Ansia irragionevole dopo film horror
Buongiorno.
Mi chiamo Michele ed ho 16 anni.
Tre giorni fa sono andato a vedere un film con i miei amici. Si trattava di un film horror ("E venne il giorno").
Durante la visione del film ho avuto un costante stato d'angoscia; purtroppo, uscito di sala, l'ansia non è scomparsa.
Tutto ciò è probabilmente stato aggravato da un'operazione di varicocele alla quale sono stato sottoposto ieri.
L'idea dell'operazione non mi ha mai spaventato, almeno coscentemente.
Sostanzialmente, come ho già detto, uscito di sala questa sensazione di angoscia ed ansia non mi è passata. Ero sicuro di liberarmene con un sonno tranquillo, ma nonostante abbia dormito bene, la mattina dopo avevo ancora un lieve senso d'ansia.
Nel tardo pomeriggio quest'ansia è aumentata notevolmente, finché non sono riucito a calmarla con una camomilla; tuttavia, al momento di coricarmi, questa è uscita nuovamente fuori ed ho dormito molto male, per poi avere nuovamente questa sensazione d'ansia il mattino dopo.
Recatomi in ospedale, l'ansia è continuata. A tratti scompariva ma poi tornava sempre.
Al momento dell'operazione, ad esempio, ero tranquillo; però, una volta svegliatomi dall'anestesia, ho continuato a sentire ansia, che si è calmata durante la serata e si è ripresentata questa mattina.
Questo alternarsi di ansia e tranquillità mi lascia davver poca pace e vorrei stroncarlo sul nascere dato che sono passati solo pochi giorni.
In particolare ciò che mi fa nascere l'ansia è il rimpianto di essere andato a vedere quel film; pensando che potevo guardarne un'altro o non guardare niente mi fa stare male.
Altra cosa che mi fa sentire peggio è il pensare che PRIMA di vedere tale film ero sempre stato una persona tranquilla, razionale e felice della vita, in effetti avevo avuto alcune soddisfazioni personali poco tempo fa (ottimi risultati a scuola e nello sport).
Ora mi sento continuamente preso di mira da quest'ansia e mi fa soffrire il pensare di non essere più quello che ero prima.
Non riesco insomma ad intravedere una via d'uscita definitiva a questa cosa. Nei momenti di tranquillità spesso ho la sensazione di aver superato definitivamente tutto ma prima o poi ricado sempre nell'ansia, che si manifesta sotto forma di forte battito del cuore, vampate di calore (non sempre), profonda tristezza e rimpianto per il "cambiamento".
Capirete bene che è assai strano che la semplice visione di un film horror scateni tutto questo, dato che ne ho visti altri in passato, ma la sensazione di angoscia, ansia e paura di estingueva in pochi minuti se non alla fine del film stesso, o nei casi più 'gravi' dopo un buon sonno era finito tutto.
Grazie di cuore
Mi chiamo Michele ed ho 16 anni.
Tre giorni fa sono andato a vedere un film con i miei amici. Si trattava di un film horror ("E venne il giorno").
Durante la visione del film ho avuto un costante stato d'angoscia; purtroppo, uscito di sala, l'ansia non è scomparsa.
Tutto ciò è probabilmente stato aggravato da un'operazione di varicocele alla quale sono stato sottoposto ieri.
L'idea dell'operazione non mi ha mai spaventato, almeno coscentemente.
Sostanzialmente, come ho già detto, uscito di sala questa sensazione di angoscia ed ansia non mi è passata. Ero sicuro di liberarmene con un sonno tranquillo, ma nonostante abbia dormito bene, la mattina dopo avevo ancora un lieve senso d'ansia.
Nel tardo pomeriggio quest'ansia è aumentata notevolmente, finché non sono riucito a calmarla con una camomilla; tuttavia, al momento di coricarmi, questa è uscita nuovamente fuori ed ho dormito molto male, per poi avere nuovamente questa sensazione d'ansia il mattino dopo.
Recatomi in ospedale, l'ansia è continuata. A tratti scompariva ma poi tornava sempre.
Al momento dell'operazione, ad esempio, ero tranquillo; però, una volta svegliatomi dall'anestesia, ho continuato a sentire ansia, che si è calmata durante la serata e si è ripresentata questa mattina.
Questo alternarsi di ansia e tranquillità mi lascia davver poca pace e vorrei stroncarlo sul nascere dato che sono passati solo pochi giorni.
