Si droga?
Salve!
Da un po di tempo mio fratello è piuttosto strano. E' tornato a casa dopo un periodo di lavoro fuori ed ha subito iniziato dieta e palestra e in pochi mesi è dimagrito molto. Ha detto di avere di tanto in tanto attacchi di panico e il dottore gli ha prescritto delle compresse da sciogliere sotto la lingua qualora gli fosse ricapitato. La cosa strana è che ultimamente in casa mancano soldi e oggetti di valore cosa che non era mai capitata prima, ovviamente lui nega. E' sempre molto nervoso, beve caffè e fuma sigarette contiuamente, la sera va sempre a letto molto tardi e la mattina si sveglia altrettanto tardi. Sta sempre chiuso in camera sua a chiave e spesso ha lo sguardo perso nel vuoto. Ho paura che mio fratello si droghi! Come posso scoprire la verità? Secondo voi è possibile? Grazie anticipatamente per l'aiuto e la disponibilità. Saluti.
Da un po di tempo mio fratello è piuttosto strano. E' tornato a casa dopo un periodo di lavoro fuori ed ha subito iniziato dieta e palestra e in pochi mesi è dimagrito molto. Ha detto di avere di tanto in tanto attacchi di panico e il dottore gli ha prescritto delle compresse da sciogliere sotto la lingua qualora gli fosse ricapitato. La cosa strana è che ultimamente in casa mancano soldi e oggetti di valore cosa che non era mai capitata prima, ovviamente lui nega. E' sempre molto nervoso, beve caffè e fuma sigarette contiuamente, la sera va sempre a letto molto tardi e la mattina si sveglia altrettanto tardi. Sta sempre chiuso in camera sua a chiave e spesso ha lo sguardo perso nel vuoto. Ho paura che mio fratello si droghi! Come posso scoprire la verità? Secondo voi è possibile? Grazie anticipatamente per l'aiuto e la disponibilità. Saluti.
[#1]
Gentile Utente,
Lei sa se durante quel soggiorno fuori casa per lavoro è accaduto qualcosa nella vita di Suo fratello?
A casa come lo vedono gli altri? I Suoi genitori che cosa dicono e pensano a riguardo?
Nessun altro potrebbe aver preso o spostato gli oggetti che mancano a casa?
Attualmente Suo fratello non lavora o non riesce ad andare al lavoro?
Lei sa se durante quel soggiorno fuori casa per lavoro è accaduto qualcosa nella vita di Suo fratello?
A casa come lo vedono gli altri? I Suoi genitori che cosa dicono e pensano a riguardo?
Nessun altro potrebbe aver preso o spostato gli oggetti che mancano a casa?
Attualmente Suo fratello non lavora o non riesce ad andare al lavoro?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Salve! Grazie per la celere risposta.
Nel periodo che mio fratello è rimasto fuori casa si era fidanzato, quando questa storia è finita è tornato a casa. Attualmente non lavora e i miei hanno i miei stessi sospetti. Gli oggetti sicuramente li ha presi lui perché non ci sono più e quando gli abbiamo chiesto ragione ha risposto semplicemente "non sono stato io".Atteggiamento strano per il suo carattere, se fosse stato davvero innocente si sarebbe arrabbiato x l'accusa. Cosa che tra l'altro penso avrebbe fatto chiunque. Grazie per l'attenzione.
Nel periodo che mio fratello è rimasto fuori casa si era fidanzato, quando questa storia è finita è tornato a casa. Attualmente non lavora e i miei hanno i miei stessi sospetti. Gli oggetti sicuramente li ha presi lui perché non ci sono più e quando gli abbiamo chiesto ragione ha risposto semplicemente "non sono stato io".Atteggiamento strano per il suo carattere, se fosse stato davvero innocente si sarebbe arrabbiato x l'accusa. Cosa che tra l'altro penso avrebbe fatto chiunque. Grazie per l'attenzione.
[#3]
Utente
Salve! Grazie per la celere risposta.
