Sentirsi in colpa per gli altri
Buongiorno a tutti,
ho 25 anni e giovedi prossimo mi laureo in giurisprudenza: oltre all'agitazione per la discussione che sto cercando di contenere bevendo tisane naturali rilassanti, ad agitarmi veramente è la situazione famigliare che mi circonda: circa 3 anni fa i miei nonni a cui sono legata hanno litigato con mio papà e da allora non si sono più parlati. Siccome per me la laurea è un giorno importante ho deciso di fare una cena al ristorante in famiglia e mio papà giustamente mi ha detto di invitare i nonni senza problemi perchè io non centro nulla. Questo subito mi ha dato una carica e una forza che non sentivo da tempo perchè per una volta dopo anni avrei avuto accanto tutta la mia famiglia! Il problema è iniziato quando ho invitato i miei nonni: loro hanno iniziato a dire che mio padre è matto, che loro non vengono e mi fanno quotidianamente sentire in colpa dicendo che a loro dispiace non venire, che tanto solo loro sanno quello che stanno passando, mi dicono che continuano a piangere e io mi sento tremendamente in colpa e vorrei disdire la cena e passare quella giornata da sola. Non dormo più di notte e continuo a pensare perchè i miei nonni invece di rasserenarmi continuano a farmi stare male.
Vorrei un parere di uno psicologo per capire dove sto sbagliando e perchè mi sento così male e soprattutto non riesco a studiare!
ho 25 anni e giovedi prossimo mi laureo in giurisprudenza: oltre all'agitazione per la discussione che sto cercando di contenere bevendo tisane naturali rilassanti, ad agitarmi veramente è la situazione famigliare che mi circonda: circa 3 anni fa i miei nonni a cui sono legata hanno litigato con mio papà e da allora non si sono più parlati. Siccome per me la laurea è un giorno importante ho deciso di fare una cena al ristorante in famiglia e mio papà giustamente mi ha detto di invitare i nonni senza problemi perchè io non centro nulla. Questo subito mi ha dato una carica e una forza che non sentivo da tempo perchè per una volta dopo anni avrei avuto accanto tutta la mia famiglia! Il problema è iniziato quando ho invitato i miei nonni: loro hanno iniziato a dire che mio padre è matto, che loro non vengono e mi fanno quotidianamente sentire in colpa dicendo che a loro dispiace non venire, che tanto solo loro sanno quello che stanno passando, mi dicono che continuano a piangere e io mi sento tremendamente in colpa e vorrei disdire la cena e passare quella giornata da sola. Non dormo più di notte e continuo a pensare perchè i miei nonni invece di rasserenarmi continuano a farmi stare male.
Vorrei un parere di uno psicologo per capire dove sto sbagliando e perchè mi sento così male e soprattutto non riesco a studiare!
[#1]
Gentilissima,
capisco la sua situazione e la sua voglia di rimanere sola, ma prima di farlo, non sarebbe meglio esprimere questo malessere anche nei confronti dei suoi nonni? Parlare chiaro, insomma! Farli capire che tu vuoi e devi rimanere fuori da queste situazioni, mettendo anche dei paletti, ovvero che chi non è d'accordo con questa tua scelta, meglio che rimanga a casa per non rovinarti un giorno così bello ed emozionante. Sono sicuro che avrà, in questo modo, delle risposte più chiare.
Distinti saluti
capisco la sua situazione e la sua voglia di rimanere sola, ma prima di farlo, non sarebbe meglio esprimere questo malessere anche nei confronti dei suoi nonni? Parlare chiaro, insomma! Farli capire che tu vuoi e devi rimanere fuori da queste situazioni, mettendo anche dei paletti, ovvero che chi non è d'accordo con questa tua scelta, meglio che rimanga a casa per non rovinarti un giorno così bello ed emozionante. Sono sicuro che avrà, in questo modo, delle risposte più chiare.
Distinti saluti
Dr. Amleto Petrarca
Psicologo-Psicoterapeuta Bologna ISTDP
www.amletopetrarca.com
[#2]
Utente
per prima cosa grazie per la sua risposta. Purtroppo ci provo a parlare con loro ed anche mia mamma cerca di fargli capire questa cosa dato che sono i suoi genitori ma invano purtroppo! Loro pensano di avere ragione ed ogni festa o ricorrenza riescono a renderla il giorno più infelice del mondo! Io gli ho detto chiaramente che sono contenta se vengono ma che non voglio nessuna discussione ne prima ne dopo altrimenti per fare storie preferiscono stiano a casa. Sinceramente non ho ancora capito cosa faranno, come al solito fino all'ultimo non lo saprò, e ci sto tremendamente male. Purtroppo ho già passato più di un Natale tra mille discussioni e sinceramente visto che quello è il mio giorno non vorrei passarlo piangendo.
Io sono sempre stata messa in mezzo alle discussioni e di questa cosa ci soffro moltissimo, mia nonna forse non per cattiveria ma per ignoranza non fa altro che parlarmi male dei miei genitori e questa è una cosa che odio! E' normale arrivare a pensare che preferirei stessero a casa? Mi sento crudele quando penso a ciò anche perchè so che sono persone anziane e che magari tra qualche tempo potrei non averle più accanto e rimpiangere tutto questo!
Io sono sempre stata messa in mezzo alle discussioni e di questa cosa ci soffro moltissimo, mia nonna forse non per cattiveria ma per ignoranza non fa altro che parlarmi male dei miei genitori e questa è una cosa che odio! E' normale arrivare a pensare che preferirei stessero a casa? Mi sento crudele quando penso a ciò anche perchè so che sono persone anziane e che magari tra qualche tempo potrei non averle più accanto e rimpiangere tutto questo!
[#3]
Gentile Utente,
>>Io sono sempre stata messa in mezzo alle discussioni e di questa cosa ci soffro moltissimo..<<
come talvolta accade in queste situazioni, il conflitto non viene affrontato tra i diretti interessati, ma "triangolato" ossia gestito inconsapevolmente tramite un "terzo" (Lei).
I sensi di colpa che prova sono veicolati da altri e non le dovrebbero appartenere, visto che non è la diretta interessata.
>>E' normale arrivare a pensare che preferirei stessero a casa?<<
questo può succedere perché il livello di conflittualità percepito è alto e trova difficoltà nel gestirlo.
>>Io sono sempre stata messa in mezzo alle discussioni e di questa cosa ci soffro moltissimo..<<
come talvolta accade in queste situazioni, il conflitto non viene affrontato tra i diretti interessati, ma "triangolato" ossia gestito inconsapevolmente tramite un "terzo" (Lei).
I sensi di colpa che prova sono veicolati da altri e non le dovrebbero appartenere, visto che non è la diretta interessata.
>>E' normale arrivare a pensare che preferirei stessero a casa?<<
questo può succedere perché il livello di conflittualità percepito è alto e trova difficoltà nel gestirlo.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 13/12/2013.
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