In particolare ciò che mi fa nascere l'ansia è il rimpianto di essere andato a vedere quel film; pensando che potevo guardarne un'altro o non guardare niente mi fa stare male.
Altra cosa che mi fa sentire peggio è il pensare che PRIMA di vedere tale film ero sempre stato una persona tranquilla, razionale e felice della vita, in effetti avevo avuto alcune soddisfazioni personali poco tempo fa (ottimi risultati a scuola e nello sport).
Ora mi sento continuamente preso di mira da quest'ansia e mi fa soffrire il pensare di non essere più quello che ero prima.
Non riesco insomma ad intravedere una via d'uscita definitiva a questa cosa. Nei momenti di tranquillità spesso ho la sensazione di aver superato definitivamente tutto ma prima o poi ricado sempre nell'ansia, che si manifesta sotto forma di forte battito del cuore, vampate di calore (non sempre), profonda tristezza e rimpianto per il "cambiamento".
Capirete bene che è assai strano che la semplice visione di un film horror scateni tutto questo, dato che ne ho visti altri in passato, ma la sensazione di angoscia, ansia e paura di estingueva in pochi minuti se non alla fine del film stesso, o nei casi più 'gravi' dopo un buon sonno era finito tutto.
Grazie di cuore
[#1]
Caro Michele,la situazione di cui parli può essere spiegata e interpretata sotto tre differenti punti di vista.
Il primo mi fa pensare che gran parte della tua ansia sia dovuta in realtà a una sorta di bomba ad orologeria emozionale che riguarda l'operazione di varicocele che hai subito da poco. E' infatti molto probabile e comune a chi viene sottoposto ad operazioni chirugiche,s eppur senza gran dolore o problemi post operatori, che riguardino in particolare la sfera intima,sessuale, che l'ansia che precede ogni esame, ogni intervento e l'ospedalizzazione venga in qualche modo controllata razionalmente per arrivare durante il giorno dell'operazione "tranquilli" per poi esplodere tutto di un colpo nei giorni seguenti. E' un pò come se un palloncino pieno delle tue emozioni si sgonfiasse a poco a poco portandoti appunto ad avvertire, a stati alterni queste sensazioni di ansia che in realtà sono la conseguenza di un momento emotivamente forte ricco di aspettative, timori e pensieri più o meno consci che hanno contraddistinto i tuoi ultimi giorni tra il pre operatotiro e il periodo post operatorio. E' quindi molto normale subire a posteriori gli stati d'ansia che sono stati più o meno controllati e inibiti precedentemente.Il fatto che tu ne sia così spaventato purtroppo acuisce ulteriomente la situazione di disagio portandoti a fare pensieri sul tuo futuro e ad avere timori che in realtà non dovrebbero essere cosi' forti perchè si tratta di un momento di assestamento fisico-emotivo normale e transitortio da accogliere con pazienza e calma e non da scacciare in quanto necessario per far riprendere alla tua mente e al tuo corpo l'energia necessaria per affrontare il presente. E' un pò come se dopo un grande momento di spavento prentendessi di non sentire il tuo cuore battere forte o di non avere giramenti o mal di testa. Il tuo corpo ha bisogno di una valvola di sfogo quando è saturo di emozioni e si libera attraverso uno stato di sovraeccitaizione fisica che ti porta a sentirti disorientato e in balia di qualcosa che non puoi controllare. Dovresti tentare di entrare nell'ottica che non tutto deve essere necessarimente controllato, razionalizzato e superato immediatamente ma che il tuo organismo e la tua mente stanno cercando di dirti qualcosa che ha solo bisogno di essere ascoltato e vissuto.Probabilmente si tratta di tutte quelle emozioni, paure, vissuti e pensieri riguardo l'operazione che per, pudore, per timore o inesperienza non hai avuto il coraggio di esprimere e accogliere nè di fronte a te stesso nè magari con un genitore o un amico.