Nel periodo che mio fratello è rimasto fuori casa si era fidanzato, quando questa storia è finita è tornato a casa. Attualmente non lavora e i miei hanno i miei stessi sospetti. Gli oggetti sicuramente li ha presi lui perché non ci sono più e quando gli abbiamo chiesto ragione ha risposto semplicemente "non sono stato io".Atteggiamento strano per il suo carattere, se fosse stato davvero innocente si sarebbe arrabbiato x l'accusa. Cosa che tra l'altro penso avrebbe fatto chiunque. Grazie per l'attenzione.
Nel periodo che mio fratello è rimasto fuori casa si era fidanzato, quando questa storia è finita è tornato a casa. Attualmente non lavora e i miei hanno i miei stessi sospetti. Gli oggetti sicuramente li ha presi lui perché non ci sono più e quando gli abbiamo chiesto ragione ha risposto semplicemente "non sono stato io".Atteggiamento strano per il suo carattere, se fosse stato davvero innocente si sarebbe arrabbiato x l'accusa. Cosa che tra l'altro penso avrebbe fatto chiunque. Grazie per l'attenzione.
[#4]
Gentile Utente,
quanti anni ha suo fratello?
Ci sono dei precedenti in merito all'uso di sostanze?
Come mai ha pensato alla "droga"?
>>Nel periodo che mio fratello è rimasto fuori casa si era fidanzato, quando questa storia è finita è tornato a casa.<<
lo stato emotivo di suo fratello non potrebbe essere la conseguenza della fine della sua relazione sentimentale? Questo potrebbe giustificare anche in parte gli attacchi di panico.
>>..se fosse stato davvero innocente si sarebbe arrabbiato x l'accusa. Cosa che tra l'altro penso avrebbe fatto chiunque.<<
questo non è detto, talvolta le reazioni più "istrioniche" sono proprio dei colpevoli.
quanti anni ha suo fratello?
Ci sono dei precedenti in merito all'uso di sostanze?
Come mai ha pensato alla "droga"?
>>Nel periodo che mio fratello è rimasto fuori casa si era fidanzato, quando questa storia è finita è tornato a casa.<<
lo stato emotivo di suo fratello non potrebbe essere la conseguenza della fine della sua relazione sentimentale? Questo potrebbe giustificare anche in parte gli attacchi di panico.
>>..se fosse stato davvero innocente si sarebbe arrabbiato x l'accusa. Cosa che tra l'altro penso avrebbe fatto chiunque.<<
questo non è detto, talvolta le reazioni più "istrioniche" sono proprio dei colpevoli.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#5]
Utente
Mio fratello ha 28 anni e non credo abbia già usato in passato droghe o quanto meno non ne so niente. Ho pensato alla droga in seguito ai furti subiti, non aveva mai prima d'ora rubato soldi o altro e cosa può portare un ragazzo a rubare alla sua stessa famiglia? Non lo so, la prima cosa che mi è venuta in mente è la droga. Pensandoci poi ultimamente ha comportamenti strani e così mi è sorto il dubbio. Può anche darsi che le sue stranezze siano dovute alla delusione d'amore subita ma fatto sta che in casa mancano soldi e alcuni oggetti di valore e può averli presi solo lui. Che si droghi o meno di sicuro un problema c'è e io vorrei tanto aiutarlo. Ma come posso farlo?
[#6]
Gentile Utente,
>>Che si droghi o meno di sicuro un problema c'è e io vorrei tanto aiutarlo. Ma come posso farlo?<<
se non funziona un po' di buon senso, un atteggiamento empatico e comprensivo, non ci sono altri metodi, soprattutto se non c'è collaborazione dall'altra parte.
>>Che si droghi o meno di sicuro un problema c'è e io vorrei tanto aiutarlo. Ma come posso farlo?<<
se non funziona un po' di buon senso, un atteggiamento empatico e comprensivo, non ci sono altri metodi, soprattutto se non c'è collaborazione dall'altra parte.
[#10]
Gentile Utente,
domande dirette sulle sparizioni di oggetti e quant'altro non aiutano a risolvere il problema, rischiano di sortire l'effetto opposto. Come ha detto la Collega, un atteggiamento empatico nel dialogo con suo fratello potrebbe aiutare. Potreste ad esempio parlarne con il medico di base per sentire il suo parere.
