Ho sbagliato

Buongiorno,
sono di nuovo qua per chiedere cosa potrei fare: premesso che io ho 37 anni e ho un figlio di 11 anni, vivo in una villetta al piano superiore con mio figlio e sotto abitano i miei genitori. Sto con un uomo di 45 anni da oramai quasi tre anni e lui veniva regolarmente da me dal giovedì alla domenica sera.
Il problema è che ora lui dice di essere stanco, perché
1) quando viene a casa mia per una questione economica non accendo i riscaldamenti (mio padre non vuole) e per accendergli gli ho chiesto un contributo economico al mio compagno (credo che lui si sia offeso) perché dice che non esiste che debba star li a gelare di freddo tutto il fine settimana
2) ho un figlio un pò paffutello e lui essendo medico dice che dovrei correggere la sua alimentazione ma è difficile far fare una dieta ad un bambino di 11 anni (senza considerare che mia madre se ne frega altamente di cio che diciamo e quotidianamente gli da prosciutto cotto e panini imbottiti)
3) dice che non ascolto mai i suoi consigli che lui non ha parola in quella casa e che io sono soggiogata dai miei genitori (è vero non posso spostare un vaso senza il loro permesso)
4) ho fatto intendere che è tirchio (lui è benestante) perché viene da me dal giovedì alla domenica e mangia e dorme, in realtà però se gli chiedessi di accompagnarmi ovunque per me e mio figlio lo farebbe, ci portava a cena, cinema e pagava sempre lui! e questo a lui ha dato molto fastidio

ultimamente l'ho trascurato sessualmente (sicuramente per la stanchezza) e sinceramente mi trovo in situazioni imbarazzanti a causa dei miei genitori, ad esempio domenica mattina alle 8.00 sento mio padre che bussando entra in casa mia al piano superiore per pulire il mio caminetto e alzare tutte le tapparelle, l'ho trovata una mancanza di rispetto totale visto che ero in casa con lui ed eravamo a letto! mi sento trattata come una bambina e sono trattata da tale e lui lo ha capito.....vuole una donna non una bambina!
i miei genitori sono non cosi anziani mio padre ha 75 anni e mia madre 70 ma si comportano da anziani rincoglioniti, stanno li tutto il giorno in casa loro due soli, non hanno amici, discutono con tutti, mia madre sta li sdraiata su quel divano tutto il giorno, si trascura delle volte puzza perfino, discutono tra loro con toni molto accesi tanto che quando ho persone in casa chiedono cosa stia succedendo! insomma la situazione secondo me è diventata ingestibile. ieri parlo con loro della situazione che si era creata e mia madre dice che se finisce con questo uomo non vuole altri uomini in casa, secondo loro dovrei restare sola a badare a loro (sono egoisti), io non voglio una vita cosi.
gli stessi problemi li ho riscontrati con il mio ex marito....insomma non so che fare, dovrei cambiare casa? o meglio vorrei andarmene.
con lui invece ho sbagliato ultimamente ero sempre incavolata per esempio l'ultima volta mi sono incazzata perché non mi ha comprato un profumo....come faccio a recuperare il rapporto?
[#1]
Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
da quanto scrive pare che i problemi sentimentali con il suo compagno siano legati al rapporto che ha con la sua famiglia di origine.
Si concentri su quelli.
Il compito dei figli non è solo quello di occuparsi dei genitori.
Non ci possiamo occupare degli altri in modo efficace se non ci prendiamo cura di noi stessi.
Metta dei confini più stabili tra lei e loro.
Evidentemente la sua famiglia la percepisce solo come "figlia", non come donna e madre.
Perché continua a permetterglielo?
Forse dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo di persona.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Signora,

vedo che ha chiesto diversi consulti sulla situazione che sta vivendo e che le crea un serio disagio sotto diversi punti di vista.
Ha riflettuto sulle risposte che le sono state date?