Una seconda ipotesi che mi sovviene è che il film possa aver contribuito a provocare uno stato di ansia o meglio ad acuire uno stato di agitazione tuo che , come si suol dire, è stato fatto traboccaare dalla visione del film che ha funto da goccia. Il film di per sè ha una trama avvicente ma molto irrazionale, è un film giocato e basato sulle emozioni,sulle paure in cui è facile portare lo spettatore a riprodurre sullo schermo quelle che sono le proprie ansie e paure piuttosto che mostrare una minaccia concreta e vera e propria come può essere un tifone o un attacco terroristic da parte di altre persone. Il film è lasciato volutamente per tutta la sua durata nel vago, nell'incerto, i protagonisti stessi sono in balia di qualcosa che non possono controllare che li porta a fare cose che vanno contro loro stessi come darsi la morte. In un momento di smarrimento e e di cambiamento come quello che hai subito tu con l'operazione: osservare un film così può acuire il tuo stato d'animo e portarti a somatizzare tutta quella incertezza e quella paura di non saper essere padrone delle proprie emozioni e della propria fisicità che ti crea ansia e batticuore o insonnia. In realtà , da studi e ricerche frequenti, è emerso che in soggetti sensibili o che stiano attraversando un momento di particolare stress emotivo o fragilità, la visione di determinati film, come questi in cui non è facile identificare un cattivo o una situazione concreta di cattiveria,può portare a somatizzare stati di ansia e smarrimento. Quindi è perfettamente normale che possa esserti accaduta questa cosa ma osservala sempre con un occhio più critico che ti porti a considerare che il solo imputato non è il film in sè ma il film in relazione a un momento stressante e particolare della tua vita.
In terzo luogo tu sei un adolescente e come tale sei in piena fase di definizione della tua personalità, del tuo essere, stai imparando a capire quali sono i tuoi bisogni, a riconoscere le tue emozioni, ti confronti con le prime esperienze amorose,sessuali, con il gruppo di amici, con le uscite autonome al di là dei tuoi genitori e sperimenti i primi successi scolastici, personali o amicali così come i primi insuccessi.In un quadro del genere si è sempre molto attenti alle dinamiche personali ed emotive perchè è come se fossi un ragazzo che deve sbocciare ; in questo senso la tua sensibilità emotiva è più forte e tu stesso sei più vulnerabile rispetto ad altre fasi della vita proprio perchè ora stai diventando il futuro uomo che sarai.Devi essere quindi più idulgente con te stesso e meno defintivo nei tuoi giudizi, devi capire che ci sono momenti transitori assoulatmente normali,seppur maagari spiacevoli, in cui sperimentare la frustrazione, l'insoddisfazione o lo smarrimento ma che sono affrontabilissimi e risolvibilissimi. E' importante pertanto avere un atteggiamento mentale positivo, teso al miglioramento e all'accetazione delle tue emozioni. Vedrai che prendendoti un pò più cura di te e pretenedendo meno di gestire tutto con la razionalità e di scacciare ogni sensazione particolare o un pò più intensa, riuscirai a capire cosa in realtà non vada e non ti faccia stare sereno.E' importante quindi che tu parli prima di tutto con te stesso ammettendo cosa ti spaventi, o cosa ti abbia spaventato, quali siano i tuoi pensieri e le tue paure e quali i tuoi bisogni e le tue certezze e che riesca a farlo anche con qualcun altro che riesca a darti una impronta più obiettiva e meno soggettiva come un amico o un genitore o una figura di cui tu abbia stima e fiducia. Stai sereno perchè puoi affrontare e risolvere questo stato di ansia. Se ti può fare stare più tranquillo puoi fare qualche seduta da uno psicologo che ti sostenga in questo percorso di dialogo con te stesso e ti aiuti nel rinforzare la tua autostima, nell'individuare le tue risorse e potenzialità e che ti sproni nell'avere un atteggiamento mentale nei confronti del mondo, di te stesso e delle relazioni sempre costruttivo e positivo.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti
