Uno psicologo o no
Gentili dottori, non so perchè vi sto scrivendo, lo sto facendo d'impulso, senza pensarci, per vedere come va. Devo dare un esame molto importante e la mia mente vaga un pò dappertutto. Sono 3 anni che non esco di casa perchè in attesa di dare queso esame (la prima volta che dovevo darlo l'ho rimandato, la seconda volta non l'ho superato). Mi sono lasciata con un ragazzo con cui stavo da 7 anni e che era il mio punto di forza. L'ho lasciato io..perchè? non lo so. Non so se essere arrabbiata con lui perchè credo che non mi amassa come pensavo o se invece non devo sserlo perchè l'ho lasciato io perchè credevo di poter fare a meno di lui o perchè mi è semplicemente venuto un esaurimento per l'esame. In pratica non capisco se nella mia vita va tutto bene e l'unica ansia è lo studio o va tutto male ed io mi nascondo dietro allo studio. Sta di fatto che un anno fa è intervenuto il mio medico su richiesta dei miei gentitori che volevano sottopormi al trattamento sanitario obbligatorio e non ci sono riusciti. sono sempre riuscita però a non andare da nessun psicologo. ultimamente esco ma mi rendo conto che i miei amici mi vedono strana ma io non voglio capire nè sapere il perchè...voglio solo uscire per non pensare..non mi fido di nessuno, sono diventata come muta, dipendente da internet ed altro eppure sento mi sento sempre urlare dentro, sento che avrei bisogno di parlare, ma mi muore tutto dentro, sono come anestetizzata a tutto e non so se è perchè voglio stare tranquilla a tutti i costi per studiare o no. E' che sono 3 anni che non esco e ho paura di essere rimasta allucinata da tutto quello che ogni giorno mi hanno detto i miei gentiri, medico e varie persone consultate, ho sentito e visto solo loro per quasi 4 anni e solo ora me ne rendo conto. In pratica non so se ho problemi e tutto deriva dall' esame o no, e se penso a quest'ultima eventualità vado in ansia, panico, sto male, comincio a guardare male i miei genitori, mi sento in angoscia, ecc..ecc.. non ho l'energia per raccontare tutto per bene insomma non so se sto bene o no, se devo andare da uno psicologo o no. Grazie.
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Gentile utente
Spesso regiamo alle cose nella maniera opposta, così come di fronte a un pericolo reagiamo ritraendoci.
Se lei sostiene di sentirsi "anestetizzata a tutto", che è una descrizione molto efficace, potrebbe essere perché lei è per natura molto sensibile. E quindi ha la necessità di "abbassare il volume" delle sensazioni per non esserne travolta.
Se finora ha resistito all'idea di consultare uno psicologo probabilmente è perché lei pensa che il suo "potere" potrebbe in qualche modo costringerla a sentire cose che lei non vuole. Mi sbaglio?
Se è così vorrei dirle che invece il mestiere dello psicologo consiste nell'aiutare la persona a sentire ciò che lei vuole sentire.
In ogni caso, se non si trovasse bene, potrà sempre fare marcia indietro.
Cordiali saluti
Spesso regiamo alle cose nella maniera opposta, così come di fronte a un pericolo reagiamo ritraendoci.
Se lei sostiene di sentirsi "anestetizzata a tutto", che è una descrizione molto efficace, potrebbe essere perché lei è per natura molto sensibile. E quindi ha la necessità di "abbassare il volume" delle sensazioni per non esserne travolta.
Se finora ha resistito all'idea di consultare uno psicologo probabilmente è perché lei pensa che il suo "potere" potrebbe in qualche modo costringerla a sentire cose che lei non vuole. Mi sbaglio?
Se è così vorrei dirle che invece il mestiere dello psicologo consiste nell'aiutare la persona a sentire ciò che lei vuole sentire.
In ogni caso, se non si trovasse bene, potrà sempre fare marcia indietro.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 23/06/2008.
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