Studentessa insicura

Salve, sono una studentessa al terzo anno in Medicina Veterinaria. Da quando è cominciato il mio percorso universitario sono in conflitto con me stessa. Ogni minimo errore, un esame andato poco bene, il confronto con chi è più bravo di me, sono diventati un problema. Alterno momenti di felicità e soddisfazione a momenti di totale insicurezza e paura di non farcela. Sono una persona molto precisa nella vita e nell'ambito universitario, e se qualcosa va storto mi abbatto subito. Non sono permissiva con me stessa, e ho delle ambizioni molto grandi lavorativamente, forse un po' troppo grandi per me. Mi reputo limitata rispetto a tutti i miei compagni, pur apparentemente non avendone motivo. Insomma il contrasto è relativo al fatto che penso di avere delle qualità maggiori di quelle che mostro, ma allo stesso tempo poi mi dico di andarci piano perchè sono appunto limitata, perchè vengo da una famiglia non di dottori o altro, perchè sono stata abituata ad aiutare la mia famiglia in cose pratiche che non mi hanno di certo stimolata nello studio che io adoro. Il mio obiettivo è avere un percorso di vita e professionale lineare e ammirevole, voglio poter esprimere il mio amore per la vita, essere dalla parte di chi è umile...voglio essere troppe cose, ma non si sa nemmeno se sono una di queste. sono uscita dal liceo col mio bel 100 e lode, e poi sono crollata.Ccircondata da gente che mi ha sempre detto che sarei arrivata in alto, in cima, ma io quella cima comincio a non vederla più. Ci sono piccoli eventi quotidiani che mi traggono in inganno facendomi calare l'autostima. Voglio diventare un chirurgo di animali di piccola taglia: devo quindi essere precisa, aperta mentalmente...eccl'ultimo scatenante evento è stato il mio primo prelievo di sangue, ci sono riusciti tutti subito, io no. ho insistito per farmi spiegare esattamente come dovevo eseguirlo, e solo al terzo tentativo è andato bene. mi domando e dico che forse c'è qualcosa in me che non va: questo perchè non ci sono vie di mezzo nel mio percorso, vado avanti o in maniera eccellente o in maniera assolutamente scarsa, e ogni volta che sbaglio per me è uno sfacelo. I miei sogni grandi e la mia forte volontà combattono costantemente con insicurezze che ricorrono un giorno sì ed uno no, un blocco che mi fa mancare l'aria, mi fa sentire ignorante, e non adatta a questo percorso che io ho sempre sognato. A volte non riesco ad uscire da questo circolo vizioso...
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Il mio obiettivo è avere un percorso di vita e professionale lineare e ammirevole>

Gentile ragazza,
sarebbe opportuno fosse un po' più clemente con se stessa, una serie di motivi da lei elencati le stanno rendendo la carriera universitaria un po' complicata.

Ridimensionare le sue aspettative, non pretendere da sé la perfezione (non è umana), accettare che come tutti gli altri, qualche volta si può sbagliare,la aiuterebbe.

<Ccircondata da gente che mi ha sempre detto che sarei arrivata in alto>...accusa il peso di dover corrispondere in pieno a quanto gli altri si attenderebbero da lei.
Troppi "devo", obiettivi così elevati, non le permettono di studiare serenamente e di approcciare le prove in tranquillità, ma sempre con il timore di non arrivare là in alto dove "dovrebbe" secondo lei. E così rischia di inficiare i risultati, sempre tesa alla perfezione, ogni sbaglio può essere interpretato come una catastrofe.

Ci rifletta e tenga presente l'opportunità di potersi rivolgere allo sportello di ascolto psicologico della sua facoltà, si informi se presente.

Restiamo in ascolto




Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

> e solo al terzo tentativo è andato bene.

Personalmente sarei più preoccupato dei successivi prelievi, non del primo...

Se le facessi vedere i miei primi quaderni alle elementari, non si capisce come abbia fatto a laurearmi...

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492