Il primo mi fa pensare che gran parte della tua ansia sia dovuta in realtà a una sorta di bomba ad orologeria emozionale che riguarda l'operazione di varicocele che hai subito da poco. E' infatti molto probabile e comune a chi viene sottoposto ad operazioni chirugiche,s eppur senza gran dolore o problemi post operatori, che riguardino in particolare la sfera intima,sessuale, che l'ansia che precede ogni esame, ogni intervento e l'ospedalizzazione venga in qualche modo controllata razionalmente per arrivare durante il giorno dell'operazione "tranquilli" per poi esplodere tutto di un colpo nei giorni seguenti. E' un pò come se un palloncino pieno delle tue emozioni si sgonfiasse a poco a poco portandoti appunto ad avvertire, a stati alterni queste sensazioni di ansia che in realtà sono la conseguenza di un momento emotivamente forte ricco di aspettative, timori e pensieri più o meno consci che hanno contraddistinto i tuoi ultimi giorni tra il pre operatotiro e il periodo post operatorio. E' quindi molto normale subire a posteriori gli stati d'ansia che sono stati più o meno controllati e inibiti precedentemente.Il fatto che tu ne sia così spaventato purtroppo acuisce ulteriomente la situazione di disagio portandoti a fare pensieri sul tuo futuro e ad avere timori che in realtà non dovrebbero essere cosi' forti perchè si tratta di un momento di assestamento fisico-emotivo normale e transitortio da accogliere con pazienza e calma e non da scacciare in quanto necessario per far riprendere alla tua mente e al tuo corpo l'energia necessaria per affrontare il presente. E' un pò come se dopo un grande momento di spavento prentendessi di non sentire il tuo cuore battere forte o di non avere giramenti o mal di testa. Il tuo corpo ha bisogno di una valvola di sfogo quando è saturo di emozioni e si libera attraverso uno stato di sovraeccitaizione fisica che ti porta a sentirti disorientato e in balia di qualcosa che non puoi controllare. Dovresti tentare di entrare nell'ottica che non tutto deve essere necessarimente controllato, razionalizzato e superato immediatamente ma che il tuo organismo e la tua mente stanno cercando di dirti qualcosa che ha solo bisogno di essere ascoltato e vissuto.Probabilmente si tratta di tutte quelle emozioni, paure, vissuti e pensieri riguardo l'operazione che per, pudore, per timore o inesperienza non hai avuto il coraggio di esprimere e accogliere nè di fronte a te stesso nè magari con un genitore o un amico.
Una seconda ipotesi che mi sovviene è che il film possa aver contribuito a provocare uno stato di ansia o meglio ad acuire uno stato di agitazione tuo che , come si suol dire, è stato fatto traboccaare dalla visione del film che ha funto da goccia. Il film di per sè ha una trama avvicente ma molto irrazionale, è un film giocato e basato sulle emozioni,sulle paure in cui è facile portare lo spettatore a riprodurre sullo schermo quelle che sono le proprie ansie e paure piuttosto che mostrare una minaccia concreta e vera e propria come può essere un tifone o un attacco terroristic da parte di altre persone. Il film è lasciato volutamente per tutta la sua durata nel vago, nell'incerto, i protagonisti stessi sono in balia di qualcosa che non possono controllare che li porta a fare cose che vanno contro loro stessi come darsi la morte. In un momento di smarrimento e e di cambiamento come quello che hai subito tu con l'operazione: osservare un film così può acuire il tuo stato d'animo e portarti a somatizzare tutta quella incertezza e quella paura di non saper essere padrone delle proprie emozioni e della propria fisicità che ti crea ansia e batticuore o insonnia. In realtà , da studi e ricerche frequenti, è emerso che in soggetti sensibili o che stiano attraversando un momento di particolare stress emotivo o fragilità, la visione di determinati film, come questi in cui non è facile identificare un cattivo o una situazione concreta di cattiveria,può portare a somatizzare stati di ansia e smarrimento. Quindi è perfettamente normale che possa esserti accaduta questa cosa ma osservala sempre con un occhio più critico che ti porti a considerare che il solo imputato non è il film in sè ma il film in relazione a un momento stressante e particolare della tua vita.
