Doc omosessuale?
Buonasera,
sono una ragazza di 19 anni che da poco più di un mese è entrata nel tunnel dell'ossessività. Dopo essere tornata da una vacanza con amici (entrambi omosessuali) durante un pomeriggio di studio una domanda si è insinuata nella mia mente e da quel giorno non mi ha più abbandonata: "e se fossi lesbica?".
Questo pensiero fisso mi ha causato un fortissimo disagio per le prime due settimane, al quale sono seguiti attacchi d'ansia e cambiamenti d'umore, non riuscivo più a studiare, a relazionarmi con gli amici (in particolare, ovviamente, con le amiche), a scuola non riuscivo a concentrarmi su nulla se non su questo pensiero fisso, ho incominciato ad osservare ossessivamente tutte le ragazze che mi passavano davanti (in particolare il sedere è diventato per me una paranoia, sembra che i miei occhi non riescano a vedere nient'altro) non riuscendo più a guardare neppure un film o una fotografia che comprendesse una donna (peggio se di bell'aspetto) ovviamente testando la mia reazione alla vista di queste ragazze.
Adesso sto meglio (se così possiamo dire), le crisi d'ansia non si presentano più (o almeno non in maniera così importante) ma la paura di poter essere lesbica mi tormenta tutto il giorno, questa nuova situazione di apparente serenità non fa che alimentare i miei dubbi, continuo a pensare che forse mi sto semplicemente rassegnando all'idea che in realtà sono sempre stata lesbica e non me ne sono mai resa conto. Continuo a rimuginare sulla possibilità della mia omosessualità, a volte tutto questo sembra così reale e inevitabile che riesco solo a piangere e disperarmi. Cerco rassicurazioni leggendo articoli sull'argomento, ma anche quelle che dovrebbero essere rassicurazioni riesco a trasformarle in pensieri ossessivi che non fanno che confermare la mia omosessualità (ad esempio ho letto che i veri omosessuali si preoccupano di ciò che potrebbero pensare i propri genitori o amici e da lì ho iniziato a pensare ossessivamente proprio a questo, identificando tutto come prova, ovviamente, della mia omosessualità).
Vorrei precisare che non ho mai avuto rapporti intimi con dei ragazzi, ma ho sempre vissuto questa situazione con serenità, semplicemente aspettando il ragazzo giusto per me. Non ho mai avuto fantasie omosessuali, mai nella vita, e non ho mai provato attrazione per una donna, ma anche delle piccolezze accadute in passato (come fissare una ragazza sull'autobus, apprezzare una modella o un'attrice per la sua bellezza) oggi mi appaiono come conferme schiaccianti della mia omosessualità. E mi chiedo, che siano proprio questi i segni che mi dovrebbero far capire? Non so più cosa pensare, tutto cambia nella mia mente da un'ora all'altra e tutta questa situazione mi fa soffrire terribilmente, la paura di poter essere attratta dalle donne mi assilla.
Ormai non riesco a convincermi della mia eterosessualità neppure quando noto un bel ragazzo, la mia mente giustifica tutto semplicemente convincendomi che sto solo mentendo a me stessa.
sono una ragazza di 19 anni che da poco più di un mese è entrata nel tunnel dell'ossessività. Dopo essere tornata da una vacanza con amici (entrambi omosessuali) durante un pomeriggio di studio una domanda si è insinuata nella mia mente e da quel giorno non mi ha più abbandonata: "e se fossi lesbica?".
Questo pensiero fisso mi ha causato un fortissimo disagio per le prime due settimane, al quale sono seguiti attacchi d'ansia e cambiamenti d'umore, non riuscivo più a studiare, a relazionarmi con gli amici (in particolare, ovviamente, con le amiche), a scuola non riuscivo a concentrarmi su nulla se non su questo pensiero fisso, ho incominciato ad osservare ossessivamente tutte le ragazze che mi passavano davanti (in particolare il sedere è diventato per me una paranoia, sembra che i miei occhi non riescano a vedere nient'altro) non riuscendo più a guardare neppure un film o una fotografia che comprendesse una donna (peggio se di bell'aspetto) ovviamente testando la mia reazione alla vista di queste ragazze.
