Fissazione per la dieta

Gentili dottori,
vi scrivo per farvi una domanda su una situazione che mi sta molto a cuore. Il mio fidanzato qualche anno fa ha fatto una dieta, seguito da un bravo dietologo, per perdere circa 10 kg, non era sovrappeso, diciamo che aveva "qualche kg in più" anche se secondo me stava benissimo comunque. Al termine della dieta, ha sempre cercato di mantenere il peso raggiunto anche se al momento è leggermente sottopeso, considerando che tende più a perdere qualche etto che a prenderlo sicuramente. La mia preoccupazione deriva dal fatto che è fissatissimo rispetto a quello che mangia, nel senso che se per caso di sera mangia una pizza, per vari giorni successivi non tocca più pasta e carboidrati, il pane non esiste, di sera solitamente mangia solo un secondo e sgarri quando ne fa, si sente in colpa e continua a ripetere di aver preso peso e di doverlo smaltire, cosa non assolutamente vera considerando che adesso è davvero magro. Io gli ripeto sempre che secondo me non dovrebbe perdere più neanche un kg, anzi, se ne prendesse qualcuno starebbe benissimo, e lui risponde che non ha nessuna intenzione di mangiare schifezze (ossia anche solo una brioches). Non è che abbia un vero e proprio problema alimentare, perchè comunque mangia, ma sono un po' preoccupata perchè non vorrei che si fissasse eccessivamente su questa cosa. C'è da dire che mentre per lui è molto rigido, con me non fa assolutamente discorsi del genere e posso mangiare tutto ciò che desidero. Non riesco a capire quanto questa sia una semplice impostazione rigida sul cibo o rischi di diventare una fissazione eccessiva e controproducente per lui. Vi ringrazio in anticipo per i vostri consigli e delucidazioni.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile ragazza bisogna distinguere uno stile alimentare personale da una ossessione o fobia verso il cibo. La differenza la fa il livello di disagio che prova il soggetto e/o una perdita drastica di chili. Se il peso (seppur magro) mantiene livelli accettabili e non c'è alcun vissuto di disagio allora uno stile alimentare anche rigido può essere ben integrato nella propria vita quotidiana.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

legga qui: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html

Per alcune persone l'attenzione al corpo è del tutto normale (es. atleti) e non c'entra con un DCA, nè con una distorsione dello schema corporeo.

Forse Lei è un po' troppo preoccupata per il Suo fidanzato...

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

probabilmente il suo partner cerca di gestire la propria autostima tramite il "controllo" del perso forma. Questo non significa necessariamente avere un disturbo dell'alimentazione, ma la rigidità che lei descrive tradisce un'insicurezza di base.




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#4]
Utente
Utente
Gentilissimi dottori, Vi ringrazio veramente tanto per i Vostri consulti. Sono rassicurata dal fatto che, molto probabilmente, è una mia componente ansiosa che mi porta a preoccuparmi "più del necessario" e, come affermate giustamente Voi, una certa rigidità non è da correlare ad un problema alimentare ma ad uno stile di vita. Grazie ancora!
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