In terzo luogo tu sei un adolescente e come tale sei in piena fase di definizione della tua personalità, del tuo essere, stai imparando a capire quali sono i tuoi bisogni, a riconoscere le tue emozioni, ti confronti con le prime esperienze amorose,sessuali, con il gruppo di amici, con le uscite autonome al di là dei tuoi genitori e sperimenti i primi successi scolastici, personali o amicali così come i primi insuccessi.In un quadro del genere si è sempre molto attenti alle dinamiche personali ed emotive perchè è come se fossi un ragazzo che deve sbocciare ; in questo senso la tua sensibilità emotiva è più forte e tu stesso sei più vulnerabile rispetto ad altre fasi della vita proprio perchè ora stai diventando il futuro uomo che sarai.Devi essere quindi più idulgente con te stesso e meno defintivo nei tuoi giudizi, devi capire che ci sono momenti transitori assoulatmente normali,seppur maagari spiacevoli, in cui sperimentare la frustrazione, l'insoddisfazione o lo smarrimento ma che sono affrontabilissimi e risolvibilissimi. E' importante pertanto avere un atteggiamento mentale positivo, teso al miglioramento e all'accetazione delle tue emozioni. Vedrai che prendendoti un pò più cura di te e pretenedendo meno di gestire tutto con la razionalità e di scacciare ogni sensazione particolare o un pò più intensa, riuscirai a capire cosa in realtà non vada e non ti faccia stare sereno.E' importante quindi che tu parli prima di tutto con te stesso ammettendo cosa ti spaventi, o cosa ti abbia spaventato, quali siano i tuoi pensieri e le tue paure e quali i tuoi bisogni e le tue certezze e che riesca a farlo anche con qualcun altro che riesca a darti una impronta più obiettiva e meno soggettiva come un amico o un genitore o una figura di cui tu abbia stima e fiducia. Stai sereno perchè puoi affrontare e risolvere questo stato di ansia. Se ti può fare stare più tranquillo puoi fare qualche seduta da uno psicologo che ti sostenga in questo percorso di dialogo con te stesso e ti aiuti nel rinforzare la tua autostima, nell'individuare le tue risorse e potenzialità e che ti sproni nell'avere un atteggiamento mentale nei confronti del mondo, di te stesso e delle relazioni sempre costruttivo e positivo.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dr.ssa Jeny Meregaglia
jeny.meregaglia@email.it
http://www.counselingpsicologico.it
[#2]
Gentile ragazzo
Ti confesso che il tuo racconto mi ha fatto venire voglia di andare a vedere questo film. Specie se è l'unico dopo il quale ti sei sentito male.
Non credo che un singolo film sia capace di causare tutto lo sconquasso che descrivi, se prima non c'era già stata qualche avvisaglia.
In ogni caso ti prego di notare che sono passati solo 3 giorni: aspetta un altro po' prima di decidere che non esiste "una via d'uscita definitiva a questa cosa". Lo so che la tua è l'età delle cose assolute tipo bianco o nero, bene o male, giusto o sbagliato. Ma nella vita reale le cose avvengono gradualmente. Anche a 16 anni.
Magari qualcuno ti avrà suggerito di non andare più a vedere film horror, in futuro. Invece tu vacci ancora, ma ridici sopra.
Cordiali saluti
Ti confesso che il tuo racconto mi ha fatto venire voglia di andare a vedere questo film. Specie se è l'unico dopo il quale ti sei sentito male.
Non credo che un singolo film sia capace di causare tutto lo sconquasso che descrivi, se prima non c'era già stata qualche avvisaglia.
In ogni caso ti prego di notare che sono passati solo 3 giorni: aspetta un altro po' prima di decidere che non esiste "una via d'uscita definitiva a questa cosa". Lo so che la tua è l'età delle cose assolute tipo bianco o nero, bene o male, giusto o sbagliato. Ma nella vita reale le cose avvengono gradualmente. Anche a 16 anni.
Magari qualcuno ti avrà suggerito di non andare più a vedere film horror, in futuro. Invece tu vacci ancora, ma ridici sopra.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Ex utente
L'unica cosa che posso dirvi è GRAZIE, immensamente GRAZIE.
Vi basti pensare che ho letto i vostri messaggi proprio durante un momento d'ansia (non molto acuta), con la febbre un po' più alta del normale e completamente senza appetito.
Immediatamente dopo averli letti:
1)Mi sento molto più ottimista. Sono riuscito a sdrammatizzare il tutto.
2)Mi è calata la febbre.
3)Mi è venuto appetito.
Non avrei mai pensato che il cervello potesse fare scherzi così grandi!
Di nuovo GRAZIE.
Quasi vi manderei le rose a casa.
Vi basti pensare che ho letto i vostri messaggi proprio durante un momento d'ansia (non molto acuta), con la febbre un po' più alta del normale e completamente senza appetito.
Immediatamente dopo averli letti:
1)Mi sento molto più ottimista. Sono riuscito a sdrammatizzare il tutto.
2)Mi è calata la febbre.
3)Mi è venuto appetito.
Non avrei mai pensato che il cervello potesse fare scherzi così grandi!
Di nuovo GRAZIE.
Quasi vi manderei le rose a casa.
[#4]
Ex utente
Nuovamente buongiorno.
Dato che la dottoressa è stata così gentile da dare la disponibilità per ulteriori chiarimenti, vorrei porre alla sua attenzione alcune cose.
