Non so se poter stare con lui
Conosco un ragazzo da circa un anno. L'ho conosciuto mentre era fidanzato da un anno e dieci mesi.Dopo un mese che ci vedevamo quasi tutti i giorni la sua storia è finita. E' stato un inizio molto rapido, io puntavo sull'essere il piu' aperta e ''piccante'' possibile, e lui sembrava apprezzare. Ero me stessa.
Nella prima settimana che l'ho conosciuto ho anche commesso un errore con un altro ragazzo, un fatto materiale un po' ''squallido'' che non coinvolgeva però alcun sentimento.
La storia è andata avanti per tutta l'estate, ci vedevamo quasi ogni giorno. Poi nel tempo hanno iniziato a aumentare domande ossessive sul mio passato, anche su fatti futili, come se non mi si fosse mai visto niente mentre ero in costume e cose simili. Alla fine lui sostanzialmente ha preso il controllo di me. Decideva come mi vestivo ( maglie e pantaloncini larghi che coprissero il sedere), come dovevo fare le cose ( vestirsi rigorosamente in bagno dopo la doccia, non uscire in accappatoio dal bagno, tenere su il reggiseno fino al momento di andare a dormire anche in casa mia, ecc ecc). Nel frattempo io, super innamorata, ho confessato l'errore commesso nella prima settimana, che dopo un po' mi è stato perdonato, anche se sono passata come una ''poco di buono''. E allora ho iniziato anche a sentirmi in dovere di dire ogni cosa, come ad esempio che una volta ero in gonna e i miei amici mi avevano sollevato e probabilmente si fossero viste le mutande, che avevo dormito due volte con dei miei amici a delle feste (ma in amicizia) e molte altre. Ogni cosa mi veniva fatta pesare e presentata come ''sbagliatissima'' e da ''poco di buono'' ; moltissime discussioni; io ci stavo male ma mi fidavo tanto di quella persona e pendevo dalle sue labbra.
arriva poi il momento di andare in università, e anche li dovevo vestirmi in un certo modo, con un certo intimo, non togliere la felpa, avvisarlo se abbassavo la cerniera della felpa ma era meglio se non lo facevo, se vedevo per sbaglio il sedere a qualche altro ragazzo. E io lo facevo sentendomi pure in colpa se il mio sguardo transitava per errore sul fondoschiena di qualche ragazzo. Dovevo scrivergli ogni poco se no si arrabbiava. Mi è stato privato di parlare con un amico solo perchè ci siamo piaciuto e di parlare con un altro perchè fa troppe battute a sfondo sessuale. Oltre al fatto di non poter piu' uscire ogni qual volta ci fosse il ragazzo dell'episodio successo nella prima settimana di conoscenza ( ma questo penso sia comprensibile, io stessa mi pento di quello che ho fatto). Poi ha iniziato a venire a ogni lezione con me e a pregarmi di non andare quando non ci fosse lui, e io lo facevo seppur di malavoglia e facendoglielo pesare che ci stavo male. Ho dovuto rinunciare a un corso perchè lui non voleva frequentassi quello a causa della presenza del ragazzo molto ''vivace'' che fa le battute a sfondo sessuale.
In università ricevevo uno sguardo di dissenso o una romanzina anche se incrociavo le gambe, mi mettevo il burrocacao, incrociavo le braccia ( perchè gesti che appaiono ''sexy'' di fronte agli altri). Ogni volta che mi alzavo la regola era ''tirare subito giu' la felpa'' in modo che il sedere non si potesse nemmeno intravedere.
Dovevo anche dire ogni singolo dettaglio di cosa facevo e con chi parlavo; interrogatori su interrogatori, anche per dettagli stupidi come l'incrociare le gambe. Con le mie amiche non potevo parlare dei problemi che avevo con lui nè fare battute a sfondo sessuale con nessuno. Non potevo nemmeno stare da sola a studiare in università.
Io nel tempo ho iniziato a realizzare quanto tutto questo fosse sbagliato e violento. Ho cercato di farglielo capire soffrendo per mesi.
Ero una ragazza molto allegra, che nel week end faceva sempre festa, e andavo a ballare, cosa che non faccio piu'. Molti altri sono gli episodi di gelosia ossessiva.
Ora, arrivata al culmine delle forze, lo voglio lasciare. Lui dice che sono libera, che è stato stupido e esagerato e lo riconosce, che mi chiede scusa.
Io so che lo amo, e non vorrei lasciarlo; il realizzare però tutto quello che è successo mi fa star male tanto da non volerlo piu'. Per il resto, al di là della gelosia e delle fisse ossessive, è una persona fantastica.