Adesso sto meglio (se così possiamo dire), le crisi d'ansia non si presentano più (o almeno non in maniera così importante) ma la paura di poter essere lesbica mi tormenta tutto il giorno, questa nuova situazione di apparente serenità non fa che alimentare i miei dubbi, continuo a pensare che forse mi sto semplicemente rassegnando all'idea che in realtà sono sempre stata lesbica e non me ne sono mai resa conto. Continuo a rimuginare sulla possibilità della mia omosessualità, a volte tutto questo sembra così reale e inevitabile che riesco solo a piangere e disperarmi. Cerco rassicurazioni leggendo articoli sull'argomento, ma anche quelle che dovrebbero essere rassicurazioni riesco a trasformarle in pensieri ossessivi che non fanno che confermare la mia omosessualità (ad esempio ho letto che i veri omosessuali si preoccupano di ciò che potrebbero pensare i propri genitori o amici e da lì ho iniziato a pensare ossessivamente proprio a questo, identificando tutto come prova, ovviamente, della mia omosessualità).
Vorrei precisare che non ho mai avuto rapporti intimi con dei ragazzi, ma ho sempre vissuto questa situazione con serenità, semplicemente aspettando il ragazzo giusto per me. Non ho mai avuto fantasie omosessuali, mai nella vita, e non ho mai provato attrazione per una donna, ma anche delle piccolezze accadute in passato (come fissare una ragazza sull'autobus, apprezzare una modella o un'attrice per la sua bellezza) oggi mi appaiono come conferme schiaccianti della mia omosessualità. E mi chiedo, che siano proprio questi i segni che mi dovrebbero far capire? Non so più cosa pensare, tutto cambia nella mia mente da un'ora all'altra e tutta questa situazione mi fa soffrire terribilmente, la paura di poter essere attratta dalle donne mi assilla.
Ormai non riesco a convincermi della mia eterosessualità neppure quando noto un bel ragazzo, la mia mente giustifica tutto semplicemente convincendomi che sto solo mentendo a me stessa.
[#1]
Gentile Ragazza,
non si diventa omosessuali da un giorno all'altro, piuttosto come dice lei, sembra essersi infilata nel tunnel dell'ossessività
legga qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
Sarebbe opportuno che si rivolgesse ad un nostro collega di persona, anche presso il servizio pubblico, ad esempio al Consultorio Familiare ASL Spazio Giovani per un parere diretto e far fronte in modo efficace al suo problema.
Restiamo in ascolto
non si diventa omosessuali da un giorno all'altro, piuttosto come dice lei, sembra essersi infilata nel tunnel dell'ossessività
legga qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
Sarebbe opportuno che si rivolgesse ad un nostro collega di persona, anche presso il servizio pubblico, ad esempio al Consultorio Familiare ASL Spazio Giovani per un parere diretto e far fronte in modo efficace al suo problema.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile ragazza,
L' orientamento sessuale non cambia all' improvviso, ma si costruisce lentamente sin da piccoli
Sembra invece dal suo racconto che trattasi di un disturbo ossessivo, anche perchè in clinica non esiste un doc omosessuale, ma un disturbo ossessivo compulsivo come tanti.
La cura non può prescindere dalla diagnosi clinica, un atto importante per comprendere bene cosa le sta accadendo, il suo tallone d' Achille, come si chiama la sua problematica al fine di una sua risoluzione
L' orientamento sessuale non cambia all' improvviso, ma si costruisce lentamente sin da piccoli
Sembra invece dal suo racconto che trattasi di un disturbo ossessivo, anche perchè in clinica non esiste un doc omosessuale, ma un disturbo ossessivo compulsivo come tanti.
La cura non può prescindere dalla diagnosi clinica, un atto importante per comprendere bene cosa le sta accadendo, il suo tallone d' Achille, come si chiama la sua problematica al fine di una sua risoluzione
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Vi ringrazio davvero per la gentile risposta, ogni tipo di rassicurazione per me è importante. Seguirò il consiglio di rivolgermi ad uno specialista al più presto per trovare una soluzione.