Mi sembra piuttosto chiaro che i suoi genitori non hanno intenzione di permetterle di farsi una sua vita e che interferiscono in molti aspetti della sua quotidianità come se lei non fosse un'adulta, ma spetta a lei decidere di farsi rispettare e sentire di averne il diritto.

Sarebbe sicuramente una scelta sana quella di prendere le distanze e andare a convivere con il suo compagno: perchè non lo fa?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#3]
Utente
Utente
perché lui abita a Milano e io abito in un paesino in provincia di Bergamo, lavoro tutto il giorno a Bergamo, chi si occuperebbe di mio figlio nel pomeriggio? dovrei fare avanti e indietro da Milano-Bergamo, dovrei far cambiare scuola amicizie e stravolgere la vita di mio figlio!
e se poi non andasse con il mio compagno dovremmo ritrasferirci a Bergamo? e la questione economica? il papà del bambino è disoccupato, un lazzarone e suo padre (cioè il nonno) paga gli alimenti cioè 250€ per mio figlio, se andassi a vivere con un altro uomo non vedrei più nulla, e non so se riuscirei a gestire economicamente il tutto. e poi traferirmi cosi distante dai miei che iniziano a diventare anziani, un domani come potrei fare per assisterli?
lui non credo si trasferirebbe con me in una casa a bergamo, perché lavorando a milano e facendo il libero professionista ha orari davvero assurdi che non consentirebbero la possibilità di fare avanti e indietro, e ho dei dubbi che mi aiuterebbe con l'affitto!
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

in genere gli altri, genitori compresi, sono liberi di fare ciò che vogliono.
Il vero problema è come mai noi permettiamo loro di fare anche ciò che non troviamo gradito e rispettoso.
Che cosa Le costerebbe chiudere la porta per evitare a Suo padre di entrare in casa Sua? Che cosa Le impedisce di trovare una diversa soluzione per la casa, ad esempio andare a vivere da un'altra parte?

Inoltre mi pare che lo stesso modello di stia attuando anche con quest'uomo: come mai appare così dipendente da lui?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#5]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non si tratta di decisioni che deve prendere da sola: siete in due, come mai mi sembra che non voglia confrontarsi con il suo compagno sul tema di un futuro assieme?
[#6]
Utente
Utente
Gent.le Dott.ssa
se io mi "ribello" con i miei, loro non capisco, mio padre si mette ad urlare come un pazzo minacciandomi di picchiarmi (ma si puo?), mia mamma dice di fare ciò che voglio ma poi nei fatti non lo fa!
controllano ogni mia uscita e ogni mio minimo spostamento....
se avessi chiuso la porta, lui avrebbe bussato oppure suonato il citofono, finchè gli avessi aperto! non avrei risolto il problema.
Solo una questione economica mi frena, e non capisco neppure io perché sono cosi dipendente dal mio compagno, forse perché ne sono innamorata?
[#7]
Utente
Utente
Non si tratta di decisioni che deve prendere da sola: siete in due, come mai mi sembra che non voglia confrontarsi con il suo compagno sul tema di un futuro assieme?

Gent.dott.ssa,
ho come l'impressione che lui non voglia in nessun modo trasferirsi da casa sua e prendersi questa responsabilità....è per questo che ho non voglio confrontarmi con lui, ho paura che lui mi dica No! e allora che faccio? resto ancora li? no non me la sento
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

a me pare che Lei debba proprio imparare a svincolarsi da tutte queste presenze nella Sua vita.
Dall'esterno, pur con i limti di un consulto on line, appare come una donna timorosa di poter dire la sua...
Credo dovrebbe sperimentarsi in una modalità diversa: è possibile stare nella vita, anche senza il timore di essere giudicata o vessata.
E nel caso questo accadesse, non è sensato restare intrappolati, ma bisogna imparare a mettere dei paletti.
Non sono gli altri che devono cambiare o che cambieranno, ma Lei può certamente modificare o prendere in considerazione l'idea di modificare alcuni atteggiamenti per poter meglio interagire nelle relazioni.

Cordiali saluti,