E' il mio primo ragazzo serio, abbiamo praticamente convissuto fino ad ora. Lui vuole cambiare e dice che ovviamente avrà ancora qualche capriccio che poi passerà,ma non vuole perdermi.
Cosa devo fare?
Nella prima settimana che l'ho conosciuto ho anche commesso un errore con un altro ragazzo, un fatto materiale un po' ''squallido'' che non coinvolgeva però alcun sentimento.
La storia è andata avanti per tutta l'estate, ci vedevamo quasi ogni giorno. Poi nel tempo hanno iniziato a aumentare domande ossessive sul mio passato, anche su fatti futili, come se non mi si fosse mai visto niente mentre ero in costume e cose simili. Alla fine lui sostanzialmente ha preso il controllo di me. Decideva come mi vestivo ( maglie e pantaloncini larghi che coprissero il sedere), come dovevo fare le cose ( vestirsi rigorosamente in bagno dopo la doccia, non uscire in accappatoio dal bagno, tenere su il reggiseno fino al momento di andare a dormire anche in casa mia, ecc ecc). Nel frattempo io, super innamorata, ho confessato l'errore commesso nella prima settimana, che dopo un po' mi è stato perdonato, anche se sono passata come una ''poco di buono''. E allora ho iniziato anche a sentirmi in dovere di dire ogni cosa, come ad esempio che una volta ero in gonna e i miei amici mi avevano sollevato e probabilmente si fossero viste le mutande, che avevo dormito due volte con dei miei amici a delle feste (ma in amicizia) e molte altre. Ogni cosa mi veniva fatta pesare e presentata come ''sbagliatissima'' e da ''poco di buono'' ; moltissime discussioni; io ci stavo male ma mi fidavo tanto di quella persona e pendevo dalle sue labbra.
arriva poi il momento di andare in università, e anche li dovevo vestirmi in un certo modo, con un certo intimo, non togliere la felpa, avvisarlo se abbassavo la cerniera della felpa ma era meglio se non lo facevo, se vedevo per sbaglio il sedere a qualche altro ragazzo. E io lo facevo sentendomi pure in colpa se il mio sguardo transitava per errore sul fondoschiena di qualche ragazzo. Dovevo scrivergli ogni poco se no si arrabbiava. Mi è stato privato di parlare con un amico solo perchè ci siamo piaciuto e di parlare con un altro perchè fa troppe battute a sfondo sessuale. Oltre al fatto di non poter piu' uscire ogni qual volta ci fosse il ragazzo dell'episodio successo nella prima settimana di conoscenza ( ma questo penso sia comprensibile, io stessa mi pento di quello che ho fatto). Poi ha iniziato a venire a ogni lezione con me e a pregarmi di non andare quando non ci fosse lui, e io lo facevo seppur di malavoglia e facendoglielo pesare che ci stavo male. Ho dovuto rinunciare a un corso perchè lui non voleva frequentassi quello a causa della presenza del ragazzo molto ''vivace'' che fa le battute a sfondo sessuale.
In università ricevevo uno sguardo di dissenso o una romanzina anche se incrociavo le gambe, mi mettevo il burrocacao, incrociavo le braccia ( perchè gesti che appaiono ''sexy'' di fronte agli altri). Ogni volta che mi alzavo la regola era ''tirare subito giu' la felpa'' in modo che il sedere non si potesse nemmeno intravedere.
Dovevo anche dire ogni singolo dettaglio di cosa facevo e con chi parlavo; interrogatori su interrogatori, anche per dettagli stupidi come l'incrociare le gambe. Con le mie amiche non potevo parlare dei problemi che avevo con lui nè fare battute a sfondo sessuale con nessuno. Non potevo nemmeno stare da sola a studiare in università.
Io nel tempo ho iniziato a realizzare quanto tutto questo fosse sbagliato e violento. Ho cercato di farglielo capire soffrendo per mesi.
Ero una ragazza molto allegra, che nel week end faceva sempre festa, e andavo a ballare, cosa che non faccio piu'. Molti altri sono gli episodi di gelosia ossessiva.
Ora, arrivata al culmine delle forze, lo voglio lasciare. Lui dice che sono libera, che è stato stupido e esagerato e lo riconosce, che mi chiede scusa.
Io so che lo amo, e non vorrei lasciarlo; il realizzare però tutto quello che è successo mi fa star male tanto da non volerlo piu'. Per il resto, al di là della gelosia e delle fisse ossessive, è una persona fantastica.