Approfitto della vostra disponibilità ponendovi un'ulteriore domanda: è possibile che io sia stata influenzata in maniera piuttosto importante dalla storia del mio migliore amico che all'età di 21 anni si è scoperto omosessuale? Mi sono sempre considerata una ragazza estremamente sensibile e forse per questo facilmente influenzabile, difatti ho parlato degli attacchi d'ansia a questo amico (tralasciando il motivo scatenante) che mi ha risposto che anche lui ne aveva sofferto una volta scoperta la sua omosessualità e che è riuscito a combatterli semplicemente accettando la sua vera natura. So che il percorso e i trascorsi di una persona sono sempre e comunque differenti da quelli di un'altra e probabilmente questo mio amico avrà avuto dei segnali in passato che ha represso e che io non ho mai avuto, ma questa storia è per me motivo d'ansia non che riprova della mia omosessualità. Tutta questa storia mi sembra così assurda, fino a un mese fa non mi ero mai interrogata sul mio orientamento sessuale.
Approfitto della vostra disponibilità ponendovi un'ulteriore domanda: è possibile che io sia stata influenzata in maniera piuttosto importante dalla storia del mio migliore amico che all'età di 21 anni si è scoperto omosessuale? Mi sono sempre considerata una ragazza estremamente sensibile e forse per questo facilmente influenzabile, difatti ho parlato degli attacchi d'ansia a questo amico (tralasciando il motivo scatenante) che mi ha risposto che anche lui ne aveva sofferto una volta scoperta la sua omosessualità e che è riuscito a combatterli semplicemente accettando la sua vera natura. So che il percorso e i trascorsi di una persona sono sempre e comunque differenti da quelli di un'altra e probabilmente questo mio amico avrà avuto dei segnali in passato che ha represso e che io non ho mai avuto, ma questa storia è per me motivo d'ansia non che riprova della mia omosessualità. Tutta questa storia mi sembra così assurda, fino a un mese fa non mi ero mai interrogata sul mio orientamento sessuale.
[#4]
<e probabilmente questo mio amico avrà avuto dei segnali in passato che ha represso e che io non ho mai avuto>
La sua ipotesi è corretta e dunque dovrebbe considerare il suo caso del tutto differente da quello del suo amico, sia per i presupposti e poiché perché ogni persona è differente da ogni altra.
<è possibile che io sia stata influenzata in maniera piuttosto importante dalla storia del mio migliore amico>
si, è possibile che questo abbia in qualche modo fatto da elemento scatenante, probabilmente lei potrebbe avere una certa tendenza ad essere ansiosa.
In ogni caso non trascuri l'opportunità di rivolgersi a un nostro collega direttamente, per effrontare il suo disagio in modo efficace e ritrovare il suo benessere.
Un caro saluto
La sua ipotesi è corretta e dunque dovrebbe considerare il suo caso del tutto differente da quello del suo amico, sia per i presupposti e poiché perché ogni persona è differente da ogni altra.
<è possibile che io sia stata influenzata in maniera piuttosto importante dalla storia del mio migliore amico>
si, è possibile che questo abbia in qualche modo fatto da elemento scatenante, probabilmente lei potrebbe avere una certa tendenza ad essere ansiosa.
In ogni caso non trascuri l'opportunità di rivolgersi a un nostro collega direttamente, per effrontare il suo disagio in modo efficace e ritrovare il suo benessere.
Un caro saluto
[#7]
(..)"e se fossi lesbica?". (..)
legga questi articoli troverà, forse, qualche risposta
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html
saluti
legga questi articoli troverà, forse, qualche risposta
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#8]
Utente
Gentile Dr. De Vincentiis ho letto gli articoli che mi ha proposto e devo dire che mi ci rispecchio molto.
