Transfert
Ho letto diversi consulti precedenti e,in linea generale,sono già a conoscenza di un po' di cose sull'argomento attinente ai miei studi.
Ma sicuramente è diverso da un parere professionale ed estraneo il dirmi da sola cosa fare.
Non ho chiaro se il mio trasfert possa essere " reale " o meno se lo associo al fatto che mi succede anche con persone esterne.
L'attenzione e l'interesse per chi ha molti piu' anni di me è presente in ogni luogo ma la terapia mi dà modo di fantasticarci ulteriormente.Ciò che vorrei è evitare di perdere tempo su questo anzicchè concentrarmi sui contenuti di quel che si discute.
Prabilmente il pensiero è piu' presente quanto piu' la mia vita esterna si restringe eppure,non so se vorrei rinunciarvi neanche qualora andasse tutto meglio.
Faccio una cosa che ritengo sbagliatissima da un po' di tempo: ascolto una registrazione contenente la sua voce,trovata sul web,prima di dormire di tanto in tanto.
Dovrei quindi,come soluzione piu' idonea,parlargliene anche se la mia non è psicoanalisi? Temo che possa prenderla com una " seccatura".
Una volta in uno degli scritti che porto quando voglio comunicare qualcosa che so non dirò a voce,comunicai che lo vedevo come un padre anzi che avrei voluto lo fosse.Sorrise di questa cosa dicendo che non pensava di aver suscitato questa cosa.Ma in me la cosa continuo..val la pena riprovarci?
Non vorrei che il mio desiderio di dirglielo per far finire questo circolo sia solo dettato dalla voglia fine a se stessa di farglielo sapere e avere quei cinque minuti di attenzioni che,non so,se siano collegate a cose passate come si potrebbe pensare facilmente.
Scusate per l'argomento banale.
Ma sicuramente è diverso da un parere professionale ed estraneo il dirmi da sola cosa fare.
Non ho chiaro se il mio trasfert possa essere " reale " o meno se lo associo al fatto che mi succede anche con persone esterne.
L'attenzione e l'interesse per chi ha molti piu' anni di me è presente in ogni luogo ma la terapia mi dà modo di fantasticarci ulteriormente.Ciò che vorrei è evitare di perdere tempo su questo anzicchè concentrarmi sui contenuti di quel che si discute.
Prabilmente il pensiero è piu' presente quanto piu' la mia vita esterna si restringe eppure,non so se vorrei rinunciarvi neanche qualora andasse tutto meglio.
Faccio una cosa che ritengo sbagliatissima da un po' di tempo: ascolto una registrazione contenente la sua voce,trovata sul web,prima di dormire di tanto in tanto.
Dovrei quindi,come soluzione piu' idonea,parlargliene anche se la mia non è psicoanalisi? Temo che possa prenderla com una " seccatura".
Una volta in uno degli scritti che porto quando voglio comunicare qualcosa che so non dirò a voce,comunicai che lo vedevo come un padre anzi che avrei voluto lo fosse.Sorrise di questa cosa dicendo che non pensava di aver suscitato questa cosa.Ma in me la cosa continuo..val la pena riprovarci?
Non vorrei che il mio desiderio di dirglielo per far finire questo circolo sia solo dettato dalla voglia fine a se stessa di farglielo sapere e avere quei cinque minuti di attenzioni che,non so,se siano collegate a cose passate come si potrebbe pensare facilmente.
Scusate per l'argomento banale.
[#1]
gentile utente in terapia è necessario comunicare al proprio terapeuta contenuti emotivi che potrebbero minare non solo la relazione ma l'intero processo terapeutico.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
non è lei che dovrebbe interessarsi al "transfert" e questo indipendentemente dall'orientamento seguito dal Collega.
Le suggerisco di parlarne apertamente con il suo psicoterapeuta, per non rimuginare su concetti complessi che probabilmente sta usando come meccanismo di difesa semplicemente per non parlare d'altro.
