio fargli notare queste cose lui inizialmente non ascoltava e lasciava perdere, se gli ripetevo una cosa o se gli dicevo qualcos'altro i giorni dopo, reagiva male, offendendosi e tenendo il muso anche per ore,oppure alzando la voce e dicendomi che non mi sopportava più, andando via di casa o facendomi scendere dalla macchina. davanti a questi comportamenti rispondevo male anche io, gli dicevo che era sembrava un pazzo! lui si arrabbiava ancora di più e arrivava a dirmi cose cattive, che non voleva più vedermi, di sparire,che me l'avrebbe fatta pagare, che non facevo altro che lamentarmi inutilmente. puntualmente facevamo la pace perché io lo cercavo tentando di farlo ragionare, ma non si è mai scusato, se non con un filino di voce perché l'ho quasi costretto. Io sono una che quando non gli va bene qualcosa lo dice subito, e posso risultare un pò critica a volte,con lui tentavo di controllarmi, ma non riuscivo sempre a star zitta davanti a cose che non mi piacevano. Altre volte si arrabbiava perché gli davo consigli su come comportarsi in una situazione,oppure perché spendeva per oggetti inutili. Sembrava che volesse parlare solo delle cose belle, e non affrontare mai discussioni. Due settimane fa abbiamo avuto un litigio perchè da circa un mese ero un pò fredda fisicamente, gli ho spiegato che ero così a causa di alcuni suoi atteggiamenti non gravi che però mi creavano un pò di disagio. Si è offeso e mi ha detto urlando che non gli piaccio come persona, che sono noiosa,lo rendo infelice e non mi sopporta!Ho provato a mandargli un sms ma ha risposto ma ha voluto lasciarmi per sms. Se non si discute lui è il ragazzo più dolce del mondo, mi domando se l'abbia fatto scappare io con le mie critiche e questo mi distrugge. come si può chiudere così senza chiarire e lasciare qualcuno per sms?
aspetto un consiglio , grazie
[#1]
Gentile Ragazza,
dal suo racconto sembra che le problematiche caratteriali e comportamentali ci fossero da sempre, non sono relative alla sua freddezza fisica ed al recente silenzio dei sensi.
la sessualità ed intimità, per sopravvivere all'usura del tempo e del quotidiano, necessita di rispetto, amore, dolcezza e cura dell'altro/a..
La modalità scelta per concludere una relazione, mi sembra immatura e poco risolta....sembra infatti che il suo ragazzo, non sappia affatto modulare le sue emozioni, non sappia gestirle e non sia capace di dire quello che desidera o non desidera con le parole...
Eviti di colpevolizzarsi, una relazione è abitata da "due" protagonisti.....
dal suo racconto sembra che le problematiche caratteriali e comportamentali ci fossero da sempre, non sono relative alla sua freddezza fisica ed al recente silenzio dei sensi.
la sessualità ed intimità, per sopravvivere all'usura del tempo e del quotidiano, necessita di rispetto, amore, dolcezza e cura dell'altro/a..
La modalità scelta per concludere una relazione, mi sembra immatura e poco risolta....sembra infatti che il suo ragazzo, non sappia affatto modulare le sue emozioni, non sappia gestirle e non sia capace di dire quello che desidera o non desidera con le parole...
Eviti di colpevolizzarsi, una relazione è abitata da "due" protagonisti.....
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile utente,
concordo con quanto scrive la mia collega, dr.ssa Randone.
Le relazioni vanno avanti o si interrompono in due.
E' certo che lei lo abbia fatto fuggire con le sue critiche, così come è certo che lui si sia comportato in modo immaturo, provocando le sue critiche .
È probabile che l'oggetto della discussione sia solo marginale, nel senso che potevano esserci temi
più importanti alla base del conflitto, come il potere, la fiducia, la gestione della coppia.
È come se lei le dicesse " sono io quella adulta...".
Forse aveva ragione ma.....
Restiamo in ascolto
concordo con quanto scrive la mia collega, dr.ssa Randone.
Le relazioni vanno avanti o si interrompono in due.
E' certo che lei lo abbia fatto fuggire con le sue critiche, così come è certo che lui si sia comportato in modo immaturo, provocando le sue critiche .
È probabile che l'oggetto della discussione sia solo marginale, nel senso che potevano esserci temi
più importanti alla base del conflitto, come il potere, la fiducia, la gestione della coppia.
È come se lei le dicesse " sono io quella adulta...".
Forse aveva ragione ma.....
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#3]
<mi domando se l'abbia fatto scappare io con le mie critiche>
Gentile Utente,
forse lei si proponeva di cambiare l'altro, ma questa è un'impresa che può condurre la coppia al naufragio.
Non si accolli totalmente le responsabilità, nella coppia si è in due. Evidentemente le vostre differenze in più ambiti mal si accordavano, questo ragazzo così diverso da lei per cultura e abitudini...reazioni anziché dialogo e affrontare problemi in modo differente...lei non sopportava le carenze di lui e lui i suoi richiami, i tentativi di educarlo ...
Ora cosa desiderebbe? Un ritorno?
Pensa che le vostre diversità si possano incontrare in qualche modo?
Gentile Utente,
forse lei si proponeva di cambiare l'altro, ma questa è un'impresa che può condurre la coppia al naufragio.
Non si accolli totalmente le responsabilità, nella coppia si è in due. Evidentemente le vostre differenze in più ambiti mal si accordavano, questo ragazzo così diverso da lei per cultura e abitudini...reazioni anziché dialogo e affrontare problemi in modo differente...lei non sopportava le carenze di lui e lui i suoi richiami, i tentativi di educarlo ...
Ora cosa desiderebbe? Un ritorno?
Pensa che le vostre diversità si possano incontrare in qualche modo?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 17.2k visite dal 20/12/2013.
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