Innanzitutto, mi sono accorto che durante il sonno non sono affatto disturbato.
Dormo bene e serenamente; ho dormito male solo una volta, il giorno prima dell'operazione.
Ho dormito bene dopo aver visto il film, ho dormito bene (per quanto si possa) in ospedale e stanotte ho dormito molto bene.
Appena mi sveglio, uno dei primi pensieri è: "vediamo se mi sono passate le ansie".
E come ho questo pensiero inizia di nuovo il batticuore.
Io, di mia natura, sono una persona che pensa molto. durante qualsiasi attività io faccia che non richieda in modo specifico la partecipazione attiva del pensiero, inizio a pensare. Su qualsiasi cosa; faccio riflessioni, pensieri, eccetera. L'ho sempre fatto.
Ora però mi si è formata una sorta di 'razionalità distorta dalle paure' che spesso mi fa tornare in ansia oppure mi ostacola nel ritrovare la tranquillità. Soprattutto, questa razionalità distorta non si fida molto di ciò che gli viene detto ed a volte mi trovo a pensare che le ansie dureranno. Insomma non riesco a trovare questo atteggiamento mentale positivo nei confronti dell'ansia.
Ho trovato delle fonti di sicurezza nel fatto che ieri sera mi è bastato leggere le vostre risposte per sentirmi subito molto, molto meglio; questo fatto mi da la sensazione che potrebbe anche finire tutto semplicemente, potrei trovare la tranquillità senza segni particolari e non ricadere nelle ansie.
Dall'altro lato la cosa che più mi preoccupa è il fatto che mi basta ripensare ai momenti di ansia per ricadere nelle palpitazioni. Insomma, con il fatto che sono abituato a pensare molto mi preoccupo: penso che, anche una volta tranquillizzato, non appena mi ricorderò qualcosa ricominceranno le ansie.
Come avete già detto il mio cervello scarica le tensioni attraverso questi stati d'animo, sostanzialmente il mio pensiero non è sotto il mio controllo e quindi ho delle ricadute.
Ma una volta riaquisito questo controllo, anche ripensando alle ansie, o ai motivi che le hanno scatenate, avrò sempre delle ricadute?
"Perché se così fosse potrei anche semplicemente essere già uscito da questo, solo che ricado nell'angoscia son un semplice pensiero..." - questo era un pensiero della razionalità distorta.
Alcune altre piccole chiarificazioni.
1) Posso vedere dei segni di miglioramento? da cosa li riconosco?
2) Quanto dovrebbe durare questo periodo di rodaggio?
Purtroppo non posso andare da uno psicologo perché a breve partirò per il mare.
Altra cosa, ecco: Durante i momenti di ansia, le cose che normalmente mi piacciono non mi dicono più niente, sono come in uno stato di "limbo" dove tutto ciò che dovrebbe costituire la mia normale quotidianità è secondario. Ad esempio, un mio conoscente perde un oggetto che gli avevo affidato: dovrei essere arrabbiato, almeno infastidito, ma la cosa mi tocca minimamente.
Oppure, dall'altro lato: io ho sempre amato il mare, sono sempre stato felicissimo di andarci. Però durante i momenti di ansia l'andarci o no non mi dice nulla.
Inoltre ho perso un bel po' di appetito - che io sia tranquillo o no. Questo forse è dovuto semplicemente all'operazione.
Grazie nuovamente di cuore, mi state dando un grande aiuto.
Dato che la dottoressa è stata così gentile da dare la disponibilità per ulteriori chiarimenti, vorrei porre alla sua attenzione alcune cose.
Innanzitutto, mi sono accorto che durante il sonno non sono affatto disturbato.
Dormo bene e serenamente; ho dormito male solo una volta, il giorno prima dell'operazione.
Ho dormito bene dopo aver visto il film, ho dormito bene (per quanto si possa) in ospedale e stanotte ho dormito molto bene.
Appena mi sveglio, uno dei primi pensieri è: "vediamo se mi sono passate le ansie".
E come ho questo pensiero inizia di nuovo il batticuore.
Io, di mia natura, sono una persona che pensa molto. durante qualsiasi attività io faccia che non richieda in modo specifico la partecipazione attiva del pensiero, inizio a pensare. Su qualsiasi cosa; faccio riflessioni, pensieri, eccetera. L'ho sempre fatto.