Anche rivolgersi a un terapeuta familiare potrebbe aiutarvi a ricevere opportune indicazioni sul comportamento da tenere in famiglia con suo fratello, per comprendere meglio quanto sta accadendo e su come affrontare la questione.
Non ci dice però, droga a parte, come stesse in precedenza suo fratello, sui suoi comportamenti pregressi e sulla situazione familiare
Per quanto riguarda l'uso dei test disponibili in commercio, per quanto di semplice esecuzione, lo vedo piuttosto macchinoso o addirittura impossibile da praticare senza la collaborazione della persona interessata e dunque dal mio punto di vista, rischierebbe forse di complicare la situazione
Ci faccia sapere
domande dirette sulle sparizioni di oggetti e quant'altro non aiutano a risolvere il problema, rischiano di sortire l'effetto opposto. Come ha detto la Collega, un atteggiamento empatico nel dialogo con suo fratello potrebbe aiutare. Potreste ad esempio parlarne con il medico di base per sentire il suo parere.
Anche rivolgersi a un terapeuta familiare potrebbe aiutarvi a ricevere opportune indicazioni sul comportamento da tenere in famiglia con suo fratello, per comprendere meglio quanto sta accadendo e su come affrontare la questione.
Non ci dice però, droga a parte, come stesse in precedenza suo fratello, sui suoi comportamenti pregressi e sulla situazione familiare
Per quanto riguarda l'uso dei test disponibili in commercio, per quanto di semplice esecuzione, lo vedo piuttosto macchinoso o addirittura impossibile da praticare senza la collaborazione della persona interessata e dunque dal mio punto di vista, rischierebbe forse di complicare la situazione
Ci faccia sapere
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#11]
Utente
Gentili specialisti, ovviamente la prima cosa che abbiamo fatto dopo esserci accorti della situazione è stato parlarne direttamente con mio fratello. Gli abbiamo chiesto se avesse qualche problema, se potevamo aiutarlo in qualche modo e che se non ce ne parlava non avremmo mai potuto aiutarlo davvero. Come già detto lui ha sempre affermato che va tutto bene e non ha bisogno di niente. Ovviamente poi però gli abbiamo anche chiesto ragione delle cose che mancavano anche perché in casa nostra c'è sempre stato il massimo rispetto per le cose altrui, non abbiamo mai chiuso le porte per paura che qualcuno potesse invadere la propria privacy e tranquillamente lasciavamo soldi sulla scrivania o altrove se capitava, insomma non ci siamo mai posti il problema. Prima d'ora abbiamo sempre avuto un rapporto normalissimo come qualsiasi altra famiglia che si vuole bene e si rispetta. Per quanto riguarda il test o l'aiuto di un terapista richiedono la sua collaborazione e di sicuro non sarebbe d'accordo. Grazie mille per l'attenzione, saluti!
[#12]
Utente
Gentili specialisti, ovviamente la prima cosa che abbiamo fatto dopo esserci accorti della situazione è stato parlarne direttamente con mio fratello. Gli abbiamo chiesto se avesse qualche problema, se potevamo aiutarlo in qualche modo e che se non ce ne parlava non avremmo mai potuto aiutarlo davvero. Come già detto lui ha sempre affermato che va tutto bene e non ha bisogno di niente. Ovviamente poi però gli abbiamo anche chiesto ragione delle cose che mancavano anche perché in casa nostra c'è sempre stato il massimo rispetto per le cose altrui, non abbiamo mai chiuso le porte per paura che qualcuno potesse invadere la propria privacy e tranquillamente lasciavamo soldi sulla scrivania o altrove se capitava, insomma non ci siamo mai posti il problema. Prima d'ora abbiamo sempre avuto un rapporto normalissimo come qualsiasi altra famiglia che si vuole bene e si rispetta. Per quanto riguarda il test o l'aiuto di un terapista richiedono la sua collaborazione e di sicuro non sarebbe d'accordo. Grazie mille per l'attenzione, saluti!
[#13]
Gentile Utente,
>>Per quanto riguarda il test o l'aiuto di un terapista richiedono la sua collaborazione e di sicuro non sarebbe d'accordo.<<
il "test antidroga" potrebbe essere dannoso (perché innesca dinamiche basate sul "controllo") quanto inutile, oltre al fatto che implica un consenso da parte di suo fratello (ossia il diretto interessato).