>>Faccio una cosa che ritengo sbagliatissima da un po' di tempo: ascolto una registrazione contenente la sua voce,trovata sul web,prima di dormire di tanto in tanto.<<
non credo ci sia niente di sbagliato, questo è il segno di una buona relazione psicoterapia. Usa la voce del Collega come una bambina potrebbe usare un'orsacchiotto per potersi addormentare. Il problema però potrebbe nascere in virtù di una eventuale dipendenza. Argomento a mio avviso da trattare apertamente.
Da quanti anni è in psicoterapia?
Che tipo di orientamento sta seguendo il Collega?
Ha risolvendo le sue problematiche?
non è lei che dovrebbe interessarsi al "transfert" e questo indipendentemente dall'orientamento seguito dal Collega.
Le suggerisco di parlarne apertamente con il suo psicoterapeuta, per non rimuginare su concetti complessi che probabilmente sta usando come meccanismo di difesa semplicemente per non parlare d'altro.
>>Faccio una cosa che ritengo sbagliatissima da un po' di tempo: ascolto una registrazione contenente la sua voce,trovata sul web,prima di dormire di tanto in tanto.<<
non credo ci sia niente di sbagliato, questo è il segno di una buona relazione psicoterapia. Usa la voce del Collega come una bambina potrebbe usare un'orsacchiotto per potersi addormentare. Il problema però potrebbe nascere in virtù di una eventuale dipendenza. Argomento a mio avviso da trattare apertamente.
Da quanti anni è in psicoterapia?
Che tipo di orientamento sta seguendo il Collega?
Ha risolvendo le sue problematiche?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Utente
Gentili Dottori,
grazie per le Vostre risposte.
In realtà è proprio questo che temo come forse già dicevo,che non sia il caso di dirlo non essendo la mia psicoterapia.
Il suo è un orientamento cognitivo-comportamentale e in questi quasi tre anni mi sono molto legata a lui.
Ho risolto la parte sintomatica anche se ogni tanto,di recente,riaffiora pur tenendola meglio a freno cioè,ho meno paura dei miei pensieri.
Ma non può mettersi al mio posto e risolvermi le difficoltà che ho anche nelle cose piu' piccole..e qui ancora non ho risolto le cose.
Comunque Dottore ha ragione," come una bambina" è cosi' che faccio,ma vorrei smetterla perchè penso mi tolga tempo alle riflessioni reali che lì nascono.
Del tipo,quando sono sul lettino a fare esercizi di rilassamento,il suo pensiero mi distrae..è ridicolo per me.Ha quasi sessant'anni so che non è reale e per quanto sia " soddisfacente" vorrei capire cosa va a soddisfare.
Chissà che sia la volta buona che mi decida a farlo.
Grazie per l'ascolto.
grazie per le Vostre risposte.
In realtà è proprio questo che temo come forse già dicevo,che non sia il caso di dirlo non essendo la mia psicoterapia.
Il suo è un orientamento cognitivo-comportamentale e in questi quasi tre anni mi sono molto legata a lui.
Ho risolto la parte sintomatica anche se ogni tanto,di recente,riaffiora pur tenendola meglio a freno cioè,ho meno paura dei miei pensieri.
Ma non può mettersi al mio posto e risolvermi le difficoltà che ho anche nelle cose piu' piccole..e qui ancora non ho risolto le cose.
Comunque Dottore ha ragione," come una bambina" è cosi' che faccio,ma vorrei smetterla perchè penso mi tolga tempo alle riflessioni reali che lì nascono.
Del tipo,quando sono sul lettino a fare esercizi di rilassamento,il suo pensiero mi distrae..è ridicolo per me.Ha quasi sessant'anni so che non è reale e per quanto sia " soddisfacente" vorrei capire cosa va a soddisfare.
Chissà che sia la volta buona che mi decida a farlo.
Grazie per l'ascolto.
[#4]
Gentile Utente,
>>Il suo è un orientamento cognitivo-comportamentale e in questi quasi tre anni mi sono molto legata a lui.<<
probabilmente tre anni di psicoterapia cognitivo-comportamentale sono molti, forse troppi. Questo tipo di psicoterapia, pur essendo molto efficace, non si occupa delle dinamiche di transfert e contro-transfert.