Volevo porle qualche domanda riguardo le ossessioni: è possibile suddividere questo processo in fasi diverse? Mi spiego meglio, quando è iniziata questa ossessione era per me davvero una situazione assolutamente invivibile, soffrivo infatti di attacchi d'ansia molto forti e avevo in continuazione i cosiddetti "pensieri intrusivi" che mi provocavano anche depressione e tristezza, insomma mi rispecchiavo perfettamente nel profilo di una donna affetta da una forma di doc; oggi questa situazione è cambiata, ormai sono quasi due mesi che sono tormentata da questi pensieri, ma in forma assolutamente più lieve, certo provo ancora una forma d'ansia ma che non posso definire un vero e proprio "attacco" e soprattutto non posso paragonarlo a quello che ho vissuto nelle prime due settimane, è come se il pensiero ci fosse ma avessi imparato a conviverci (faccio ancora fatica a relazionarmi con le donne, non mi sento di certo liberata dal problema) e cercassi di affrontarlo in maniera più razionale. Il problema è che questa apparente serenità non fa che tormentarmi maggiormente rispetto ai pensieri intrusivi, perchè invece che interpretarla come un miglioramento, una possibilità di liberarmi definitivamente da questo pensiero, penso che forse mi sono semplicemente rassegnata all'idea di essere lesbica. Forse pensare così ossessivamente ad una cosa fa si che questa ti sembri reale e tangibile. Onestamente sono molto confusa, cerco di leggere meno informazioni possibili sul tema perchè mi sono resa conto che è facilissimo influenzare la mia mente.
La ringrazio anticipatamente per l'eventuale risposta e spero che ciò che ho scritto possa essere compreso.
Volevo porle qualche domanda riguardo le ossessioni: è possibile suddividere questo processo in fasi diverse? Mi spiego meglio, quando è iniziata questa ossessione era per me davvero una situazione assolutamente invivibile, soffrivo infatti di attacchi d'ansia molto forti e avevo in continuazione i cosiddetti "pensieri intrusivi" che mi provocavano anche depressione e tristezza, insomma mi rispecchiavo perfettamente nel profilo di una donna affetta da una forma di doc; oggi questa situazione è cambiata, ormai sono quasi due mesi che sono tormentata da questi pensieri, ma in forma assolutamente più lieve, certo provo ancora una forma d'ansia ma che non posso definire un vero e proprio "attacco" e soprattutto non posso paragonarlo a quello che ho vissuto nelle prime due settimane, è come se il pensiero ci fosse ma avessi imparato a conviverci (faccio ancora fatica a relazionarmi con le donne, non mi sento di certo liberata dal problema) e cercassi di affrontarlo in maniera più razionale. Il problema è che questa apparente serenità non fa che tormentarmi maggiormente rispetto ai pensieri intrusivi, perchè invece che interpretarla come un miglioramento, una possibilità di liberarmi definitivamente da questo pensiero, penso che forse mi sono semplicemente rassegnata all'idea di essere lesbica. Forse pensare così ossessivamente ad una cosa fa si che questa ti sembri reale e tangibile. Onestamente sono molto confusa, cerco di leggere meno informazioni possibili sul tema perchè mi sono resa conto che è facilissimo influenzare la mia mente.
La ringrazio anticipatamente per l'eventuale risposta e spero che ciò che ho scritto possa essere compreso.
[#9]
(..)Il problema è che questa apparente serenità non fa che tormentarmi maggiormente rispetto ai pensieri intrusivi, perchè invece che interpretarla come un miglioramento, una possibilità di liberarmi definitivamente da questo pensie (..)
è semplicemente espressione del DOC il quale si autoalimenta con nuove ipotesi, "e se mi fossi abituata perché lo sono davvero"? ed ecco che si ricomincia.
è necessaria una terapia, meglio se attiva e focalizzata
saluti
è semplicemente espressione del DOC il quale si autoalimenta con nuove ipotesi, "e se mi fossi abituata perché lo sono davvero"? ed ecco che si ricomincia.
è necessaria una terapia, meglio se attiva e focalizzata
saluti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 5.9k visite dal 13/12/2013.
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