Il compito dello psicologo non è quello di indagare se una persona fa uso o meno di sostanze stupefacenti, soprattutto per interposta persona. Se suo fratello non percepisce il problema o il disagio c'è poco da fare, sempre ammesso che la sua ipotesi di partenza sia valida (mi riferisco all'uso di sostanze).
>>Per quanto riguarda il test o l'aiuto di un terapista richiedono la sua collaborazione e di sicuro non sarebbe d'accordo.<<
il "test antidroga" potrebbe essere dannoso (perché innesca dinamiche basate sul "controllo") quanto inutile, oltre al fatto che implica un consenso da parte di suo fratello (ossia il diretto interessato).
Il compito dello psicologo non è quello di indagare se una persona fa uso o meno di sostanze stupefacenti, soprattutto per interposta persona. Se suo fratello non percepisce il problema o il disagio c'è poco da fare, sempre ammesso che la sua ipotesi di partenza sia valida (mi riferisco all'uso di sostanze).
[#15]
Gentile Utente,
se il test richiede le urine, è necessaria effettivamente la collaborazione del soggetto.
Per alcuni test la collaborazione del soggetto necessaria è che non raccolga i capelli che naturalmente cadono.
Quanto sopra sono i racconti di mamme preoccupate per la salute dei figli adolescenti, consapevoli che le persone mentono, e che in qualche modo è meglio violare la privacy alla ricerca di sostanze pericolose che venirlo a sapere quando è troppo tardi.
Comunque sappia che quanto da Lei descritto può anche essere compatibile con il gioco d'azzardo e con lo shopping compulsivo, cioè il bisogno di denaro e i momenti di assenza.
se il test richiede le urine, è necessaria effettivamente la collaborazione del soggetto.
Per alcuni test la collaborazione del soggetto necessaria è che non raccolga i capelli che naturalmente cadono.
Quanto sopra sono i racconti di mamme preoccupate per la salute dei figli adolescenti, consapevoli che le persone mentono, e che in qualche modo è meglio violare la privacy alla ricerca di sostanze pericolose che venirlo a sapere quando è troppo tardi.
Comunque sappia che quanto da Lei descritto può anche essere compatibile con il gioco d'azzardo e con lo shopping compulsivo, cioè il bisogno di denaro e i momenti di assenza.
[#16]
Utente
Dr. Bellizzi sono d'accordo con lei, sarà anche scorretto da parte mia violare la privacy di mio fratello ma preferisco scoprire un eventuale problema adesso piuttosto che troppo tardi. La famiglia è fatta per aiutarsi a vicenda anche con metodi poco ortodossi se necessario. Grazie di cuore a tutti per i numerosi consigli. Saluti!
[#17]
Utente
Dr. Bellizzi sono d'accordo con lei, sarà anche scorretto da parte mia violare la privacy di mio fratello ma preferisco scoprire un eventuale problema adesso piuttosto che troppo tardi. La famiglia è fatta per aiutarsi a vicenda anche con metodi poco ortodossi se necessario. Grazie di cuore a tutti per i numerosi consigli. Saluti!
[#18]
>>> La famiglia è fatta per aiutarsi a vicenda anche con metodi poco ortodossi se necessario.
>>>
Occhio però, perché i mezzi poco ortodossi possono fare più danni di quelli che si vogliono evitare.
Non cadete nella trappola del "ti devo aiutare a ogni costo", perché potrebbe essere controproducente.
Suo fratello ha 28 anni, non è un adolescente; trattarlo come tale potrebbe non essere la mossa più azzeccata.
>>>
Occhio però, perché i mezzi poco ortodossi possono fare più danni di quelli che si vogliono evitare.
Non cadete nella trappola del "ti devo aiutare a ogni costo", perché potrebbe essere controproducente.
Suo fratello ha 28 anni, non è un adolescente; trattarlo come tale potrebbe non essere la mossa più azzeccata.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 3.6k visite dal 11/12/2013.
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Approfondimento su Allergia
L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.