Ora però mi si è formata una sorta di 'razionalità distorta dalle paure' che spesso mi fa tornare in ansia oppure mi ostacola nel ritrovare la tranquillità. Soprattutto, questa razionalità distorta non si fida molto di ciò che gli viene detto ed a volte mi trovo a pensare che le ansie dureranno. Insomma non riesco a trovare questo atteggiamento mentale positivo nei confronti dell'ansia.
Ho trovato delle fonti di sicurezza nel fatto che ieri sera mi è bastato leggere le vostre risposte per sentirmi subito molto, molto meglio; questo fatto mi da la sensazione che potrebbe anche finire tutto semplicemente, potrei trovare la tranquillità senza segni particolari e non ricadere nelle ansie.
Dall'altro lato la cosa che più mi preoccupa è il fatto che mi basta ripensare ai momenti di ansia per ricadere nelle palpitazioni. Insomma, con il fatto che sono abituato a pensare molto mi preoccupo: penso che, anche una volta tranquillizzato, non appena mi ricorderò qualcosa ricominceranno le ansie.
Come avete già detto il mio cervello scarica le tensioni attraverso questi stati d'animo, sostanzialmente il mio pensiero non è sotto il mio controllo e quindi ho delle ricadute.
Ma una volta riaquisito questo controllo, anche ripensando alle ansie, o ai motivi che le hanno scatenate, avrò sempre delle ricadute?
"Perché se così fosse potrei anche semplicemente essere già uscito da questo, solo che ricado nell'angoscia son un semplice pensiero..." - questo era un pensiero della razionalità distorta.
Alcune altre piccole chiarificazioni.
1) Posso vedere dei segni di miglioramento? da cosa li riconosco?
2) Quanto dovrebbe durare questo periodo di rodaggio?
Purtroppo non posso andare da uno psicologo perché a breve partirò per il mare.
Altra cosa, ecco: Durante i momenti di ansia, le cose che normalmente mi piacciono non mi dicono più niente, sono come in uno stato di "limbo" dove tutto ciò che dovrebbe costituire la mia normale quotidianità è secondario. Ad esempio, un mio conoscente perde un oggetto che gli avevo affidato: dovrei essere arrabbiato, almeno infastidito, ma la cosa mi tocca minimamente.
Oppure, dall'altro lato: io ho sempre amato il mare, sono sempre stato felicissimo di andarci. Però durante i momenti di ansia l'andarci o no non mi dice nulla.
Inoltre ho perso un bel po' di appetito - che io sia tranquillo o no. Questo forse è dovuto semplicemente all'operazione.
Grazie nuovamente di cuore, mi state dando un grande aiuto.
[#5]
Ex utente
Scusate se vi scrivo un'altro messaggio - e scusatemi anche per la fretta che dimostro (sono passati solo tre giorni dalle vostre risposte...).
Ho alcuni piccoli dubbi.
In questi giorni ho avuto degli ottimi miglioramenti. Nei momenti più tranquilli mi sento proprio bene; grazie ad entrambi!
Viceversa nei momenti meno tranquilli sento come una lieve apatia, mancanza di voglia. Ovviamente il caldo aumenta questo stato, ma non mi sembra di ricordarmi di essere mai stato particolarmente svogliato d'estate.
I momenti di ansia e tranquillità di sono "diluiti", ovvero durano di più e sono meno intensi.
Trovo però sempre una certa difficoltà a reinserirmi nel normale ciclo quotidiano. In tutti questi giorni ho avuto il pieno supporto dei mei genitori, con il quale ho parlato e mi sono confidato continuamente e che mi hanno dato di certo aiuto.
Però per quanto riguarda le persone un po' più estranee, anche i miei stessi amici con cui mi vedo abitualmente ogni giorno (in questi giorni no, a causa dell'operazione), mi sento un attimo in imbarazzo; Come se sentissi appunto di essere stato, anche solo lievemente, cambiato da questa breve esperienza, e senza volerlo minimamente. Le cose andavano benissimo prima, tutto - e dico tutto - a gonfie vele. Per cui mi sento lievemente infastidito dal riprendere i contatti con persone che non mi sono state direttamente accanto.
Come detto prima in alcuni momenti mi sento svogliato, diciamo immotivato. Non al livello di non riuscire a fare nulla però nelle normali attività quotidiane sono abbastanza, come dire, "abbacchiato", "scocciato".