E' il mio primo ragazzo serio, abbiamo praticamente convissuto fino ad ora. Lui vuole cambiare e dice che ovviamente avrà ancora qualche capriccio che poi passerà,ma non vuole perdermi.
Cosa devo fare?
[#1]
Cara ragazza, .. "al di là della gelosie e delle fisse ossessive, è una persona fantastica ".. anche scomoda, mi consenta..si è innamorato di lei, anche perchè lei era "piccante".. e poi per lo stesso motivo le ha fatto passare un lungo periodo di .. prigionia..
Secondo me, lui dovrebbe vedere uno psicoterapeuta e lei .. prendersi una pausa di riflessione.
Perchè alle spalle di tutto questo , a mio parere ci sono problemi nel ragazzo, di controllo insicuro delle emozioni , di aspettative. assurde...avere una donna tutta dipendente per rassicurarsi ?
Intervallo, magari lui cambia davvero, ma le promesse non bastano,.. e lei riprende un pò di potere contrattuale, un pò di libertà per vivere la sua vita di ragazza, l'università, gli studi e le amicizie più serenamente..
Restiamo in ascolto..
Secondo me, lui dovrebbe vedere uno psicoterapeuta e lei .. prendersi una pausa di riflessione.
Perchè alle spalle di tutto questo , a mio parere ci sono problemi nel ragazzo, di controllo insicuro delle emozioni , di aspettative. assurde...avere una donna tutta dipendente per rassicurarsi ?
Intervallo, magari lui cambia davvero, ma le promesse non bastano,.. e lei riprende un pò di potere contrattuale, un pò di libertà per vivere la sua vita di ragazza, l'università, gli studi e le amicizie più serenamente..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Ex utente
abbiamo parlato seriamente, e sembra determinato a voler cambiare. Tuttavia continuiamo a litigare perchè è come se io non lo sopportassi piu'. Ad esempio litighiamo perchè mi da fastidio che dico ''vado a studiare in università oggi'' e lui, anche se dice che sono libera, mi domanda comunque di andare in posti meno affollati. Non mi obbliga, però a me da' fastidio comunque che sia invaso da quei pensieri ogni volta che devo fare qualcosa da sola, e mi da fastidio reagisca con dissenso a ogni cosa che faccio. Il risultato è poi una discussione a mio parere pesante e inutile. Per fare un altro esempio: parlavamo del capodanno, mi chiede se mi va bene che faccia una festa a casa sua; io gli dico che ovviamente ognuno si divertirebbe di piu' con i suoi amici, ma vogliamo passare insieme il capodanno. Quindi gli dico di fare la festa con i suoi amici che io avrei aiutato i miei amici nel pomeriggio a organizzare la loro festa e poi sarei comunque andata a quella del mio ragazzo. La sua prima reazione è stata di dirmi di andare un altro giorno dalle mie amiche, mi ha subito detto che se c'era qualche maschio quel pomeriggio voleva esserci anche lui. Io ho detto che se sapevo che c'era qualche ragazzo l'avrei fatto venire, se eravamo solo tra amiche no. Ho detto anche che ovviamente se ci fosse stato qualche ragazzo senza che io lo sapessi non sarebbe stato comunque niente di cui doversi preoccupare. Il risultato è stata una discussione a ripetere ottomila volte la stessa frase ''se ci fosse qualche ragazzo voglio esserci anche io.'' Alla fine ha detto ''ok andiamo alla festa dei tuoi amici cosi non ci sono problemi e sto tranquillo''. Non lo sopporto.
Per fare un altro esempio: domani mi fermo in uni con un'amica fino alle 19, in un aula studio silenziosa. Dico che magari io mi fermo da sola fino alle 21 per poi andare da lui, e lui mi ''consiglia'' di tornare a casa a mangiare invece.
Io la capisco un po' di gelosia, però vorrei piu' leggerezza e spensieratezza a 22 anni, cioè potrebbe solo dirmi ''ei non guardare gli altri!'' oppure ''sarò un po' preoccupato che stai fuori fino alle 21 però va bene'' o un semplice ''fai la brava''. E vorrei che la cosa finisse li, in serenità. Non in una discussione in cui cerca di spiegarmi sempre le stesse cose. che non mi obbliga, che sono libera, che semplicemente gli farebbe piu' piacere altro.
Altra cosa che mi fa litigare con lui è che dice che io non voglio far niente per lui. Semplicemente finchè mi sento costretta a far le cose in questa storia non mi voglio lasciar andare a ''rinunciare'' a cose come stare fuori due ore in piu' per farlo stare piu' tranquillo, perchè vedo tutto come frutto di una sua ossessione.
