Prima volta con un'amica...cattiva idea?

Salve,

ho 25 anni e sono vergine. Ho sempre pensato di volerlo fare con la ragazza "giusta", mantenendo un atteggiamento "attendista", di cui ora un pò mi pento. Da più di un anno vivo in una metropoli estera, è la mia prima esperienza in un contesto di questo tipo e ormai mi sentirei pronto per farlo, ma non è di aiuto il fatto che lavoro nel weekend e i miei pochi amici non cercano ragazze (o già sono impegnati oppure hanno interrotto da poco una relazione). Una mia ex coinquilina, trentenne, dolce e di bell'aspetto, da un pò è entrata nei miei pensieri come colei da cui mi farei volentieri guidare in questa nuova esperienza. In generale mi sento a mio agio in sua compagnia e immagino che potrebbe essere bellissimo fare l'amore con lei, ma mi chiedo...potrei rischiare di perdere un'amicizia nel confessare questa mia fantasia? Non vorrei sembrare un disperato o un "weirdo" e offrirle elementi per guardarmi con occhi diversi.

Vi ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

questa ragazza Le piace al di là del fatto di volere fare l'amore per la prima volta con qualcuno?
Ha preso in considerazione l'idea di corteggiarla se Le piace?
Come mai non ha una ragazza?
L'atteggiamento attendista si riferisce solo al sesso o anche a relazioni sentimentali?
Secondo Lei come potrebbe reagire questa ragazza, se Lei le parlasse delle Sue fantasie?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Silvia Rotondi Psicologo, Psicoterapeuta 117
Salve gentile ragazzo,
Nella vita bisogna anche un po' rischiare e talora andare anche incontro ad esperienze che poi tutto sommato potranno essere giudicate non così belle, positive, ecc...
Sembra che lei non rischi mai di deludersi , perche' ?
Potrebbe tentare con la ragazza, magari riceverebbe un no ed allora come si sentirebbe ?

Cordialmente Dr.ssa Silvia Rotondi
www.silviarotondi.it
338-26 72 692

[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
la verginità nell'uomo non esiste, perchè correla alla deflorazione, associata alla famigerata "prima volta" femminile....

Alle riflessioni dei Colleghi, la invito a leggere delle letture sulla prima volta maschile e femminile e sulla vita sessuale tra "amici...." , se desidera, poi ne riparliamo


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1313-verginita-la-fatidica-prima-volta.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4165-amici-di-letto-nuove-forme-d-amore.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

al di là della scelta di confessare o meno le sue fantasie, potrebbe essere utile riflettere su questo punto: "perché proprio lei?".
Probabilmente perché è più rassicurante di una sconosciuta, con qualche anno più di lei, dolce ecc. (solo ipotesi).

Voglio dire che questo dubbio potrebbe assomigliare ad un "procrastinare", finché c'è il dubbio difficilmente si sceglie.




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Provi a paragonare il sesso al cibo.

Provi a immaginarsi mentre si dice: "Ecco, ora mi sentirei sufficientemente pronto per mangiare. Non vorrei sembrare un ingordo, quindi devo cercare di non strafare. Però d'altra parte ho fame, devo farmene una ragione" ecc. ecc.

Come si sentirebbe?

Occorre trovare giustificazioni per soddisfare desideri naturali?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#6]
Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte e gli spunti di riflessione.

Probabilmente devo imparare a lasciarmi andare di più e a pensare di meno.
La verità è che non riesco ad essere come altri che approcciano ragazze in continuazione; finora ho mostrato il mio interesse a poche ragazze senza mai ottenere granchè.

Questa ragazza mi piace. Ai miei occhi lei è apparsa diversa dalle solite ragazze della mia età o più piccole con cui mi capita di bloccarmi e di non riuscire a mostrare alcune mie qualità...con lei piano piano mi sono sentito più libero di esprimermi, di fare battute, di creare contatto fisico (accarezzarle la mano per esempio) e credo che la mia fantasia nasca da qui.
La immagino dolce e rassicurante anche a letto e credo che un'esperienza del genere mi aiuterebbe ad acquistare più fiducia nei miei mezzi.

Grazie di nuovo per l'attenzione.

[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Probabilmente devo imparare a lasciarmi andare di più e a pensare di meno.
>>>

Questo era abbastanza evidente fin dall'inizio.

>>> La verità è che non riesco ad essere come altri che approcciano ragazze in continuazione; finora ho mostrato il mio interesse a poche ragazze senza mai ottenere granchè.
>>>

La verità è che non occorre approcciare ragazze in continuazione, ma nemmeno è utile nascondersi dietro la giusitificazione "io non sono una macchina per l'approccio" per giustificare la paura del rifiuto.

Perché è proprio questa paura che opprime molti ragazzi nella sua situazione, solo che l'orgoglio impedisce loro di riconoscerlo.

Per un uomo è naturale avere il desiderio di approcciare le donne. Questo però non significa doverle approcciare tutte o doverci provare con tutte.

C'è un'enorme differenza fra NON POTER fare una cosa e decidere di NON VOLERLA fare.

Lei da che parte si sente?
[#8]
Utente
Utente
La seguo dottore e capisco che è tempo di cambiare.

Mi darò obiettivi semplici e mi impegnerò a raggiungerli, per acquistare più fiducia in me stesso e imparare a vivere con più naturalezza le dinamiche imprevedibili dell'attrazione.
[#9]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Se da solo non riuscisse a modificare questo comportamento di evitamento, sarebbe utile lasciarsi aiutare da uno psicologo di persona, che possa insieme a Lei mettere a fuoco il problema in maniera più definita e capire quali soluzioni implementare per risolverlo.

Cordiali saluti,
[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Mi darò obiettivi semplici
>>>

Certo, faccia pure.

Ma se presto o tardi dovesse rendersi conto che da solo non ci riesce, o anche solo sospettarlo, faccia come dicono gli americani: ingoi l'orgoglio e si rivolga a un terapeuta. Proprio per non contribuire lei stesso a relegarsi a vita nel ruolo di "weirdo".
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