Sentire la sofferenza altrui
Salve,
sono una ragazza di 22 anni e da circa 6 mesi sto vivendo una situazione di profondo disagio.Premetto che ho sempre avuto una situazione familiare non molto felice (padre sempre assente a livello affettivo) e negli ultimi quattro anni ho vissuto diversi brutti momenti:l'attività di mio padre è fallita,i miei genitori si sono riempiti di debiti,abbiamo perso tutto casa compresa,mio padre ormai è da tempo disoccupato,ho dovuto cambiare facoltà in università perchè ho dovuto trovare un lavoro che non mi permette di frequentare le lezioni, ho iniziato a soffrire ogni tanto di attacchi d'ansia,faccio fatica a dormire la notte e infine il mese scorso i miei genitori si sono separati.
Certamente ho vissuto male questi avvenimenti,ma il mio problema è un altro.Da sempre sono caratterialmente molto sensibile ed emotiva,ma ultimamente queste due mie caratteristiche si sono come amplificate.Io soffro quando vedo qualcuno stare male,o che potenzialmente potrebbe soffrire.Ad esempio se penso che una persona sia sola,inizio ad immaginare quale tristezza provi,o come si senta a non avere nessuno fino ad "appropriami"del suo dolore vivendolo come mio.Se sento al telegiornale che è morta una persona,penso ai suoi familiari,a cosa provano e inizio a piangere.Mi capita addirittura con gli animali,se vedo un gatto per strada di sera penso a quanto freddo sente,alla fame che potrebbe avere,etc e poi inizio a piangere come se quelle cose fossero problemi miei. Sono costantemente triste perchè ogni volta che esco di casa vedo dolore ovunque e non sono più in grado di sopportarlo.Mi sembra di soffrire per tutte le disgrazie che ci sono a questo mondo.Sicuramente ho passato un brutto periodo,ma le cose si stanno risolvendo e quello che non capisco è che io non sto male per me,ma per gli altri e tutte queste emozioni che non mi appartengono stanno prendendo il sopravvento.Non so cosa fare perchè non essendo problematiche mie,ma spesso anche di persone che non conosco,non ho maniera di risolverle,il che mi porta oltre a stare male anche a provare un enorme senso di colpa per la mia impotenza.
Vi ringrazio in anticipo per l'ascolto e i consigli.
sono una ragazza di 22 anni e da circa 6 mesi sto vivendo una situazione di profondo disagio.Premetto che ho sempre avuto una situazione familiare non molto felice (padre sempre assente a livello affettivo) e negli ultimi quattro anni ho vissuto diversi brutti momenti:l'attività di mio padre è fallita,i miei genitori si sono riempiti di debiti,abbiamo perso tutto casa compresa,mio padre ormai è da tempo disoccupato,ho dovuto cambiare facoltà in università perchè ho dovuto trovare un lavoro che non mi permette di frequentare le lezioni, ho iniziato a soffrire ogni tanto di attacchi d'ansia,faccio fatica a dormire la notte e infine il mese scorso i miei genitori si sono separati.
Certamente ho vissuto male questi avvenimenti,ma il mio problema è un altro.Da sempre sono caratterialmente molto sensibile ed emotiva,ma ultimamente queste due mie caratteristiche si sono come amplificate.Io soffro quando vedo qualcuno stare male,o che potenzialmente potrebbe soffrire.Ad esempio se penso che una persona sia sola,inizio ad immaginare quale tristezza provi,o come si senta a non avere nessuno fino ad "appropriami"del suo dolore vivendolo come mio.Se sento al telegiornale che è morta una persona,penso ai suoi familiari,a cosa provano e inizio a piangere.Mi capita addirittura con gli animali,se vedo un gatto per strada di sera penso a quanto freddo sente,alla fame che potrebbe avere,etc e poi inizio a piangere come se quelle cose fossero problemi miei. Sono costantemente triste perchè ogni volta che esco di casa vedo dolore ovunque e non sono più in grado di sopportarlo.Mi sembra di soffrire per tutte le disgrazie che ci sono a questo mondo.Sicuramente ho passato un brutto periodo,ma le cose si stanno risolvendo e quello che non capisco è che io non sto male per me,ma per gli altri e tutte queste emozioni che non mi appartengono stanno prendendo il sopravvento.Non so cosa fare perchè non essendo problematiche mie,ma spesso anche di persone che non conosco,non ho maniera di risolverle,il che mi porta oltre a stare male anche a provare un enorme senso di colpa per la mia impotenza.
Vi ringrazio in anticipo per l'ascolto e i consigli.
[#1]
>>> non essendo problematiche mie
>>>
Beh, alla fine lo diventano, dato che ti fanno soffrire. Di principio non lo sarebbero, ma tu te ne fai carico.
Potremmo essere in presenza di una tendenza un po' ad abbattersi, dal punto di vista dell'umore. Una lieve tendenza depressiva, insomma, però tutta da verificare. A distanza non si può esser precisi.
Bisogna anche tener conto che non stiamo attraversando bei momenti, come situazione in generale, e anche questo può influire.
Se frequenti l'università, potresti informarti e sentire presso lo sportello di ascolto psicologico per studenti, ci hai già pensato?
>>>
Beh, alla fine lo diventano, dato che ti fanno soffrire. Di principio non lo sarebbero, ma tu te ne fai carico.
Potremmo essere in presenza di una tendenza un po' ad abbattersi, dal punto di vista dell'umore. Una lieve tendenza depressiva, insomma, però tutta da verificare. A distanza non si può esser precisi.
Bisogna anche tener conto che non stiamo attraversando bei momenti, come situazione in generale, e anche questo può influire.
Se frequenti l'università, potresti informarti e sentire presso lo sportello di ascolto psicologico per studenti, ci hai già pensato?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.5k visite dal 16/12/2013.
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