Non dovrebbe aspettare che le cose mi venissero spontanee? Darmi i miei tempi? anche perchè al momento ho come un blocco nei suoi confronti. Mi sembra sempre scontroso e ''antipatico''.
Essendo interna alla situazione non capisco nemmeno dove esagero io nel non sopportare le cose e dove esagera lui. Il suo parere?
Anche lui legge quello che scrivo e che mi viene risposto, perchè stiamo cercando di affrontare la situazione insieme. Quindi se ha dei consigli per entrambi la ringrazio.
Per fare un altro esempio: domani mi fermo in uni con un'amica fino alle 19, in un aula studio silenziosa. Dico che magari io mi fermo da sola fino alle 21 per poi andare da lui, e lui mi ''consiglia'' di tornare a casa a mangiare invece.
Io la capisco un po' di gelosia, però vorrei piu' leggerezza e spensieratezza a 22 anni, cioè potrebbe solo dirmi ''ei non guardare gli altri!'' oppure ''sarò un po' preoccupato che stai fuori fino alle 21 però va bene'' o un semplice ''fai la brava''. E vorrei che la cosa finisse li, in serenità. Non in una discussione in cui cerca di spiegarmi sempre le stesse cose. che non mi obbliga, che sono libera, che semplicemente gli farebbe piu' piacere altro.
Altra cosa che mi fa litigare con lui è che dice che io non voglio far niente per lui. Semplicemente finchè mi sento costretta a far le cose in questa storia non mi voglio lasciar andare a ''rinunciare'' a cose come stare fuori due ore in piu' per farlo stare piu' tranquillo, perchè vedo tutto come frutto di una sua ossessione.
Non dovrebbe aspettare che le cose mi venissero spontanee? Darmi i miei tempi? anche perchè al momento ho come un blocco nei suoi confronti. Mi sembra sempre scontroso e ''antipatico''.
Essendo interna alla situazione non capisco nemmeno dove esagero io nel non sopportare le cose e dove esagera lui. Il suo parere?
Anche lui legge quello che scrivo e che mi viene risposto, perchè stiamo cercando di affrontare la situazione insieme. Quindi se ha dei consigli per entrambi la ringrazio.
[#3]
Gentile Utente, o meglio Gentili Utenti,
> L'ho conosciuto mentre era fidanzato da un anno e dieci mesi.
Lui sa che le persone fidanzate possono essere facilmente distratte ed andare con altri... l'ha fatto lui.
Questo aspetto dell'inizio della storia l'avete esplorato?
> L'ho conosciuto mentre era fidanzato da un anno e dieci mesi.
Lui sa che le persone fidanzate possono essere facilmente distratte ed andare con altri... l'ha fatto lui.
Questo aspetto dell'inizio della storia l'avete esplorato?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#4]
Ex utente
No non l'abbiamo esplorato, però lui sa di aver fatto una cosa sbagliata e che avrebbe dovuto parlarne prima con la sua ex. A volte ho detto che lui ha cosi poca fiducia verso l'altro perchè è il primo che forse non ne meritava, visto che sentiva altre ragazze mentre stava con le ex e visto che ha tradito. Io però cose simili non riuscirei proprio a farle, e lui lo sa visto che dico sempre tutto chiaro e tondo, a costo di litigare per due giorni.
[#6]
Gentile Utente,
l'inizio ha un peso sul resto della storia, non crede, con tutte le implicazioni possibili.
Sia come vissuti personali, sia come timore che l'altro faccia quanto ha già fatto, sia che glielo "restituisca" per una sorta di compensazione.
Poi sul fatto che riteniamo di non fare una cosa, purtroppo la prova del nove la abbiamo solo quando siamo nella situazione reale, e non in quella immaginata\desiderata.
Sa, daltronde gli avvocati divorzisti fan soldi con chi ha giurato amore eterno...
l'inizio ha un peso sul resto della storia, non crede, con tutte le implicazioni possibili.
Sia come vissuti personali, sia come timore che l'altro faccia quanto ha già fatto, sia che glielo "restituisca" per una sorta di compensazione.
Poi sul fatto che riteniamo di non fare una cosa, purtroppo la prova del nove la abbiamo solo quando siamo nella situazione reale, e non in quella immaginata\desiderata.
Sa, daltronde gli avvocati divorzisti fan soldi con chi ha giurato amore eterno...
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.4k visite dal 17/12/2013.
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