>>Ma non può mettersi al mio posto e risolvermi le difficoltà che ho anche nelle cose piu' piccole..e qui ancora non ho risolto le cose.<<
non può mettersi al suo posto, ma neanche farla rimane in stallo senza andare avanti, perché di questo si tratta. Forse la sua reticenza nell'affrontare determinati argomenti sta proprio nel fatto che, in una parte di se, lei sa bene che non varranno accolti.
>>Questa rapida rassegna è fatta perchè il mio psicologo ritiene che non avendo piu' armi per aiutarmi,dei farmaci possano aiutarmi.<<
in particolare questa frase (del consulto di ottobre) mi ha fatto riflettere. Se il Collega ritiene di non avere più "armi" per aiutarla, ed effettivamente è quello che sta dimostrando, invece di fare un invio psichiatrico dovrebbe interrompere il trattamento (come per altro previsto dal consenso informato) e lei dovrebbe eventualmente iniziare un percorso diverso.
>>Il suo è un orientamento cognitivo-comportamentale e in questi quasi tre anni mi sono molto legata a lui.<<
probabilmente tre anni di psicoterapia cognitivo-comportamentale sono molti, forse troppi. Questo tipo di psicoterapia, pur essendo molto efficace, non si occupa delle dinamiche di transfert e contro-transfert.
>>Ma non può mettersi al mio posto e risolvermi le difficoltà che ho anche nelle cose piu' piccole..e qui ancora non ho risolto le cose.<<
non può mettersi al suo posto, ma neanche farla rimane in stallo senza andare avanti, perché di questo si tratta. Forse la sua reticenza nell'affrontare determinati argomenti sta proprio nel fatto che, in una parte di se, lei sa bene che non varranno accolti.
>>Questa rapida rassegna è fatta perchè il mio psicologo ritiene che non avendo piu' armi per aiutarmi,dei farmaci possano aiutarmi.<<
in particolare questa frase (del consulto di ottobre) mi ha fatto riflettere. Se il Collega ritiene di non avere più "armi" per aiutarla, ed effettivamente è quello che sta dimostrando, invece di fare un invio psichiatrico dovrebbe interrompere il trattamento (come per altro previsto dal consenso informato) e lei dovrebbe eventualmente iniziare un percorso diverso.
[#5]
Utente
Dr. Del Signore,
ha perfettamente ragione ed è riusciuto a lasciarmi senza parole.Sto perdendo tempo perchè tra le mie difficoltà e il suo modo di sostenermi non se ne esce.
Purtroppo per me,visto effettivamente lo stallo,sarei quasi portata a dire che preferisco questo all' essere " abbandonata " , non sarei capace di superarlo.
Ma mi aspetto che avvenga,già da tempo.
Grazie davvero mi ha dato degli ottimi spunti per pensare anche se con un po' di angoscia.
ha perfettamente ragione ed è riusciuto a lasciarmi senza parole.Sto perdendo tempo perchè tra le mie difficoltà e il suo modo di sostenermi non se ne esce.
Purtroppo per me,visto effettivamente lo stallo,sarei quasi portata a dire che preferisco questo all' essere " abbandonata " , non sarei capace di superarlo.
Ma mi aspetto che avvenga,già da tempo.
Grazie davvero mi ha dato degli ottimi spunti per pensare anche se con un po' di angoscia.
[#6]
Gentile Utente,
>>visto effettivamente lo stallo,sarei quasi portata a dire che preferisco questo all'essere "abbandonata"<<
purtroppo è proprio questo suo timore a colludere con il suo conflitto principale, ossia quello di avere una figura di riferimento alla stregua di un genitore. Ma le caratteristiche che lei gli attribuisce sono esclusivamente contenitive come una sorta di "madre" che abbraccia il figlio (o che lo culla prima di addormentarsi), mentre la psicoterapia è fatta anche del "padre" (metaforico chiaramente) che accompagna verso la crescita e lo sviluppo (cosa che a mio avviso manca nel percorso che sta facendo).
