Paura e ossessioni

Salve vi ho già scritto in passato e sono rimasta molto soddisfatta della risposta che mi è stata data e quindi ho pensato, visto che sono ancora in un periodo di crisi, di riscrivere qui.
Innanzitutto vorrei parlare del fatto che nella mia testa ogni volta che penso alla mia vita, vedo sempre tutto molto sfocato.
Non ho obbiettivi che vorrei realmente raggiungere, mi sento demotivata.
Nonostante stia preparando una tesi di laurea con un argomento scelto da me che trovo molto interessante, non riesco a impegnarmi fino in fondo.
E' sempre stato così, anche se faccio o studio qualcosa che davvero mi piace non vado fino in fondo, non lo approfondisco.
Molte volte mi capita di fare cose che so che andranno contro il mio benessere e nonostante ne sia consapevole continuo così e "rimando a domani".
E' come se non riuscissi a prendere delle decisioni, non ho una vita mia, dipendo ancora dai miei genitori mentre altri ragazzi alla mia età (24 anni) vivono, io sono qui inchiodata.
La mia famiglia diciamo che non mi ha mai incoraggiata ad uscire dal mio guscio, anzi al contrario...
Poi c'è il rapporto con il mio ragazzo molto conflittuale e molto bello a tratti.
Quando litighiamo molto spesso scoppiamo e ci insultiamo a vicenda, io una volta gli ho anche detto che lo odiavo e purtroppo lo sentivo davvero in quel momento.
Ci sono molte cose che mi legano a lui e non capisco cosa voglia davvero da questo rapporto.
Da una parte mi sento anche molto frustrata perchè io sono tendenzialmente una persona che se prova dei sentimenti li esterna con le parole, mentre lui no.
Questa differenza si ripresenta anche nel momento in cui io gli dico che lo amo, lui non mi risponde.
Sembra infantile come cosa ma io ci soffro, ho provato a dirglielo ma lui mi ha risposto dicendomi che certe cose preferisce dimostrarle più che dirle e che si sente in imbarazzo quando me lo dice.
Non capisco...
Ogni volta che litighiamo ci diciamo che forse è meglio lasciarsi ma alla fine non lo facciamo mai e non so cosa pensi veramente lui di tutto questo.
Mi fa andare molto in crisi il fatto che lui non sia del tutto chiaro con me!
Ho avuto tante altre storie e la maggior parte di queste sono state un pò complicate, però almeno capivo sempre cosa pensasse l'altra persona di me e di cosa ci circondava.
Con lui invece è tutto un supporre, un tradurre, un interpretare...
Non so come comportarmi, non so come affrontarlo alle volte.
Così come per tutte le cose che riguardano la mia vita.
Cosa fare?
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile ragazza, mi sembra che la prima cosa da fare è riflettere su cosa vuole dalla vita,dal suo ragazzo, anche dal lavoro domani, le aspettative sono importanti ci aiutano a scegliere e anche a scartare quello che non va bene per noi..potrebbe chiedere anche solo una consulenza ad uno psicoterapeuta e poi vedere se continuare o no.. quello che non va bene è continuare così , sotto tono, un pò confusa, un pò apatica un pò infelice, ma perchè ? guardare in faccia le cose, con principio di realtà è la cosa più salutare secondo me,
" ho avuto tante storie" come mai tante ? e complicate.. ?
MI pare che lei un pò vaghi , cercando la soluzione, che non viene dagli altri, ma da noi, dallo sguardo che abbiamo sulla nostra vita..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta.
Ho sempre pensato e supposto le stesse cose che mi ha scritto, mi creda rifletto molto sulla mia vita, ma probabilmente lo faccio in modo passivo.
Ho provato a chiedere aiuto allo psicologo del consultorio della città dove abito, ma purtroppo lì danno la precedenza, giustamente ai casi più gravi dei miei.
Non avendo disponibilità economica nè volendo chiedere soldi ai miei genitori non so proprio come fare!
Certe volte sento un bisogno incredibile di parlare con qualcuno che mi dia un parere oggettivo sui miei pensieri ed è per questo che scrivo qui.
Comunque sia continuerò a lavorare da sola su me stessa.
La ringrazio ancora.