Mi sembrano i sintomi di una lieve depressione. Io però ci terrei a riprendere la vita alla grande, tutto come prima. Ed evitare che una breve esperienza di pochi giorni, che comparata con altre è una vera e propria sciocchezza, mi condizioni la quotidianità, anche se di poco.
Grazie mille!
Ho alcuni piccoli dubbi.
In questi giorni ho avuto degli ottimi miglioramenti. Nei momenti più tranquilli mi sento proprio bene; grazie ad entrambi!
Viceversa nei momenti meno tranquilli sento come una lieve apatia, mancanza di voglia. Ovviamente il caldo aumenta questo stato, ma non mi sembra di ricordarmi di essere mai stato particolarmente svogliato d'estate.
I momenti di ansia e tranquillità di sono "diluiti", ovvero durano di più e sono meno intensi.
Trovo però sempre una certa difficoltà a reinserirmi nel normale ciclo quotidiano. In tutti questi giorni ho avuto il pieno supporto dei mei genitori, con il quale ho parlato e mi sono confidato continuamente e che mi hanno dato di certo aiuto.
Però per quanto riguarda le persone un po' più estranee, anche i miei stessi amici con cui mi vedo abitualmente ogni giorno (in questi giorni no, a causa dell'operazione), mi sento un attimo in imbarazzo; Come se sentissi appunto di essere stato, anche solo lievemente, cambiato da questa breve esperienza, e senza volerlo minimamente. Le cose andavano benissimo prima, tutto - e dico tutto - a gonfie vele. Per cui mi sento lievemente infastidito dal riprendere i contatti con persone che non mi sono state direttamente accanto.
Come detto prima in alcuni momenti mi sento svogliato, diciamo immotivato. Non al livello di non riuscire a fare nulla però nelle normali attività quotidiane sono abbastanza, come dire, "abbacchiato", "scocciato".
Mi sembrano i sintomi di una lieve depressione. Io però ci terrei a riprendere la vita alla grande, tutto come prima. Ed evitare che una breve esperienza di pochi giorni, che comparata con altre è una vera e propria sciocchezza, mi condizioni la quotidianità, anche se di poco.
Grazie mille!
[#6]
Gentile ragazzo
La tua è l'età dei cambiamenti.
È impossibile dire se questo cambiamento di umore sia dovuto alla visione del film oppure no. Molto probabilmente no. Alla tua età ci si modifica continuamente e ogni giorno è un buon giorno per notarlo.
Dovresti abituarti all'idea che di cambiamenti ne esperirai ancora molti, alcuni piacevoli, altri meno. Ma tutto questo non ha niente a che vedere con te come persona. Considerali un po' come i cambiamenti del tempo: ci sono, dobbiamo tenerne conto, ma si può vivere lo stesso e fare bene le proprie cose malgrado loro.
Tu stesso dici che tutto sommato i cambiamenti che stai notando non sono poi grande cosa. Passare qualche giorno un po' giù di corda è del tutto normale e, ti ripeto, la tua età può comportare cambiamenti notevoli.
Ed è una fortuna, perché l'alternativa sarebbe rimanere per sempre bambini e spensierati. È questo che vorresti?
Quindi, chiediti sempre: ma sto davvero male oppure mi sto solo preoccupando di stare bene?
Cordiali saluti
La tua è l'età dei cambiamenti.
È impossibile dire se questo cambiamento di umore sia dovuto alla visione del film oppure no. Molto probabilmente no. Alla tua età ci si modifica continuamente e ogni giorno è un buon giorno per notarlo.
Dovresti abituarti all'idea che di cambiamenti ne esperirai ancora molti, alcuni piacevoli, altri meno. Ma tutto questo non ha niente a che vedere con te come persona. Considerali un po' come i cambiamenti del tempo: ci sono, dobbiamo tenerne conto, ma si può vivere lo stesso e fare bene le proprie cose malgrado loro.
Tu stesso dici che tutto sommato i cambiamenti che stai notando non sono poi grande cosa. Passare qualche giorno un po' giù di corda è del tutto normale e, ti ripeto, la tua età può comportare cambiamenti notevoli.
Ed è una fortuna, perché l'alternativa sarebbe rimanere per sempre bambini e spensierati. È questo che vorresti?
Quindi, chiediti sempre: ma sto davvero male oppure mi sto solo preoccupando di stare bene?
Cordiali saluti
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.