Tuttavia il mio suggerimento, data anche l'inerzia del Collega a non voler affrontare determinate tematiche, è quello di rivolgersi ad un altro psicoterapeuta. Comprendo le sue difficoltà, ma lei è una donna giovane e deve prendersi cura di se stessa, del suo tempo e del suo futuro.
>>visto effettivamente lo stallo,sarei quasi portata a dire che preferisco questo all'essere "abbandonata"<<
purtroppo è proprio questo suo timore a colludere con il suo conflitto principale, ossia quello di avere una figura di riferimento alla stregua di un genitore. Ma le caratteristiche che lei gli attribuisce sono esclusivamente contenitive come una sorta di "madre" che abbraccia il figlio (o che lo culla prima di addormentarsi), mentre la psicoterapia è fatta anche del "padre" (metaforico chiaramente) che accompagna verso la crescita e lo sviluppo (cosa che a mio avviso manca nel percorso che sta facendo).
Tuttavia il mio suggerimento, data anche l'inerzia del Collega a non voler affrontare determinate tematiche, è quello di rivolgersi ad un altro psicoterapeuta. Comprendo le sue difficoltà, ma lei è una donna giovane e deve prendersi cura di se stessa, del suo tempo e del suo futuro.
[#7]
Utente
Gentile Dottore,
le ripeto sono turbata perchè forse io stessa so che con questo modo di fare starò meglio solo quando farò le esperienze più banali di cambiamento.
Il mio problema di riuscire ad " entrare in un negozio senza sentirmi giudica; o la paura di chiedere informazioni ecc " , non sento andranno via solo con parole come " è solo cambiando strada un po' per volta che potrai modificare questi schemi ".
Solo che,non vorrei deviare me stessa pensando di saperne qualcosa dopo qualche esame e libri letti negandogli delle capacita' che pur avra' .
Mi sono dilungata per il semplice fatto che concordo in buona parte ma in questo momento a pochi esami e la tesi da fare per me " lasciarlo" e' impossibile,mi serve essere spronata,dopo tempo in cui mi sono lasciata andare.
Ma ne parlero',devo capire con quali parole,così non nasconderò piu' questa parte.
La Ringrazio di nuovo.
le ripeto sono turbata perchè forse io stessa so che con questo modo di fare starò meglio solo quando farò le esperienze più banali di cambiamento.
Il mio problema di riuscire ad " entrare in un negozio senza sentirmi giudica; o la paura di chiedere informazioni ecc " , non sento andranno via solo con parole come " è solo cambiando strada un po' per volta che potrai modificare questi schemi ".
Solo che,non vorrei deviare me stessa pensando di saperne qualcosa dopo qualche esame e libri letti negandogli delle capacita' che pur avra' .
Mi sono dilungata per il semplice fatto che concordo in buona parte ma in questo momento a pochi esami e la tesi da fare per me " lasciarlo" e' impossibile,mi serve essere spronata,dopo tempo in cui mi sono lasciata andare.
Ma ne parlero',devo capire con quali parole,così non nasconderò piu' questa parte.
La Ringrazio di nuovo.
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Gentile Utente,
>>Solo che,non vorrei deviare me stessa pensando di saperne qualcosa dopo qualche esame e libri letti..<<
questo è abbastanza ovvio, la mia riflessione nasce dalla dinamica che lei descrive e non da quello che lei pensa di aver letto o studiato di psicologia.
Comunque solo lei può decidere ciò che è meglio in questo momento e quindi le scelte da fare, qui possiamo fare solo ipotesi. Probabilmente la possibilità di riflettere su questo punto è già abbastanza.
>>Solo che,non vorrei deviare me stessa pensando di saperne qualcosa dopo qualche esame e libri letti..<<
questo è abbastanza ovvio, la mia riflessione nasce dalla dinamica che lei descrive e non da quello che lei pensa di aver letto o studiato di psicologia.
Comunque solo lei può decidere ciò che è meglio in questo momento e quindi le scelte da fare, qui possiamo fare solo ipotesi. Probabilmente la possibilità di riflettere su questo punto è già abbastanza.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.3k visite dal 16/12/2013.
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